Bestie da vittoria

[maurocip]

Letto qualche mese fa....equiparabilissimo al libro di Hamilton o a quello di Donati....la cosa che mi lascia sconvolto è....che non mi ha stupito più di tanto!! Anzi...qualcosa mi ha veramente sconvolto: l'aver letto di dinamiche che, purtroppo, rivedo ogni weekend di gare amatoriali o negli ambienti sociali, dove taluni individui hanno esattamente gli stessi comportamenti, dentro e fuori dai campi di gara.....ma parliamo di cliclisti amatoriali dio bono!! Ecco....diciamo che è servito a confermarmi quello che giá sapevo: il ciclismo amatoriale oggi è il ciclismo professionistico degli anni 90

non so se sia al livello dei pro anni '90, tuttavia ricordo con sconcerto la cena dell'anno scorso in albergo prima della nove colli (dove tra l'altro ho passato la notte al pronto soccorso per intossicazione alimentare da gamberetti ) dove un commensale, mai visto e conosciuto, parlava di quando e come prendere sostanze proibite in vista delle GF che avrebbe fatto... e parliamo di un demente che forse arrivava nei primi 1000, non nei primi 10 :angrymod:

Prodotti bici scontati

 

[Panchorello]

dai pro siamo passati alle gf amatoriali ma ultimamente hanno beccato i dopati alla criterium di milano...per chi non lo sapesse gare in città con bici a scatto fisso...

 

[Zeno63]

...

 

[maurocip]

dai pro siamo passati alle gf amatoriali ma ultimamente hanno beccato i dopati alla criterium di milano...per chi non lo sapesse gare in città con bici a scatto fisso...

 

[Zeno63]

non so se sia al livello dei pro anni '90, tuttavia ricordo con sconcerto la cena dell'anno scorso in albergo prima della nove colli (dove tra l'altro ho passato la notte al pronto soccorso per intossicazione alimentare da gamberetti ) dove un commensale, mai visto e conosciuto, parlava di quando e come prendere sostanze proibite in vista delle GF che avrebbe fatto... e parliamo di un demente che forse arrivava nei primi 1000, non nei primi 10 :angrymod:

Gamberetti?...La sera prima di una GF?...
Ma beato va...

 

[maurocip]

Gamberetti?...La sera prima di una GF?...
Ma beato va...

uno le cazzate le fa per non... ripeterle!!!
comunque ho maturato un'allergia che non ho mai avuto nei 52 anni precedenti ed io sono golosissimo di crostacei, che al momento non posso più mangiare

 

[V.b.]

dai pro siamo passati alle gf amatoriali ma ultimamente hanno beccato i dopati alla criterium di milano...per chi non lo sapesse gare in città con bici a scatto fisso...

Si anche io ho letto. Poi era uno che è arrivato trentottesimo.
La cosa ---- è che l'hanno squalificato a vita dalla competizione.

 

[V.b.]

non so se sia al livello dei pro anni '90, tuttavia ricordo con sconcerto la cena dell'anno scorso in albergo prima della nove colli (dove tra l'altro ho passato la notte al pronto soccorso per intossicazione alimentare da gamberetti ) dove un commensale, mai visto e conosciuto, parlava di quando e come prendere sostanze proibite in vista delle GF che avrebbe fatto... e parliamo di un demente che forse arrivava nei primi 1000, non nei primi 10 :angrymod:

I comportamenti dei campioni da bar, che poi quando il confronto si fa con chi veramente si rompe il culo e fa parlare il risultato può fare solo il duro con sti discorsi qua...poi sei 90 kg per 178cm e basterebbe farti un anno con alimenti e macros tarati. Ma quello è da sfigati, meglio fare il fenomeno alla famosa tavolata.

 

[V.b.]

Appunto quello a cui sono arrivato io alla fine del libro..... negli anni 90 il professionismo non esisteva ancora

Si in effetti sembrava un po' arrangiata come situazione. Secondo te oggi quanto si è distanti da allora sui rispettivi 3 punti?

