Un racconto un poco piu' dettagliato della mia esperienza.
Si comincia bene sabato quando vado a reclamare la prima Griglia, cui avevo diritto avendo gia' completato il Prestigio 2010.
Mi viene risposto da un ragazzino, che sembrava essere il giudice su queste faccende, che Cicloturismo non gli aveva fornito una lista ufficiale dei Prestigiosi 2010 gia' "laureati" a causa della confusione generata da
Sportful e
Pinarello. Rimango li a discutere un poco, facendo anche notare che bastava comprare Cicloturismo di Agosto per avere la lista, ma nulla da fare.
In hotel mi ricordo pero' di quanto dice Phantom_Lord, che quando si parla di regolamenti bisogna armarsi di tanta pazienza e sono andato a fare valere le mie ragioni. Con cortesia ho fatto notare che mi stavo facendo 500km per fare la GF, spendendo qualche centinaio di euro, e che la decisione di fare una GF piuttosto di un altra dipende anche dalla griglia cui si sa' di avere diritto. Ho incominciato a dire che avrei fatto reclamo scritto agli enti preposti, in quanto ero stato indotto alla trasferta sulla base di false informazioni. A quel punto mi e' stato cambiato il pettorale con uno della prima griglia.
Gia' sabato avevo capito che qualche cosa non funzionava nella percezione che gli organizzatori avessero della componente "Prestigio". Uno di essi infatti si era con me vantato del raddoppio delle iscrizioni raggiunto nonostante un severo controllo delle tessere, del quale mi ero comunque compiaciuto. Gli ho fatto notare che il raddoppio era in primis merito del Prestigio, ma non mi sembra la cosa gli fosse del tutto chiara.
A me il tutto e' diventato chiaro domenica mattina quando invece alle 6:30 le griglie erano ancora ben al di la' dall'essere montate e addirittura non c'era nemmeno un idea di come dovessero esserlo. Intorno alle 7 poi scopriamo, senza che ci fosse alcun cartello ad indicarlo, che la partenza avveniva dal lato opposto della piazza rispetto a quanto indicato sul sito. Vado quindi dove ci doveva essere la prima griglia e li alle 7:15 ancora regnava il caos. Ci vediamo addirittura ripresi severamente da una persona della organizzazione per avere seguito le istruzioni date da un altra persona della organizzazione. E di fronte al mio gentile fare notare questa contraddizione non ho avuto nemmeno uno straccio di una risposta, solo rimproveri
.
Continuiamo fino all'entrata in quelle che in teoria erano le griglie ma in pratica erano un parco buoi. Nessun controllo, nessun raziocinio. Abituati a partire al minuto qui ci fanno aspettare 11 minuti senza informazione alcuna prima di dare il via. Qualche genio poi pensa bene di celebrare la partenza con delle stelle filanti che si vanno a infilare su manubri/cambi/pacchi pignoni, una cosa ridicola e indice di una completa inconsapevolezza della relazione causa/effetto all'interno di un gruppo di biciclette.
Da qui si parte, della totale mancanza di segnalazioni dei pericoli si e' gia' parlato, di venire portato a spasso per 43km a non fare nulla se non a rischiare di cadere, solo per poi tornare a 5 km da dove siamo venuti io non ne ho proprio voglia. Siamo stai per 138 km senza sapere dove fossimo, quanti km mancassero, sull'ultima salita ci trovavamo a chiedere alle persone sui bordi della strada quanto mancasse alla cima. Ristori solo idrici appartengono alla archeologia granfondistica.
In somma una organizzazione assolutamente non alla altezza della situazione e a mio parere non adeguatamente ne selezionata ne guidata da Cicloturismo. In Carnia, alla Straducale, ho visto persone che hanno provato a fare il salto di qualita' richiesto da una platea nazionale. Qui non ho visto nulla di cio', per me hanno fatto le cose esattamente come fatte l'anno prima e cercando anche di risparmiare.
Una pessima impressione, alla Straducale per esempio quest'anno mi e' spiaciuto non andare, a Trento a rischiare la salute e a venire abbandonato a me stesso non ci andro' mai piu'.
Per fortuna le Granfondo in Italia (fenomeno che in tanti nel mondo ci invidiano e ora provano a imitare) sono totalmente un altra cosa.