Scarpe bici triathlon da usare senza calzini

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
5.912
1.930
Visita sito
So che i puristi storceranno il naso, ma alle gare a cui ho assistito di gente che calza scarpe da bdc ne ho vista tanta, e aggiungo che se è vero che si può usare una scarpa da bdc per il triathlon non sempre è vero il contrario, quindi se non hai mire di tempi e classifica usa pure quelle da bdc, poi col tempo deciderai.

invece è vero il contrario: con le scarpe da tri puoi fare gf, circuiti, crono... poi che vuol dire "se non hai mire di tempi e classifica"? se si iscrive ad una gara qualche obiettivo ce l'ha, quanto meno arrivare al traguardo nel minor tempo possibile, e le transizioni fatte a modo sono la cosa meno faticosa per guadagnare tempo
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
6.455
1.255
Visita sito
Bici
Colnago V1-r
invece è vero il contrario: con le scarpe da tri puoi fare gf, circuiti, crono... poi che vuol dire "se non hai mire di tempi e classifica"? se si iscrive ad una gara qualche obiettivo ce l'ha, quanto meno arrivare al traguardo nel minor tempo possibile, e le transizioni fatte a modo sono la cosa meno faticosa per guadagnare tempo

la mia era un'indicazione di massima poi ognuno fa quel che vuole, volendo si può pedalare pure con gli zoccoli olandesi :cry, tuttavia un paio di considerazioni serie vanno fatte:

Vengo da anni di ciclismo e posso affermare con certezza che le scarpe da tri sono troppo aperte e ventilate per un uso a 365gg l'anno, vanno benissimo in estate ma non per l'inverno, specie se sono molto traforate e senza patta come le mie Garneux, ci puoi metter tutte le calze termiche e i copriscarpe che vuoi ma ti voglio veder a pedalarci a gennaio.

La seconda è che una scarpa da bdc ha caratteristiche di calzata diverse, molto più aderenti e adatte alle dinamiche tipiche di quello sport, le mie SIDI Ergo Carbon 2 sono due guanti, cosa che non posso dire delle Garneaux da tri che pur calzando bene non raggiungono mai l'aderenza delle SIDI.

Poi sui tempi: capisco che al tuo livello perdere 10" in T1 ha un significato, ma per me o per lui che stiamo iniziando ora limare 10" è nulla nel computo generale della gara, poi è chiaro che ci iscriviamo per fare il nostro meglio ma al nostro livello quello che perdiamo nelle transizioni è nulla in confronto a quello che perdiamo per le scarse condizioni fisiche o l'inesperienza, e dannarsi per essere arrivato 149° invece che 150° su 150 iscritti per aver perso tempo qualche secondo in T1 lo trovo inutile.

Poi concordo che le transizioni sono parte integrante della gara e bisogna allenarle, ma non si diventa triathleti da oggi a domani e ci vuole tempo per maturare questo sport nella sua interezza, questo almeno è quello che ho capito allenandomi sulle tre discipline, osservando le gare e partecipandovi.
 

aetius

Gregario
2 Novembre 2007
552
101
Ivrea
Visita sito
la mia era un'indicazione di massima poi ognuno fa quel che vuole, volendo si può pedalare pure con gli zoccoli olandesi :cry, tuttavia un paio di considerazioni serie vanno fatte:

Vengo da anni di ciclismo e posso affermare con certezza che le scarpe da tri sono troppo aperte e ventilate per un uso a 365gg l'anno, vanno benissimo in estate ma non per l'inverno, specie se sono molto traforate e senza patta come le mie Garneux, ci puoi metter tutte le calze termiche e i copriscarpe che vuoi ma ti voglio veder a pedalarci a gennaio.

La seconda è che una scarpa da bdc ha caratteristiche di calzata diverse, molto più aderenti e adatte alle dinamiche tipiche di quello sport, le mie SIDI Ergo Carbon 2 sono due guanti, cosa che non posso dire delle Garneaux da tri che pur calzando bene non raggiungono mai l'aderenza delle SIDI.
Ciao,
io gli consiglierei delle scarpe da Tri.
Di differente hanno l'anello dietro per poter far passare l'elastico e calzarle "in moto".
Per il resto con le mie (DMT DTR1 con chiusura a boa) ci ho fatto di tutto senza problemi. la calzabilita' dipende tanto dalla scarpa (e dal piede) non tanto dallo "scopo".
Le ho usate anche in inverno, con copriscarpe invernali senza alcun problema e non erano piu' fredde delle scarpe da bdc che avrei usato altrimenti.