 

[bicilook]

Mah... un libro sulla storia di Di Luca...ne avremmo fatto volentieri a meno...
Di Luca era un buon corridore,con una grinta invidiabile e un modo di interpretare le corse da attaccante,ma con caratteristiche da buon corridore per corse di un giorno...poi improvvisamente ha vinto un Giro d'Italia praticamente da solo senza squadra...
Per me,può prendersela quanto vuole col sistema,ma se non avesse voluto vincere ,quello che senza caricarsi come un cavallo da corsa,non avrebbe mai vinto,avrebbe vinto ancora qualche classica e qualche tappa...avrebbe guadagnato sicuramente meno soldi,ma forse sarebbe uscito dal ciclismo in maniera dignitosa...
Così,puo' prendersela col sistema quanto vuole,ma non sono io che son stato beccato dopato,è lui...e se non erro,più volte...

 

[Tapinaz]

dai pro siamo passati alle gf amatoriali ma ultimamente hanno beccato i dopati alla criterium di milano...per chi non lo sapesse gare in città con bici a scatto fisso...

ah i rotafixa ... forse.... alcuni li ho visti, cosa facevano .... alla luce del sole, il giorno dopo in una piazza qui di Milano, non erano neanche italiani. Almeno così mi pareva.
Ma così en amitié per festeggiare non in atto preparatorio alla competizione.
Attenzione!!!! ho detto ...festeggiare non altro

 

[V.b.]

Mah... un libro sulla storia di Di Luca...ne avremmo fatto volentieri a meno...
Di Luca era un buon corridore,con una grinta invidiabile e un modo di interpretare le corse da attaccante,ma con caratteristiche da buon corridore per corse di un giorno...poi improvvisamente ha vinto un Giro d'Italia praticamente da solo senza squadra...
Per me,può prendersela quanto vuole col sistema,ma se non avesse voluto vincere ,quello che senza caricarsi come un cavallo da corsa,non avrebbe mai vinto,avrebbe vinto ancora qualche classica e qualche tappa...avrebbe guadagnato sicuramente meno soldi,ma forse sarebbe uscito dal ciclismo in maniera dignitosa...
Così,puo' prendersela col sistema quanto vuole,ma non sono io che son stato beccato dopato,è lui...e se non erro,più volte...

Quindi secondo te è semplicemente una sua biografia? Secondo me è un po' diversa la cosa, anche il titolo lo dice. Cerca di descrivere un sistema malato attraverso la sua storia, che è quella di un corridore che si è trovato ad attraversare una carriera abbastanza singolare (il discorso delle piccole squadre, del nord contro sud, ecc) che bene si prestava a subire tutto il male di questo sport e che ora lo può raccontare, data la radiazione.
Poi certo ci sta anche quello che dici tu, nel senso che c'è anche un discorso commerciale e anche forse un tentativo di riacquistare credibilità.
Però ad esempio sul discorso dell'essere beccato o meno anche li ci sarebbe da pesare un po' il discorso; tempo fa, ad esempio, uscì un servizio delle iene in cui si faceva riferimento al caso del corridore squalificato in seguito ai controlli del campionato italiano vinto da Nibali. Il servizio si addentrava abbastanza nella questione, trasmettendo intercettazioni e interviste a persone che facevano parte alla sfera del caso e da cui veniva fuori che praticamente il controllo di Nibali non ci fu. Con questo non voglio certo aprire un discorso Nibali o Iene, ma solo dire che alla fine è probabile che si usino pesi e misure diverse in questi casi, in base alla parrocchia da dove vieni.

 

[gazibo83]

ah i rotafixa ... forse.... alcuni li ho visti, cosa facevano .... alla luce del sole, il giorno dopo in una piazza qui di Milano, non erano neanche italiani. Almeno così mi pareva.
Ma così en amitié per festeggiare non in atto preparatorio alla competizione.
Attenzione!!!! ho detto ...festeggiare non altro

io ho letto il libro di danilo di luca e mi è piaciuto...
ps io i fixati non li reputo dei ciclisti ma dei fighetti che seguono la moda... la concepisco solo su pista una bici del genere...

