la diminuzione di qualità dei cinesi rispetto ai tedeschi (ammesso e NON concesso ci sia) cmq sarà meno che proporzionale rispetto a quanto si riduce il prezzo....per cui Sì che la comprerei
La comprereste una bici di marca Fatta in Cina? Sta a voi giudicare ...
- Creatore Discussione krio
- Data di inizio
Il paragone non sta in piedi a prescindere : sono due tipologie di auto diverse.
Come confrontare una bdc orientale con una mountain bike tedesca
Come confrontare una bdc orientale con una mountain bike tedesca
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Vogliono abituarci alle brutturie, anche questa è una tattica, cose sempre più brutte in modo tale che i margini di guadagno futuri siano più alti, si vede in tanti ambiti.
Però se prendi qualche amministratore delegato o alto dirigente di queste aziende non gli piacciono le brutturie..
Però se prendi qualche amministratore delegato o alto dirigente di queste aziende non gli piacciono le brutturie..
Allora, in questo 3d c'è da fare un po' di chiarezza, perchè ci sono troppi concetti mischiati...
1) Le condizioni dei cinesi sono molto (troppo per i nostri standard) dure. Pero' vi garantisco che in tantissimi settori funziona cosi, subcontractors di paesi dell'est, asiatici, etc, che vengono pagati il giusto (per loro, troppo poco per noi), e che lavorano con le regole del loro paese, ammesso che ci siano. Noi possiamo cambiare queste regole? No. Noi possiamo soltanto orientarci verso alcuni prodotti piuttosto che altri.
2) Sulla falsa riga del punto 1, non credo ci siano in giro aziende che chiamano i propri dipendenti tutti i mesi alzando i loro stipendi, magari soltanto perchè il mese prima hanno fatto il 10% di profitti in più! Ogni azienda cerca di massimizzare i propri profitti e i subcontractors sono uno dei modi per far schizzare i profitti! E lo dico sapendo che quando faccio più profitti nessuno mi dice grazie o mi dà qualcosa, quando ne faccio meno mi invitano per un meeting! Allora cosa possiamo fare? Non comprare dalle aziende che producono in quei paesi le cui condizioni per gli operai ci sembrano improponibili. Ma per fare un parallelismo, io non vedo tanta gente da Oxfam, vedo tanta più gente al Lidl, dove probabilmente gli operai/impiegati sono costretti a lavorare più di quello che il contratto gli chiede, senza tante storie... Non è questo pure ingiusto? Lavorare 14 ore al giorno non credo sia possibile, ma lavorare 10 ore al giorno e firmare un contratto da 40 ore a settimane mi sembra altrettatnto ingiusto. Usare dei subcontractors e pagarli il 50% in meno è giusto? Per me no. Quindi cosa possiamo fare? Non comprare le bici di queste aziende e cercare strade alternative, come l'artigiano della zona o l'azienda che produce nel proprio paese.
3) Il costo e il prezzo non sono la stessa cosa. Il costo è quello che ci vuole per produrre un determinato bene o servizio. Il prezzo quello che siamo disposti a pagare per comprarlo. La differenza è il profitto aziendale + le tasse.
Venendo alla domanda di Krio, per me comprare dalla Giant che produce per tutti gli altri è una grande bazza economica (etica a parte) e lo farei volentieri. Comprare da artigiani cinesi è molto rischioso, perchè non sai con chi hai a che fare...
1) Le condizioni dei cinesi sono molto (troppo per i nostri standard) dure. Pero' vi garantisco che in tantissimi settori funziona cosi, subcontractors di paesi dell'est, asiatici, etc, che vengono pagati il giusto (per loro, troppo poco per noi), e che lavorano con le regole del loro paese, ammesso che ci siano. Noi possiamo cambiare queste regole? No. Noi possiamo soltanto orientarci verso alcuni prodotti piuttosto che altri.
