In linea generale, l'adozione di una "linea" nutrizionale prevede quantomeno una minima conoscenza di base. Nel caso di alcuni tipi di decisioni alimentari dettate ,e da ragioni salutistiche e da ragioni etico filosofiche, la cosa diventa ancora piu' importante.
Io ho grande fiducia e rispetto della cultura accademica. Purtroppo in molti campi e, in particolare, in quello medico e nutrizionale, ultimamente si stanno manifestando una serie impressionante di laureati all'università di google i quali dimenticano che si puo' leggere di tutto e di piu' ma se non si hanno le basi accademiche per poter scremare e comprendere (fisiologia, chimica, biologia molecolare e chi piu' ne ha piu' ne metta), se non si ha una esperienza basata sul campo, il confronto continuo con pazienti e patologie, diventa davvero difficile non cadere in un vortice di informazioni che dicono tutto ed il contrario di tutto.
E di danni provocati da quella che io chiamo "cultura del riporto" (me lo ha detto mio cugggino che lo ha sentito dal medico della nazionale di bocce che lo ha imparato dal campione del mondo di salto con l'asta che ne ha avuto conferma in rete...
) sono notevoli, sia a livello fisico che a livello culturale perchè, per l'appunto, riportano una cultura distorta e superficiale.
Non a caso, le poche volte che sono intervenuto in questo topic, ho sempre consigliato, soprattutto a chi avesse problemi o decidesse di intraprendere vie alimentari poco note, di rivolgersi ad un valido nutrizionista o medico dietologo.
Poi ci sarebbe da aprire un intero capitolo, o forse un libro, relativo alla professione medica e ad i suoi rappresentanti, ma questo è altro discorso.
Purtroppo la decadenza culturale della società si evidenzia anche in coloro i quali, per l'appunto, dovrebbero essere la spina dorsale delle attività accademiche.
Caro
@never give up! , la frase ricorrente che si sente ripetere in studio mia moglie dai pazienti è.."ho letto in internet"...e ti posso assicurare che arrivano persone che hanno già caricato il proprio organismo di danni notevoli. Sia che siano essi onnivori, sia che siano vegetariani o vegani. Dunque, il mio consiglio al nostro amico è sempre quello: leggi, informati e rivolgiti ad un professionista.
Certo è che rimane necessario sapersi ascoltare e non disattendere i segnali di allarme che il nostro fisico ci invia.