REPORT GARE: com'è andata?

Dave64

Pedivella
27 Settembre 2012
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Bici
Bianchi Sempre 2014
Il no draft ha un senso , non capisco perchè permettano il drafting alle olimpiadi:
ecco drastico commento di Lance Armstrong relativo all'oro ed al bronzo di Alistar e John Browlee alle Olimpiadi di Londra:
"Per loro la gara è stata: un bagno ci si asciuga in bici e poi una gara sui 10000m di corsa"
Per quanto riguarda il mondo amatoriale il discorso è diverso, poi per me è ancora piu' semplice scelgo la gara in base alla distanza da casa per il resto draft o no-draft non mi interessa molto.
 

Francutio

Apprendista Velocista
2 Marzo 2014
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Il no draft ha un senso , non capisco perchè permettano il drafting alle olimpiadi:
ecco drastico commento di Lance Armstrong relativo all'oro ed al bronzo di Alistar e John Browlee alle Olimpiadi di Londra:
"Per loro la gara è stata: un bagno ci si asciuga in bici e poi una gara sui 10000m di corsa"
Per quanto riguarda il mondo amatoriale il discorso è diverso, poi per me è ancora piu' semplice scelgo la gara in base alla distanza da casa per il resto draft o no-draft non mi interessa molto.

Alle Olimpiadi il drafting è consentito perché il livello dei partecipanti è così alto che il nuoto fa troppa poca selezione, al massimo può creare 2-3-4 gruppi, con il primo e l'ultimo separati da 1 minuto o poco più.
In pratica un'atleta al secondo, impossibile non fare scia.

Sarebbe bello che, parallelamente all'Olimpico attuale, introducessero una prova a staffetta ed una a cronometro. Per forza di cose su distanze brevi.

Quel che ha detto Armstrong è solo parzialmente vero.
È vero che con il format attuale l'unica frazione dalla quale si può trarre pieno beneficio della propria forza (e che quindi è l'unica in cui si dà tutto) è quella di corsa, ma descrivere il nuoto e il ciclismo di una gara dove partecipano (per fare bene) tutti i migliori, come bagno + asciugatura, mi pare quantomeno riduttivo e un tantinello provocatorio. :asd:
 

jack.ciclista

Apprendista Cronoman
29 Agosto 2012
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bici
ma descrivere il nuoto e il ciclismo di una gara dove partecipano (per fare bene) tutti i migliori, come bagno + asciugatura, mi pare quantomeno riduttivo e un tantinello provocatorio. :asd:

Condivido. Anche se si arriva al termine della seconda frazione tutti raggruppati non significa che sia stata una passeggiata; qualcuno potrebbe aver nuotato e pedalato al limite, qualcun altro con molto margine inespresso. Poi la differenza di fatica la si paga nella corsa.
E' così quando il livello medio continua a crescere.

Come nel ciclismo, la differenza ormai la si fa sempre nell'ultima salita, ma questo non significa che il primo 80% di tappa non serva a nulla, anzi.
 

IlNigno

Apprendista Cronoman
13 Agosto 2010
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La Citta' dei Doria
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ARGON18 Krypton / VINER X-Plus
Fatto lo Sprint di Borgio Verezzi(SV).Bello!Un olimpico di Pietra L. ma più "facile" in bici e più "divertente" a piedi.Spiego i virgolettati:facile perchè più corto(ovvio!)ma nello stesso tempo salita da triatlon VERO;divertente perchè nei sali/scendi a piedi riesco a dare il meglio(eh con limiti e mediocrità del caso,certo!:mrgreen:).
Nuoto,il mare in quella zona è quasi sempre pulito e trasparente,confermato pure oggi!
Riesco a stare sotto l'ora e venti e lasciare dietro gente che a Osiglia era davanti.Son contento!Domani classifica e crono ufficiale.ALE'!
(fatta da qualcuno quì dentro?)
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
21 Ottobre 2005
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Il no draft ha un senso , non capisco perchè permettano il drafting alle olimpiadi:
ecco drastico commento di Lance Armstrong relativo all'oro ed al bronzo di Alistar e John Browlee alle Olimpiadi di Londra:
"Per loro la gara è stata: un bagno ci si asciuga in bici e poi una gara sui 10000m di corsa"
Per quanto riguarda il mondo amatoriale il discorso è diverso, poi per me è ancora piu' semplice scelgo la gara in base alla distanza da casa per il resto draft o no-draft non mi interessa molto.

