Apro e chiudo il mio OT con un unico intervento:
che le strade italiane facciano schifo lo sappiamo, che nel cuneese e parte del torinese non si sfruttino le potenzialità delle alpi occidentali è palese (parlo di natura, turismo, sport tutto a livello eco-sostenibile).
capisco chi si lamenta di un asfalto generalmente mal messo sul percorso della coppi rispetto ad alcuni anni fa ma trovo assurdo ritenere ridicoli i percorsi su strade bianche per bdc.
la bdc nasce in un periodo in cui la maggior parte delle strade erano bianche e solo negli ultimi anni per via del carbonio si specializza in mezzi ultra tirati su tutti i fronti, dal peso ai limiti di utilizzo. una bdc vecchia scuola in acciaio o alluminio è perfettamente in grado di sopportare bene uno sterrato come quello del Finestre o simili, una bdc in carbonio non troppo tirata lo è allo stesso modo.
personalmente il fondo su cui si pedala ha poca importanza, l'importante è il contesto. le poche volte che ho messo le ruotine della bdc su uno sterrato in buone condizioni ho goduto tantissimo e mi sono divertito un casino, molto più di quanto sia divertente una mtb.
una mtb su uno sterrato in buone condizioni è una palla immensa, la mtb è fatta per percorsi tecnici e sentieri divertenti in discesa, non per autostrade di terra battuta.
la bdc su uno sterrato in ottime condizioni ti permette di sentire ogni minima asperità del terreno, ti permette di vedere la piccola impronta che lascia il copertone sul terreno, ti trasmette tutte le vere sensazioni della strada senza darti l'impressione di pedalare "sul velluto".
e soprattutto ti permette di rivivere le stesse sensazioni che si vivevano nel ciclismo di un tempo.