2) Sulla falsa riga del punto 1, non credo ci siano in giro aziende che chiamano i propri dipendenti tutti i mesi alzando i loro stipendi, magari soltanto perchè il mese prima hanno fatto il 10% di profitti in più! Ogni azienda cerca di massimizzare i propri profitti e i subcontractors sono uno dei modi per far schizzare i profitti! E lo dico sapendo che quando faccio più profitti nessuno mi dice grazie o mi dà qualcosa, quando ne faccio meno mi invitano per un meeting! Allora cosa possiamo fare? Non comprare dalle aziende che producono in quei paesi le cui condizioni per gli operai ci sembrano improponibili. Ma per fare un parallelismo, io non vedo tanta gente da Oxfam, vedo tanta più gente al Lidl, dove probabilmente gli operai/impiegati sono costretti a lavorare più di quello che il contratto gli chiede, senza tante storie... Non è questo pure ingiusto? Lavorare 14 ore al giorno non credo sia possibile, ma lavorare 10 ore al giorno e firmare un contratto da 40 ore a settimane mi sembra altrettatnto ingiusto. Usare dei subcontractors e pagarli il 50% in meno è giusto? Per me no. Quindi cosa possiamo fare? Non comprare le bici di queste aziende e cercare strade alternative, come l'artigiano della zona o l'azienda che produce nel proprio paese.
3) Il costo e il prezzo non sono la stessa cosa. Il costo è quello che ci vuole per produrre un determinato bene o servizio. Il prezzo quello che siamo disposti a pagare per comprarlo. La differenza è il profitto aziendale + le tasse.
Venendo alla domanda di Krio, per me comprare dalla Giant che produce per tutti gli altri è una grande bazza economica (etica a parte) e lo farei volentieri. Comprare da artigiani cinesi è molto rischioso, perchè non sai con chi hai a che fare...
Si, mi sembra comunque che i marchi di bici generalisti come cannondale, specialized, giant, pinarello, colnago etc siano tutti da evitare se uno guarda queste cose.
Ne rimane qualcuno fuori?
Io predico bene e ho razzolato male perchè ho preso due cannondale dal 2009 ad oggi, comunque per il futuro se devo prendere qualcosa mi oriento su altro..
Ne rimane qualcuno fuori?
Io predico bene e ho razzolato male perchè ho preso due cannondale dal 2009 ad oggi, comunque per il futuro se devo prendere qualcosa mi oriento su altro..
Le bici non le mangio quindi le possono fare dove gli pare e piace,da anni so che le fanno la,ne ho una che è stata fatta la e ci pedalo da 7 anni,mai un problema.Col cibo invece ci sto bene attento.
Quindi lei si preoccupa che potrebbe stare male per il cibo, e non che potrebbe farsi male con la bici?
Io oserei aggiungere di non meravigliarsi delle condizioni lavorative di alcuni paesi, senza accorgercene anche noi siamo molto vicini alla schiavizzazione. Il Sig. Pinarello molto probabilmente non ha voglia di investire in macchinari nella sua azienda e si appoggia a costruttori asiatici. Mi auguro che i telai comunque siano costruiti seguendo le specifiche del richiedente e non a -----m.
Hei,sono un ex artificere,pensi che mi preoccupi farmi male con una bici di cui non conosco il telaista di persona? Tu li conosci tutti e sai anche quanti peli nel
hanno?
Anche il cibo benché possa riportare sulla confezione data, ora, luogo e quant'altro riguardante la produzione, nessuno potrà mai sapere quanti peli hanno dove non batte il sole.
ne deduco che non hai mai posseduto una golf e non sei mai salito su un auto cinese
Se uno mangia del suo orto,carne allevata in proprio o di massima fiducia,non vedo il problema.Una bici è una bici,se fatta bene,ed il carbonio in circolazione è sempre quello...in cina costano meno per manodopera,ecc.Fin'ora a tutti quelli che ne hanno una non si è mai frantumata su una buca.La rottura ci può stare ma avviene anche a telai da mila euro fatti in italia.
Scusate, ma la questione non sarebbe meglio formularla con:
"E'giusto pagare cari ammazzati dei telai costruiti in Cina e poi venduti come prodotti in Europa o America o Canada o chi più ne ha più ne metta?"
Perchè capisco che lavorare bene il carbonio costi caro pure in Oriente, ma allora i telai fatti in Italia dagli artigiani quanto dovrebbero costare se raffrontiamo i rispettivi numeri di produzione? E' vero che costan cari, ma i top di gamma orientali dovrebbero costare molto meno in teoria.
"E'giusto pagare cari ammazzati dei telai costruiti in Cina e poi venduti come prodotti in Europa o America o Canada o chi più ne ha più ne metta?"