Credo che Armstrong abbia visto un'altra gara e non abbia ben presente come vadano in bici i due fratelli inglesi.
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
21 Ottobre 2005
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Alle Olimpiadi il drafting è consentito perché il livello dei partecipanti è così alto che il nuoto fa troppa poca selezione, al massimo può creare 2-3-4 gruppi, con il primo e l'ultimo separati da 1 minuto o poco più.
In pratica un'atleta al secondo, impossibile non fare scia.

Sarebbe bello che, parallelamente all'Olimpico attuale, introducessero una prova a staffetta ed una a cronometro. Per forza di cose su distanze brevi.

Quel che ha detto Armstrong è solo parzialmente vero.
È vero che con il format attuale l'unica frazione dalla quale si può trarre pieno beneficio della propria forza (e che quindi è l'unica in cui si dà tutto) è quella di corsa, ma descrivere il nuoto e il ciclismo di una gara dove partecipano (per fare bene) tutti i migliori, come bagno + asciugatura, mi pare quantomeno riduttivo e un tantinello provocatorio. :asd:

Ragazzi, sento da una vita queste cose....Forse non avete ben presente come pedalino in WTS e cosa voglia dire riuscire a stare anche solo in gruppo. La gara la si vince a piedi e solo se hai nuotato forte e pedalato forte. Murary ha una frazione ciclistica impressionante e ha vinto pochissime gare perchè non uota come i migliori, mola corre fortissimo e per lui vale lo stesso discorso di Murray sul nuoto. A Chicago per la prima volta forse si è visto un gruppone unico in T2 e si sono visti alcuni atleti nelle prime posizioni che di solito arrivano fuori dai 30. Nelle donne il discorso è diverso ma vedrete che a Rio samuels, norden , true , spirig faranno gara dura sulle due ruote per staccare la jorgensen
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
21 Ottobre 2005
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Ma guarda, quello che scrive o dice Marco piace anche a me. Non sono sempre d'accordo su tutto ma lo ascolto volentieri, è preparato ed appassionato e il suo sito è tra quelli che controllo ogni giorno.

Se hai presente i suoi video sarai consapevole di come prenda spesso posizioni molto molto critiche, ma di come le esprima anche con toni molti diversi da quelli che esprime qua sul forum.
Gli articoli scritti diciamo che sono sono una via di mezzo :mrgreen:

La differenza (almeno dal pochissimo per cui ho avuto modo di vederlo/sentirlo a qualche gara) mi pare ancora più netta se consideriamo com'è dal vivo.
Gentile e disponibile come non moltissimi altri. Se poi mentre aiuta una persona pensa che sia questa sia un mentecatto non lo posso sapere, ma non è importante, perché a quel punto contano i fatti (a differenza di un forum dove giocoforza contano di più le parole, espressioni dei pensieri).
Anche con il microfono in mano, non l'ho mica trovato uno che fa dormire, ma si può essere pungenti senza essere eccessivamente pesanti o irrispettosi. E appunto, mi pare che lui lo sappia fare, meno sul forum.

Poi se tu sei un minimo in confidenza con Marco io capisco benissimo che non ti dia fastidio il suo modo di scrivere, però uno sconosciuto che viene sul forum per confrontarsi, 99 volte su 100 verrà respinto da un atteggiamento del genere e magari se ne andrà senza aver imparato nulla.



Rispettare chi sta nella ragione è facile però, rispettare chi sta nel torto è un pelo più difficile. Però quando si può presumere la buona fede nell'interlocutore (ed è il caso di una persona "nuova" del triathlon) secondo me uno sforzo si può fare.

A me piacerebbe solo che tu nel supportare le tue tesi non cercassi di screditare la persona che hai di fronte, alludendo (o dichiarando direttamente :asd:) al fatto che lui non sa niente, non ha l'esperienza necessaria, dovrebbe semplicemente ascoltare te e stop.

