Visita a De Rosa

dalla tua risposta e' evidente che non hai capito nulla

Ho ordinato presso De Rosa a Cusano M. un King3 a fine novembre 2008. La possibilità di farlo su misura non mi è stata proposta e non c'è scritta da nessuna parte (sito derosanews o catalogo di carta 09). Se poi il signor Mario ha 20000 euro per farsi fare uno stampo apposta, benvenuto (parole più o meno testuali di De Rosa con cui ho parlato personalmente). Il fasciato, almeno a quella data, non esisteva o costava "al signor Mario" una cifra improponibile per cui a me non l'hanno proposto. Ma da questo a dire che il King3 "al pubblico" è anche su misura ce ne corre.

Se poi da ottobre ad ora le cose sono cambiate è un altro discorso. Inoltre se Ser Pecora, che mi sembra competente e non ha nessun motivo per raccontare palle, assicura che a lui hanno detto che lo fanno per chiunque, non ho motivo di non credergli, a meno che non intendessero "a 20000 euro" o che il King 3 RS delle foto sia una novità dell'ultima ora che 4 mesi fa non esisteva. In ogni caso ad oggi sul sito derosanews.com non c'è, quindi nella migliore delle ipotesi il signor Mario neanche si pone il problema che esista.

Nessuna polemica, ma solo per chiarire se ho capito o meno, visto che non parlo per sentito dire.
 

erik

Pignone
5 Dicembre 2007
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NESSUNO HA RISPOSTO ALLA MIA DOMANDA....DOVE SI USA L'AZOTO?

[FONT=arial, helvetica, sans-serif]La migliore tradizione italiana vuole che un telaio sia su misura e De Rosa da sempre sposa questa filosofia. La fibra di carbonio per le sue caratteristiche fisiche e meccaniche ha avuto qualche limite al "custom size" ma ora con il Neo Pro tutto è diverso. Alla base di questo risultato vi è uno studio dei materiali e della sezione delle tubazioni che ha portato ad aver un telaio personalizzabile in altezza, lunghezza e inclinazioni. Eseguito con un procedimento tecnologico a stampo "sigillato" e protetto internamente con azoto, il telaio è la sintesi perfetta di fibra e materiale resinoso. Materiale usato: K12 alta resistenza T700
NON UNA PROVOCAZIONE, MA UN MIO DUBBIO CHE NON HO CAo-oPITO
[/FONT]
 

shrek

Gregario
16 Settembre 2007
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a genova si dice " allora vedi che vieni nel mìo carrugio"
sono d'accordo con te ora vedi che siamo sulla stessa lunghezza d'onda ero a qs che volevo arrivare - il mio intervento nasce dal fatto che che vieni spiazzato sul fatto che se decidi di spendere un tot di € per un telaio italiano pretendi che sia italiano, poi sai Jappone o taiwan nn fa' la differenza ,quindi nn era una critica al bellissimo lavoro che hai fatto complimenti ancora : Ti girano le balle se poi leggi made .... Parli con uno che DeRosa ne ho avuti 3 dal cuore al primo king quindi rimango fedele al marchio ...
Grazie
Detto questo è in effetti un po' spiazzante il fatto che DeRosa proponga proprio come top di gamma un telaio con questo tipo di costruzione e conseguentemente non made in italì. Vista la sensibilità dell'amatore medio riguardo questi aspetti forse è una mossa un po' "azzardata".
Soprattutto in virtù del fatto che, spendendo meno, si può avere un telaio fatto a mano in Italia come il Neo Pro.
 

GiorgioF

Pedivella
27 Marzo 2009
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Como
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Pinarello Dogma F
Ciao, complimenti per il servizio ottimo veramente, solo un paio di domande.... ma di telai IDOL ne hai visti? Hai visto la costruzione? Ti hanno spiegato la storia del triplo monoscocca? Grazie in anticipo!!!
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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Ciao, complimenti per il servizio ottimo veramente, solo un paio di domande.... ma di telai IDOL ne hai visti? Hai visto la costruzione? Ti hanno spiegato la storia del triplo monoscocca? Grazie in anticipo!!!

No, niente Idol. La storia del triplo monoscocca presumo siano tre pezzi monoscocca incollati assieme (foderi bassi, foderi alti e triangolo ant.)
Non avendone visti dal vivo per queste questioni credo sia meglio che le domande le giriate direttamente al produttore.

