Quanta carne al fuoco

davidenegro

Pedivella
30 Maggio 2017
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Alessandria
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Bici
Wilier GTR team "squadra corse" 105
Grazie a tutti per è vostre risposte ed esperienze! Vorrei rispondervi uno a uno ma diventerebbe difficile e allora cerco di fare un sunto delle cose.

Leggendo i post sembrano esserci due categorie: quelli che vanno "a braccio" e quelli che invece seguono un programma molto intensivo e rigido (e impegnativo in termini di tempo) sia per quanto riguarda l'allenamento che l'alimentazione.

Io mi chiedo: c'è una via di mezzo?

È vero che per fare un certo percorso bisogna allenarsi almeno 4-5 volte a settimana. Ma se posso uscire solo 3 volte la settimana, c'è un modo per far sì che queste sole 3 volte mi fruttino qualcosa in più del semplice uscire per accumulare km? Rifacendomi a quanto diceva Cancello, è possibile che quelle 3 uscite, se fatte in maniera "ragionata", mi portino ad ottenere non dico il 100% (perché per quello ci vuole un allenamento con la a maiuscola) ma almeno all'80%, anziché arrivare solo al 60% con il "fai da te"?
Non so se Sono riuscito a spiegarmi bene....
 

davidenegro

Pedivella
30 Maggio 2017
325
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Alessandria
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Bici
Wilier GTR team "squadra corse" 105
C'è quello di Cassani che per uno che non sa nulla può essere un buon inizio e ti da un'infarinatura
ttps://www.ibs.it/quelli-che-pedalano-libro-davide-cassani/e/9788804577829?tipo=nuovo&lgw_code=1122-B9788804577829&gclid=CjwKCAjww9_MBRAWEiwAlaMJZpBQDNPZ26HOkFkawlujQ9IAuq_AAgGXWbN8Z9DL_7-UdrQvIocxxhoCsskQAvD_BwE#

Poi c'è la bibbia di Friel, che è un must per chi inizia a pedalare e vuole farlo con un certo metodo, un po' più specifico ma relativamente facile e decisamente completo
https://www.amazon.it/bibbia-dellallenamento-ciclistico-Joe-Friel/dp/8860283752/ref=pd_lpo_sbs_14_t_0/262-3335599-7634623?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=Y5P995FJ979DNY6851FY

Piccolo inciso: ho provato a vedere in rete il libro di Friel che già mi aveva attirato.... mi sono imbattuto sul sito che ho consultato (iBS)in una sola e unica recensione che recita così: "300 pagine di bla, bla, bla, il libro non affronta mai le metodologie d'allenamento nello specifico, si perde nella spiegazione di termini e metodologie psicologiche che a conti fatti servono a poco, insomma se cercate un libro che ti spieghi come aumentare potenza, forza e resistenza, (se non nello specifico almeno a grandi linee) non è quello che fa per voi."

È solo un mitomane invasato o questo libro non rende ciò che promette dalla copertina?
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Io l'ho detto che sono solo un novellino: pedalo da fine giugno più o meno... ho percorso poco più di 600 km fino ad oggi.

La metodica dell’allenamento, dell’alimentazione o del peso è un elemento medio/avanzato che molti cicloamatori non toccano mai nel corso della loro carriera sportiva. Conosco persone che non si sono mai curare di cosa mangiare prima di un’uscita, non hanno mai fatto una ripetuta o se ne fregano del peso e vanno discretamente. Non sono dei fenomeni, ma si divertono, perché per loro l’importante è divertirsi.
Questo deve essere l’approccio iniziale del cicloamatore, come diceva [MENTION=35589]peppe59[/MENTION]: divertirsi. Sperimentare, allungare i percorsi, aumentare le difficoltà e tornare a casa soddisfatti. E se ci piace aumentiamo le nostre capacità.
Gli elementi alimentazione e allenamento intervengono in un secondo momento quando il cicloamatore si accorge di aver raggiunto il suo massimo e vuole migliorare. O semplicemente si accorge di avere un’alimentazione sbagliata che lo manda in crisi una volta su tre o arriva a casa tutte le volte molto stanco. O semplicemente perché vuole darsi una regolata. Ci sta tutto.
Se in mancanza di un allenamento strutturato un cicloamatore, che non fa gare o ne fa pochissime durante l’anno solo per il gusto di mettersi alla prova, non si perde molto, un nodo da approfondire è l’alimentazione, non tanto per essere tiratissimi, ma quanto per avere una conoscenza di base a) del proprio organismo b) degli alimenti che ci permettano di arrivate a casa soddisfatti. Il ciclismo è uno sport di resistenza e quanto più correttamente mangiamo prima, durante e dopo meglio sarà per noi.
Anche se uno non segue tabelle di allenamento è quasi sicuro che prima o poi farà giri da 120/150 e oltre chilometri e conoscere le basi dell’alimentazione è, a mio parere, importante.
Per rispondere alla tua seconda domanda [MENTION=104616]davidenegro[/MENTION], dal semplice divertirsi all’allenamento più esasperato c’è un’infinità di soluzioni che il cicloamatore può adottare per vivere al meglio il suo sport.
In parole povere: nessuno ti obbliga a seguire tabelle, come nessuno ti obbliga a mangiare riso bollito prima di un’uscita. Sta a te valutare come vuoi vivere lo sport.
 

