Where is made my bike!? dove costruiscono le bici???

gigadeath

Cronoman
9 Giugno 2011
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Varie
Questa e' la favoletta che raccontano per convincerti che quello che compri e' qualitativamente come quello originale... Ti raccontano che esce dalla stessa fabbrica, che son le seconde scelte ma identici agli altri... etcc..
Le aziende mai e poi mai permettono tale cosa: se hanno un fornitore esterno c'e' di mezzo un contratto che vieta queste cose (ovviamente).

I contratti sono pezzi di carta... non c'è più l'azienda di Cinisello Balsamo che ordina al terzista di Sesto San Giovanni e se qualcuno sgarra l'altro impugna il contratto nei termini della legge italiana... hai voglia ad impugnare il contratto con il cinese che magari produce i tuoi telai in un capannone random insieme a quelli di 5 altri brand. Se questo si mette a vendere i "tuoi" telai su altri canali quanto ti costa bloccarlo? Fai prima a convivere con questo mercato parallelo.

Si parla di contratti tra aziende piuttosto grandi e quindi con azioni legali importanti in caso di un contratto non rispettato, poi ci sono i marchi registrati che di sciruo un azienda non va a riprodurre, e alla fine per cosa? vendere 100 falsi quando l'azienda in questione magari ti ordina 1000 bici?......fantasia;nonzo%

Specialized è un caso diverso, è vero che producono in Oriente, ma Specialized è Giant, e Giant produce internamente per entrambi i brand, non ci sono terzisti in ballo.

Invece Cipollini sarebbe l'archetipo perfetto del brand da mercato parallelo. Cipollini non è certo una "grande azienda", e un eventuale terzista cinese a cui si rivolgerebbero non sarebbe a sua volta una "grande azienda": i numeri che Cipollini muove non sono certo tali da far scomodare un grosso terzista, tipo Giant.

Sarebbe l'ho messo in corsivo perchè non penso che il brand Cipollini sia vittima del mercato parallelo, semplicemente perchè, parole loro, producono in Italia: se così non fosse, sarebbe truffa in ogni caso, però da parte di Cipollini stessa. Per questo motivo penso che quelle siano semplici imitazioni, non per fantomatici "contratti" o "mutuo interesse tra grandi aziende".
 

Mauro1988

Passista
31 Gennaio 2011
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Cannondale SystemSix
L'ipotesi, assurda, della fabbrica parallela comunque non esiste a prescindere perché queste sono tutte imitazioni che differisco dall'originale, io ancora non ho visto un telaio, ruote, manubrio, attacco, reggisella, completo o occhiale che sia identico all'originale ma a buon mercato....sono solo falsi, e quando ci fai l'occhio sono pure mal fatti, puntano tutto sulla verniciatura e adesivi uguali perché sono il primo impatto visivo.
 

