pedivelle

rospo

Pedivella
22 Maggio 2004
339
1
Messina
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cipitoz ha scritto:
ho dovuto rivedere altezza e arretramento sella
E' corretto avanzare la sella di tanti mm quanto è più lunga la pedivella, in modo da mantenere il corretto punto di spinta sul pedale. Non è generalmente necessario modificare l'altezza della sella a meno che prima non si usasse una posizione esageratamente alta e si stia passando a pedivelle più lunghe, rischiando di distendere troppo la gamba.
un'altra cosa da tener presente con le pedivelle più lunghe, è la maggior facilità con cui i pedali urtano a terra pedalando in curva.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
20.051
2.325
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@ sabby: Ti avevo risposto sul topic delle guarniture. Ecco il mio post nel topic corretto:

sabby ha scritto:
Io sono 1.85 e ho cavallo 87,5 di cavallo cm in più cm in meno...quindi potrei almeno provarla.....
Con le misure che hai (e che ho anch'io) potresti mettere anche le pedivelle da 180, come montava Indurain. Solo che in commercio non si trovano per motivi di standardizzazione della produzione... :ueh:
Comunque passando da pedivelle da 172,5 a 175 ti troverai molto meglio, su tutti i terreni!
 

Airone del Chianti

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rospo ha scritto:
cipitoz ha scritto:
ho dovuto rivedere altezza e arretramento sella
E' corretto avanzare la sella di tanti mm quanto è più lunga la pedivella, in modo da mantenere il corretto punto di spinta sul pedale. Non è generalmente necessario modificare l'altezza della sella a meno che prima non si usasse una posizione esageratamente alta e si stia passando a pedivelle più lunghe, rischiando di distendere troppo la gamba.
Più che l'altezza IMHO c'è da regolare l'arretramento della sella (che parzialmente influisce, anche se in misura marginale sull'altezza). Il problema è quello di mantenere i giusti angoli di rotazione. Tenete presente però che sulle pedivelle c'è più standardizzazione di produzione che per i telai, per cui si vedono donne o uomini con le gambe corte pedalare su pedivelle da 170 che, fatte le dovute proporzioni, è come se cipitoz montasse pedivelle da 210!! :azz
Quindi non mi starei a preoccupare più di tanto se mettere o no le pedivelle da 175!
Se poi cipitoz ci dice dove ha trovato quelle da 180 ci fa un favore enorme!! :mrgreen:
 

cipitoz

Gregario
3 Dicembre 2004
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Airone del Chianti ha scritto:
rospo ha scritto:
cipitoz ha scritto:
ho dovuto rivedere altezza e arretramento sella
E' corretto avanzare la sella di tanti mm quanto è più lunga la pedivella, in modo da mantenere il corretto punto di spinta sul pedale. Non è generalmente necessario modificare l'altezza della sella a meno che prima non si usasse una posizione esageratamente alta e si stia passando a pedivelle più lunghe, rischiando di distendere troppo la gamba.
Più che l'altezza IMHO c'è da regolare l'arretramento della sella (che parzialmente influisce, anche se in misura marginale sull'altezza). Il problema è quello di mantenere i giusti angoli di rotazione. Tenete presente però che sulle pedivelle c'è più standardizzazione di produzione che per i telai, per cui si vedono donne o uomini con le gambe corte pedalare su pedivelle da 170 che, fatte le dovute proporzioni, è come se cipitoz montasse pedivelle da 210!! :azz
Quindi non mi starei a preoccupare più di tanto se mettere o no le pedivelle da 175!
Se poi cipitoz ci dice dove ha trovato quelle da 180 ci fa un favore enorme!! :mrgreen:
Quando sono passato da 175 a 180mm di pedivelle ho fatto inizialmente quello che la normale prassi vuole in questi casi, ho avanzato la sella di 5mm. Bisogna fare inoltre attenzione alla larghezza del movimento centrale, perchè le pedivelle del SRM con movimento Record mi sfioravano di poco i foderi posteriori, nessun problema c'è stato con le pedivelle da 180mm Record. Con l'SRM ho attentamente valutato il cambio di rendimento avvenuto. In pianura con andatura al medio i risultati sono stati sorprendenti, con lo stessto stress cardiaco di prima riuscivo a mantenere la medesima frequenza di pedalata ma ottenevo almeno 10 watt di potenza in più, nessun problema muscolare o di affaticamento anomalo. Però con le SFR perdevo 20 watt, non c'era modo di ottenere una pedalata rotonda, praticamente andavo a stantufo riuscendo solamente a spingere sui pedali. Stesso discorso con le andature alla soglia in pianura; con presa sulla parte bassa del manubrio e in posizione aereodinamica le ginocchia arrivavano a sbattere sulla gabbia toracica e la pedalata non era rotonda. Anche in salita c'era una perdita di potenza dovuta alla mancanza di trazione nella fase negativa della pedalata. Ho iniziato a lavorare sulla posizione della sella ma con risultati molto difficili da valutare; non riuscivo a venirne a capo. Visto che il medio in pianura funzionava ho intensificato le applicazioni in tal senso, sforzandomi giorno dopo giorno di aumentare l'intensità delle uscite, mantenendo la presa bassa e migliorando l'elasticità del busto, isolando il lavoro della braccia e lasciando che le gambe lavorassero più naturalmente possibile. Ma l'uovo di colombo è stato quando una volta il carrello reggisella, poco avvitato, ha lasciato arretrare completamente la sella. Il mondo mi è cambiato, non capivo nemmeno il perchè ma durante le SFR la bicicletta zompava in avanti, in pianura alla soglia terminavo i miei giri ai 38 di media. Sembrerebbe che il piede sia entrato in simbiosi con la pedalata, con la posizione arrettrata la caviglia si è messa a tirare a spingere a scalciare in modo talmente naturale da colmare i punti vuoti della pedalata, e questo, ho imparato, è la chiave di volta della pedalata. Cambiai anche bicicletta, angoli standard, misura 2 taglie più piccola, canotto Easton da mtb, molto arretrato e attacco manubrio 1 cm più corto. Morale della favola. Credo che le regole biomeccaniche abbiamo una validità relativa, o meglio sono una buona base di partenza ma poi ci vuole costanza e un po' di culo ad interpretarle.
 