Motubuntu

Cronoman
13 Giugno 2017
701
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Italiana
Io mi chiedo: c'è una via di mezzo?

Certo, la via di mezzo c'è sempre e sta a te trovarla. Seguire le tabelle di allenamento di un professionista è praticamente impossibile, io non mi andrei certo a fare 200 km in bici prima o dopo di una lunga giornata di lavoro ...
Per quanto riguarda l'alimentazione invece mi sembra già più fattibile.
In ogni caso il ciclismo non deve essere visto come un "lavoro full-time", altrimenti c'è il rischio di voler mollare poco dopo la prima fase di entusiasmo ...
 

Illupo6969

Novellino
4 Aprile 2017
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Rivalta di Torino
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Cannondale supersix evo 2015
Questa discussione e i quesiti posti da davide sono buona parte dei quesiti che mi pongo.
Mi piace e mi piacerebbe se le risposte che verranno aggiunte qui possano aiutare a costruire un piccolo bignami del ciclo amatore che ha voglia di migliorarsi ma col tempo che ha è con la voglia di divertirsi.
Nel mo piccolo posso confermare che accumulare un po di km sia un buon inizio; io ho cominciato ad aprile di quest'anno è ad oggi ho fatto circa 1800 km cominciando anche a fare qualche bella salita (izoard e lombarda). Confermo che con il passare dei km accumulati sto imparando a conoscermi meglio e a gestire meglio le mie uscite.
Ho sicuramente dei grossi gap sull'alimentazione pre uscita....
Vi seguo con estremo interesse....
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
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1.750
Padova
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Bici
B'Twin Triban 5
Alimentazione direi fondamentale, mi accorgo questa settimana che sono uscito tutti i giorni eccetto giovedì e sempre per giri impegnativi (per me). A colazione ho mangiato di più di quello che ero (sono) abituato, ho aumentato i cibi proteici che nella mia dieta difettano e, complice sicuramente il periodo di ferie che concede molto più tempo per il recupero, non sono mai arrivato a casa con la nausea per la bici :mrgreen: Anche le gambe non le sento dure pur non avendomi risparmiato le salite (corte ma) impegnative, questa settimana alla fine ho macinato 630km e più di 9000 dsl, io che non ho di certo l'abitudine a tutte queste uscite ravvicinate

Mi sto facendo anch'io un po' di cultura sul forum, onestamente era un aspetto che avevo sempre ignorato quello dell'alimentazione :bua:
 

davidenegro

Pedivella
30 Maggio 2017
325
5
Alessandria
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Bici
Wilier GTR team "squadra corse" 105
La metodica dell’allenamento, dell’alimentazione o del peso è un elemento medio/avanzato che molti cicloamatori non toccano mai nel corso della loro carriera sportiva. Conosco persone che non si sono mai curare di cosa mangiare prima di un’uscita, non hanno mai fatto una ripetuta o se ne fregano del peso e vanno discretamente. Non sono dei fenomeni, ma si divertono, perché per loro l’importante è divertirsi.
Questo deve essere l’approccio iniziale del cicloamatore, come diceva [MENTION=35589]peppe59[/MENTION]: divertirsi. Sperimentare, allungare i percorsi, aumentare le difficoltà e tornare a casa soddisfatti. E se ci piace aumentiamo le nostre capacità.
Gli elementi alimentazione e allenamento intervengono in un secondo momento quando il cicloamatore si accorge di aver raggiunto il suo massimo e vuole migliorare. O semplicemente si accorge di avere un’alimentazione sbagliata che lo manda in crisi una volta su tre o arriva a casa tutte le volte molto stanco. O semplicemente perché vuole darsi una regolata. Ci sta tutto.
Se in mancanza di un allenamento strutturato un cicloamatore, che non fa gare o ne fa pochissime durante l’anno solo per il gusto di mettersi alla prova, non si perde molto, un nodo da approfondire è l’alimentazione, non tanto per essere tiratissimi, ma quanto per avere una conoscenza di base a) del proprio organismo b) degli alimenti che ci permettano di arrivate a casa soddisfatti. Il ciclismo è uno sport di resistenza e quanto più correttamente mangiamo prima, durante e dopo meglio sarà per noi.
Anche se uno non segue tabelle di allenamento è quasi sicuro che prima o poi farà giri da 120/150 e oltre chilometri e conoscere le basi dell’alimentazione è, a mio parere, importante.
Per rispondere alla tua seconda domanda [MENTION=104616]davidenegro[/MENTION], dal semplice divertirsi all’allenamento più esasperato c’è un’infinità di soluzioni che il cicloamatore può adottare per vivere al meglio il suo sport.
In parole povere: nessuno ti obbliga a seguire tabelle, come nessuno ti obbliga a mangiare riso bollito prima di un’uscita. Sta a te valutare come vuoi vivere lo sport.

