Chris Froome risponde sul doping (e fa innervosire Contador).

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Negli ultimi giorni esperti e tifosi di mezzo mondo hanno avuto da ridire sulle prestazioni della Sky in occasione della tappa con la salita finale ad Ax 3 Domaines (7,8km), dove Chris Froome ha vinto e fatto segnare il 3° miglior tempo su quella salita al Tour, dietro le prestazioni di Roberto Laiseka (22’57’’ nel 2001) ed Armstrong (22’59’’ sempre 2001), anno in cui per sua stessa ammissione il texano era dopato.

I tempi sono cambiati o no quindi? Perlomeno quello delle domande si, visto che Froome ha dovuto rispondere alla domanda diretta se i suoi risultati siano “puliti” o meno.

La risposta di Froome: “Al 100%. E’ normale che la gente si ponga queste domande vista la storia dello sport, ma lo sport è cambiato e non avrei questi risultati se lo sport non fosse cambiato (..) Per me è una missione personale provarlo. Oggi il nostro sport è in condizioni migliori di qualunque altro momento degli ultimi 20-30 anni. Bisognerebbe piuttosto porsi delle domande sui corridori che vincevano 5 o 10 anni fa, quando il doping era generalizzato. Non mi toglieranno le mie vittorie tra 10 o 20 anni. Ne sono sicuro”.

I giornalisti non hanno perso l’occasione per girare la domanda sui corridori “vincenti 5 anni fa” ad Alberto Contador, chiedendogli se si può credere in loro. Evidentemente seccato Contador ha risposto: “Credi quello che vuoi, ho sempre corso in maniera pulita e continuerò a correre completamente pulito. Puoi credere quello che vuoi“.

 Sempre in conferenza stampa Contador ha poi rilanciato: “Non mi sento in grande forma in questo momento, ma nei grandi giri mi sento sempre meglio alla terza settimana. E’ una cosa che mi da fiducia. Froome in questo momento è molto forte, ma l’anno scorso, alla Vuelta, la terza settimana è stata molto lunga per lui“.
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