News Rémy Di Gregorio positivo al dEPO

gibo2007

Apprendista Cronoman
30 Agosto 2015
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Canyon
Il doping è pregiudizio? Il doping è truffa, il doping è barare. Il doping è arrivare prima del tuo avversario pur non avendone le stesse qualità. Oppure, avere le stesse, ma facendo sì che il tuo avversario non possa vincere.
Il doping è proprio l'anti-etica dello sport.
Agli utopisti quello che li frega è il passaggio dal mondo delle idee al mondo reale (e del denaro)
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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con gruppi shimano
A mio avviso esistono dei meccanismi sanzionatori alternativi a quelli attuali. Non dico migliori ma si puo' provare.
 

mlongoni

Pignone
4 Novembre 2007
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giussano (MB)
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look 585
Hai fatto una gran confusione, mischiando doping con alimenti che aiutano la digestione, con medicinali che aiutano la guarigione. O il vino che al massimo ti sbronza e ti fa dormire, ma non ti fa andare più forte.
Doping è quella pratica che altera le proprie prestazioni, migliorandole quando con le proprie capacità fisiche non si riesce a farlo. Il fatto che ai tempi di Coppi e Bartali prendessero le anfetamine non significa che fosse una cosa corretta. Per fortuna è arrivata la scienza a rimettere le cose a posto e la definizione di doping è diventata più precisa.

Il doping è pregiudizio? Il doping è truffa, il doping è barare. Il doping è arrivare prima del tuo avversario pur non avendone le stesse qualità. Oppure, avere le stesse, ma facendo sì che il tuo avversario non possa vincere.
Il doping è proprio l'anti-etica dello sport.

Sembra di leggere Ferrari quando diceva: «Quello che non si trova non è doping.»
Io rispondo invece, a te e Ferrari: «Se hai rubato, anche se non ti hanno preso resti sempre un ladro.»

So bene che il doping è una truffa. E' un gioco sporco. Infatti è giusto che si fissino delle regole per vietare l'uso di sostanze che fanno magari andare più forte, ma poi ti distruggono il fegato. Ed è giusto che chi viene beccato venga sanzionato. Il pregiudizio di cui scrivevo sta nella pretesa di distinguere in modo manicheo il bianco dal nero, il drogato da quello pulito. La realtà molto raramente è bianca o nera, di solito si presenta in varie tonalità di grigio. L'esempio che facevo di Coca cola, tachipirina eccetera, voleva mostrare che l'uso di sostanze non naturali (che a volte si chiamano doping) è qualcosa di inseparabile dalla natura umana. Il doping nello sport c'è sempre stato e sempre ci sarà, non facciamoci illusioni. Almeno finchè una vittoria darà più soddisfazioni di una sconfitta, l'uomo cercherà sempre tutti gli aiuti possibili per arrivare primo. Ed è anche bello che metta a dura prova la sua intelligenza e il suo coraggio per raggiungere i suoi obiettivi. Che si sforzi di andare oltre le colonne d'Ercole di ciò che è già conosciuto, alla ricerca di qualcosa di più. Il moralista è quello che nasconde i suoi talenti sottoterra. Io preferisco chi osa, chi rischia, chi investe, chi cerca.
D'altra parte, una volta accertato che certe sostanze sono nocive, è giusto che vengano vietate e chi le usa venga sanzionato.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
So bene che il doping è una truffa. E' un gioco sporco. Infatti è giusto che si fissino delle regole per vietare l'uso di sostanze che fanno magari andare più forte, ma poi ti distruggono il fegato. Ed è giusto che chi viene beccato venga sanzionato. Il pregiudizio di cui scrivevo sta nella pretesa di distinguere in modo manicheo il bianco dal nero, il drogato da quello pulito. La realtà molto raramente è bianca o nera, di solito si presenta in varie tonalità di grigio. L'esempio che facevo di Coca cola, tachipirina eccetera, voleva mostrare che l'uso di sostanze non naturali (che a volte si chiamano doping) è qualcosa di inseparabile dalla natura umana. Il doping nello sport c'è sempre stato e sempre ci sarà, non facciamoci illusioni. Almeno finchè una vittoria darà più soddisfazioni di una sconfitta, l'uomo cercherà sempre tutti gli aiuti possibili per arrivare primo. Ed è anche bello che metta a dura prova la sua intelligenza e il suo coraggio per raggiungere i suoi obiettivi. Che si sforzi di andare oltre le colonne d'Ercole di ciò che è già conosciuto, alla ricerca di qualcosa di più. Il moralista è quello che nasconde i suoi talenti sottoterra. Io preferisco chi osa, chi rischia, chi investe, chi cerca.
D'altra parte, una volta accertato che certe sostanze sono nocive, è giusto che vengano vietate e chi le usa venga sanzionato.

