La mia prima e ultima bici da corsa

Stradista

Apprendista Cronoman
4 Aprile 2007
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Mestre
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Bici
Dedacciai Vertigine , Sram Red 22 , Vision Metron 40
hai dato un' occhiata al mercatino del forum ?.....salvo che la misura sia adatta a te ho visto delle occasioni interessanti che stanno ben dentro al tuo budget salvo poi valutare anche la potenziale affidabilità del venditore.
 

D.m.D

Gregario
16 Gennaio 2015
543
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Bici
Xr2
Concordo in gran parte... ma voglio insinuare un piccolo dubbio: ciò che viene ritenuto migliore non necessariamente è da mettere in relazione a ciò che sceglie la massa. Ciò che potrebbe essere migliore spesso lo definisce chi quel prodotto lo produce, non tanto chi lo acquista, proprio perchè di mercato si parla. Se in un negozio di bici trovi "carbonio in tutte le salse" è perchè questo è voluto fortemente da chi produce e da chi distribuisce, sponsorizza e promuove, non certo perchè dall'oggi al domani è cresciuta nell'acquirente una inspiegabile voglia di carbonio.
Sono le case costruttrici che hanno visto in questo materiale i maggiori margini di guadagno e su questo ci hanno investito molto, sia in termini tecnologici e di sviluppo, sia in termini economici e di sponsorizzazione negli ambiti professionistici, per ottenere maggiore visibilità e riconoscibilità del prodotto. Fino a 20 anni fà tutto questo non avveniva e i telai in carbonio erano visti con sospetto, anche se qualcuno già li produceva da tempo (ma Pantani vinceva su una bici in alluminio e tutti a comprare alluminio!).
Non è quindi che la domanda genera l'offerta, bensi' è l'offerta che induce il consumo da parte del potenziale utente.
Certo non troverai mai da parte dei Media che gestiscono l'informazione (e il loro stesso marketing) una posizione critica tale da mettere in discussione la grande cassa di risonanza creata ad hoc, con il fine di assecondare in tutto e per tutto il processo produttivo che và in una determinata direzione, percui mai troverai una recensione che ti dirà che un ottimo telaio in acciaio vale 10 volte un telaio entry level in carbonio... che vantaggi ne avrebbe?
Certo che se tutto è riconducibile a ciò che pesa meno come sinonimo di qualità assoluta, capisci che diventa troppo facile come giochino.
Mi piacerebbe vedere su una rivista una prova di crash-test, cosi come si fa per le auto, con relativi costi di riparazione, dopo quanti kg di impatto un telaio in carbonio si spacca e quanto occorre spendere per ripararlo, cosa avviene su telai di materiali diversi... mi piacerebbe leggere di test di conducibiltà di un mezzo, cosa vuol dire affrontare una discesa a 60 all'ora con un telaio in acciaio da 1,6kg e uno in carbonio da 800gr... mi piacerebbe leggere di test a fatica, dove i vari telai vengono sottoposti a cicli stressanti di lavoro a flesso-torsione.
Oggi mi pare ci sia sempre di più la volontà di sottolineare la prestazionalità del prodotto, mettendo da parte altri aspetti, come se la bici dovesse necessariamente diventare un oggetto usa e getta, da cambiare ogni 2-3 anni... e se non è marketing questo....
p.s. ho una bici in carbonio!

qui c'e' un famoso video di santacruz, dove vengono messi a confronto materiali diversi su stesso modello di bici.
Ok, si tratta di Mtb e non di Bdc....ma e' interessante, almeno, per quanto riguarda la resistenza.
Sarebbe interessante anche, una comparativa con tutti i vari materiali e anche con le varie "qualita" del materiale.
Ma a trovarla una comparativa del genere....e poi, penso che ci sarebbero anche altre variabili.
https://www.youtube.com/watch?v=xreZdUBqpJs

P.s.
Non sono un fun del carbonio....anche se ho preso da poco la mia prima BDc in questo materiale, se tale si puo' considerare....visto che e' una entry.
E i dubbi, e un po' di diffidenza c'e' sempre.
 

