Spingere rapportoni. Dubbi a riguardo

pippofastidio

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Buonasera,
Scusate la domada un pò particolare. Ma la faccio visto la poca esperienza che ho.
Cosa vuol dire quando si dice che qualcuno ha buona gamba perchè in pianura riesce a spingere rapportoni (quindi penso duri)? Per esempio io ho una bici gravel/cx con coperture da 37 semislick dove ho il 42 monocorona davanti con cassetta 11/36 11v.
Di solito in pianura vado ad una cadenza da 85-90 rpm.
Quindi riesco a spingere il 42 con il 17 il 15 e il 13. Se vado un pò più duro anche il 12 (80-85 rpm) per brevi tratti.
L'11 solo in rari casi, vedi discesa o altro.
In fin dei conti, che gamba possiedo?
Grazie 1000
 
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samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
X me non ha buona gamba chi riesce a spingere rapportoni...ha buona gamba chi riesce a far velocità meglio se a cadenza alta quindi propedeutico a una efficienza più duratura.
Questo di base....poi x un giudizio su di te, dalle righe di un post si ha una idea troppo superficiale e potenzialmente imprecisa e fuorviante.
Un consiglio....Non badare al rapportone. Bada all'efficienza di pedalata: pedalata rotonda. Cadenza alta ma non troppo, da non saltellare sulla sella x capirci.
 

pippofastidio

Novellino
9 Aprile 2018
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X me non ha buona gamba chi riesce a spingere rapportoni...ha buona gamba chi riesce a far velocità meglio se a cadenza alta quindi propedeutico a una efficienza più duratura.
Questo di base....poi x un giudizio su di te, dalle righe di un post si ha una idea troppo superficiale e potenzialmente imprecisa e fuorviante.
Un consiglio....Non badare al rapportone. Bada all'efficienza di pedalata: pedalata rotonda. Cadenza alta ma non troppo, da non saltellare sulla sella x capirci.
Io pedalo già a cadenza alta (cerco di stare sempre sui 90 rpm in pianura).
Se spingo ogni tanto i rapportoni, prendo subito un pò di velocità in più e noto che quasi sempre i battiti si abbassano un pò, rispetto a pedalare sempre agile. Chiaro che è andatura che non riesco a tenere a lungo, visto che si sente lo sforzo sui quadricipiti.
Quando spingo rapportoni per un pò, mi sembra quasi di rifiatare. Stesso cosa quando salgo di due marce e mi alzo sulla sella.
 

dave_and_roll

Apprendista Scalatore
9 Settembre 2009
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Giant TCR Advanced Pro Disc 2017...finalmente
Buonasera,
Scusate la domada un pò particolare. Ma la faccio visto la poca esperienza che ho.
Cosa vuol dire quando si dice che qualcuno ha buona gamba perchè in pianura riesce a spingere rapportoni (quindi penso duri)? Per esempio io ho una bici gravel/cx con coperture da 37 semislick dove ho il 42 monocorona davanti con cassetta 11/36 11v.
Di solito in pianura vado ad una cadenza da 85-90 rpm.
Quindi riesco a spingere il 42 con il 17 il 15 e il 13. Se vado un pò più duro anche il 12 (80-85 rpm) per brevi tratti.
L'11 solo in rari casi, vedi discesa o altro.
In fin dei conti, che gamba possiedo?
Grazie 1000
un certo signore ora coi capelli bianchi, vincitore tra l'altro di un giro d'italia, una milano sanremo, 3 parigi roubaix, 2 giri di lombardia, campione del mondo su strada e pista, e recordman dell'ora (poi annullato per questioni tecniche) ha detto: per andare forte bisogna pedalare agili azionando rapporti lunghi.
a mio avviso spingere rapportoni a basse rpm è una sorta di cel'hodurismo in voga specialmente, almeno nella mia zona, tra ciclisti di una certa età o gente inesperta. frase tipo è: a ma quella salita fatta col 28 (numero a caso) non vale, sono capaci tutti, vuoi mettere farla col 21 (altro numero a caso)? fa niente poi se il macho col 21 arriva su mezz'ora dopo e con gambe e schiena distrutte rispetto al pappamolla col 28.
ora in giro vedo, da dopo dell'avvento della sky, gente che tende a fare l'opposto: frullare scompostamente a tutti i costi in qualsiasi condizione.
quello che ho notato io è che alla fine la cadenza va sì allenata ma senza stravolgere troppo le cose. mi spiego. Dopo anni di bici ho notato che in piano la mia cadenza ottimale con la bici da corsa è tra i 103 ed i 108 rpm. di più o di meno vado fuori giri. mentre invece con la bici da cronometro la mia pedalata si abbassa e sto circa 10 rpm più basso. se cerco di aumentare a oltre 100 rpm mi scompongo e perdo efficienza. così come se scendo sotto le 93 pedalate (all'incirca ovviamente, non è che c'è un muro). quindi ho accettato come mia 'confort zone' i 103-108 rpm su bici da corsa e 93-98 rpm su bici da TT. le cadenze sono riferite ovviamente allo stesso giro (o stesso tipo di percorso) in condizioni simili e cercando di rimanere nella stessa zona di allenamento (z1 z2 z3 etc etc, non zona geografica ). se cmq cerchi il numero magico di rpm a ciu stare, beh non esiste, o meglio non è uguale per tutti. Io ci sono arrivato con l'esperienza.
ah quel signore che citavo prima era un tale Francesco Moser
 