Nel doping è bianco o nero. Non ci sono scappatoie. O una sostanza è proibita o non lo è. Se è proibita è doping, se non lo è un'altra cosa: integrazione o coadiuvante e non vale nemmeno la pena discuterne.
 

Gabrireghe

Novellino
19 Dicembre 2011
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poche
E' proprio quello a cui facevo riferimento, se parliamo di soldi, non me ne intendo e non so cosa possa valere la sua "vittoria", per il resto non devo dirlo io che è uno che prende in giro se stesso prima che gli altri.

La sua vittoria può aver valso la sopravvivenza della squadra. Facciamo un esempio per assurdo: lo sponsor in assenza di risultati ti dice che non rinnova, e visti i tempi rischi di chiudere e tutti a casa. Hai un corridore che è in fase di ritiro e non ha nemmeno un passato immacolato. Gli chiedi di vincere qualcosa nella corsa di casa dello sponsor. Senza dirgli come. Vince la tappa, lo sponsor, contento, si decide a rinnovare.
Poi lo beccano, tu ovviamente lo licenzi, dici le solite 4 cose, tanto quello si ritirava uguale. È così hai salvato tot posti di lavoro, e magari qualche giovane riesce anche a combinare qualcosa e continuare.
Il tutto non è bello ne edificante, ma potrebbe essere un’ipotesi...
ma se viene appurato che ha vinto la gara in maniera non lecita lo sponsor poi che fa? continua a pagare o ritira l'investimento?
per me la seconda
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
........però non danneggia un altro artigiano , a meno di concorrenza sleale , mentre il dopato danneggia altri atleti o li costringe a doparsi a loro volta.
Certo che danneggia un altro artigiano. Se non paghi le imposte hai più soldi per l'acquisto di macchinari, di merci, per assumere e pagare dipendenti ecc.ecc. E' concorrenza sleale anche questa.
Riguardo a chi dice che l'uomo si è sempre aiutato in ogni cosa che faceva. Se l'aiuto non coinvolge altri nè danneggia se stesso (coinvolgendo a quel punto altri vista la sanità più o meno pubblica quasi ovunque) che ci sia. Nello sport coinvolge anche altri, concorrenti e scommettitori, sponsor inclusi che sono di fatto scommettitori che associano il proprio prodotto a un atleta che scommettono vincente, quindi si deve cercare di porgli un freno. Come? Non lo so. La squalifica a vita colpisce solo l'anello debole della catena, colpire tutta la catena non è facile e forse nemmeno possibile, troppi interessi ci sono in ballo a tutti i livelli.
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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con gruppi shimano
la mistica dell'artigiano che paga tutto contro il cattivonesempre artigiano evasore che non paga. bah. di solito ti fanno fattura se serve a loro o se è roba più grossa (ditte non individuali, piccole società) o per avere fatturato per i fidi in banca. fine della mistica buonista. oppure in alcune zone d'italia sono più fortunati (molto fortunati o molto a sbafo) e ti fanno sempre la fattura perché gli torna indietro dalla regione sotto forma di incentivo (fatturato grande= grande incentivo) o qualche altra genialata

inizi a lavorare e sai dopo 4 frazioni di secondo che funziona così.


la stessa cosa nel ciclismo.

tenti di mettere dei paletti evitando di uccidere il bambino assieme al gettare l'acqua sporca. questo si può fare col caveat di rimanere realisti.

inutile che l'atleta sia quello che tira la carretta e lo sponsor o il tecnico non paghi mai una cippa. l'incentivo a farsi il nome sky vincente con froome e wiggo eppoi non pagare dazio quando escono i casini...dai, su.

nel ciclismo stanno tutti dicendo che è cambiata.
ok ma le seconde file cadono nella trappola del doping (doping non tue evasi o farlocchi) mentre chi vince...boh.

io guardo la vuelta e vedo un corridore risorgere e vincere la sua ultima tappa. vince trionfa e addio. buono. ma assurdo. e questo è successo nel 2017.
poi c'è gente che vince facendo azioni a 50 km dall'arrivo. ma puoi parlare male di cancellara 2010 o di andy 2009 ma quelli attuali sono fenomeni perché non si radono e scherzano. e punto.
bah.
 