Ferro1

Apprendista Velocista
24 Settembre 2014
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Ferro Puje e Ferro Arcora
qui c'e' un famoso video di santacruz, dove vengono messi a confronto materiali diversi su stesso modello di bici.
Ok, si tratta di Mtb e non di Bdc....ma e' interessante, almeno, per quanto riguarda la resistenza.
Sarebbe interessante anche, una comparativa con tutti i vari materiali e anche con le varie "qualita" del materiale.
Ma a trovarla una comparativa del genere....e poi, penso che ci sarebbero anche altre variabili.
https://www.youtube.com/watch?v=xreZdUBqpJs

P.s.
Non sono un fun del carbonio....anche se ho preso da poco la mia prima BDc in questo materiale, se tale si puo' considerare....visto che e' una entry.
E i dubbi, e un po' di diffidenza c'e' sempre.

quel video é uno spot, serve a poco, il problema del carbonio e delle sue resine é la vita nel corso degli anni.
Io prediligo l'acciaio con tutto che entrambi i materiali fanno parte della scuderia :)
 

peppe59

Maglia Iridata
6 Luglio 2011
13.357
7.897
roma / milano
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Bici
Moser (acciaio); Bianchi (acciaio)
quel video é uno spot, serve a poco, il problema del carbonio e delle sue resine é la vita nel corso degli anni.
Io prediligo l'acciaio con tutto che entrambi i materiali fanno parte della scuderia :)

Ci aggiungerei anche il fatto che non si sa bene come reagisce a sforzi di taglio nella direzione non prevista e/o a danni anche superficiali che danneggino le fibre, ed inoltre bisogna stare attenti alla temperatura (ad esempio siti di marche serie raccomandano di non lasciare la bici in carbonio dentro un'auto chiusa, perché arrivare a 80 gradi, ed a sud in au'auto scura al sole ci si arriva, può danneggiare le fibre in modo irreversibile). Come dicevo, tutte cose che con un uso attento si evitano, ma che all'acciaio non fanno, è il caso di dirlo, né caldo né freddo.

Poi certo, per quanto tu tratti bene la tua bici, il carbonio invecchia molto più rapidamente dell'acciaio (ed anche l'alluminio dopo un tot di anni non è più così affidabile).

Ovviamente un telaio indistriale in carbonio costa meno di uno artigianale in acciaio, se si parte dall'idea che ogni due anni si cambia bici capisco che uno preferisca cmq il carbonio, indipendentemente dal vantaggio di peso... così come c'è gente che mangia cose meno buone perché costano meno.
 

marcopalla73

Gregario
13 Gennaio 2014
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Concordo in gran parte... ma voglio insinuare un piccolo dubbio: ciò che viene ritenuto migliore non necessariamente è da mettere in relazione a ciò che sceglie la massa. Ciò che potrebbe essere migliore spesso lo definisce chi quel prodotto lo produce, non tanto chi lo acquista, proprio perchè di mercato si parla. Se in un negozio di bici trovi "carbonio in tutte le salse" è perchè questo è voluto fortemente da chi produce e da chi distribuisce, sponsorizza e promuove, non certo perchè dall'oggi al domani è cresciuta nell'acquirente una inspiegabile voglia di carbonio.
Sono le case costruttrici che hanno visto in questo materiale i maggiori margini di guadagno e su questo ci hanno investito molto, sia in termini tecnologici e di sviluppo, sia in termini economici e di sponsorizzazione negli ambiti professionistici, per ottenere maggiore visibilità e riconoscibilità del prodotto. Fino a 20 anni fà tutto questo non avveniva e i telai in carbonio erano visti con sospetto, anche se qualcuno già li produceva da tempo (ma Pantani vinceva su una bici in alluminio e tutti a comprare alluminio!).
Non è quindi che la domanda genera l'offerta, bensi' è l'offerta che induce il consumo da parte del potenziale utente.
Certo non troverai mai da parte dei Media che gestiscono l'informazione (e il loro stesso marketing) una posizione critica tale da mettere in discussione la grande cassa di risonanza creata ad hoc, con il fine di assecondare in tutto e per tutto il processo produttivo che và in una determinata direzione, percui mai troverai una recensione che ti dirà che un ottimo telaio in acciaio vale 10 volte un telaio entry level in carbonio... che vantaggi ne avrebbe?
Certo che se tutto è riconducibile a ciò che pesa meno come sinonimo di qualità assoluta, capisci che diventa troppo facile come giochino.
Mi piacerebbe vedere su una rivista una prova di crash-test, cosi come si fa per le auto, con relativi costi di riparazione, dopo quanti kg di impatto un telaio in carbonio si spacca e quanto occorre spendere per ripararlo, cosa avviene su telai di materiali diversi... mi piacerebbe leggere di test di conducibiltà di un mezzo, cosa vuol dire affrontare una discesa a 60 all'ora con un telaio in acciaio da 1,6kg e uno in carbonio da 800gr... mi piacerebbe leggere di test a fatica, dove i vari telai vengono sottoposti a cicli stressanti di lavoro a flesso-torsione.
Oggi mi pare ci sia sempre di più la volontà di sottolineare la prestazionalità del prodotto, mettendo da parte altri aspetti, come se la bici dovesse necessariamente diventare un oggetto usa e getta, da cambiare ogni 2-3 anni... e se non è marketing questo....
p.s. ho una bici in carbonio!

