Ciao!
Negli scorsi anni capitavo in questo forum un paio di volte l'anno per qualche lettura veloce ispirata da altrettanto sporadici giri con la mia vecchia (e ormai rubata) MTB da 100 euro della Decathlon. Fino a 2 anni fa facevo questi giretti sporadici come crosstraining alla mia ultima fissa, il running. Dico 2 anni fa perché è allora che successe il fattaccio: un amico ciclista della mia ragazza, anche a fronte del fatto che mi vedeva spararmi con molto entusiasmo dei centoni su strada con quel palo della luce che era la mia MTB, mi propone di passare al lato oscuro - cioè quello che sta diventando la mia fissa ultimamente - il ciclismo su strada. Mi cede ad un prezzo da amico la sua prima bici, una Opera by Pirandello, rossa e nera lucente, leggerissima, tanta roba per me che non avevo mai visto una bici da corsa da vicino. Ricordo che quando ci sono salito la prima volta non avevo idea di come cambiare le marce, e quando lo capii ero confuso dal fatto che ce ne fossero cosi tante...quando ho iniziato a prenderci confidenza, confrontandola con la vecchia MTB, pareva di salire su una Ferrari dopo essere stati su una Panda.
Insomma, rimasi folgorato. Ma avevo ancora un paio di maratone e decine di mezze maratone da fare prima di sputtanarmi ufficialmente le ginocchia lo scorso marzo. Provai a salire in bici perché a star fermo impazzisco e, con mia sorpresa, non avevo dolori a pedalare. Ormai la mia unica forma di allenamento aerobico, il ciclismo diventa oggetto di letture nevrotiche. Nel mentre i km aumentavano di settimana in settimana, e nel fare salite sempre meno viscere sputate per arrivare in vetta.
A inizio estate mi butto sul bikepacking, compro la RC520 di Triban e ci faccio qualche modifica per renderla un po' gravel; colleziono con quel carrarmato un viaggio da Parma a Pavia con una buona parte di sterrati e via francigena (180 km) in 9 ore, e un viaggione da Parma a San Benedetto del Tronto (500 km) in 3 giorni. Nell'ultima tappa del viaggione faccio per la prima volta 200 km (220), è stato epico: partenza da Milano Marittima, a tutta fino a Fano con medie stabili intorno ai 30 km/h (avendo le borse e avendo pedalato già molto i 2 giorni prima, stavo gongolando di soddisfazione), poi la disdetta: pausa di 4 ore sulle alture del Conero dopo aver beccato di petto, testa, mutande ed inesperienza il temibile ciclone Circe che ha fatto diluviare un po' ovunque a inizio agosto. Di certo d'ora in poi controllero' il meteo con più serietà riparto alle 20 circa con faretto, luci e gilet catarifrangente, e mi faccio la restante metà della costa marchigiana praticamente tutta sulla SS16. Tratti davvero bui in certi punti, ad ogni auto che mi superava una preghiera. Avrei potuto fermarmi con la tenda da qualche parte visto l'imprevisto, ma la mattina mi ero detto che quel giorno dovevo arrivare a San Benedetto, e allora dovevo arrivarci.
Quindi ora ho 2 bici da corsa, una ragazza che minaccia di lasciarmi ogni volta che sogno ad occhi aperti una terza, e un interesse davvero forte per il mondo del randonneuring. Vorrei iscrivermi ad una società, perché da quanto ho capito per fare i brevetti bisogna per forza essere tesserati, e sinceramente mi piacerebbe fare dei giri in compagnia. L'unica cosa che un po' mi trattiene è l'età media. Ho 25 anni e raramente vedo gente della mia età quando esco e, per quanto sono sicuro che l'età non è una discriminante per condividere una passione, temo che potrebbe non esserci il giusto feeling con compagni che magari hanno figli o sono in pensione mentre io sono uno scappato di casa che ancora non sa cosa vuole dalla vita
Spero di non averla fatta troppo lunga, qualsiasi consiglio per un giovane novellino è ben accetta, ci si becca in giro!