Perchè capisco che lavorare bene il carbonio costi caro pure in Oriente, ma allora i telai fatti in Italia dagli artigiani quanto dovrebbero costare se raffrontiamo i rispettivi numeri di produzione? E' vero che costan cari, ma i top di gamma orientali dovrebbero costare molto meno in teoria.
Non pretendo di dire che la bdc che ho appena acquistato sia la migliore del mondo, però c'entra in questo discorso.
Telaio Axman R15, di fatto uno dei top di gamma della Axman. Alto modulo, costruzione tube to tube e meno di 900g.
È vero : non è un telaio prodotto "per conto di ( mettete un marchio famoso a caso ) " ma è un progetto della Axman stessa, che di certo non ci tiene a vendere schifezze col proprio nome.
Resta il fatto che, assemblato e verniciato da chi lo importa e garantisce in Italia, con Fulcrum R1 e Chorus 2015 completo, siamo abbondantemente sotto i 3000 euro.
Chi me lo ha venduto, di sicuro, ci ha anche e giustamente guadagnato.
Prezzi maggiori, per telai di identica provenienza e con caratteristiche simili, servono a pagare pubblicità, "marchio" e passaggi di mano tra i vari intermediari dalla Cina ( e dintorni ) al nostro negozio di fiducia
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Molti dimenticano che nel prezzo dei brand c'e':la rifinitura e verniciatura in Italia,la commercializzazione,le sponsorizzazioni nei vari Team,la pubblicità',ecc.Ancora non capisco perche' c'e' gente che continua a fare confronti dei prezzi tra telai brand e no-brand,e' ovvio che quest'ultimi costano di meno,per forza passano dalla fabbrica al cliente senza intermediari.....
Un telaio fatto in Italia da Sarto senza scritte costa sui 1500/1800,solo se gli viene messo un marchio allo stesso telaio,come Maschiarelli o Hersh,il prezzo lievita a 2300/2500 perche' ci sono un'altra serie di costi.
Scusa, pero' qualcosa che sfugge a questa dinamica c'è.
Spiegami perche' una TREK 7.9 prodotta in Wisconsin (USA)costa meno di un Cervelo R5 prodotto in Cina?
Sono entrambi 2 marchi che sponsorizzano team World Tour,per cui anche costi,pubblicita',sponsorizzazioni saranno piu' o meno gli stessi.
L'unica differenza che vedo io, è che dalla vendita del suo telaio top di gamma Cervelo trae sicuramente piu' profitto.
Qualche eccezione c'e',poi' bisogna vedere se tutta la serie 7.9 la producono in America o parte,ci sono delle ditte,anche italiane, che spacciano per certo che tutta la produzione non la fanno in Oriente ma poi cosi' non e'.Poi la stessa Cervelo la R5 prodotta in California la fa' pagare 3 volte tanto di quella prodotta in Oriente,anche in questo caso c'e' qualcosa che non torna.
Pero' ragazzi, non ci siamo capiti... Il prezzo non c'entra un tubo col costo! La mia azienda per questione di immagine tiene aperte delle sedi all'estero che fanno perdite ogni anno. D'altro canto, per lo stesso lavoro, l'azienda x ti offre 2500 lordi, l'azienda y 2700. Tu quale prendi? E non è che con l'azienda y diventi più bravo! Quindi il prezzo è cio' che i consumatori sono disposti a pagare. Finchè ci sarà una fetta di mercato disposta a pagare la bianchi oltre (per citarne uno) 6000 euro, per cui i profitti risultano più alti che venderne di più a 3000, non c'è motivo per cui Bianchi debba prezzare la oltre a 3000. Cioè, 100 bianchi oltre vendute a 6000 portano 100 mila euro di profitti, mentre 500 bianchi oltre vendute a 3000 portano 90 mila euro di profitti, la bianchi la venderà a 6000.
Comunque intanto per tornare alla prima domanda di questa discussione...
La comprereste una bici di marca fatta in Cina?...
La mia risposta è NO, per tutti i motivi che ho spiegato nei miei post precedenti.
La comprereste una bici di marca fatta in Cina?...
La mia risposta è NO, per tutti i motivi che ho spiegato nei miei post precedenti.