Quello che dici è vero e trovo strano che i marchi italiani che erano leader nella produzione dei telai in acciaio, copiati in tutto il mondo, non mettano a catalogo dei modelli in acciaio di varia gamma. Hanno perso il treno dell'alluminio, quello del carbonio, perchè non spingono un ritorno dei tubi leggeri in acciaio?

vabbhè che palle carbonio vs acciaio, 15 anni fa' potevo capire i dubbi sulla durata, ma oggi è da ridere, per favore... forse vi siete persi che ci fanno le ruote che pesano 1.2Kg la coppia... il grafene, etc. etc.
o-o
 

peppe59

Maglia Iridata
6 Luglio 2011
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Bici
Moser (acciaio); Bianchi (acciaio)
beh, Colnago fa sempre il suo Master in acciaio (in tante misure, praticamente su ordinazione e su misura), anche Wilier ha rimesso in catalogo l'acciaio.

non ho dubbi sulla durata se di buona qualità e trattato bene (sennò non andrei più in aereo!!!); però se la manutenzione la faccio io sono meno sicuro che duri... e comunque sopratutto ho una preferenza estetica. Poi non ho dubbi che se cerchi la performance il carbonio ti dia piena soddisfazione.

Diciamo che sono cose diverse e non necessariamente tutti cercano la stessa cosa ?
 

D.m.D

Gregario
16 Gennaio 2015
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quel video é uno spot, serve a poco, il problema del carbonio e delle sue resine é la vita nel corso degli anni.
Io prediligo l'acciaio con tutto che entrambi i materiali fanno parte della scuderia :)

Leggendo il tuo nick, non l'avrei mai detto che preferisci l'acciaio:mrgreen:

Cmq, e' chiaro che e' un video spot, e forse, per quel discorso che diceva abatta68,(piu' margine etc) spingono in quella direzione.
Pero', a meno che non hanno fatto i truffaldini in quel video, si tratta sempre di un test, e di materiali a confronto......prendiamolo per buono.

Una cosa: a cosa ti riferisci di preciso quando parli di problema delle resine?

P.s.
anche se sono trattati....mai avuto problemi di ruggine con l'acciaio?
 

D.m.D

Gregario
16 Gennaio 2015
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Ci aggiungerei anche il fatto che non si sa bene come reagisce a sforzi di taglio nella direzione non prevista e/o a danni anche superficiali che danneggino le fibre, ed inoltre bisogna stare attenti alla temperatura (ad esempio siti di marche serie raccomandano di non lasciare la bici in carbonio dentro un'auto chiusa, perché arrivare a 80 gradi, ed a sud in au'auto scura al sole ci si arriva, può danneggiare le fibre in modo irreversibile). Come dicevo, tutte cose che con un uso attento si evitano, ma che all'acciaio non fanno, è il caso di dirlo, né caldo né freddo.

Poi certo, per quanto tu tratti bene la tua bici, il carbonio invecchia molto più rapidamente dell'acciaio (ed anche l'alluminio dopo un tot di anni non è più così affidabile).

Ovviamente un telaio indistriale in carbonio costa meno di uno artigianale in acciaio, se si parte dall'idea che ogni due anni si cambia bici capisco che uno preferisca cmq il carbonio, indipendentemente dal vantaggio di peso... così come c'è gente che mangia cose meno buone perché costano meno.

Faccio la stessa domanda anche a te:
cosa si intende per "invecchia piu' rapidamente"?
Che io sappia, il carbonio non dovrebbe soffrire di fatica vera e propria.
L'epossidica teme piu' le condizioni atmosferiche e i raggi UV(umidita' etc)
ma una volta verniciata' con prodotti adatti...non dovrebbero esserci problemi.
Questo non lo dico io.
Infatti, chi carteggia i telai per togliere la vernice e limare peso, fa una gran caxxata lasciandoli scoperti.

