Puó essere un buon approccio; se non ce l'hai, ti consiglio il suo libro "Correre secondo Orlando Pizzolato", best seller del podismo, approccio piuttosto classico ma rivolto molto agli amatori; spiega inoltre come trovare il ritmo di soglia, il VO2Max e in base a quello calcolare gli altri ritmi; penso che nella libreria di uno sportivo questo libro non debba mancare :)Domanda agli esperti: come sapete nella corsa sono una frana (non che nelle altre due sia molto meglio eh! ), e dopo poco più di sei mesi riesco a chiudere i 5K con la poco dignitosa media di 5:30, purtroppo i 10K rappresentano ancora un limite, a chiuderli li chiudo ma con fatica, e se voglio fare olimpici devo migliorare la resistenza perchè se mi stanco da fresco figurati dopo le due frazioni precedenti.
Orlando Pizzolato sostiene che per aumentare le distanze in sicurezza, e vincere anche la resistenza mentale alla fatica, è necessario insistere sul fondo lento e alternare corsa a soste, per esempio 10' run e 1' stop, la breve pausa consentirebbe di riposare quel po' che consente di correre più a lungo senza distruggersi, ogni settimana di almeno tre sessioni si dovrebbe provare ad aumentare di un chilometro, lui sostiene che questo metodo è usato anche dai pro per preparare le lunghe distanze e le ultramaratone.
Voi che ne pensate?
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