daniele parma

Pedivella
27 Aprile 2011
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Specy SL4 S-Works Ultegra11+zipp303; Zanardi (1972) campagnolo Nuovo Gran Sport.
L'ipotesi, assurda, della fabbrica parallela comunque non esiste a prescindere perché queste sono tutte imitazioni che differisco dall'originale, io ancora non ho visto un telaio, ruote, manubrio, attacco, reggisella, completo o occhiale che sia identico all'originale ma a buon mercato....sono solo falsi, e quando ci fai l'occhio sono pure mal fatti, puntano tutto sulla verniciatura e adesivi uguali perché sono il primo impatto visivo.
Io non sono sicuro di quello che affermi. Cerco di spiegarmi meglio portando l'esempio della produzione di abbigliamento sportivo (testimonianza diretta di quando lavoravo per quel setttore). Il blasonato brand in questione già dalla fine degli anno 90 faceva produrre giacche a vento e completi da sci (in gore-tex e di altissima gamma) in cina; il terzista cinese riceveva tot metri di tessuto tecnico (semplifico..) e poi dichiarava di aver prodotto 100 capi con dello scarto dovuto alla lavorazione... in realtà lo scarto non esisteva e il terzista cinese aveva prodotto 110 capi. Così facendo aveva la possibilità di vendere 10 capi per conto suo ad un prezzo "esagerato" rispetto al contratto con il grande brand ma comunque sempre molto basso per il turista straniero, o altri, che avevano l'occasione. Ecco questo succede per l'abbigliamento, per la pelletteria e per altri beni comprese le biciclette.
Poi ci sono le vere contraffazioni, ma quelle non credo che facciano del tutto male al produttore. Mi spiego con un altra esperienza personale.
Alcuni anni fa parlavo con un imprenditore del ramo fashion e gli chiedevo quanto ero preoccupato del pericolo falsi del suo marchio... lui mi rispose tranquillamente che non era preoccupato, ma che anzi favorivano la conoscenza del suo marchio.
L'oggetto falso ha tipicamente un consumatore che ambisce a quel marchio ma che non se lo può permettere, quando il consumatore evolverà la sua capacità di acquisto andrà sul marchio ufficiale con tutti i vantaggi del caso.
Per le bici è la stessa questione... se compro un telaio dogna a 800 € devo sapere che rischio la fregatura, la non copertura della garanzia e tante altre cose in fatto di sicurezza.
Attenzione stiamo parlando di grandi numeri; alibaba e aliexpress sono marketplace visti in tutto il mondo! Avete idea di quanta pubblicità sulle riviste di tutto il mondo sarebbe servita al brand toscano in questione per farsi conoscere nello stesso modo :)
Tirando le somme... alcuni telai escono dalla stessa fabbrica che li produce per il brand e questo le case lo sanno molto bene e ci hanno fatto i loro conti.
Alcuni telai sono "veri falsi" ma tutto sommato vanno a soddisfare quei consumatori che non si sarebbero potuti permettere l'originale, contribuendo però alla "pubblicità" del marchio.
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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Io non sono sicuro di quello che affermi. Cerco di spiegarmi meglio portando l'esempio della produzione di abbigliamento sportivo (testimonianza diretta di quando lavoravo per quel setttore). Il blasonato brand in questione già dalla fine degli anno 90 faceva produrre giacche a vento e completi da sci (in gore-tex e di altissima gamma) in cina; il terzista cinese riceveva tot metri di tessuto tecnico (semplifico..) e poi dichiarava di aver prodotto 100 capi con dello scarto dovuto alla lavorazione... in realtà lo scarto non esisteva e il terzista cinese aveva prodotto 110 capi. Così facendo aveva la possibilità di vendere 10 capi per conto suo ad un prezzo "esagerato" rispetto al contratto con il grande brand ma comunque sempre molto basso per il turista straniero, o altri, che avevano l'occasione. Ecco questo succede per l'abbigliamento, per la pelletteria e per altri beni comprese le biciclette.
Poi ci sono le vere contraffazioni, ma quelle non credo che facciano del tutto male al produttore. Mi spiego con un altra esperienza personale.
Alcuni anni fa parlavo con un imprenditore del ramo fashion e gli chiedevo quanto ero preoccupato del pericolo falsi del suo marchio... lui mi rispose tranquillamente che non era preoccupato, ma che anzi favorivano la conoscenza del suo marchio.
L'oggetto falso ha tipicamente un consumatore che ambisce a quel marchio ma che non se lo può permettere, quando il consumatore evolverà la sua capacità di acquisto andrà sul marchio ufficiale con tutti i vantaggi del caso.
Per le bici è la stessa questione... se compro un telaio dogna a 800 € devo sapere che rischio la fregatura, la non copertura della garanzia e tante altre cose in fatto di sicurezza.
Attenzione stiamo parlando di grandi numeri; alibaba e aliexpress sono marketplace visti in tutto il mondo! Avete idea di quanta pubblicità sulle riviste di tutto il mondo sarebbe servita al brand toscano in questione per farsi conoscere nello stesso modo :)
Tirando le somme... alcuni telai escono dalla stessa fabbrica che li produce per il brand e questo le case lo sanno molto bene e ci hanno fatto i loro conti.
Alcuni telai sono "veri falsi" ma tutto sommato vanno a soddisfare quei consumatori che non si sarebbero potuti permettere l'originale, contribuendo però alla "pubblicità" del marchio.