Per il fatto di non lasciare la bici ad una temperatura di 80 gradi, secondo me, lo fanno per pararsi il di dietro.....e poi, bisognebbe sapere, dopo quanto tempo la temperatura incide.
Perche'....mi domando: loro(produttori) i telai come li verniciano ed essiccano?
In forno si raggiungono temperature dai 60 ai 75° circa.....e ad infrarossi(tipo i tunnel) si possono raggiungere anche i 90.
Verniciano con essiccazione ad aria?
Anche se ci sono prodotti validi per questo tipo di essiccazione...mi sembra strano, perche' il processo produttivo sarebbe piu' lento.
 

Ferro1

Apprendista Velocista
24 Settembre 2014
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Trani
www.ferrobiciclette.it
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Ferro Puje e Ferro Arcora
Leggendo il tuo nick, non l'avrei mai detto che preferisci l'acciaio:mrgreen:

Cmq, e' chiaro che e' un video spot, e forse, per quel discorso che diceva abatta68,(piu' margine etc) spingono in quella direzione.
Pero', a meno che non hanno fatto i truffaldini in quel video, si tratta sempre di un test, e di materiali a confronto......prendiamolo per buono.

Una cosa: a cosa ti riferisci di preciso quando parli di problema delle resine?

P.s.
anche se sono trattati....mai avuto problemi di ruggine con l'acciaio?

alcuni punti di questo articolo spiegano il perché
http://www.bikeitalia.it/fibra-di-carbonio-invecchiamento-degrado-rottura/

Riguardo ruggine ed acciaio, ho pedalato su telai che avevano 20/30 anni sulle spalle e nessun problema di ruggine.
Oggi molti (compresi noi) trattano i telai con cataforesi che consente maggior protezione.
Quindi se un telaio di 30 anni senza questa procedura durava una vita con la cataforesi non ci dovrebbe essere problemi.

P.S. come detto non sono uno che critica il carbonio a prescindere, ma bisogna capire perché si sceglie il carbonio conoscendo i pro e contro.
 

Ferro1

Apprendista Velocista
24 Settembre 2014
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Faccio la stessa domanda anche a te:
cosa si intende per "invecchia piu' rapidamente"?
Che io sappia, il carbonio non dovrebbe soffrire di fatica vera e propria.
L'epossidica teme piu' le condizioni atmosferiche e i raggi UV(umidita' etc)
ma una volta verniciata' con prodotti adatti...non dovrebbero esserci problemi.
Questo non lo dico io.
Infatti, chi carteggia i telai per togliere la vernice e limare peso, fa una gran caxxata lasciandoli scoperti.

Per il fatto di non lasciare la bici ad una temperatura di 80 gradi, secondo me, lo fanno per pararsi il di dietro.....e poi, bisognebbe sapere, dopo quanto tempo la temperatura incide.
Perche'....mi domando: loro(produttori) i telai come li verniciano ed essiccano?
In forno si raggiungono temperature dai 60 ai 75° circa.....e ad infrarossi(tipo i tunnel) si possono raggiungere anche i 90.
Verniciano con essiccazione ad aria?
Anche se ci sono prodotti validi per questo tipo di essiccazione...mi sembra strano, perche' il processo produttivo sarebbe piu' lento.

quello che tu chiami forno non raggiunge quelle temperature anzi, viene utilizzato per mantenere pura l'aria di lavoro ed evitare depositi, umiditá e mantenere temperatura costante, non che ci metti a cuocere la vernice :)
 
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Giannipaolo

Pignone
27 Agosto 2015
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Bici da città (48,38,28x14,28)
come detto non sono uno che critica il carbonio a prescindere, ma bisogna capire perché si sceglie il carbonio conoscendo i pro e contro.

Leggo con molto interesse la discussione che si è aperta sui materiali dei telai.

Scusami Ferro, ti chiedo troppo nel sintetizzare i pro e i contro dei telai in Carbonio, carbonio CV, alluminio, acciaio, titanio ?
 

Giannipaolo

Pignone
27 Agosto 2015
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hai dato un' occhiata al mercatino del forum ?.....salvo che la misura sia adatta a te ho visto delle occasioni interessanti che stanno ben dentro al tuo budget salvo poi valutare anche la potenziale affidabilità del venditore.

No, Stradista, non ho visto il mercatino anche perché dopo aver atteso tanti anni vorrei un prodotto nuovo, diciamo...scintillante ;-)
 

D.m.D

Gregario
16 Gennaio 2015
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alcuni punti di questo articolo spiegano il perché
http://www.bikeitalia.it/fibra-di-carbonio-invecchiamento-degrado-rottura/

Riguardo ruggine ed acciaio, ho pedalato su telai che avevano 20/30 anni sulle spalle e nessun problema di ruggine.
Oggi molti (compresi noi) trattano i telai con cataforesi che consente maggior protezione.
Quindi se un telaio di 30 anni senza questa procedura durava una vita con la cataforesi non ci dovrebbe essere problemi.

