Quando sono passato da 175 a 180mm di pedivelle ho fatto inizialmente quello che la normale prassi vuole in questi casi, ho avanzato la sella di 5mm. Bisogna fare inoltre attenzione alla larghezza del movimento centrale, perchè le pedivelle del SRM con movimento Record mi sfioravano di poco i foderi posteriori, nessun problema c'è stato con le pedivelle da 180mm Record. Con l'SRM ho attentamente valutato il cambio di rendimento avvenuto. In pianura con andatura al medio i risultati sono stati sorprendenti, con lo stessto stress cardiaco di prima riuscivo a mantenere la medesima frequenza di pedalata ma ottenevo almeno 10 watt di potenza in più, nessun problema muscolare o di affaticamento anomalo. Però con le SFR perdevo 20 watt, non c'era modo di ottenere una pedalata rotonda, praticamente andavo a stantufo riuscendo solamente a spingere sui pedali. Stesso discorso con le andature alla soglia in pianura; con presa sulla parte bassa del manubrio e in posizione aereodinamica le ginocchia arrivavano a sbattere sulla gabbia toracica e la pedalata non era rotonda. Anche in salita c'era una perdita di potenza dovuta alla mancanza di trazione nella fase negativa della pedalata. Ho iniziato a lavorare sulla posizione della sella ma con risultati molto difficili da valutare; non riuscivo a venirne a capo. Visto che il medio in pianura funzionava ho intensificato le applicazioni in tal senso, sforzandomi giorno dopo giorno di aumentare l'intensità delle uscite, mantenendo la presa bassa e migliorando l'elasticità del busto, isolando il lavoro della braccia e lasciando che le gambe lavorassero più naturalmente possibile. Ma l'uovo di colombo è stato quando una volta il carrello reggisella, poco avvitato, ha lasciato arretrare completamente la sella. Il mondo mi è cambiato, non capivo nemmeno il perchè ma durante le SFR la bicicletta zompava in avanti, in pianura alla soglia terminavo i miei giri ai 38 di media. Sembrerebbe che il piede sia entrato in simbiosi con la pedalata, con la posizione arrettrata la caviglia si è messa a tirare a spingere a scalciare in modo talmente naturale da colmare i punti vuoti della pedalata, e questo, ho imparato, è la chiave di volta della pedalata. Cambiai anche bicicletta, angoli standard, misura 2 taglie più piccola, canotto Easton da mtb, molto arretrato e attacco manubrio 1 cm più corto. Morale della favola. Credo che le regole biomeccaniche abbiamo una validità relativa, o meglio sono una buona base di partenza ma poi ci vuole costanza e un po' di culo ad interpretarle.