Le scarpe da bdc invece in una gara di triathlon sono scomode.
Per fare un t1 con "un salto in bici" e poi infilarsi le scarpe in fondo basta provare 10 minuti nel cortile di casa e in qualche modo si fa.
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
5.912
1.930
Visita sito
la mia era un'indicazione di massima poi ognuno fa quel che vuole, volendo si può pedalare pure con gli zoccoli olandesi :cry, tuttavia un paio di considerazioni serie vanno fatte:

Vengo da anni di ciclismo e posso affermare con certezza che le scarpe da tri sono troppo aperte e ventilate per un uso a 365gg l'anno, vanno benissimo in estate ma non per l'inverno, specie se sono molto traforate e senza patta come le mie Garneux, ci puoi metter tutte le calze termiche e i copriscarpe che vuoi ma ti voglio veder a pedalarci a gennaio.

La seconda è che una scarpa da bdc ha caratteristiche di calzata diverse, molto più aderenti e adatte alle dinamiche tipiche di quello sport, le mie SIDI Ergo Carbon 2 sono due guanti, cosa che non posso dire delle Garneaux da tri che pur calzando bene non raggiungono mai l'aderenza delle SIDI.

Poi sui tempi: capisco che al tuo livello perdere 10" in T1 ha un significato, ma per me o per lui che stiamo iniziando ora limare 10" è nulla nel computo generale della gara, poi è chiaro che ci iscriviamo per fare il nostro meglio ma al nostro livello quello che perdiamo nelle transizioni è nulla in confronto a quello che perdiamo per le scarse condizioni fisiche o l'inesperienza, e dannarsi per essere arrivato 149° invece che 150° su 150 iscritti per aver perso tempo qualche secondo in T1 lo trovo inutile.

Poi concordo che le transizioni sono parte integrante della gara e bisogna allenarle, ma non si diventa triathleti da oggi a domani e ci vuole tempo per maturare questo sport nella sua interezza, questo almeno è quello che ho capito allenandomi sulle tre discipline, osservando le gare e partecipandovi.

1) ok che il freddo ed il caldo sono soggettivi, ma tutti i triathleti del nord italia che conosco, pedalano 365g l'anno con le scarpe da tri ed a nessuno si sono staccati i piedi. personalmente in zona di bologna, dove a gennaio fa un freddo becco, esco con calze estive e copriscarpe in lycra felpata, senza problemi

2) dici che i miei consigli non vanno bene per i principianti, poi tiri in ballo delle scarpe da quasi 300€ come le sidi ergo carbon? dai su...

3) con un cambio fatto come si deve, rispetto a mettere le scarpe in t1, guadagni molto più di 10", inoltre, se si parla di gare con scia, al tempo in t1, va sommato quello che si può guadagnare prendendo un gruppo più veloce in bici. quindi non si tratta di guadagnare 1 posizione, ma spesso qualche decina
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
6.455
1.255
Visita sito
Bici
Colnago V1-r
1) ok che il freddo ed il caldo sono soggettivi, ma tutti i triathleti del nord italia che conosco, pedalano 365g l'anno con le scarpe da tri ed a nessuno si sono staccati i piedi. personalmente in zona di bologna, dove a gennaio fa un freddo becco, esco con calze estive e copriscarpe in lycra felpata, senza problemi

Anche io giro con le sole scarpe in inverno senza nessuna protezione, però la questione è soggettiva perchè vedo tanta gente che indossa protezioni anche di 3mm in neoprene per proteggersi, in ogni caso preferisco avere scarpe specifiche ma questa è una mia scelta ovviamente.

2) dici che i miei consigli non vanno bene per i principianti, poi tiri in ballo delle scarpe da quasi 300€ come le sidi ergo carbon? dai su...

Forse non mi sono espresso bene, non mi sognerei minimamente di consigliare le Ergo 2 ad un neofita perchè sarebbero inutilmente dispendiose e forse anche scomode, il mio era un paragone tra scarpe da bdc e da tri, e per farlo ho citato quelle che posseggo e cioè SIDI e Garneaux, ma l'esempio si poteva fare anche con due entry level, la sostanza non sarebbe cambiata ovviamente.