Ti faccio un discorso inverso di questi periodi, secondo te, quanti terzisti orientali e non sono disposti a rischiare una commessa milionaria di lavorazione c/t x rivendere quei pochi beni che avanzano dalla suddetta lavorazione??

pensaci e datti da solo una risposta!
 

daniele parma

Pedivella
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Ti faccio un discorso inverso di questi periodi, secondo te, quanti terzisti orientali e non sono disposti a rischiare una commessa milionaria di lavorazione c/t x rivendere quei pochi beni che avanzano dalla suddetta lavorazione??

pensaci e datti da solo una risposta!
Scusami ... mi devo essere spiegato veramente male
il mio discorso voleva dire che in questa triangolazione Brand - Terzista cinese - Cliente occidentale, non ci rimette nessuno.
Non si deve ragionare in piccolo pensando solo ai cicloamatori italiani...
Alibaba (la cui derivazione per il consumer è Aliexpress) ha un giro d’affari di 160 miliardi di dollari e 25 mila dipendenti! é un marketplace famoso in tutto il mondo.
E tu pensi che il brand locale ...ripeto locale, perchè sia che parli toscano o trevigiano stiamo parlando di brand sconosciuti fuori dall'italia, non sia contento di mettere in giro qualche telaio con il proprio nome a spasso per il mondo! si chiama pubblicità e ha un valore enorme ...
 

pietrogrip

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Scusami ... mi devo essere spiegato veramente male
il mio discorso voleva dire che in questa triangolazione Brand - Terzista cinese - Cliente occidentale, non ci rimette nessuno.
Non si deve ragionare in piccolo pensando solo ai cicloamatori italiani...
Alibaba (la cui derivazione per il consumer è Aliexpress) ha un giro d’affari di 160 miliardi di dollari e 25 mila dipendenti! é un marketplace famoso in tutto il mondo.
E tu pensi che il brand locale ...ripeto locale, perchè sia che parli toscano o trevigiano stiamo parlando di brand sconosciuti fuori dall'italia, non sia contento di mettere in giro qualche telaio con il proprio nome a spasso per il mondo! si chiama pubblicità e ha un valore enorme ...

no, no ti sei spiegato benissimo giustificare la contraffazione con la pubblicita' e' sconcertante, allora x te Colnago, Cipollini, Pinarello ect., sono tutti immensamente contenti xche' a fronte di pubblicita' gratis, in giro vengono venduti dei prodotti con il loro marchio di pessima qualita' ;nonzo%.
 

daniele parma

Pedivella
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no, no ti sei spiegato benissimo giustificare la contraffazione con la pubblicita' e' sconcertante, allora x te Colnago, Cipollini, Pinarello ect., sono tutti immensamente contenti xche' a fronte di pubblicita' gratis, in giro vengono venduti dei prodotti con il loro marchio di pessima qualita' ;nonzo%.

La qualità io non la posso giudicare e credo che neanche tu lo possa fare ( a meno che il tuo Cippola sia stata acquistato su aliexpress). Io parto da esperienze personali reali, avute in campi che, ben prima del settore bici, hanno avuto il problema delle produzioni parallele e dei falsi.

Io non giustifico nulla... osservo la realtà e se i brand nostrani vanno a produrre in Cina (e questo spero tu lo abbia capito) mettono in conto tutto compreso il fatto che danno la possibilità di copiare gli stampi o di produrre sotto banco.
Da queste osservazioni ritengo che parlando di grandi numeri, perciò visione internazionale, la risposta alla tua domanda (anche se posta molto male :eek:) sia SI.

ps: mettere insieme cipollini e colnago a me suona un pò strano
 

Ambatula

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2010
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Olmo Alu + Olmo Carbo
Nel 2013 ancora ci scanniamo per ste cazzate. Tutto viene prodotto in oriente. Specialized, canyon, pinarello, nike, adidas, termosifoni, frigoriferi, padelle, falli in gomma....anche mezza della vostra Golf ha provenienza orientale.
Quindi è superficiale parlare solo di Italia, come se noi fossimo i furbetti. Tutti i produttori, di tutte le categorie merceologiche , di tutti i paesi, producono in Oriente.
È stupido azzuffarsi per queste cose.
 