mmass

Pedivella
19 Aprile 2004
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Airone del Chianti ha scritto:
Tenete presente però che sulle pedivelle c'è più standardizzazione di produzione che per i telai, per cui si vedono donne o uomini con le gambe corte pedalare su pedivelle da 170 che, fatte le dovute proporzioni, è come se cipitoz montasse pedivelle da 210!! :azz
Quindi non mi starei a preoccupare più di tanto se mettere o no le pedivelle da 175!
:mrgreen:

Sul fatto della standardizzazione devo dirti che la bici ciompleta di mia moglie di taglia 48 Cannondale montava di serie pedivelle da 165 mm!!!!!!
 

cipitoz

Gregario
3 Dicembre 2004
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Karma ha scritto:
:offtopic:

@cipitoz: curiositá

1 ma col tuo peso, per andare cosí in salita, quanti watt hai alla soglia?

2 hai le pedivelle Record da 180mm in carbonio? ( ma le fanno :shock: )

1 I watt reali alla soglia non li conosco. O meglio quelli rilevati durante i test sui rulli non sono per me indicativi. Perchè il metodo di rilevazione con me non funziona, non riesco ad adattarmi al lavoro in agilità richiesto dal protocollo, e poi il mio Srm dà dei valori differenti da quello del preparatore, in pratica non potrei riportare i valori del test in allenamento.
Allora io prendo per buoni i valori del mio Srm; ad inizio stagione faccio una salita di prova al medio, sempre quella da un infinità di tempo, vedo il valore di potenza medio, e partendo da quello ripeto la mia salità per 10 volte 2 giorni la settimana aumentando di qualche watt alla volta. Son partito da 300 e questa settimana viaggio sui 350. L'anno scorso arrivai a 430 watt nel periodo più bello. La salita la faccio tra il medio e la soglia, mi dura dai 10 agli 8 minuti a seconda della forza e non mi costa un grosso sacrificio mentale, perchè ampiamente ripagata ad ogni piccolo progresso. Non sempre però il miglioramento è costante, a volte regredisco, allora evito di intestardirmi e veleggio per altri lidi.
2 Le pedivelle da 180 mm sono le record in alluminio. Non so se ci sono in giro pedivelle da 180mm in carbonio
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
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mmass ha scritto:
Airone del Chianti ha scritto:
Tenete presente però che sulle pedivelle c'è più standardizzazione di produzione che per i telai, per cui si vedono donne o uomini con le gambe corte pedalare su pedivelle da 170 che, fatte le dovute proporzioni, è come se cipitoz montasse pedivelle da 210!! :azz
Quindi non mi starei a preoccupare più di tanto se mettere o no le pedivelle da 175!
:mrgreen:

Sul fatto della standardizzazione devo dirti che la bici ciompleta di mia moglie di taglia 48 Cannondale montava di serie pedivelle da 165 mm!!!!!!
In proporzione è sempre tanto. Per standardizzazione intendevo che non si esce dal range standard 165-175 (sempre comunuq meglio di 15 anni fa, quando cominciai, quando esistevano solo quelle da 170 e se chiedevi qualcosa di diverso ti guardavano come un UFO!)
 