Oltre a sfociare a volte nella maleducazione, non è neanche un atteggiamento produttivo perché difficilmente una persona che non ti conosce prenderà le tue parole per buone e cambierà opinione così. Penserà piuttosto che vuoi aver ragione a tutti i costi buttandola sul fatto che sei nel triathlon da più tempo di lui e probabilmente abbandonerà la discussione/il forum senza aver imparato niente.

La WTC io non l'ho citata, ho parlato semplicemente di no draft e le due cose non coincidono, dato che ci sono anche gare no draft che si corrono sotto l'egida della ITU e che con WTC non hanno niente a che fare.

WTC è dichiaratamente un'azienda che mira al profitto, ok. Ma per quanto le gare WTC siano no draft, non puoi usare gli argomenti contro WTC per dar contro al no draft.

Il no draft ha sicuramente le problematiche che hai sottolineato tu, ma non ha senso dire che il no draft non sia vero triathlon, così come non ha senso dire che solo il no draft lo sia.

Al netto dei regolamenti poi le polemiche le fomentano o meno i comportamenti degli atleti in gara. Sai benissimo che le polemiche nascono in qualsiasi gara, ovviamente per motivi diversi. Tu stesso parlando della tua ultima gara (4 giorni fa) hai riportato ad esempio di donne in scia ad uomini e viceversa. Quel che conta alla fine è la volontà dell'atleta.

Per cui anche qui, se uno dice di preferire il triathlon no draft perché non è forte a nuoto, che senso ha smontarlo dicendo che il no draft è una buffonata?
Non è vero, è semplicemente una disciplina diversa dal draft legal. E quest'ultima raccoglie i più forti al mondo semplicemente perché alle Olimpiadi la gara si svolge con quella formula e logicamente attira di più.

Ma non è intrinsecamente inferiore, sarebbe come paragonare - limitandosi al ciclismo - un cronoman a un velocista, dicendo che il primo piuttosto che il secondo è il vero ciclista.
Ci sono diverse specialità, ognuna con la sua dignità. Poi che il format delle WTS sia quello più competitivo in assoluto nessuno lo mette in dubbio. Io aggiungo anche che personalmente trovo sia quello più divertente sia da vedere sia da praticare, ma quest'ultima è solo una considerazione personale e non oggettiva, per cui liberi altri di pensarla diversamente.

Scusate la lungaggine. :mrgreen:
La itu ha solo il no draft nel mondiale di "medio", tra gli age group mi sembra già dal 2016 sarà abolito.
 

loribasili

Apprendista Passista
27 Giugno 2014
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Bici
Bianchi Sempre Pro
Concordo con il fatto che le gare si decidono nella corsa, ma solo se hai nuotato forte e pedalato forte. A livello internazionale gli italiani subiscono la frazione in bici, magari restando cmq nel gruppo buono, ma uscendone stravolti.

Tornando in topic.
Gara di Ostia...a me piace molto. Nuoto con muta facoltativa (io l'ho messa) e qualche medusa. Bici velocissima con uno scroscio d'acqua che ha messo in crisi le ruote in carbonio (almeno 5 caduti visti di persona quando hanno toccato i freni). Corsa con 4 giri che per me mentalmente sono dificcilissimi, preferisco di gran lunga un giro unico di 10 km.

Organizzazione ottima, e lotteria dove ho vinto un paio di occhiali oakley jaybreaker gialli bellissimiiii!!!!!
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Ragazzi, sento da una vita queste cose....Forse non avete ben presente come pedalino in WTS e cosa voglia dire riuscire a stare anche solo in gruppo. La gara la si vince a piedi e solo se hai nuotato forte e pedalato forte. Murary ha una frazione ciclistica impressionante e ha vinto pochissime gare perchè non uota come i migliori, mola corre fortissimo e per lui vale lo stesso discorso di Murray sul nuoto. A Chicago per la prima volta forse si è visto un gruppone unico in T2 e si sono visti alcuni atleti nelle prime posizioni che di solito arrivano fuori dai 30. Nelle donne il discorso è diverso ma vedrete che a Rio samuels, norden , true , spirig faranno gara dura sulle due ruote per staccare la jorgensen