@huxley: non la fanno più...
 

robertoginesi

Apprendista Velocista
1 Febbraio 2008
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De Rosa King 3 2010- sram red black edition - fulcrum racing 0 2018/campy eurus
Grazie, però, proprio per precisione, ricordo che il King3 in taglie standard è fatto in Giappone non a Taiwan e che De Rosa è un telaista italiano.
Aspettando gli eventuali chiarimenti dei De Rosa posso solo ipotizzare che la loro scelta sia dovuta al fatto che la tecnologia monoscocca sia più conveniente farla fare a chi la sa fare.
D'altronde una volta fatto il progetto occorre fare lo stampo, cosa che non rientra nelle competenze del telaista "classico", ma dell'industria (uno stampo è una conchiglia di acciaio da più di 200kg che va fusa e poi pure pressata a dovere). Ergo, le grandi industrie specializzate nel campo (che evidentemente non stanno in Italia) possono ammortizzare meglio i costi di questi stampi e la fabbricazione dei telai. Considerato anche che il progetto di un telaio, coi tempi del mercato odierno, non è un investimento di lunga durata, in quanto i ritocchi ed i piccoli cambiamenti sono ormai "stagionali" o quasi, non credo si possa pensare che una media impresa possa ammortizzare i costi di nuovi stampi ogni tot mesi senza il supporto dei giganti industriali del settore.
Detto questo è in effetti un po' spiazzante il fatto che DeRosa proponga proprio come top di gamma un telaio con questo tipo di costruzione e conseguentemente non made in italì. Vista la sensibilità dell'amatore medio riguardo questi aspetti forse è una mossa un po' "azzardata".
Soprattutto in virtù del fatto che, spendendo meno, si può avere un telaio fatto a mano in Italia come il Neo Pro.
Quoto 100% è una questione di costi industriali e di esperienza, nonchè di numeri, immaginate mizuno o mitsubishi quanto carbonio lavorano e da quanto tempo. per la manodopera credo che il giappone abbia il più alto costo al mondo, ma anche la più alta professionalità.
nella mia azienda scusate ma per serietà e professionalità preferirei manodopera giapponese a quella italiana. meditate
 

robertoginesi

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a questo punto dimosttratemi chi fa bici 100% made in italY.
Intendo produrre carbonio, fare stampi impregnare i tessuti, costruire il tubo, assemblarlo etc. etc. credo forse solo Time al mondo e a che prezzi.
quindi nessuno avrà mai un telaio 100% made in italy. adesso abbiamo Wr compositi e legend, ma non so se producono tutto in casa.
quindi questa fissa del 100% made in...... non può esistere credo per nessun prodotto nell'era della globalizzazione.
anche chi fa telai in titanio acquista tubazioni da aziende specializzate estere. ( De rosa credo reynolds) comunque il fatto di affidarsi ad un costruttore italiano è importante per l'esperienza nella progettazione e nell'artigianalità degli assemblaggi/saldature.
w De Rosa
 

francis

Apprendista Scalatore
23 Novembre 2008
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a questo punto dimosttratemi chi fa bici 100% made in italY.
Intendo produrre carbonio, fare stampi impregnare i tessuti, costruire il tubo, assemblarlo etc. etc. credo forse solo Time al mondo e a che prezzi.
quindi nessuno avrà mai un telaio 100% made in italy. adesso abbiamo Wr compositi e legend, ma non so se producono tutto in casa.
quindi questa fissa del 100% made in...... non può esistere credo per nessun prodotto nell'era della globalizzazione.
anche chi fa telai in titanio acquista tubazioni da aziende specializzate estere. ( De rosa credo reynolds) comunque il fatto di affidarsi ad un costruttore italiano è importante per l'esperienza nella progettazione e nell'artigianalità degli assemblaggi/saldature.
w De Rosa

Mi sembra un discorso senza senso... se io mi faccio fare una scultura con un marmo del sud america da un artista italiano in italia, la scultura è italiana indipendentemente dalla provenienza del marmo.
Per le biciclette posso utilizzare tubazioni di qualunque parte del mondo, ma se il prodotto viene concepito, realizzato e rifinito in italia è italiano.
Lasciamo perdere certe esagerazioni fine a se stesse.
 

robertoginesi

Apprendista Velocista
1 Febbraio 2008
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De Rosa King 3 2010- sram red black edition - fulcrum racing 0 2018/campy eurus
Mi sembra un discorso senza senso... se io mi faccio fare una scultura con un marmo del sud america da un artista italiano in italia, la scultura è italiana indipendentemente dalla provenienza del marmo.
Per le biciclette posso utilizzare tubazioni di qualunque parte del mondo, ma se il prodotto viene concepito, realizzato e rifinito in italia è italiano.
Lasciamo perdere certe esagerazioni fine a se stesse.
guarda che stiamo dicendo la stessa cosa, c'è solo qualcino in questa discussione che storce il naso se i tubi de rosa sono fatti da mizuno (e non da un qualunque cinese).
O.T. non parlare di marmo con me, la scultura di marmo del sudamerica te la puoi pure tenere anche se l'ha fatta michelangelo ( P.S. lui comprava il marmo a Carrara)
 

Bombo

Pignone
1 Dicembre 2008
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Pegoretti Responsorium
Aspettando gli eventuali chiarimenti dei De Rosa posso solo ipotizzare che la loro scelta sia dovuta al fatto che la tecnologia monoscocca sia più conveniente farla fare a chi la sa fare.

Detto questo è in effetti un po' spiazzante il fatto che DeRosa proponga proprio come top di gamma un telaio con questo tipo di costruzione e conseguentemente non made in italì. Vista la sensibilità dell'amatore medio riguardo questi aspetti forse è una mossa un po' "azzardata".
Soprattutto in virtù del fatto che, spendendo meno, si può avere un telaio fatto a mano in Italia come il Neo Pro.