Mauro1988

Passista
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Io non giustifico nulla... osservo la realtà e se i brand nostrani vanno a produrre in Cina (e questo spero tu lo abbia capito) mettono in conto tutto compreso il fatto che danno la possibilità di copiare gli stampi o di produrre sotto banco.
Da queste osservazioni ritengo che parlando di grandi numeri, perciò visione internazionale, la risposta alla tua domanda (anche se posta molto male :eek:) sia SI.

ps: mettere insieme cipollini e colnago a me suona un pò strano

no, no ti sei spiegato benissimo giustificare la contraffazione con la pubblicita' e' sconcertante, allora x te Colnago, Cipollini, Pinarello ect., sono tutti immensamente contenti xche' a fronte di pubblicita' gratis, in giro vengono venduti dei prodotti con il loro marchio di pessima qualita' ;nonzo%.

Scusami ... mi devo essere spiegato veramente male
il mio discorso voleva dire che in questa triangolazione Brand - Terzista cinese - Cliente occidentale, non ci rimette nessuno.
Non si deve ragionare in piccolo pensando solo ai cicloamatori italiani...
Alibaba (la cui derivazione per il consumer è Aliexpress) ha un giro d’affari di 160 miliardi di dollari e 25 mila dipendenti! é un marketplace famoso in tutto il mondo.
E tu pensi che il brand locale ...ripeto locale, perchè sia che parli toscano o trevigiano stiamo parlando di brand sconosciuti fuori dall'italia, non sia contento di mettere in giro qualche telaio con il proprio nome a spasso per il mondo! si chiama pubblicità e ha un valore enorme ...

Io non sono sicuro di quello che affermi. Cerco di spiegarmi meglio portando l'esempio della produzione di abbigliamento sportivo (testimonianza diretta di quando lavoravo per quel setttore). Il blasonato brand in questione già dalla fine degli anno 90 faceva produrre giacche a vento e completi da sci (in gore-tex e di altissima gamma) in cina; il terzista cinese riceveva tot metri di tessuto tecnico (semplifico..) e poi dichiarava di aver prodotto 100 capi con dello scarto dovuto alla lavorazione... in realtà lo scarto non esisteva e il terzista cinese aveva prodotto 110 capi. Così facendo aveva la possibilità di vendere 10 capi per conto suo ad un prezzo "esagerato" rispetto al contratto con il grande brand ma comunque sempre molto basso per il turista straniero, o altri, che avevano l'occasione. Ecco questo succede per l'abbigliamento, per la pelletteria e per altri beni comprese le biciclette.
Poi ci sono le vere contraffazioni, ma quelle non credo che facciano del tutto male al produttore. Mi spiego con un altra esperienza personale.
Alcuni anni fa parlavo con un imprenditore del ramo fashion e gli chiedevo quanto ero preoccupato del pericolo falsi del suo marchio... lui mi rispose tranquillamente che non era preoccupato, ma che anzi favorivano la conoscenza del suo marchio.
L'oggetto falso ha tipicamente un consumatore che ambisce a quel marchio ma che non se lo può permettere, quando il consumatore evolverà la sua capacità di acquisto andrà sul marchio ufficiale con tutti i vantaggi del caso.
Per le bici è la stessa questione... se compro un telaio dogna a 800 € devo sapere che rischio la fregatura, la non copertura della garanzia e tante altre cose in fatto di sicurezza.
Attenzione stiamo parlando di grandi numeri; alibaba e aliexpress sono marketplace visti in tutto il mondo! Avete idea di quanta pubblicità sulle riviste di tutto il mondo sarebbe servita al brand toscano in questione per farsi conoscere nello stesso modo :)
Tirando le somme... alcuni telai escono dalla stessa fabbrica che li produce per il brand e questo le case lo sanno molto bene e ci hanno fatto i loro conti.
Alcuni telai sono "veri falsi" ma tutto sommato vanno a soddisfare quei consumatori che non si sarebbero potuti permettere l'originale, contribuendo però alla "pubblicità" del marchio.

Ti faccio un discorso inverso di questi periodi, secondo te, quanti terzisti orientali e non sono disposti a rischiare una commessa milionaria di lavorazione c/t x rivendere quei pochi beni che avanzano dalla suddetta lavorazione??