in ITU in bici non vanno affatto forte, le medie sono sempre più basse rispetto a quelle dei pro negli olimpici "No draft" 5150 (e spesso si va più forte anche nei 70.3, dove la distanza è più che doppia).
ovviamente andrebbero fatti i raffronti sui medesimi percorsi, ma cmq in gruppo si dovrebbe andare più forte che da soli, ma è escluso che ciò avvenga.
visto come va Gomez nei 70.3 si può concludere che in ITU generalente la bici si fa semplicemente in attesa della corsa.
che un atleta PROFESSIONISTA possa scendere di bici "devastato" dopo 40km in gruppo a 42km/h è semplicemente impossibile
ti posso concedere che si possa andare "fuori soglia" nei primi 2km dopo il nuoto per non perdere le ruote, ma dopo, nel 90% dei casi , in bici vanno di conserva
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
8.141
2.028
47
Genova
www.sportintranslation.com
Bici
Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
la media in un circuito cittadino, come di solito i percorsi ITU, è poco veritiera. Quando correvo in bici nelle categorie giovanili tenevo il gruppo con facilità, andavo in fuga e arrivavo nei primi dieci tranquillo. Ma nei circuiti cittadini ero un disastro, ogni uscita di curva è uno scatto che ti appesantisce le gambe, se non sai guidare bene la bici e non limi le ruote sei sempre a rilanciare con accumulo di acido lattico. La questione non è se i triatleti ITU vadano piano o forte in bici, ma quanto male guidano la bici. Io farei meno chilometri e più MTB per imparare a guidare la bici, un ciclista esperto li staccherebbe solo per come non frena imboccando la curva. Visto Celestino da ragazzino staccare altri allenati e forti come lui solo per le doti di guida, non a caso diventò poi uno dei migliori discesisti tra i pro su strada e ottimo biker.
Tornando IT, qualcuno è andato all'Elba?
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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la media in un circuito cittadino, come di solito i percorsi ITU, è poco veritiera. Quando correvo in bici nelle categorie giovanili tenevo il gruppo con facilità, andavo in fuga e arrivavo nei primi dieci tranquillo. Ma nei circuiti cittadini ero un disastro, ogni uscita di curva è uno scatto che ti appesantisce le gambe, se non sai guidare bene la bici e non limi le ruote sei sempre a rilanciare con accumulo di acido lattico. La questione non è se i triatleti ITU vadano piano o forte in bici, ma quanto male guidano la bici. Io farei meno chilometri e più MTB per imparare a guidare la bici, un ciclista esperto li staccherebbe solo per come non frena imboccando la curva. Visto Celestino da ragazzino staccare altri allenati e forti come lui solo per le doti di guida, non a caso diventò poi uno dei migliori discesisti tra i pro su strada e ottimo biker.
Tornando IT, qualcuno è andato all'Elba?

è vero, la media velocistica è poco veritiera, vedo se recupero qualche dato sui watt, e lì i numeri non mentono ;)

e cmq gli atleti che gareggiano in ITU, salvo poche eccezioni, la bici la sanno guidare bene, anche se non a livello di Sagan
 
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Gamba_tri

via col vento
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più che il wattaggio medio sono i picchi ripetuti che ti mettono le gambe in croce. Ma contano anche le energie nervose bruciate, vedo arrivare al giro di boa intorno al cinesino gente tesa come una corda di violino, cadute inspiegabili e spazio tra una ruota e l'altra più da no draft che da gara con scia. Secondo me da soli su una strada normale ad un wattaggio costante sprecherebbero meno energie, in scia e, soprattutto, in gruppo per avere vantaggi bisogna saperci stare.
 

jack.ciclista

Apprendista Cronoman
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bici
... cadute inspiegabili e spazio tra una ruota e l'altra più da no draft che da gara con scia. Secondo me da soli su una strada normale ad un wattaggio costante sprecherebbero meno energie, in scia e, soprattutto, in gruppo per avere vantaggi bisogna saperci stare.