Perdonate la curiosità ma nel frattempo i chiarimenti di De Rosa, magari da qualche altra parte, si sono poi visti?

Sono un po distratto, magari me li sono persi...
 

Passista81

Pignone
8 Marzo 2008
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Mesagne
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De Rosa King 3
Ser pecora sei un grande!!! Complimenti vivissimi...bellissima recensione!
o-o
E complimenti a De Rosa per le emozioni che ci regala (parlo da possessore di King 3)!!!
 
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orsoarcubo

Velocista
29 Ottobre 2008
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Colnago-Masi-Grandis-Passoni
Quoto 100% è una questione di costi industriali e di esperienza, nonchè di numeri, immaginate mizuno o mitsubishi quanto carbonio lavorano e da quanto tempo. per la manodopera credo che il giappone abbia il più alto costo al mondo, ma anche la più alta professionalità.
nella mia azienda scusate ma per serietà e professionalità preferirei manodopera giapponese a quella italiana. meditate

...mmmh.L'operaio giapponese sarà sicuramente professionale ma lavora nell'azienda,vive nell'appartamento dato dall'azienda,compra nei negozi segnalati dall'azienda,manda i figli a scuola in quelle indicate dall'azienda,va in ferie nei periodi e nei posti organizzate dall'azienda.
Io da italiano non lo farei sicuramente,oltre al mio lavoro da tecnico di officina estremamente impegnativo ma che comunque mi dà notevoli soddisfazioni ho troppi altri interessi,voglio decidere della mia vita extra-lavorativa in modo totalmente autonomo da quella lavorativa.
Lasciate stare il giappone perchè è un mondo troppo diverso culturalmente dal nostro e limitatevi a comprare,se vi piacciono,i loro ottimi prodotti.
Io preferisco,nei limiti del ragionevole,comprare italiano anche se noi sul lavoro possiamo pure essere un pò più menefreghisti ma abbiamo indubbiamente delle grandi qualità riconosciuteci in ogni parte del mondo.
P.S. da De Rosa ci siamo stati anche io e mio babbo una decina d'anni fà x raddrizzare un telaio leggermente piegato in una caduta e Ugo ci ha fatto visitare tutta l'officina senza segreti come ha fatto con Ser Pecora,ci ha fatto l'intervento gratis e ha chiacchierato con noi x mezza mattinata come fossimo conoscienti e non semplici clienti paganti.
Un comportamento da Signore e appassionato vero,non semplicemente da costruttore-venditore di qualcosa,approfitto del forum x ringraziarlo di nuovo dopo dieci anni.
 

orsoarcubo

Velocista
29 Ottobre 2008
5.003
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Colnago-Masi-Grandis-Passoni
a questo punto dimosttratemi chi fa bici 100% made in italY.
Intendo produrre carbonio, fare stampi impregnare i tessuti, costruire il tubo, assemblarlo etc. etc. credo forse solo Time al mondo e a che prezzi.
quindi nessuno avrà mai un telaio 100% made in italy. adesso abbiamo Wr compositi e legend, ma non so se producono tutto in casa.
quindi questa fissa del 100% made in...... non può esistere credo per nessun prodotto nell'era della globalizzazione.
anche chi fa telai in titanio acquista tubazioni da aziende specializzate estere. ( De rosa credo reynolds) comunque il fatto di affidarsi ad un costruttore italiano è importante per l'esperienza nella progettazione e nell'artigianalità degli assemblaggi/saldature.
w De Rosa

X WR compositi ho lavorato tre anni fà realizzando dei ricavati dal pieno in ergal in piccolissime serie ed alcuni prototipi sempre in ergal da incollare ad alcune strutture in carbonio (bici e supermotard da gara)
In ditta hanno l'autoclave ed i materiali in fogli,credo quindi che praticamente si facciano tutto in casa,io di preassemblato non ho visto nulla.
Anche se ad onor del vero mica dovevano dirlo a me se non prendono niente di già fatto da altri fornitori...comunque non credo.
X quanto riguarda il fatto di prendere il materiale anche dall'estero non ci vedo nulla di strano,anzi è giusto che un costruttore compri il miglior materiale disponibile x fare un lavoro.
Che senso ha in Italia farsi i tubi in titanio quando l'America ha a disposizione tonnellate di questo materiale derivato dalle lavorazioni aerospaziali su cui possono fare tutte le prove che vogliono a prezzi ragionevoli?
Anch'io che sono molto nazionalista se dovessi saldarmi un telaio in titanio prenderei i tubi in Usa che sono di qualità ottima e,soprattutto,costante.
Ed il telaio lo avrei comunque fatto io,ci mancherebbe.
Non confondiamo il Made in Italy con un'etichetta messa sù come specchietto x le allodole su qualunque prodotto.
Un De Rosa è totalmente made in Italy anche se le tubazioni (titanio o carbonio) arrivano dall'estero,in fondo anche i tubi in acciaio Columbus sono trafilati in Italia ma l'acciaio arriva dalla Russia e dalla Germania,noi non ne abbiamo!