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;nonzo%...penso di averlo già scritto, l'ipotesi della fabbrica parallela "non esiste" , perchè i telai in questione non sono nemmeno simili all'originale, perchè alcuni marchi in questione non producono in oriente e su questi 2 punti è difficile dare un altra ipotesi, poi uno può anche credere che marchi italiani che dichiarano il "made in italy" siano contenti di vedere i loro "falsi" su siti "made in China" perchè fanno pubblicità, perchè fanno conoscere il marchio, ma io sono dell'opinione che aziende che esistono da tanti anni come Pinarello, colnago, un nome lo hanno già e di pubblicità negativa non ne vogliono anche perchè di questi tempi si fa in fretta a chiudere, se tutti davvero credono alla "fabbrica parallela" e al prodotto uguale, allora vanno ad acquistare il telaio senza garanzia da 700€ invece di spendere 5 volte di più e l'azienda a chi vende? bella strategia e pubblicità, penso sia una cosa assurda pensare che le aziende siano contente di questo e lo favoriscano addirittura....poi se uno ha bisogno di certe motivazioni per avere un specie di convinzione che ha fatto l'affare pagando 700€ un telaio che normalmente costa 3000€, è un altro discorso.:wacko:

Il discorso di abbigliamento, pelletteria ecc.. anche se tutto viene prodotto in cina è diverso da quello bici.
 
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Mauro1988

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È stupido azzuffarsi per queste cose.

No per fortuna produttori "made in italy" in diversi campi ci sono ancora, di certo non sono multinazionali, ma è che a volte sembra di voler per forza vedere la fregatura da tutte le parti perchè la qualità si paga tanto.
 

daniele parma

Pedivella
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Specy SL4 S-Works Ultegra11+zipp303; Zanardi (1972) campagnolo Nuovo Gran Sport.
Sai quanti telai vendono i nostri brand migliori in Italia o in Europa o nel resto del Mondo?
E sai quanti ne vende Giant o Merida o Specialized?
I nostri grandi marchi rischiano di chiudere per questo semplice, ma allo stesso tempo difficile, GAP. Le vendite e i numeri sono la chiave per tenere aperte le aziende mica le chiacchiere. Per stare al passo devono affidarsi ai terzisti che dettano le regole... tu credi che il sig. Ernesto o il sig. Fausto possano fare la voce grossa con dei partner che costruiscono telai "a nastro" per le grandi aziende sopracitate?
Per me no; il caso della Kuota (anche se in un piano differente) deve fare riflettere sul peso dei partner orientali
Dal punto di vista personale ho ho avuto tre bici italiane di cui solo la prima (pinarello in alu) era fatta in italia.. le altre due Scapin e Kuota fatte in Taiwan / Cina (dichiarato da loro). Ora ho una bici fatta in francia e non compro telai a caso...
Questo per sottolineare come la mia opinione in fatto di bici (e probabilmente anche la tua) non c'entra nulla con i meccanismi di un mercato sempre + competitivo e difficile.
Poi tu hai le tue convinzioni, che sottolinei e metti in grassetto, che non condivido ma rispetto.
 

daniele parma

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Nel 2013 ancora ci scanniamo per ste cazzate. Tutto viene prodotto in oriente. Specialized, canyon, pinarello, nike, adidas, termosifoni, frigoriferi, padelle, falli in gomma....anche mezza della vostra Golf ha provenienza orientale.
Quindi è superficiale parlare solo di Italia, come se noi fossimo i furbetti. Tutti i produttori, di tutte le categorie merceologiche , di tutti i paesi, producono in Oriente.
È stupido azzuffarsi per queste cose.[/QUOTE

o-o birra ....
la qualità non è solo nel "manufatto" in carbonio... è nella garanzia, nell'assistenza diretta e indiretta, nel valore che il telaio mantiene nel tempo e non ultimo nella percezione personale.
se io prendo un telaio dal rivenditore ho tutte queste cose... se lo prendo su alibaba no anche se il telaio è lo stesso...
Ma io sono fatto così
 

Ambatula

Apprendista Scalatore
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o-o birra ....
la qualità non è solo nel "manufatto" in carbonio... è nella garanzia, nell'assistenza diretta e indiretta, nel valore che il telaio mantiene nel tempo e non ultimo nella percezione personale.
se io prendo un telaio dal rivenditore ho tutte queste cose... se lo prendo su alibaba no anche se il telaio è lo stesso...
Ma io sono fatto così