P.S. come detto non sono uno che critica il carbonio a prescindere, ma bisogna capire perché si sceglie il carbonio conoscendo i pro e contro.

capito cosa intendi.
riguardo al degrado...nell'articolo c'e' scritto quello che ho detto.
per il resto, nulla di nuovo in fondo.
Cioe', se prendi una botta si puo' innescare una cricca o si puo' rompere...e questo si sa.
E' interessante la parte dei radicali liberi....
Ma non la possiamo considerare una fatica come nei metalli....perche' penso dipenda dalla produzione.
Come ci dovrebbe altrimenti finire tra la resina e fibra gia' polimerizzata, un residuo di produzione che altera tutta la struttura?....questo non l'ho capito tanto bene a dire la verita'.

Cmq, si dice tutto e il contrario di tutto...anche tra i produttori di componenti in carbonio(non solo bici):mrgreen:
 

peppe59

Maglia Iridata
6 Luglio 2011
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Moser (acciaio); Bianchi (acciaio)
Faccio la stessa domanda anche a te:
cosa si intende per "invecchia piu' rapidamente"?
Che io sappia, il carbonio non dovrebbe soffrire di fatica vera e propria.


vedo che Ferro ci ha messo un link con molte piu' informazioni di quelle che potrei mettere io... devo ancora leggerlo, ma quello che intendo e' che si', il carbonio non soffre della "fatica del metallo", anche perche' non e' un metallo. Pero'

(1) ci sono delle variazioni nello stato delle resine (piu' che del carbonio in se', credo), indotte da temperatura, luce etc...

(2) certo, la verniciatura protegge; ma il sole forte danneggia la vernice, e quando questa e' abbastanza consumata (non so se "evaporata" sia la parola giusta per il processo che avviene) la protezione viene meno. Idem con i cicli di riscaldamento/raffreddamento, al carbonio non fanno niente, alle resine si'. In un giorno con aria a 40 gradi l'asfalto e' ancora piu' caldo, dietro un vetro ancora di piu'. E per le bici che io sappia non si impiegano compositi aereonautici, salvo avere prezzi stratosferici.

(3) i micrograffi che fai quando appoggi la bici su un muretto (potro' fermarmi a prendere il caffe' con gli amici?) provocano dei microdanni alla vernice; se poi gratti di piu' anche alle fibre. Sto parlando di "micro", ma poi negli anni le cose si accumulano.

(4) Se poi prendi una botta nel verso "giusto" del carbonio, ovviamente va molto meglio che con altri materiali; se invece la prendi nel verso "sbagliato" non si sa bene cosa succede (sopratutto per carbonio UD, magari sofisticato, in cui tutto e' ottimizzato).

(5) Una volta danneggiate delle fibre si puo' avere un comportamento stile "pezza di cotone": finche' e' tutto intero e' resistentissimo, una volta innescato un "difetto" (taglietto) questo si espande facilissimamente.

(6) sopratutto, tutto questo va poi calato nella vita di tutti i giorni: a me per esempio l'altro giorno e' caduta la bici mentre la stavo pulendo, oppure mi e' successo di graffiarla mentre la mettevo nel portabagagli dell'auto... mi e' dispiaciuto, ma sono certo che non ha toccato la sua integrita'.



Ovviamente tutti questi problemi hanno dei corrispondenti anche per altri materiali, incluso l'acciaio. Semplicemente qui (carbonio) a fronte di caratteristiche dinamiche per alcuni versi superiori (per performance pare proprio di si'; per "comodita' " superiore senz'altro all'alluminio, rispetto all'acciaio non mi e' chiaro - le forcelle in acciaio possono avere forme meno rettilinee e usare la deformabilita' e resilienza del materiale), si ha una maggiore "delicatezza". Non dico "fragilita' ", dico "delicatezza" nel senso che e' piu' delicato mantenere il materiale nello stato ottimale; ed anche che mentre nell'acciaio una cricca si vede (e si sviluppa piu' lentamente), in un composito e' meno facile da osservare, e puo' svilupparsi in modo velocissimo.


In conclusione, penso che nell'uso "reale" ciclistico, una bici in acciaio di venti anni o anche piu' la uso tranquillamente (se e' in buone condizioni, ma questo lo vedo subito), una di carbonio non so e se e' usata vorrei sapere chi l'ha avuta in mano prima.

