Io mi chiedo quale forte motivazione porti ancora tanti pro a doparsi, dopo che piano piano, ma sistematicamente li stanno beccando tutti, e che, mi pare, vengano conservati i campioni per eventuali analisi future, quando saranno disponibili metodologie più precise. Vivono comunque con una "spada di damocle" sulla testa.
Se io fossi un professionista e dovessi mettermi in evidenza per avere un buon contratto, o per la gloria di vincere, o per la pressione di Team manager e/o sponsor, ..beh o ce la farei con le mie gambe, oppure abbandonerei il ciclismo. Il rischio che mi becchino e le relative conseguenze (perdita di faccia, squalifica, delusione dei tifosi, vergogna) avrebbero un peso nettamente superiore ad una eventuale (ma neanche sicura) vittoria di tappa.
Evidentemente nel cervello di un pro i "meccanismi di pensiero" sono diversi....