La settimana scorsa sono stato a Milano per un consulto medico, purtroppo la biopsia non ha fornito dati certi, c’è una discordanza tra l’osservazione morfologica e la risposta molecolare, nel senso che si osservano cellule amorfe ma la risposta del marker è negativa, cosa che da una parte depone bene perché in prima battuta fa propendere per una neoplasia benigna, ma dall’altra non consente una diagnosi certa, per questo motivo i chirurghi non vogliono intervenire ancora perché la posta in gioco è alta (un rene) e correttamente voglio essere sicuri di quello che fanno, pertanto mi hanno rimandato a una TAC da fare a ottobre (in concomitanza con la gara sigh!) per osservare l’evoluzione e decidere, l’intervento dovrà comunque essere fatto ma sapere esattamente la natura della neoformazione consentirà di modulare meglio l’impatto demolitivo.
Insomma una bella scocciatura, quello che mi sta provando non è la cosa in se ma l’attesa senza poter fare nulla, e per me che preferisco l’azione all’attendismo è una sofferenza.
Per tutto ciò la ripresa sportiva va a rilento, troppo visto che vorrei partecipare all’Olimpico del 21 ottobre a Scario, purtroppo la situazione per come si è messa non mi fa stare sereno e concentrato, per il momento sto facendo solo richiami di fondo nelle tre discipline, non ho la testa per pensare alla qualità, anche svegliarmi alle 6 per entrare in vasca al momento è un sacrificio perchè che se va bene riesco a dormire (agitato) poche ore, comunque sto pensando di andare lo stesso, anche impreparato, giusto per finirla… e per distrarmi.