3) con un cambio fatto come si deve, rispetto a mettere le scarpe in t1, guadagni molto più di 10", inoltre, se si parla di gare con scia, al tempo in t1, va sommato quello che si può guadagnare prendendo un gruppo più veloce in bici. quindi non si tratta di guadagnare 1 posizione, ma spesso qualche decina

Ma figurati se non sono d'accordo su questa cosa, tuttavia trovo che il principio sia applicabile in pieno a chi ha esperienza e per il quale ogni secondo limato ha un peso, un neofita per inesperienza perderà tempo dappertutto, nei gruppi poi è vero che bisogna entrarci a tutti i costi ma bisogna saperci stare dentro e rimanerci e questa non è cosa da tutti.

Concludo facendo un esempio a mio parere esplicativo, nella gara di Trani, avendo fatto una schifezza di frazione nuoto, potevo fare la T1 più veloce del mondo, sarei rimasto comunque solo (com'è accaduto) ad inseguire gli altri, e seppure avessi fatto una T2 ultraveloce il tempo nella corsa mi avrebbe comunque condannato alle ultime posizioni in classifica.

Da principiante nel tri, ma da veterano nello sport oramai ragiono con disillusione, e sono convinto che per un novizio come me c'è ancora molto da migliorare altrove prima di limare secondi nei cambi.
 

aetius

Gregario
2 Novembre 2007
552
101
Ivrea
Visita sito
Ma figurati se non sono d'accordo su questa cosa, tuttavia trovo che il principio sia applicabile in pieno a chi ha esperienza e per il quale ogni secondo limato ha un peso, un neofita per inesperienza perderà tempo dappertutto, nei gruppi poi è vero che bisogna entrarci a tutti i costi ma bisogna saperci stare dentro e rimanerci e questa non è cosa da tutti.
vero, ma credo anche che faccia piacere provare a fare le cose "al meglio". Credo sia anche una questione di soddisfazione personale. Poi magari non influisce enormemente sul risultato, ma alle fine la maggior parte di noi lo fa per la propria soddisfazione.
Inoltre il rischio di rovinare le tacchette o peggio romperle correndoci sopra e' abbastanza elevato. personalmente lo eviterei

Concludo facendo un esempio a mio parere esplicativo, nella gara di Trani, avendo fatto una schifezza di frazione nuoto, potevo fare la T1 più veloce del mondo, sarei rimasto comunque solo (com'è accaduto) ad inseguire gli altri, e seppure avessi fatto una T2 ultraveloce il tempo nella corsa mi avrebbe comunque condannato alle ultime posizioni in classifica.
se arrivi in t1 isolato, facile che riparti isolato, ma se riesci a trovare qualcuno e' tutto di guadagnato. E se non si e' tra i primi e' anche piu' facile che i ciclisti con cui ci si trova non siano dei fenomeni paranormali e che si riesca a starci insieme. almeno per un po'.

Da principiante nel tri, ma da veterano nello sport oramai ragiono con disillusione, e sono convinto che per un novizio come me c'è ancora molto da migliorare altrove prima di limare secondi nei cambi.
Guarda io ho cominciato con il Tri solo un paio di anni fa. Conosco i miei limiti (molti) sulla preparazione e sulla prestazione, ma credo anche che laddove si possa fare bene/meglio ci si debba almeno provare.
Qualche volta si riesce, qualche volta no, ma si impara sempre qualcosa.

Pareri del tutto personali ovviamente
 

CRAMPO36

Novellino
20 Settembre 2008
73
14
Ancona
Visita sito
Io farei anche notare all'amico neofita che le scarpe tri, quelle con velcro, hanno le linguette che si aprono verso l'esterno per evitare che si infilino tra corona e catena una volta che si pedala a piedi nudi sulle scarpe agganciate prima di arrivare in T2.
Magari se non si ha esperienza si può anche pensare di partire dalla T1 con le scarpe calzate, anche facendosi centinaia di metri correndo sulle tacchette, ma aumenta la possibilità di scivolare, raccogliere terra erba fango, si rovinano-spaccano le tacchette ecc (non sempre si trovano tappeti belli lindi e tirati da percorrere in T1).