Anche tra gli age group stesso discorso. Tutti che scattano per crollare dopo 30 secondi, continui rilanci in testa al gruppo, quando stando intorno alla 10° posizione (non più indietro per non prendere buchi) pedalo agile e tranquillo e riesco anche a mangiare e chiaccherare senza difficoltà.
E confermo che nelle gare no draft spesso la media è anche superiore in quelle in cui me ne sto in gruppo: certo poi la corsa a piedi è completamente diversa....
 

aspirante contador

Apprendista Scalatore
1 Aprile 2011
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Faenza (RA)
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Bici
CIOCC SLIDE CUSTOM,giant tcr
io ieri ero a cesenatico a far l'olimpico,bici con tratti in percorso cittadino,a ogni dosso e rotonda non vi dico la fatica per chiudere i buchi di chi non sapeva rilanciare.il mio nuoto non proprio eccelso in mare mosso ha certo influito a trovare gente allo sbando in bici
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
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in ITU in bici non vanno affatto forte, le medie sono sempre più basse rispetto a quelle dei pro negli olimpici "No draft" 5150 (e spesso si va più forte anche nei 70.3, dove la distanza è più che doppia).
ovviamente andrebbero fatti i raffronti sui medesimi percorsi, ma cmq in gruppo si dovrebbe andare più forte che da soli, ma è escluso che ciò avvenga.
visto come va Gomez nei 70.3 si può concludere che in ITU generalente la bici si fa semplicemente in attesa della corsa.
che un atleta PROFESSIONISTA possa scendere di bici "devastato" dopo 40km in gruppo a 42km/h è semplicemente impossibile
ti posso concedere che si possa andare "fuori soglia" nei primi 2km dopo il nuoto per non perdere le ruote, ma dopo, nel 90% dei casi , in bici vanno di conserva
Gipsy da te non me lo aspettavo...ITU sono tutti in circuito , spesso con una marea di giri di boa , curve ecc...Vai a vederti i dati dei watt degli atleti per capire il grande impegno che devono sostenere. Anche stare a ruota è un calvario e Gomez non è uno che si risparmia perchè non deve far rientrare Mola e Murray. Se facessero la bici in attesa della corsa avremmo sempre grupponi inn T2, invece se esci anche a 20" rischi di scendere a minuti.
 

Francutio

Apprendista Velocista
2 Marzo 2014
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Ragazzi, sento da una vita queste cose....Forse non avete ben presente come pedalino in WTS e cosa voglia dire riuscire a stare anche solo in gruppo. La gara la si vince a piedi e solo se hai nuotato forte e pedalato forte. Murary ha una frazione ciclistica impressionante e ha vinto pochissime gare perchè non uota come i migliori, mola corre fortissimo e per lui vale lo stesso discorso di Murray sul nuoto. A Chicago per la prima volta forse si è visto un gruppone unico in T2 e si sono visti alcuni atleti nelle prime posizioni che di solito arrivano fuori dai 30. Nelle donne il discorso è diverso ma vedrete che a Rio samuels, norden , true , spirig faranno gara dura sulle due ruote per staccare la jorgensen

Non ho mica detto che nelle gare WTS pedalano piano. Ho detto che solo nella corsa (e magari nel nuoto) esprimono al massimo il loro potenziale, sono concetti piuttosto diversi.
Il perché è presto detto, se corri un 10000 in 29' non ti porti dietro uno che corre in 30', se pedali a 400 W invece ti porti dietro eccome uno che pedala a 390 W.
Ovviamente è una banalità, ma è lo stesso concetto espresso da Armstrong, semplicemente edulcorato della vena provocatoria che ci aveva aggiunto il texano.

Come hai giustamente detto, Murray ha vinto molto poco nonostante due frazioni di assoluto rilievo. Una delle quali (quella ciclistica) non riesce però mai a capitalizzarla del tutto dato che si trova spesso a inseguire da solo (con il suo gruppetto a ruota) o quasi la testa della corsa, dove c'è invece più collaborazione. Magari con una formula no draft (per me necessariamente a cronometro dato il livello medio altissimo a nuoto) vincerebbe di più e c'è chi (come probabilmente il buon Lance) preferirebbe quel format.