Esatto! o-o
Domenica a Casenatico un mio amico a rotto la forcella il giorno prima della 9colli. Siamo andati allo stand della Bianchi e il meccanico l'ha sostituita subito e GRATIS. Siamo rimasti esterefatti.
Sará costruita anche in Birmania/Vietnam/Luna, ma l'assistenza è stata strabiliante.
Provate a farlo con la Blanchi di alibabá :mrgreen:
 

andreavda

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Esatto! o-o
Domenica a Casenatico un mio amico a rotto la forcella il giorno prima della 9colli. Siamo andati allo stand della Bianchi e il meccanico l'ha sostituita subito e GRATIS. Siamo rimasti esterefatti.
Sará costruita anche in Birmania/Vietnam/Luna, ma l'assistenza è stata strabiliante.
Provate a farlo con la Blanchi di alibabá :mrgreen:

vabbè anche il tuo amico ha avuto fortuna poiché sono limitate le ditte che hanno lo stand.
 

balance

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Io non giustifico nulla... osservo la realtà e se i brand nostrani vanno a produrre in Cina (e questo spero tu lo abbia capito) mettono in conto tutto compreso il fatto che danno la possibilità di copiare gli stampi o di produrre sotto banco.
Da queste osservazioni ritengo che parlando di grandi numeri, perciò visione internazionale, la risposta alla tua domanda (anche se posta molto male :eek:) sia SI.

no, scusa, ma e'un discorso da manuale di marketing che poco c'azzecca.
ma tu pensi che il sig. ernesto o fausto abbiano bisogno del "parallelo" x farsi pubblicita'in ambito internazionale??
ma loro, il loro brand, lo hanno gia'..ed e' forte, fortissimo, sia in italia che all'estero..proprio x il valore aggiunto storico anche se prodotto in oriente.
ma che discorso e' ?
mica sono l'azienda "pincopallacarbon" sul mercato da un annetto in cerca di gloria.
poi che significa che se il cliente prima compra l'imitazione poi compra l'originale? naaaaa.....
compra l'imitazione xche'nn si puo'permettere l'originale. e'cosa diversa. conosco gente (in ambito generale, nn specifico), che e'da una vita che campa di imitazioni.
xche'oramai ha acquisita la mentalita' da imitazione. o roba scadente.
e la trova anche buona.
come i tedeschi che considerano buona, se nn superiore, la mozzarella lidl da 50 centesimi, rispetto a quella di bufala..secondo il tuo discorso, provata quella al titanio, dovrebbero andare sulla bufala di alta qualita'..infatti...
a proposito di bufale..:mrgreen:
 

pietrogrip

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La qualità io non la posso giudicare e credo che neanche tu lo possa fare ( a meno che il tuo Cippola sia stata acquistato su aliexpress). Io parto da esperienze personali reali, avute in campi che, ben prima del settore bici, hanno avuto il problema delle produzioni parallele e dei falsi.

allora ti faccio un'altro esempio se metti che un telaio Cipo RB1000 grezzo costa mediamente all'artigiano poco piu' di 1000 euro (il materiale incide parecchio visto che e' quasi tutto T1000) secondo te quello che vendono su alibaba a poco piu' di 900$ e' lo stesso??????

Lo stesso discorso vale per i vari top di gamma contraffatti che vendono su sto' benedetto alibaba e i 40 ladroni (e' l'aggettivo e quantomai azzeccato)
 

yuk

Scalatore
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allora ti faccio un'altro esempio se metti che un telaio Cipo RB1000 grezzo costa mediamente all'artigiano poco piu' di 1000 euro (il materiale incide parecchio visto che e' quasi tutto T1000) secondo te quello che vendono su alibaba a poco piu' di 900$ e' lo stesso??????

Lo stesso discorso vale per i vari top di gamma contraffatti che vendono su sto' benedetto alibaba e i 40 ladroni (e' l'aggettivo e quantomai azzeccato)

Il prezzo dell'artigiano italiano include tot ore a minimo 40 euro all'ora, mentre il cinese tot ore a 1 euro all'ora, il prezzo della materia prima non credo possa superare i 100 dollari a stare larghi...