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coczui

Novellino
9 Ottobre 2010
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FIRENZE
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Pinarello Prince FX Di2ultrega
le mie sono sicuramente parole al vento visto che non ho alcun modo di dimostrarle.

sicuramente tu avrai modo di dimostrare che il calcio è ben diverso dal ciclismo.

io semplicemente mi limito a constatare che se il contesto sociale in cui vengono "scelti" gli atleti e i dirigenti è lo stesso, sarà lo stesso anche il resto...

pensare che quindi non si sfrutti un vantaggio (il doping) per sopravanzare gli altri, in egual modo di altri sport, mi sa o di ingenuo o di malafede...

questo per quel che attiene la logica...

non entro nel merito delle esperienze personali...

mi limito a dire che se per una partita "corrotta" di bassissimo livello si spendono migliaia di euro, trovo più semplice per una società "preparare" a dovere i propri giocatori... magari indirizzandoli nella "giusta" direzione già da ragazzi...

nulla di più né di meno di quanto accada in altri sport...

ma ripeto, le mie sono solo parole al vento, ma non è detto che non siano vere...
tu dopati bene e poi vai a fare un provino per i pulcini di qualche squadretta di periferia, non tocchi palla, poi se tu sai che dopano tutti fai un bell'esposto alla magistratura e vediamo, comunque tu non leggi cosa scrivo, leggiti il post di risposta a gasht, magari ne capirai di piu' del mio pensiero,
Certo infatti i culturisti sono puliti hahaha
....a no scusa quelli non fanno uno sport
 

Mike77

Novellino
2 Ottobre 2017
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Bici da corsa
E' proprio quello a cui facevo riferimento, se parliamo di soldi, non me ne intendo e non so cosa possa valere la sua "vittoria", per il resto non devo dirlo io che è uno che prende in giro se stesso prima che gli altri.

La sua vittoria può aver valso la sopravvivenza della squadra. Facciamo un esempio per assurdo: lo sponsor in assenza di risultati ti dice che non rinnova, e visti i tempi rischi di chiudere e tutti a casa. Hai un corridore che è in fase di ritiro e non ha nemmeno un passato immacolato. Gli chiedi di vincere qualcosa nella corsa di casa dello sponsor. Senza dirgli come. Vince la tappa, lo sponsor, contento, si decide a rinnovare.
Poi lo beccano, tu ovviamente lo licenzi, dici le solite 4 cose, tanto quello si ritirava uguale. È così hai salvato tot posti di lavoro, e magari qualche giovane riesce anche a combinare qualcosa e continuare.
Il tutto non è bello ne edificante, ma potrebbe essere un’ipotesi...
Sottoscrivo in toto il tuo pensiero
 
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edoardo3

Apprendista Scalatore
11 Settembre 2009
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Carbonella svizzera (Made in Taiwan)
Con tutto il rispetto... dopo quello che abbiamo visto sull'antidoping in Russia... dopo quello che è riuscito a fare Lance Armstrong .. centinaia di controlli antidoping e ne ha fallito solo uno... ancora vogliamo credere che questi sono gli unici cattivi? Vogliamo ancora credere alle pecore nere? O vogliamo renderci conto che è tutto un gran carrozzone dove tutti si parano il sedere a vicenda? Personalmente non credo esista sport professionistico dove non venga usata alcuna sostanza dopante.
 