Poi magari domani mi compro una bici in carbonio, sperando che le salite siano meno dure, e non pensando di tenerla venti anni.

Scusa la lunghezza (sono al lavoro... con poca voglia di lavorare) :mrgreen:

Ora basta con le chiacchiere, vado a leggere il link di Ferro ed imparero' qualcosa !
 

D.m.D

Gregario
16 Gennaio 2015
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quello che tu chiami forno non raggiunge quelle temperature anzi, viene utilizzato per mantenere pura l'aria di lavoro ed evitare depositi, umiditá e mantenere temperatura costante, non che ci metti a cuocere la vernice :)

concedimelo senza polemica alcuna(ci mancherebbe)...ma ti sbagli :-)
Vero...le cabine di verniciatura, servono per mantenere bassa la polvere e fumi di verniciatura, e per mantenere temperatura e tasso di umidita' controllato che potrebbero creare problemi al momento della stesura.
Ma hanno anche i bruciatori per cuocere la vernice.
In pratica, terminata la verniciatura si attaccano i bruciatori, e ti spara aria calda dall'alto....e si arriva a quella temperatura.(vedi schede tecniche di tutte le vernici)
Poi ci sono gli IR....tecnologia piu' nuova, essicca in meno tempo(circa 15 min a confronto dei 40 necessari del forno), non richiede movimento d'aria(meno rogne) ed e' piu' efficace perche' essicca gli strati dall'interno verso l'esterno..a differenza dell'aria calda.

escludendo la verniciatura a polvere dato che parliamo di carbonio...i produttori usano, o acrilica o poliuretanica(piu' la seconda dato che costa un po' meno)....e queste vernici hanno bisogno di cottura per reticolare bene.
Come ti dicevo prima....esistono anche nuovi prodotti che non necessitano di cottura, e sfruttano l'umidita dell'aria per reticolare.
Ma ci vuole piu' tempo(minimo 4 ore)....e non penso che siano disposti ad usarle.

Anche colnago,(e non solo) i loro telai li infornano.
Verniciano in una stanza, poi li mettono su carrello...e li mettono in forno(solo forno e non cabina/forno, per ovvi motivi di spazio)

e da qui la mia domanda....dopo quanto tempo, il calore incide sulla resistenza del telaio? (sempre che questi 80 gradi facciano veramente danno e non serva una temperatura superiore)
 

Giannipaolo

Pignone
27 Agosto 2015
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Bici da città (48,38,28x14,28)
alcuni punti di questo articolo spiegano il perché
http://www.bikeitalia.it/fibra-di-carbonio-invecchiamento-degrado-rottura/

Riguardo ruggine ed acciaio, ho pedalato su telai che avevano 20/30 anni sulle spalle e nessun problema di ruggine.
Oggi molti (compresi noi) trattano i telai con cataforesi che consente maggior protezione.
Quindi se un telaio di 30 anni senza questa procedura durava una vita con la cataforesi non ci dovrebbe essere problemi.

P.S. come detto non sono uno che critica il carbonio a prescindere, ma bisogna capire perché si sceglie il carbonio conoscendo i pro e contro.

Ho letto l'articolo che hai proposto e anche la sintesi, direi molto esaustiva, che c'è sullo stesso sito.

Traggo le mie personali conclusioni: le bici in carbonio sono perfette per Nibali e Contador. Se ho ben capito, dopo un uso completo ad un giro d'Italia, al tour successivo ne usano già un'altra.
Per quanto mi riguarda equivarrebbe a comprarsi una formula uno per andare a farsi un giretto lungo la costa adriatica :clown:
 

D.m.D

Gregario
16 Gennaio 2015
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vedo che Ferro ci ha messo un link con molte piu' informazioni di quelle che potrei mettere io... devo ancora leggerlo, ma quello che intendo e' che si', il carbonio non soffre della "fatica del metallo", anche perche' non e' un metallo. Pero'

(1) ci sono delle variazioni nello stato delle resine (piu' che del carbonio in se', credo), indotte da temperatura, luce etc...

(2) certo, la verniciatura protegge; ma il sole forte danneggia la vernice, e quando questa e' abbastanza consumata (non so se "evaporata" sia la parola giusta per il processo che avviene) la protezione viene meno. Idem con i cicli di riscaldamento/raffreddamento, al carbonio non fanno niente, alle resine si'. In un giorno con aria a 40 gradi l'asfalto e' ancora piu' caldo, dietro un vetro ancora di piu'. E per le bici che io sappia non si impiegano compositi aereonautici, salvo avere prezzi stratosferici.