 

[bicilook]

Quindi secondo te è semplicemente una sua biografia? Secondo me è un po' diversa la cosa, anche il titolo lo dice. Cerca di descrivere un sistema malato attraverso la sua storia, che è quella di un corridore che si è trovato ad attraversare una carriera abbastanza singolare (il discorso delle piccole squadre, del nord contro sud, ecc) che bene si prestava a subire tutto il male di questo sport e che ora lo può raccontare, data la radiazione.
Poi certo ci sta anche quello che dici tu, nel senso che c'è anche un discorso commerciale e anche forse un tentativo di riacquistare credibilità.
Però ad esempio sul discorso dell'essere beccato o meno anche li ci sarebbe da pesare un po' il discorso; tempo fa, ad esempio, uscì un servizio delle iene in cui si faceva riferimento al caso del corridore squalificato in seguito ai controlli del campionato italiano vinto da Nibali. Il servizio si addentrava abbastanza nella questione, trasmettendo intercettazioni e interviste a persone che facevano parte alla sfera del caso e da cui veniva fuori che praticamente il controllo di Nibali non ci fu. Con questo non voglio certo aprire un discorso Nibali o Iene, ma solo dire che alla fine è probabile che si usino pesi e misure diverse in questi casi, in base alla parrocchia da dove vieni.

Guarda io ormai nel ciclismo non metto la mano sul fuoco per nessuno...però secondo me ci sono cose più o meno evidenti...ci sono metamorfosi che non accetto...e quando un corridore da corse di un giorno diventa da corse a tappe qualcosa che non quadra c'è...
Se vuoi un mio pensiero,
la facilità di pedalata di Nibali quando ha vinto il Tour a me lascia perplesso...lo sappiamo tutti che quei due cosi che si chiamano pedali,in salita non girano manco a morire,è una legge fisica...quando li vedo girare forte con fatica,posso pensare che sia il corridore che è forte...quando li vedo girare praticamente a vuoto e il corridore arrivare bello fresco,qualche dubbio mi rimane...(voglio credere che sia stato il suo anno d'oro)...per non parlare delle frullate di Froome...
Però raccontare di doping attraverso la vicenda di Di Luca mi sembra quantomeno fuoriluogo...

 

[Shinkansen]

P.S. La frase più bella di tutto il libro è : se volessero bloccare il doping basterebbe obbligare le case farmaceutiche a mettere del tracciante in tutti i medicinali ...... infatti perchè non lo fanno ?

Non lo fanno perché gli interessi sono enormi. Le lobby farmaceutiche - mia opinione - fanno di tutto perché ciò non accada. Perderebbero milioni e milioni di fatturato.
Il mondo professionistico è solo una piccola parte rispetto al mercato degli amatori che si bombarda solo per fare bella figura di fronte agli amici o per avere il fisico più definito della palestra condominiale.
Per l'Epo, per esempio, il 90% del fatturato deriva da vendita a persone che non sono malate. E pecunia non olet per le case farmaceutiche.

 

[Cancello del Roero]

Mah, io non ho ben capito quale sia stato lo scopo di quel libro.
L'ho trovato molto autocelebrativo e, più che una denuncia verso un sistema marcio, più un modo per Di Luca per pulirsi la coscienza e darsi una smacchiata alla reputazione...