Negli scorsi anni capitavo in questo forum un paio di volte l'anno per qualche lettura veloce ispirata da altrettanto sporadici giri con la mia vecchia (e ormai rubata) MTB da 100 euro della Decathlon. Fino a 2 anni fa facevo questi giretti sporadici come crosstraining alla mia ultima fissa, il running. Dico 2 anni fa perché è allora che successe il fattaccio: un amico ciclista della mia ragazza, anche a fronte del fatto che mi vedeva spararmi con molto entusiasmo dei centoni su strada con quel palo della luce che era la mia MTB, mi propone di passare al lato oscuro - cioè quello che sta diventando la mia fissa ultimamente - il ciclismo su strada. Mi cede ad un prezzo da amico la sua prima bici, una Opera by Pirandello, rossa e nera lucente, leggerissima, tanta roba per me che non avevo mai visto una bici da corsa da vicino. Ricordo che quando ci sono salito la prima volta non avevo idea di come cambiare le marce, e quando lo capii ero confuso dal fatto che ce ne fossero cosi tante...quando ho iniziato a prenderci confidenza, confrontandola con la vecchia MTB, pareva di salire su una Ferrari dopo essere stati su una Panda.
Insomma, rimasi folgorato. Ma avevo ancora un paio di maratone e decine di mezze maratone da fare prima di sputtanarmi ufficialmente le ginocchia lo scorso marzo. Provai a salire in bici perché a star fermo impazzisco e, con mia sorpresa, non avevo dolori a pedalare. Ormai la mia unica forma di allenamento aerobico, il ciclismo diventa oggetto di letture nevrotiche. Nel mentre i km aumentavano di settimana in settimana, e nel fare salite sempre meno viscere sputate per arrivare in vetta.
A inizio estate mi butto sul bikepacking, compro la RC520 di Triban e ci faccio qualche modifica per renderla un po' gravel; colleziono con quel carrarmato un viaggio da Parma a Pavia con una buona parte di sterrati e via francigena (180 km) in 9 ore, e un viaggione da Parma a San Benedetto del Tronto (500 km) in 3 giorni. Nell'ultima tappa del viaggione faccio per la prima volta 200 km (220), è stato epico: partenza da Milano Marittima, a tutta fino a Fano con medie stabili intorno ai 30 km/h (avendo le borse e avendo pedalato già molto i 2 giorni prima, stavo gongolando di soddisfazione), poi la disdetta: pausa di 4 ore sulle alture del Conero dopo aver beccato di petto, testa, mutande ed inesperienza il temibile ciclone Circe che ha fatto diluviare un po' ovunque a inizio agosto. Di certo d'ora in poi controllero' il meteo con più serietà riparto alle 20 circa con faretto, luci e gilet catarifrangente, e mi faccio la restante metà della costa marchigiana praticamente tutta sulla SS16. Tratti davvero bui in certi punti, ad ogni auto che mi superava una preghiera. Avrei potuto fermarmi con la tenda da qualche parte visto l'imprevisto, ma la mattina mi ero detto che quel giorno dovevo arrivare a San Benedetto, e allora dovevo arrivarci.
Quindi ora ho 2 bici da corsa, una ragazza che minaccia di lasciarmi ogni volta che sogno ad occhi aperti una terza, e un interesse davvero forte per il mondo del randonneuring. Vorrei iscrivermi ad una società, perché da quanto ho capito per fare i brevetti bisogna per forza essere tesserati, e sinceramente mi piacerebbe fare dei giri in compagnia. L'unica cosa che un po' mi trattiene è l'età media. Ho 25 anni e raramente vedo gente della mia età quando esco e, per quanto sono sicuro che l'età non è una discriminante per condividere una passione, temo che potrebbe non esserci il giusto feeling con compagni che magari hanno figli o sono in pensione mentre io sono uno scappato di casa che ancora non sa cosa vuole dalla vita
Spero di non averla fatta troppo lunga, qualsiasi consiglio per un giovane novellino è ben accetta, ci si becca in giro!