(3) i micrograffi che fai quando appoggi la bici su un muretto (potro' fermarmi a prendere il caffe' con gli amici?) provocano dei microdanni alla vernice; se poi gratti di piu' anche alle fibre. Sto parlando di "micro", ma poi negli anni le cose si accumulano.

(4) Se poi prendi una botta nel verso "giusto" del carbonio, ovviamente va molto meglio che con altri materiali; se invece la prendi nel verso "sbagliato" non si sa bene cosa succede (sopratutto per carbonio UD, magari sofisticato, in cui tutto e' ottimizzato).

(5) Una volta danneggiate delle fibre si puo' avere un comportamento stile "pezza di cotone": finche' e' tutto intero e' resistentissimo, una volta innescato un "difetto" (taglietto) questo si espande facilissimamente.

(6) sopratutto, tutto questo va poi calato nella vita di tutti i giorni: a me per esempio l'altro giorno e' caduta la bici mentre la stavo pulendo, oppure mi e' successo di graffiarla mentre la mettevo nel portabagagli dell'auto... mi e' dispiaciuto, ma sono certo che non ha toccato la sua integrita'.



Ovviamente tutti questi problemi hanno dei corrispondenti anche per altri materiali, incluso l'acciaio. Semplicemente qui (carbonio) a fronte di caratteristiche dinamiche per alcuni versi superiori (per performance pare proprio di si'; per "comodita' " superiore senz'altro all'alluminio, rispetto all'acciaio non mi e' chiaro - le forcelle in acciaio possono avere forme meno rettilinee e usare la deformabilita' e resilienza del materiale), si ha una maggiore "delicatezza". Non dico "fragilita' ", dico "delicatezza" nel senso che e' piu' delicato mantenere il materiale nello stato ottimale; ed anche che mentre nell'acciaio una cricca si vede (e si sviluppa piu' lentamente), in un composito e' meno facile da osservare, e puo' svilupparsi in modo velocissimo.


In conclusione, penso che nell'uso "reale" ciclistico, una bici in acciaio di venti anni o anche piu' la uso tranquillamente (se e' in buone condizioni, ma questo lo vedo subito), una di carbonio non so e se e' usata vorrei sapere chi l'ha avuta in mano prima.

Poi magari domani mi compro una bici in carbonio, sperando che le salite siano meno dure, e non pensando di tenerla venti anni.

Scusa la lunghezza (sono al lavoro... con poca voglia di lavorare) :mrgreen:

Ora basta con le chiacchiere, vado a leggere il link di Ferro ed imparero' qualcosa !

ah ok...adesso e' chiaro.
Queste che hai indicato pero', sono tutte situazioni di "cattiva manutenzione", o di sfiga se mi passi il termine.
Si sa che e' un materiale molto piu' delicato sotto questo punto di vista rispetto al metallo....ed e' da trattare con i guanti.
La stessa cosa potrebbe capitare anche all'acciaio...se fai un bel graffio profondo che intacca il trattamento, potrebbe generarsi ruggine(vedi le auto, che sono trattate anche con cataforesi)....e da li potrebbero insorgere problemi.
Certo, sempre meno problemi(specie di sicurezza) rispetto al carbonio, dato che e' difficile che ceda di schianto.

Io invece mi riferivo ad un classico telaio in carbonio trattato bene, mai cadute o botte....ma solo utilizzato "come mamma l'ha fatto".


Riguardo la vernice: ci sono trasparenti con filtri UV( o additivi) molto validi..e il problema del sole non si pone.
Il problema semmai e': le case usano tutti questi prodotti come si deve?:mrgreen:....perche' di verniciature penose ed al risparmio (anche di produttori blasonati) se ne vedono.
Cmq, il trasparente quando e' proprio consumato si vede.
Hai presente i tetti o cofani di certe auto che sono tutti spellato e a chiazze? ecco, cosi'!!
ma parliamo di anni, e sempre sotto il sole cocente ed intemperie.....e prima di ridurre una bici cosi' c'e' ne vuole.