Inoltre prima di raggiungere la t2 è sempre utile pedalare un po a piedi nudi, non solo per velocizzare la transizione, ma anche per permettere una migliore circolazione del sangue ai piedi (dita) in vista della corsa....e questo anche i neofiti tendono/dovrebbero farlo.

Dovendo scegliere un solo paio di scarpe, io prenderei quelle da tri, per questioni legate alla "performarce" ma anche per quelle di sicurezza.
 

Pecosbill

Pedivella
4 Giugno 2018
304
14
42
Augsburg
Visita sito
Bici
Wilier Triestina Mortirolo
Io vi ringrazio per tutti questi aiuti. Li leggo con attenzione. Credo che propenderó per una scarpa da triathlon ma qui dove abito non ci sono negozi adatti. La taglia va presa giusta oppure come il running, circa ½ numero più grande per essere più comodi?
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
6.455
1.255
Visita sito
Bici
Colnago V1-r
Io vi ringrazio per tutti questi aiuti. Li leggo con attenzione. Credo che propenderó per una scarpa da triathlon ma qui dove abito non ci sono negozi adatti. La taglia va presa giusta oppure come il running, circa ½ numero più grande per essere più comodi?

La dovresti misurare, ogni marca ha una sua calzata, in linea generale un numero in più, ma ci sono marche dove è necessario prenderle anche due numeri più grandi (io ho 41 e le Garneaux sono 43)

Se acquisti on line sui siti dei venditori trovi anche i regoli del costruttore per prendere la misura, ma onestamente non è che mi fidi tanto perchè entra in gioco anche la forma dei piedi, però puoi sempre cambiarle, ma attenzione a non montarci la tacchetta altrimenti rischi che non le prendano indietro.
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
5.912
1.930
Visita sito
Io vi ringrazio per tutti questi aiuti. Li leggo con attenzione. Credo che propenderó per una scarpa da triathlon ma qui dove abito non ci sono negozi adatti. La taglia va presa giusta oppure come il running, circa ½ numero più grande per essere più comodi?

regolati con la lunghezza in cm, deve essere come quella da running. magari prima dell'acquisto scrivi un'email al venditore, è anche nel suo interesse non dovere gestire un eventuale reso
 

dyames

Apprendista Passista
12 Giugno 2010
1.101
686
48
Vittorio Veneto
Visita sito
Bici
Bmc TMR01 Three
Secondo me se fate degli sprint dove la zona cambio è di 20 mt puoi benissimo farla con le scarpe da bdc ma se devi fare un mezzo o un Ironman dove di solito la Transition è lunga centinaia di metri minimo ti voglio vedere a correre con le scarpette hai piedi, poi se non avete fretta vi prendete tutto il tempo che volete e passeggiate è solo questione di comodità e rapidità nell'affrontare il tragitto. Ci sono tanti che le usano.

le scarpe da tri sono troppo aperte e ventilate per un uso a 365gg l'anno, vanno benissimo in estate ma non per l'inverno
Io ho le shimano Tr32, aperte e ventilate, le uso 365gg l'anno e d'inverno con la pioggia e il freddo uso i calzari in neopreme della Craft e ti dico che il freddo ai piedi non lo soffro più di tanto.
 

jack.ciclista

Apprendista Cronoman
29 Agosto 2012
3.342
1.033
Visita sito
Bici
bici
... le transizioni fatte a modo sono la cosa meno faticosa per guadagnare tempo

Concordo in pieno. Ne conosco tanti che entrano in T1 minuti prima di me per poi iniziare a pedalare dopo...

Restando in argomento io sto usando una bici da ciclocross con cui faccio anche strada e triathlon, ed ho montato gli attacchi spd anche sulle scarpe da triathlon (DHB), e devo dire che la differenza rispetto agli attacchi da strada non è poi molta, mentre partire con le scarpe aperte e legate fa guadagnare decine di secondi, soprattutto in gare con scia

Volete l'elenco delle mie scarpe ?
1 paio da triathlon DHB
1 paio da strada Diadora (anche queste con SPD)
1 paio strada invernali Nortwave
2 paia ciclocross estive Diadora
2 paia ciclocross invernali (cinesi prese su aliexpress)
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
6.455
1.255
Visita sito
Bici
Colnago V1-r
Secondo me se fate degli sprint dove la zona cambio è di 20 mt puoi benissimo farla con le scarpe da bdc ma se devi fare un mezzo o un Ironman dove di solito la Transition è lunga centinaia di metri minimo ti voglio vedere a correre con le scarpette hai piedi, poi se non avete fretta vi prendete tutto il tempo che volete e passeggiate è solo questione di comodità e rapidità nell'affrontare il tragitto. Ci sono tanti che le usano.