IL CICLISTA DELLA TERRA D

Apprendista Velocista
1 Dicembre 2004
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SCOTT R2
scusate se non ho capito, ma dovrebbe essere in sostanza che all'aumentare della lunghezza della pedivella si perde in agilità e si acquisisce velocità in pianura ed in salita grazie al fatto che avendo una leva della potenza più lunga si riescono a spingere rapporti più duri.
Ho capito male?
Grazie e ciao.
Mario
 

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via col vento
16 Aprile 2004
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IL CICLISTA DELLA TERRA D ha scritto:
scusate se non ho capito, ma dovrebbe essere in sostanza che all'aumentare della lunghezza della pedivella si perde in agilità e si acquisisce velocità in pianura ed in salita grazie al fatto che avendo una leva della potenza più lunga si riescono a spingere rapporti più duri.
Ho capito male?
Grazie e ciao.
Mario

esatto. poi se hai dei rapporti sulla bici che proprio non riesci a spingere magari con le pedivelle + lunghe si riesce ad applicare più forza e magari si riesce a tenere un ritmo di pedalata + elevato...
 
è un pò che ci penso ... ho un cavallo di 93 cm
vado bene a crono ma monto sia su strada che per prove tt delle pedivelle 175. Sono tentato a cambiare ma avrei preferito passare per le 177.5 per poi capire le 180.
pensi che sia traumatico un passaggio 175--->180 diretto?
meglio ora a fine stagione o verso gennaio?
grazie

ciao


Quando sono passato da 175 a 180mm di pedivelle ho fatto inizialmente quello che la normale prassi vuole in questi casi, ho avanzato la sella di 5mm. Bisogna fare inoltre attenzione alla larghezza del movimento centrale, perchè le pedivelle del SRM con movimento Record mi sfioravano di poco i foderi posteriori, nessun problema c'è stato con le pedivelle da 180mm Record. Con l'SRM ho attentamente valutato il cambio di rendimento avvenuto. In pianura con andatura al medio i risultati sono stati sorprendenti, con lo stessto stress cardiaco di prima riuscivo a mantenere la medesima frequenza di pedalata ma ottenevo almeno 10 watt di potenza in più, nessun problema muscolare o di affaticamento anomalo. Però con le SFR perdevo 20 watt, non c'era modo di ottenere una pedalata rotonda, praticamente andavo a stantufo riuscendo solamente a spingere sui pedali. Stesso discorso con le andature alla soglia in pianura; con presa sulla parte bassa del manubrio e in posizione aereodinamica le ginocchia arrivavano a sbattere sulla gabbia toracica e la pedalata non era rotonda. Anche in salita c'era una perdita di potenza dovuta alla mancanza di trazione nella fase negativa della pedalata. Ho iniziato a lavorare sulla posizione della sella ma con risultati molto difficili da valutare; non riuscivo a venirne a capo. Visto che il medio in pianura funzionava ho intensificato le applicazioni in tal senso, sforzandomi giorno dopo giorno di aumentare l'intensità delle uscite, mantenendo la presa bassa e migliorando l'elasticità del busto, isolando il lavoro della braccia e lasciando che le gambe lavorassero più naturalmente possibile. Ma l'uovo di colombo è stato quando una volta il carrello reggisella, poco avvitato, ha lasciato arretrare completamente la sella. Il mondo mi è cambiato, non capivo nemmeno il perchè ma durante le SFR la bicicletta zompava in avanti, in pianura alla soglia terminavo i miei giri ai 38 di media. Sembrerebbe che il piede sia entrato in simbiosi con la pedalata, con la posizione arrettrata la caviglia si è messa a tirare a spingere a scalciare in modo talmente naturale da colmare i punti vuoti della pedalata, e questo, ho imparato, è la chiave di volta della pedalata. Cambiai anche bicicletta, angoli standard, misura 2 taglie più piccola, canotto Easton da mtb, molto arretrato e attacco manubrio 1 cm più corto. Morale della favola. Credo che le regole biomeccaniche abbiamo una validità relativa, o meglio sono una buona base di partenza ma poi ci vuole costanza e un po' di culo ad interpretarle.
 
B

Biciblu

Guest
ma scusa la pedivella va in base a quanto sei alto nn in base ase ti piace... tipo nn puoi mettere una pipa da 12 cm se sei alto 1.60... neanche con un telaio s