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I domandoni
È arrivata l'ora del freno a disco? ( abbiamo bisogno di frenare di più?)
Testo
<blockquote data-quote="Fran Cesco" data-source="post: 6828660" data-attributes="member: 78127"><p>È veramente difficile portare avanti serenamente una conversazione sui forum. Su argomenti peraltro futili quali 'i freni della bicicletta'. Tralasciando ogni polemica, dando per scontato che prendere troppo sul serio la diatriba 'dischi vs rim' è semplicemente ridicolo, volevo partire da tale diatriba per discutere, con leggerezza, sul progresso in generale. La diatriba non è fra chi preferisce x ad y ( dischi vs rim, gibson vs fender, nikon vs canon ecc). La questione a mio avviso si poggia sul mantenere un atteggiamento critico verso le novità. Il fatto che non mi piacciano i dischi non significa che io sia contrario ad ogni novità. Ho la personalissima ed indistruttibile convinzione che la sicurezza in bici dipenda al 99% dalla nostra esperienza e dalla prudenza. Ho la personalissima ed indistruttibile convinzione che i freni della mia bicicletta abbiano costi di gestione risibili, manutenzione pressoché inesistente e ottima efficienza. Tutte cose largamente contestabili, immagino. Arriva un bel giorno e la gran parte dei costruttori dismette, o si mette nel binario di dismettere, i buoni vecchi freni rim. È incontestabile la massiccia riduzione della scelta per chi preferisce i rim, ed è notizia di 2 anni fa l'interruzione degli investimenti sullo svilulpo di tale sistema frenante. Altra cosa sono stati altri progressi, come il passaggio al carbonio o le successive modifiche ai rapporti che, invece, hanno portato modifiche concrete alla estetica e fruibilità del mezzo. Ora, chiariamo, io non 'subisco' niente, se i rim scompaiono dalla faccia della terra domani io continuerò felicemente a godermi la mia vita i miei agi e la mia bici (anche con i dischi). Lo dico perché sembra ci sia qualcuno che gode del fatto che i rim scompaiano. Boh. D'altra parte comincio ad essere stufo di questa economia di ricambio che soffoca se ogni 2 anni non cambi quello che hai già. I vinili e la televisione 3d sono solo 2 esempi dei limiti di tale sistema.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Fran Cesco, post: 6828660, member: 78127"] È veramente difficile portare avanti serenamente una conversazione sui forum. Su argomenti peraltro futili quali 'i freni della bicicletta'. Tralasciando ogni polemica, dando per scontato che prendere troppo sul serio la diatriba 'dischi vs rim' è semplicemente ridicolo, volevo partire da tale diatriba per discutere, con leggerezza, sul progresso in generale. La diatriba non è fra chi preferisce x ad y ( dischi vs rim, gibson vs fender, nikon vs canon ecc). La questione a mio avviso si poggia sul mantenere un atteggiamento critico verso le novità. Il fatto che non mi piacciano i dischi non significa che io sia contrario ad ogni novità. Ho la personalissima ed indistruttibile convinzione che la sicurezza in bici dipenda al 99% dalla nostra esperienza e dalla prudenza. Ho la personalissima ed indistruttibile convinzione che i freni della mia bicicletta abbiano costi di gestione risibili, manutenzione pressoché inesistente e ottima efficienza. Tutte cose largamente contestabili, immagino. Arriva un bel giorno e la gran parte dei costruttori dismette, o si mette nel binario di dismettere, i buoni vecchi freni rim. È incontestabile la massiccia riduzione della scelta per chi preferisce i rim, ed è notizia di 2 anni fa l'interruzione degli investimenti sullo svilulpo di tale sistema frenante. Altra cosa sono stati altri progressi, come il passaggio al carbonio o le successive modifiche ai rapporti che, invece, hanno portato modifiche concrete alla estetica e fruibilità del mezzo. Ora, chiariamo, io non 'subisco' niente, se i rim scompaiono dalla faccia della terra domani io continuerò felicemente a godermi la mia vita i miei agi e la mia bici (anche con i dischi). Lo dico perché sembra ci sia qualcuno che gode del fatto che i rim scompaiano. Boh. D'altra parte comincio ad essere stufo di questa economia di ricambio che soffoca se ogni 2 anni non cambi quello che hai già. I vinili e la televisione 3d sono solo 2 esempi dei limiti di tale sistema. [/QUOTE]
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