 

[gazibo83]

Guarda io ormai nel ciclismo non metto la mano sul fuoco per nessuno...però secondo me ci sono cose più o meno evidenti...ci sono metamorfosi che non accetto...e quando un corridore da corse di un giorno diventa da corse a tappe qualcosa che non quadra c'è...
Se vuoi un mio pensiero,
la facilità di pedalata di Nibali quando ha vinto il Tour a me lascia perplesso...lo sappiamo tutti che quei due cosi che si chiamano pedali,in salita non girano manco a morire,è una legge fisica...quando li vedo girare forte con fatica,posso pensare che sia il corridore che è forte...quando li vedo girare praticamente a vuoto e il corridore arrivare bello fresco,qualche dubbio mi rimane...(voglio credere che sia stato il suo anno d'oro)...per non parlare delle frullate di Froome...
Però raccontare di doping attraverso la vicenda di Di Luca mi sembra quantomeno fuoriluogo...

e il giro d'italia quando sembrava fosse finito , poi boom ripresa e maglia rosa, li secondo me lo hanno bombato a manetta

 

[Panchorello]

Mah... un libro sulla storia di Di Luca...ne avremmo fatto volentieri a meno...
Di Luca era un buon corridore,con una grinta invidiabile e un modo di interpretare le corse da attaccante,ma con caratteristiche da buon corridore per corse di un giorno...poi improvvisamente ha vinto un Giro d'Italia praticamente da solo senza squadra...
Per me,può prendersela quanto vuole col sistema,ma se non avesse voluto vincere ,quello che senza caricarsi come un cavallo da corsa,non avrebbe mai vinto,avrebbe vinto ancora qualche classica e qualche tappa...avrebbe guadagnato sicuramente meno soldi,ma forse sarebbe uscito dal ciclismo in maniera dignitosa...
Così,puo' prendersela col sistema quanto vuole,ma non sono io che son stato beccato dopato,è lui...e se non erro,più volte...

non per difendere di luca ma il punto della situazione di questo libro è che puoi togliere di luca e inserire un nome di un altro pro a caso ma le vicende sarebbero senmpre le stesse.

di luca dice che l'ambiente è marcio (e lo sapevamo)

che nessuno va a fette biscottate e marmellata (e io penso sia questione di tutti gli sport)

che i ciclisti sono babbioni perchè si rovinano la salute perchè una volta che si vedono i soldi veri in mano l'essere umano si abitua e non vuole tornare indietro (e anche questo lo sapevamo)

 

[maurocip]

secondo me il doping è talmente un affare miliardario (lo dimostra il fenomeno del doping di stato, presente fin dagli anni 60-70) e che coinvolge aziende, federazioni ed atleti di tutti gli sport, che chi prova ad opporsi viene disintegrato.
Il caso Schwarzer e Donati, secondo me sono quanto di più istruttivo per tutti gli altri, ciclisti compresi.
Il doping è come la corruzione: eliminarla vorrebbe dire eliminare quelli che cercano scorciatoie per fama e soprattutto soldi. Non sono ottimista ed ho smesso di credere in Babbo Natale (purtroppo).

Ed aggiungo una provocazione: secondo me quelli che vengono beccati servono solo per eliminare chi è scomodo ma soprattutto per far credere che lo sport professionistico (e non solo) in fondo è pulito...
Creo il mostro ogni tanto per coprire gli interessi diffusi...

 

[Shinkansen]

Mah, io non ho ben capito quale sia stato lo scopo di quel libro.

Probabilmente aveva bisogno di realizzare e un (bel) libro di denuncia, fatto da un nome di primo piano del ciclismo internazionale, poteva avere buone vendite.

L'ho trovato molto autocelebrativo e, più che una denuncia verso un sistema marcio, più un modo per Di Luca per pulirsi la coscienza e darsi una smacchiata alla reputazione...

Bisogna sempre considerare il contesto in cui uno vive e ciò attenua molto certi comportamenti. Le responsabilità, però, sono sempre individuali, in particolare se sono fraudolente.

Nel suo caso anch'io farei così, senza arroganza, però. Se vivo in un contesto malato la volta in cui mi beccano la prima cosa che dico è: ma anche gli altri fanno così.
La colpa, se il contesto fraudolento dura a lungo, è di chi dovrebbe trovare soluzioni efficaci e non vuole applicarle.