Mi intrometto in punta di piedi in quest'utima disputa sui rapporti più o meno agili.....
Personalmente non ritengo dispregiativo mettere il piede a terra, anzi....
Se parliamo di ciclismo cosidetto moderno ovvero dopo l'avvento dei primi cambi (da metà anni 30 in poi) ne possiamo discutere...
Se parliamo di ciclismo Eroico nel vero senso della parola (ossia con biciclette fino agli anni 30 senza cambio) i corridori dell'epoca le salite le facevano a piedi in quanto il rapporto più agile dietro era generalmente il 20/22 e pertanto, con unica corona anteriore che spaziava anche qui generalmente dal 42 al 50, non c'erano alternative.
In ogni caso il vero gesto eroico nell'utilizzo di queste macchine dell'epoca non è certo complicarsi la vita con rapporti inusuali sperando di riuscire a superare in sella le molte asperità di giornata ma, invece, è quello di trovare il giusto compromesso tra corona anteriore e pignone posteriore (o pignoni posteriori nel caso dei giroruota con un pignone per lato) in quanto i forcellini permettono al massimo uno scarto di 3 denti in relazione alla lunghezza della catena.
E' per questo motivo che i ciclisti dell'epoca (o quelli che ancor utilizzano con estrema soddisfazione queste biciclette come il sottoscritto) pedalavano agilissimi in pianura e durissimo in salita fino a quando ci riuscivano....quando la bici non saliva più, saltino di sella e corsetta a piedi.
Io domenica ho fatto i primi 130 km circa con il pignone da 20 al posteriore scendendo nelle due salitone su asfalto perchè proprio non ce la facevo ed in un caso perchè la ruota mi è uscita dal forcellino perchè il "galletto" posteriore non ha retto alla tensione impressa dalla catena in un'altra salita...poi dopo il ristoro di Asciano ho girato la ruota ed utilizzato il 22 fino alla fine scendendo solo sul Sante Marie. Vi assicurò però che la cosa più difficile non è stato affrontare le salite in bicicletta (sarò salito veramente a 15 pedalate al minuto ai 3/4 km/h) ma affrontare la pianura o la discesa con un rapporto agilissimo da 120/130 pedalate al minuto.
Per questo particolare modo di pedalare ho bandito la bici moderna negli ultimi due mesi...sempre e solo giri da 100 e passa km con questa vecchia bicicletta per abituare la gamba a questi gesti estremi, pedalate durissime intervallate da pedalate agilissime senza mezze misure.
Veramente un altro modo di pedalare rispetto al classico gesto moderno.
Imparato ciò, però, vi assicuro che si riescono a tenere medie orarie pazzesche, basta leggere le cronache dell'epoca per scoprire che nelle tappe di 300/400 km dei primissimi tour de France o Giro d'Italia di 100 anni fa le medie a volte superavano ampiamente i 30 km/h, per non parlare delle corse in linea di un giorno con medie non troppo distanti dalle attuali.
Ciaoooo
Io pedalo spesso in Singlespeed con la mtb , per cui sono abituato ad un modo di pedalare differente da quello canonico. Devo dire dopo anni di pratica che è molto allenante e alla fine ti fà capire come tante volte usiamo il cambio a sproposito..Provate a pedalare in monorapporto e poi vedrete che il cambio lo userete molto meno. Senza l'alibi del cambio si possono fare salite che ritenevamo impossibili con certi rapporti . E in discesa bisogna sapere guidare bene la bici per non perdere velocità sui saliscendi. Un singlespeeder bene allenato và veloce..molto veloce !!
Parole sante....a tal punto che la mia mente malata ha già partorito il pensiero di smontare deragliatore e guarnitura sulla bici moderna in carbonio per montare una monocorona anteriore :asd:...unico dubbio che devo risolvere è se usare un 42 o 44 denti (più propenso alla seconda ipotesi) con 5/6 rapporti posteriori e nulla più (così riesco anche a scendere sotto i 6 kg passando da un estremo all'altro ...).
Un salutone anche a te, e se vedi quel "tipaccio" salutameloBeccato
Ciao Hulk ed un salutone a Principessa
Io sulla mia "Eroica" ho 6 rapporti con un 42/26 di max agilità Ci ho fatto di tutto e a Gaiole mi adeguo a lei. Il S. Marie 3 volte l'ho fatto senza scendere, 2 o 3 sono sceso perchè proprio non ci sarei riuscito e le altre 3 o 4 sono sceso perchè salire a 6 km/h era poco più di cosa avrei fatto a piedo senza inchiodare le gambe. Ma non penso che questa sia la cosa più importante dell'Eroica.senza arrivare a soluzioni così estreme, credo che 7-8 rapporti con una doppia siano più che sufficienti anche sulle bici moderne (soprattutto oggi che i telai e le guarniture permettono di utilizzare di fatto tutti i pignoni con qualsiasi corona).
Per questo sorrido quando sento gente che passa all'11v per aver un pignone in più quasi fosse essenziale....