Tutto qua, di nuovo stiamo paragonando un cronoman con un velocista, uno scalatore o un finisseur. Tutti atleti con caratteristiche diverse, tutti con la loro dignità, tutti con le loro occasioni di primeggiare o far schifo nel ciclismo.
Nel triathlon al momento non accade, dato che nelle competizioni importanti il format è unico, ma non è detto che non possa o non debba accadere.


La itu ha solo il no draft nel mondiale di "medio", tra gli age group mi sembra già dal 2016 sarà abolito.

Tra gli age group sarà abolito negli sprint, sopravviverà nelle distanze superiori, olimpica compresa.

In ogni caso, esistono gare no draft in Italia (e probabilmente chissà quante nel mondo) che non costano niente, lontanissime dallo spirito WTC, organizzate sotto Fitri, che hanno perfettamente senso e incarnano lo spirito del no draft senza gli elementi di esaltazione che puoi imputare a chi ricerca a tutti i costi gli eventi pallinati.

Concordo con il fatto che le gare si decidono nella corsa, ma solo se hai nuotato forte e pedalato forte. A livello internazionale gli italiani subiscono la frazione in bici, magari restando cmq nel gruppo buono, ma uscendone stravolti.

Gli italiani corrono comunque tutti "pianissimo" rispetto ai migliori atleti internazionali, al di là del dispendio fisico in bici. Un 28'30" su un 10000 secco non è avvicinabile da nessuno in Italia. Con queste premesse non si può neanche credere che si possano fare miracoli. Fabian (che poi è l'unico al maschile che riesca ad uscire sempre davanti) spesso è anche abbastanza attivo in bici. Ma se gli altri poi son dei cavalli, c'è poco da fare. :wacko:

L'unica italiana che corre molto forte (del resto è stata una podista fino all'altro ieri) è la Dossena, ma ha (ancora?) carenze grosse nelle prime due frazioni, la prima soprattutto, e non può esprimersi su livelli altissimi in gare draft legal.

Pensavo di aver sentito di tutto, ma "quelli della Itu non sanno guidare la bici mi mancava". Qui dentro credo il 99% non riuscirebbero a tenere la ruota in una gara Itu cittadina.

- Non penso sia necessario essere capaci di certe prestazioni per permettersi critiche... E credo che non lo pensi neanche te. :mrgreen:
- Non saper guidare la bici è di nuovo un'iperbole... Al di là della performance fisica pura c'è chi è più o meno bravo a guidare il mezzo, anche tra i professionisti. E questo fa la differenza in qualsiasi tratto tecnico (discese, curve, fondo sconesso...), lo capisce chiunque abbia mai inforcato una bicicletta e suggerire di migliorare quel fondamentale come ha fatto Gamba_tri mi pare inoppugnabile. Se poi te idealizzi gli uomini ITU al punto che credi sappiano guidare tutti come Sagan facciamo a meno di discuterne, ti pare?
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
6.010
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Gipsy da te non me lo aspettavo...ITU sono tutti in circuito , spesso con una marea di giri di boa , curve ecc...Vai a vederti i dati dei watt degli atleti per capire il grande impegno che devono sostenere. Anche stare a ruota è un calvario e Gomez non è uno che si risparmia perchè non deve far rientrare Mola e Murray. Se facessero la bici in attesa della corsa avremmo sempre grupponi inn T2, invece se esci anche a 20" rischi di scendere a minuti.

l'ho scritto che non tutte le gare hanno il medesimo svolgimento. per quanto ho visto, in generale, i ritmi non sono tali da mettere alla corda un atleta professionista. ovvio che un age group alla 3a rotonda si staccherebbe. hai dei dati sui watt? io non li ho trovati...
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Anche tra gli age group stesso discorso. Tutti che scattano per crollare dopo 30 secondi, continui rilanci in testa al gruppo, quando stando intorno alla 10° posizione (non più indietro per non prendere buchi) pedalo agile e tranquillo e riesco anche a mangiare e chiaccherare senza difficoltà.
E confermo che nelle gare no draft spesso la media è anche superiore in quelle in cui me ne sto in gruppo: certo poi la corsa a piedi è completamente diversa....

scusa ma stai paragonando la frazione in bici di una gara ITU, a quella di una gara di age group in Italia?