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bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
So bene che il doping è una truffa. E' un gioco sporco. Infatti è giusto che si fissino delle regole per vietare l'uso di sostanze che fanno magari andare più forte, ma poi ti distruggono il fegato. Ed è giusto che chi viene beccato venga sanzionato. Il pregiudizio di cui scrivevo sta nella pretesa di distinguere in modo manicheo il bianco dal nero, il drogato da quello pulito. La realtà molto raramente è bianca o nera, di solito si presenta in varie tonalità di grigio. L'esempio che facevo di Coca cola, tachipirina eccetera, voleva mostrare che l'uso di sostanze non naturali (che a volte si chiamano doping) è qualcosa di inseparabile dalla natura umana. Il doping nello sport c'è sempre stato e sempre ci sarà, non facciamoci illusioni. Almeno finchè una vittoria darà più soddisfazioni di una sconfitta, l'uomo cercherà sempre tutti gli aiuti possibili per arrivare primo. Ed è anche bello che metta a dura prova la sua intelligenza e il suo coraggio per raggiungere i suoi obiettivi. Che si sforzi di andare oltre le colonne d'Ercole di ciò che è già conosciuto, alla ricerca di qualcosa di più. Il moralista è quello che nasconde i suoi talenti sottoterra. Io preferisco chi osa, chi rischia, chi investe, chi cerca.
D'altra parte, una volta accertato che certe sostanze sono nocive, è giusto che vengano vietate e chi le usa venga sanzionato.
Tu stai dicendo che se una sostanza non è nociva,ma ti fa andare più forte,è lecita...confondi medicine per curarsi, con farmaci che alterano le prestazioni sportive.
Guarda che non è così...
E poi qualsiasi sostanza che manda il fisico umano oltre il suo limite naturale è nociva...Ci sono molte morti più o meno sospette di giovani sportivi.
E' chiaro che se mandi fuorigiri il motore di una MotoGp,una volta fuso, la casa costruttrice te ne fornisce un'altro.
Se mandi troppo fuorigiri il motore di un essere umano,la seconda chance non c'è.
 
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CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
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Con tutto il rispetto... dopo quello che abbiamo visto sull'antidoping in Russia... dopo quello che è riuscito a fare Lance Armstrong .. centinaia di controlli antidoping e ne ha fallito solo uno... ancora vogliamo credere che questi sono gli unici cattivi? Vogliamo ancora credere alle pecore nere? O vogliamo renderci conto che è tutto un gran carrozzone dove tutti si parano il sedere a vicenda? Personalmente non credo esista sport professionistico dove non venga usata alcuna sostanza dopante.

L.A. non è l'unico cattivo , ma l'unico aiutato proprio dall'antidoping. Ha sbagliato solo a volere tornare e a non mantenere un profilo basso.
 
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gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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con gruppi shimano
in realtà non sappiamo quanti siano stati aiutati dall'antidoping.

nel 2007 pur negativo rasmussen fu fatto fuori per la semplice ragione che nel 2007 il tour non poteva permettersi un vincitore chiacchierato per i whereabouts. tutto lì. poi ad ottobre lo trovarno positivo per dynepo. ma ad ottobre, quindi tre mesi dopo il tour non AL tour. anche dekker e boogerd erano al dynepo ma non vennero rilevati dai radar. probabilmente per rasmussen fu usata una lente di ingrandimento ben potente.
 
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yuk

Scalatore
1 Marzo 2007
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in realtà non sappiamo quanti siano stati aiutati dall'antidoping.

nel 2007 pur negativo rasmussen fu fatto fuori per la semplice ragione che nel 2007 il tour non poteva permettersi un vincitore chiacchierato per i whereabouts. tutto lì. poi ad ottobre lo trovarno positivo per dynepo. ma ad ottobre, quindi tre mesi dopo il tour non AL tour. anche dekker e boogerd erano al dynepo ma non vennero rilevati dai radar. probabilmente per rasmussen fu usata una lente di ingrandimento ben potente.
O semplicemente (senza scomodare le onnipresenti terapie del complotto) , ha sbagliato i tempi di assunzione.
 

yuk

Scalatore
1 Marzo 2007
6.656
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no ad ottobre lo trovarono positivo sui test del tour di luglio. tre mesi dopo.
Non cambia quanto scritto sopra ti trovano solo se sbagli qualcosa, cioè assumi e non smaltisci a sufficienza per tornare sotto la soglia di rilevabilità della sostanza, che il test venga compiuto 3 mesi o 10 anni dopo non cambia nulla, i migliori e più ricchi team, avendo accesso ai migliori luminari la sfangano quasi sempre.