Grazie nella risposta davvero. E come si acquisiscono queste nozioni di base sull'alimentazione? È utile leggere un libro sull'argomento? Quale testo potrebbe essere utile?
Sfogliando ho trovato questo ad esempio https://www.amazon.it/Alimentazione...coding=UTF8&psc=1&refRID=Z8FWTK6PSWF50NHZKVD9
 

Nirone77

via col vento
14 Agosto 2017
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Bici
...
Il problema davidenegro, torno a ripetere, sono le conoscenze di base dalle quali si parte.
Non perdiamo di vista il problema centrale della nostra epoca che non è la mancanza d'informazione, ma il suo eccesso.
Ti farò degli esempi. Io vengo dal mondo del body building e non ti dico le botte di depressione che mi sono venute negli anni.
Una delle stupidaggini (non è esattamente la parola che volevo utilizzare) è che per preservare la parte bassa della schiena, è opportuno eseguire la panca piana con PIEDI SOLLEVATI E LA SCHIENA BEN APPOGGIATA ALLO SCHIENALE ORIZZAONTALE DELLA PANCA.
Bhe, dopo (e solamente dopo) essermi lesionato completamente il tendine del sovraspinato della spalla sinistra mi sono, mio malgrado, iniziato ad informare circa la corretta esecuzione di questo esercizio e bhe, sono venuto a sapere che quello che prima era VIETATO costituiva esattamente il modo di allenarsi senza infortunarsi. Il vero modo di eseguire l'esercizio, è CON LA SCHIENA INCURVATA, I PIEDI ASSOLUTAMENTE BEN PIANTATI AL PAVIMENTO, E LE SCAPOLE ADDOTTE E DEPRESSE.

https://www.youtube.com/watch?v=NtWbQxbg84s

https://www.youtube.com/watch?v=hj-_-FCXCL8

A me quello che ha fatto più arrabbiare è che questa stupidaggine è stata ripetuta talmente tante volte da diventare vera; vera al punto tale da materializzarsi in panche piane (parlo dei costruttori di attrezzistica più quotati) con l'appoggio sollevato per i piedi.
Lì mi si è accesa una bella lampadina (ovvero che io non so niente o quasi dell'apparato muscoloscheletrico e così di chissà quanti aspetti che ruotano attorno allo sport).
Altro esempio di informazione errata che gira nel mondo delle palestre. Non introdurre più di 30 gr di proteine a pasto (stron....ta number two).
Da questa ho capito un'altra cosa essenziale ovvero che NOI ABBIAMO MOLTO MENO POTERE SUL NOSTRO CORPO, ATTRAVERSO L'ALIMENTAZIONE DI QUANTO PENSIAMO. Il corpo è una macchina perfetta, collaudato in 2 milioni e mezzo di anni (200k dalla comparsa dell'uomo cosiddetto moderno) e se la sua sopravvivenza fosse dovuta dipendere dalle nostre scelte alimentari ci saremmo estinti dopo un quarto d'ora.
Ecco il video sulle proteine:

https://www.youtube.com/watch?v=RNMdzmk3SYg

Non vi dico le teorie strampalate (ci sono tomi che ne parlano scritti da "autorevoli" scienzati dell'alimentazione) che parlano dell'acidificazione del sangue attraverso gli alimenti. Anche su questo: potenzialità dell'uomo dall'esterno di modificare il ph del sangue, zero...zero (ci pensa il corpo a mantenere un certo equilibrio).
Potrei fare altri 100 esempi ma ribadisco il punto, sarebbe più opportuno per me prendere un libro serio ingiallito ed impolverato di scienza dell'alimentazione e di fisiologia umana buttato in una biblioteca di medicina di 30 anni fa che questo inutile bombardamento di notizie inventate su nessuna base scientifica.
Mi direte che 40 anni fa la media oraria in una tappa del Giro è 10 km/h di meno...ma noi, che non abbiamo l'anello al naso, il perchè lo sappiamo fin troppo bene.
 