Certo che potete venire, tu e la BMZ, all'Eroica!.... vorrei sapere se il prossimo anno potrei pedalare l'Eroica con il mio acciaio rosso...ma non credo che me lo passino.
diciamo che si vedrebbe un altro ebete con il sorriso stampato ...Bello leggere queste pagine...bello leggere le vostre esperienze... Anch'io vorrei partecipare ad una corsa del genere.. sono un grande appassionato di vintage.. pedalo su una BMZ dei primi anni 90 (ma non so l'epoca precisa...un amico sostiene che il mio telaio sia di fine anni 80)...con componentistica fine anni 80...ho il cambio sull'obliquo ma i cavi delle leve freno passano internamente al telaio..e non esternamente. Ho i pedali Look Arc e non le gabbiette... vorrei sapere se il prossimo anno potrei pedalare l'Eroica con il mio acciaio rosso...ma non credo che me lo passino. Mi emoziono a leggere alcuni vostri racconti...credo che se solamente riuscissi a partecipare ad una manifestazione del genere...si vedrebbe un'ebete con il sorriso stampato anche nei punti piú duri... sono un grande appassionato e i vostri racconti mi fanno sognare. Comunque ho un Campagnolo 42-52 davanti e 6v dietro...il più agile é il 26... E ho solo questa bici...utilizzo solamente questa bici "vintage" per modo di dire...rispetto alle bellezze di biciclette che ho avuto modo di leggere in questo topic. Complimenti a tutti i partecipanti... vi invidio...
@pavarik: pensa che la mia è un vecchio acciaio degli anni '70, con un 52/42 e un 14/24... e non era neppure da corsa: era una vecchia "sport", Olympia Stelvio, che ho modificato nel 2002 togliendo fanale, carter e parafanghi e mettendo un manubrio da corsa recuperato nel retrobottega di un vecchio meccanico della zona... cosa c'è di eroico? che avrei voluto farlo nel 1972, ma i miei non volevano perché era la bici "buona" regalata per la licenza elementare.
Insomma: dopo trent'anni ho realizzato il sogno di tanti ragazzini che vedono passare un campione e provano a pedalare sempre più forte: hai visto mai che un giorno...
Ora c'è l'Eroica (e qualche suo clone): inizialmente mi era sembrata una buona idea, un'omaggio ad un ciclismo di fatica capace di essere sport ma anche mito. Poi ho saputo che dovrei avere i fili che passano di qui e non di lì, i pedali che se casco posso anche farmi male, la bici classificata con certezza prima di un certo anno, una giuria che mi dice se sono in regola oppure no... e poi? potrei comprarmi la bici completa del '36, la maglia in lana infeltrita della "forza e coraggio", farmi crescere i baffoni...
oppure posso pedalare col mio ferrovecchio come e quando pare a me sulle strade delle colline dietro casa mia, nello stupore di chi mi vede usare una bici "strana" con un sorriso ebete stampato molto più di una volta all'anno.
Scusate l'intrusione: avrete capito che io, l'Eroica, non l'ho fatta.
[MENTION=48857]pavarik[/MENTION]: pensa che la mia è un vecchio acciaio degli anni '70, con un 52/42 e un 14/24... e non era neppure da corsa: era una vecchia "sport", Olympia Stelvio, che ho modificato nel 2002 togliendo fanale, carter e parafanghi e mettendo un manubrio da corsa recuperato nel retrobottega di un vecchio meccanico della zona... cosa c'è di eroico? che avrei voluto farlo nel 1972, ma i miei non volevano perché era la bici "buona" regalata per la licenza elementare.
Insomma: dopo trent'anni ho realizzato il sogno di tanti ragazzini che vedono passare un campione e provano a pedalare sempre più forte: hai visto mai che un giorno...
Ora c'è l'Eroica (e qualche suo clone): inizialmente mi era sembrata una buona idea, un'omaggio ad un ciclismo di fatica capace di essere sport ma anche mito. Poi ho saputo che dovrei avere i fili che passano di qui e non di lì, i pedali che se casco posso anche farmi male, la bici classificata con certezza prima di un certo anno, una giuria che mi dice se sono in regola oppure no... e poi? potrei comprarmi la bici completa del '36, la maglia in lana infeltrita della "forza e coraggio", farmi crescere i baffoni...
oppure posso pedalare col mio ferrovecchio come e quando pare a me sulle strade delle colline dietro casa mia, nello stupore di chi mi vede usare una bici "strana" con un sorriso ebete stampato molto più di una volta all'anno.
Scusate l'intrusione: avrete capito che io, l'Eroica, non l'ho fatta.
Infatti non è un problema: era solo un contributo critico (poco utile, temo) alla discussione sull'Eroica... interessante, comunque, il fatto che anche altri amano usare bici datate anche nella pratica di tutti i giorni, sarà che ne vedo così pochi...
Se postassi qualche foto del mio acciaio voi che avete partecipato all'Eroica riuscireste ad aiutarmi ad apportare le modifiche necessarie x potervi partecipare il prossimo anno? Uffi utilizzo spesso le Vittoria 1976 come scarpette...ma con attacchi..poi ho una maglia Sms Santini nera in lana con su scritto Giro d'Italia 1949...il cappellino della Molteni da mettere come sotto casco...i pantaloncini della Kask... io voglio viverlo il vintage...ogni volta che esco con la mia bici... Se partecipassi ad una cosa del genere probabilmente mi verrebbe un infarto... Pensate che voglio prendere la felpa Bianchi col classico color celeste...bellissima...x non parlare della polo bianchi con colore dark-blue... splendida... E chissà laggiù...in quella manifestazione...che cose fantastiche si trovano...proprio tutto un'altro mondo... che bello...
x la bici le regole sono piuttosto semplici:
cambio alla canna, fili dei freni esterni e pedali con gabbiette..la bici dovrebbe essere ante 1987 ma in questo senso, a meno che non sia palesemente più moderna, non vanno a cercare la data di produzione sul telaio quindi tranquillo..