Cmq e' vero...poi si devono fare i conti con la vita di tutti i giorni e con le proprie necessita'.
Per questo c'e' sempre un po' di diffidenza(almeno per me) su questo materiale, perche' va trattato( e controllato) piu' che bene.
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Bici
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vabbhè che palle carbonio vs acciaio, 15 anni fa' potevo capire i dubbi sulla durata, ma oggi è da ridere, per favore... forse vi siete persi che ci fanno le ruote che pesano 1.2Kg la coppia... il grafene, etc. etc.
o-o
Forse non mi sono spiegato bene... è l'idea generalista ampiamente diffusa che genera il sospetto: tu stesso, nella tua frase (senza volerlo), metti sotto lo stesso cappello "qualsiasi telaio in carbonio", come se un telaio da 1000 o 10000euro sia valido in egual modo, in quanto in carbonio.
Ciò che genericamente contesto, è il fatto che i canali di informazione non approfondiscano per nulla tanti aspetti legati a queste differenze... quello che ti viene solitamente detto è che un telaio, in relazione al suo peso, ha una resistenza maggiore rispetto al modello precedente... tanto piacere, ma che vuol dire? che caratteristiche aveva il modello precedente? e tradotto in stampatello, cosa vuol dire andare a sbattere con un telaio in carbonio da 1,3kg e uno da 700gr? No, perchè uno mi può anche far vedere un video in cui vengono lanciati dei pesi dall'alto, ma se poi alla prima caduta il mio bel gioiellino in carbonio si spacca (quest'anno è capitato due volte solo nel mio gruppetto di amici, e non dico chissà quali botte... insomma, per fortuna i miei amici stanno benone), allora vuol dire che qualcosa non è stato spiegato del tutto.
Guardate che lo stesso discorso si faceva anche quando uscivano i telai iper leggeri in alluminio... il mondo dell'acciaio sembrava dovesse cadere inesorabilmente, perchè ormai erano arrivati dei telai che pesavano mezzo kg in meno. Vi lascio immaginare quanti telai crepati nel movimento centrale o sul tubo sterzo si vedevano, anche da parte di marchi super blasonati come Bianchi.
E anche allora le riviste specializzate ce la menavano sulla fantastica leggerezza del Fg lite, delle schiume iniettate, ecc.
Se c'è tanta tecnologia impiegata per progettare e produrre, ce ne sarà altrettanta per i test... che ce li facciano vedere allora. Oppure facciamo come fà la Volkswagen, che se la canta e se la suona, truffando milioni di consumatori.
 

Ferro1

Apprendista Velocista
24 Settembre 2014
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concedimelo senza polemica alcuna(ci mancherebbe)...ma ti sbagli :-)
Vero...le cabine di verniciatura, servono per mantenere bassa la polvere e fumi di verniciatura, e per mantenere temperatura e tasso di umidita' controllato che potrebbero creare problemi al momento della stesura.
Ma hanno anche i bruciatori per cuocere la vernice.
In pratica, terminata la verniciatura si attaccano i bruciatori, e ti spara aria calda dall'alto....e si arriva a quella temperatura.(vedi schede tecniche di tutte le vernici)
Poi ci sono gli IR....tecnologia piu' nuova, essicca in meno tempo(circa 15 min a confronto dei 40 necessari del forno), non richiede movimento d'aria(meno rogne) ed e' piu' efficace perche' essicca gli strati dall'interno verso l'esterno..a differenza dell'aria calda.

escludendo la verniciatura a polvere dato che parliamo di carbonio...i produttori usano, o acrilica o poliuretanica(piu' la seconda dato che costa un po' meno)....e queste vernici hanno bisogno di cottura per reticolare bene.
Come ti dicevo prima....esistono anche nuovi prodotti che non necessitano di cottura, e sfruttano l'umidita dell'aria per reticolare.
Ma ci vuole piu' tempo(minimo 4 ore)....e non penso che siano disposti ad usarle.

Anche colnago,(e non solo) i loro telai li infornano.
Verniciano in una stanza, poi li mettono su carrello...e li mettono in forno(solo forno e non cabina/forno, per ovvi motivi di spazio)

e da qui la mia domanda....dopo quanto tempo, il calore incide sulla resistenza del telaio? (sempre che questi 80 gradi facciano veramente danno e non serva una temperatura superiore)

ci mancherebbe, scusami se risposndo ora e con altro link ma sono influenzato

https://www.aerofeel.com/vernici/controllo-temperatura-umidita-cabina-verniciatura/

"La temperatura ottimale per una buona verniciatura è di circa 20°C. Questa temperatura vale sia per l’ambiente (cabina), sia per il prodotto da impiegare, sia per il supporto da verniciare. Se la temperatura dell’ambiente (cabina) è troppo alta, una parte del diluente e del solvente contenuto nel prodotto verniciante evapora troppo rapidamente; le particelle di vernice non si distribuiscono in modo uniforme, con la conseguenza di una superficie ruvida."