23 Ottobre 2015
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Bici
Cube, Specialized
Io mi chiedo: c'è una via di mezzo?

Il bello del ciclismo è che è una via di mezzo.

Mi spiego meglio: ho praticato diversi sport fin da piccolo legati a strutture dove praticarli, si stava in compagnia, ma eri legato a orari e luoghi dove praticarli.

All'inizio dell'università un mio amico mi ha prestato una bici e siamo usciti per un giro.

Dopo più di 20 anni non ho ancora smesso.

Puoi uscire quando hai tempo, non sei legato a nessuna struttura e a nessun percorso, i limiti ce li poniamo noi, ma possono essere superati se si ha costanza e coraggio.

In base ai propri obiettivi, stato di forma e tempo si può uscire un giorno alla settimana o tutti i giorni, allenarsi a caso o con criterio.

Partendo da chi usa la bici per andare a prendere il giornale a chi vince giro, tour e vuelta ci sono un sacco di vie di mezzo.

Poniti degli obiettivi e organizzati per raggiungerli.

Su questo forum ci sono un sacco di informazioni su percorsi, allenamenti, alimentazione, vestiario, etc.

Poi pedala e divertiti.

Inviato dal mio Lumia 950 usando mTalk
 

Cancello del Roero

Ne resterà soltanto uno
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13 Ottobre 2013
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3.073
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Blu
Grazie nella risposta davvero. E come si acquisiscono queste nozioni di base sull'alimentazione? È utile leggere un libro sull'argomento? Quale testo potrebbe essere utile?
Sfogliando ho trovato questo ad esempio https://www.amazon.it/Alimentazione...coding=UTF8&psc=1&refRID=Z8FWTK6PSWF50NHZKVD9

Puoi iniziare leggendo la sezione alimentazione, tolti alcuni scleri :mrgreen: è una sezione importante con tanti spunti e suggerimenti per una giusta alimentazione
 

Cancello del Roero

Ne resterà soltanto uno
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Il bello del ciclismo è che è una via di mezzo.

Mi spiego meglio: ho praticato diversi sport fin da piccolo legati a strutture dove praticarli, si stava in compagnia, ma eri legato a orari e luoghi dove praticarli.

All'inizio dell'università un mio amico mi ha prestato una bici e siamo usciti per un giro.

Dopo più di 20 anni non ho ancora smesso.

Puoi uscire quando hai tempo, non sei legato a nessuna struttura e a nessun percorso, i limiti ce li poniamo noi, ma possono essere superati se si ha costanza e coraggio.

In base ai propri obiettivi, stato di forma e tempo si può uscire un giorno alla settimana o tutti i giorni, allenarsi a caso o con criterio.

Partendo da chi usa la bici per andare a prendere il giornale a chi vince giro, tour e vuelta ci sono un sacco di vie di mezzo.

Poniti degli obiettivi e organizzati per raggiungerli.

Su questo forum ci sono un sacco di informazioni su percorsi, allenamenti, alimentazione, vestiario, etc.

Poi pedala e divertiti.

Inviato dal mio Lumia 950 usando mTalk

Sacrosanto, ultimamente causa nuovo lavoro, sto uscendo una volta a settimana o comunque poco, vado più piano e faccio giri che le mie gambe approvino, ma mi diverto un sacco lo stesso
 

drago.andre71

Pignone
14 Giugno 2016
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ideal stage ird
La via di mezzo esiste e il bello dei questo sport/passione e che ogni singolo può stabilire qual'è la sua giusta via di mezzo.