Infatti mi riferivo a gare corte.

Io ho le shimano Tr32, aperte e ventilate, le uso 365gg l'anno e d'inverno con la pioggia e il freddo uso i calzari in neopreme della Craft e ti dico che il freddo ai piedi non lo soffro più di tanto.

Buona soluzione, che però odio perchè fa sudare i piedi, anche in pieno inverno uso al massimo i puntali.
 

ernia

Apprendista Cronoman
28 Settembre 2005
3.522
1.569
Visita sito
Ma che pedali hai? Ma con queste scarpe, posso correre/camminare in zona di Transizione T1 e T2?
Non capisco perchè ti incapponisci a voler correre nelle zone cambio, io l'ho fatto per un po' ma se mi avessero spiegato subito il sistema di fissaggio delle scarpe al telaio col piffero,,,
Prendi un paio di scarpe tri e pedala, poi ci pensi

@Darius
Non ti offendere, ho letto del tuo paragone Garneaux vs Sidi sulla calzata. Sidi calza più stretto, devi paragonare le Garneaux da triathlon con le T2 se vuoi un paragone serio, non credo che la calzata diversa sia per differenza modello road-tri ma per casa costruttrice.
Della Sidi ho le t2 e due modelli MTB (uno invernale), calzano tutti uguale. Mai preso le road perchè mi sono sempre trovato bene con le T2, magari perdevo due colpi di pedale mentre le mettevo appunto perchè aderenti ma a me piace avere il piede stretto.
Ma a -5 d'inverno esco con le scarpe invernali e i copriscarpe Gore Tex invernali.

@gipsy
abiti a Bologna ora?
 
  • Mi piace
Reactions: dyames

dyames

Apprendista Passista
12 Giugno 2010
1.101
686
48
Vittorio Veneto
Visita sito
Bici
Bmc TMR01 Three
Ma che pedali hai? Ma con queste scarpe, posso correre/camminare in zona di Transizione T1 e T2?

In effetti non capisco xchè ti fissi.
Queste scarpe sono uguali alle altre, io ho le tacchette look e volendo ci puoi camminare/correre, i primi sprint li facevo con le scarpe ai piedi, poi ho imparato a lasciare le scarpe sulla bici e a correre a piedi nudi.


Sent from my iPhone using BDC-Forum mobile app
 

Pecosbill

Pedivella
4 Giugno 2018
304
14
42
Augsburg
Visita sito
Bici
Wilier Triestina Mortirolo
Sarà una stupida fissazione, ho paura che scegliendo look ad esempio, poi mi posso precludere scarpe che non sono compatibili con tale sistema...é una scemenza?
 

ernia

Apprendista Cronoman
28 Settembre 2005
3.522
1.569
Visita sito
Sarà una stupida fissazione, ho paura che scegliendo look ad esempio, poi mi posso precludere scarpe che non sono compatibili con tale sistema...é una scemenza?
Abbastanza :mrgreen:
Hanno quasi tutti look, a volte ho visto speedplay ma di solito si usano i look.
Ad ogni modo sono cose che affini più avanti e alla fin fine non hanno niente a che fare col correre scalzo in zona cambio, lo fai con qualsiasi attacco.
 

Pecosbill

Pedivella
4 Giugno 2018
304
14
42
Augsburg
Visita sito
Bici
Wilier Triestina Mortirolo
Abbastanza :mrgreen:
Hanno quasi tutti look, a volte ho visto speedplay ma di solito si usano i look.
Ad ogni modo sono cose che affini più avanti e alla fin fine non hanno niente a che fare col correre scalzo in zona cambio, lo fai con qualsiasi attacco.
mi sto fissando perché ho sentito che a Karlsfeld dove faró il mio primo triathlon olimpico sarebbe vietato attaccare le scarpe ai pedali per uscire dalla T1 scalzo...quindi dovrei farlo con le scarpe ai piedi... ma ora ho chiesto direttamente alla organizzazione e sto aspettando una risposta.

Cmq, mi state orientando per i look.. i look keo 3 sono sufficienti per pedalare senza problemi? sono gli entry level.