Certo che un allenamento ragionato porterà a risultati che magari saranno raggiunti prima o meglio o colmeranno lacune rispetto ad un allenamento fatto a braccio, ma entrambi porteranno al risultato magari in tempi e modi differenti.
per dare l'immagine dei due tipi di allenamento mi viene in mente il film di rocki non ricordo il numero ad ognui modo il sovietico ivan si allenava in palestra monitorizzato, rocki si allenava spostando tronchi nella neve o spaccando legna...due allenamenti differenti ma entrambi allenanti c'è chi va bene seguendo tabelle e chi andando un pò a braccio.

l'alimentazione incide sullo sport ed in particolare nel cilclismo...e se ti troverai a pèrendere una cotta o ad avere un crisi di fame...impareai molto ma per capirlo devi anche conoscere il tuo corpo cosa accetta ed in quali condizioni andrà in sofferenza più facilmente perciò dovrai trovare un rimedio...

Un libro può aiutare e fornire spunti, e magari anche una chiaccherata con un nutrizionista sportivo.
E per dimostrare quanto influenza l'alimentazione nello sport mi permetto di lasciare spazio alle parole di un pluricampione olimpico mio concittadino https://www.youtube.com/watch?v=X2IXA65-mAg
ed ancora http://www.lastampa.it/2014/02/11/s...mentazione-OQkkTPc5yQrsnL4jgSLz2H/pagina.html

Quindi in base alle nostre possibilità l'alimentazione è un fattore da non sottovalutare.
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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Bici
molto bella e funzionale
Cmq io ridurrei il tutto a soddisfazione e questa è spesso legata alla crescita personale o alla coscienza che si ha di essa... all'inizio bastano pochi km per sentirsi soddisfatti e sereni... poi si inizia a chiedersi dove si potrebbe arrivare e come, questo per colmare la soddisfazione che scema nel tempo (ma non è detto che ciò valga per tutti) e si finisce magari per inoltrarsi anche troppo oltre.
So per certo che l'alimentazione è determinante per uno sport di endurance come lo è la bici ma non mi va di stare a farmi le pippe di quanto mangio e cosa mangio prima durante e dopo perchè, per come la intepreto io, la voglio vivere in modo più easy.
Piuttosto, visto che sono incline alla meccanica, preferisco scegliere quel particolare (ruote-pedali-gomme-cambio-sella) che credo mi aiuterà a viverla in modo più personale magari nelle mie convinzioni pur bacate :wacko:
In poche parole si ha un tale range a disposizione che metà potrebbe anche bastare e forse è proprio questo il motivo per cui, il mezzo a due ruote a fiato, sta riscuotendo tanto successo.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Grazie nella risposta davvero. E come si acquisiscono queste nozioni di base sull'alimentazione? È utile leggere un libro sull'argomento? Quale testo potrebbe essere utile?
Sfogliando ho trovato questo ad esempio https://www.amazon.it/Alimentazione...coding=UTF8&psc=1&refRID=Z8FWTK6PSWF50NHZKVD9

Puoi iniziare leggendo la sezione alimentazione, tolti alcuni scleri :mrgreen: è una sezione importante con tanti spunti e suggerimenti per una giusta alimentazione

Stavo per rispondere la stessa cosa, ma mi hai preceduto.
 

davidenegro

Pedivella
30 Maggio 2017
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Wilier GTR team "squadra corse" 105
Alla fine li ho presi tutti e tre:

1 quelli che pedalano di Cassani
2 la Bibbia dell'allenamento ciclistico di Friel
3 alimentazione e ciclismo di Neri-Bargossi

Non vedo l'ora di cominciare a leggere e vedere come è cosa applicare a me....

Voglio divertirmi in bici, questa è la prima cosa, ma per me divertimento vuol dire anche vedere risultati tangibili che mi diano soddisfazione

E voglio ripararmi al meglio per la prossima stagione!

Intanto ringrazio tutti quanti per il vostro intervento, è stato davvero un piacere leggere quello che avete scritto e i consigli che mi avete dato! Grazie davvero.

Comunque se vi va possiamo continuare questo post o-o
 

Illupo6969

Novellino
4 Aprile 2017
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Cannondale supersix evo 2015
questo potrebbe essere il mio bignami:mrgreen:
io sono pigro nell'andare a scovare dettagli e a seguire tabelle di qualsisi tipo, oltre che poco attento ai dettagli, ma ho obiettivi simili a quelli che ha scritto Davide.
se Davide studia ed applica, io copio quello che fa di buono...o-oo-o
 

davidenegro

Pedivella
30 Maggio 2017
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Wilier GTR team "squadra corse" 105
Interessante è anche seguire i video su youtube sui 10 errori da non fare.
In genere sono rivolti a chi fa le granfondo, ma facendo la tara sono molto utili a tutti.
Spesso si guarda a cosa si deve fare dimenticando che è più importante quello che NON si deve fare.

Già visto, come tutti gli altri video di Cassani. Ottimi!