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un certo signore ora coi capelli bianchi, vincitore tra l'altro di un giro d'italia, una milano sanremo, 3 parigi roubaix, 2 giri di lombardia, campione del mondo su strada e pista, e recordman dell'ora (poi annullato per questioni tecniche) ha detto: per andare forte bisogna pedalare agili azionando rapporti lunghi.
a mio avviso spingere rapportoni a basse rpm è una sorta di cel'hodurismo in voga specialmente, almeno nella mia zona, tra ciclisti di una certa età o gente inesperta. frase tipo è: a ma quella salita fatta col 28 (numero a caso) non vale, sono capaci tutti, vuoi mettere farla col 21 (altro numero a caso)? fa niente poi se il macho col 21 arriva su mezz'ora dopo e con gambe e schiena distrutte rispetto al pappamolla col 28.
ora in giro vedo, da dopo dell'avvento della sky, gente che tende a fare l'opposto: frullare scompostamente a tutti i costi in qualsiasi condizione.
quello che ho notato io è che alla fine la cadenza va sì allenata ma senza stravolgere troppo le cose. mi spiego. Dopo anni di bici ho notato che in piano la mia cadenza ottimale con la bici da corsa è tra i 103 ed i 108 rpm. di più o di meno vado fuori giri. mentre invece con la bici da cronometro la mia pedalata si abbassa e sto circa 10 rpm più basso. se cerco di aumentare a oltre 100 rpm mi scompongo e perdo efficienza. così come se scendo sotto le 93 pedalate (all'incirca ovviamente, non è che c'è un muro). quindi ho accettato come mia 'confort zone' i 103-108 rpm su bici da corsa e 93-98 rpm su bici da TT. le cadenze sono riferite ovviamente allo stesso giro (o stesso tipo di percorso) in condizioni simili e cercando di rimanere nella stessa zona di allenamento (z1 z2 z3 etc etc, non zona geografica ). se cmq cerchi il numero magico di rpm a ciu stare, beh non esiste, o meglio non è uguale per tutti. Io ci sono arrivato con l'esperienza.
ah quel signore che citavo prima era un tale Francesco Moser
Ciao, pedalare agili usando rapporti lunghi significa correre parecchio no? :)
Quindi dici che è sempre meglio pedalare a cadenze elevate a qualsiasi velocità? In pianura intendo
Grazie 1000
 

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La cadenza di pedalata per andar forte sulle lunghe distanze dovrebbe rimanere costante (diciamo da 90-100 a 120-130), quello che cambia sono i rapporti usati, più si è forti più si riesce a mantenere quelle cadenze con rapporti lunghi.
Mettere un rapporto lungo e andare a 70-80 di cadenza non significa spingere un rapportone, significa che non si è abbastanza allenati per tirarlo con una cadenza adeguata superando la resistenza dell'aria.

Ovviamente questo vale per la pianura, in salita si pedala ad una cadenza più bassa.
 
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La cadenza di pedalata per andar forte sulle lunghe distanze dovrebbe rimanere costante (diciamo da 90-100 a 120-130), quello che cambia sono i rapporti usati, più si è forti più si riesce a mantenere quelle cadenze con rapporti lunghi.
Mettere un rapporto lungo e andare a 70-80 di cadenza non significa spingere un rapportone, significa che non si è abbastanza allenati per tirarlo con una cadenza adeguata superando la resistenza dell'aria.

Ovviamente questo vale per la pianura, in salita si pedala ad una cadenza più bassa.
Quindi mantenere cadenze elevate con rapporti lunghi, significa in parole povere, andare piu' veloci no?:°°(
 

dave_and_roll

Apprendista Scalatore
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Ciao, pedalare agili usando rapporti lunghi significa correre parecchio no? :)
Quindi dici che è sempre meglio pedalare a cadenze elevate a qualsiasi velocità? In pianura intendo
Grazie 1000
a cadenze elevate, non snaturando il gesto tecnico ed atletico. se devi autocostringerti a pedalare saltellando sulla sella tutto scomposto perché BISOGNA PEDALARE AGILI perché i prof fanno così, beh è inutile. come ti dicevo, se dovessi io pedalare alle stesse rpm con la bici da TT e con la bici da corsa non sarei ugualmente efficace.
quindi il consiglio a spanne è di provare a stare sopra le 90-95 e vedere poi dove posizionarsi. Io parlo di bici da corsa, di gravel non conosco nulla. Ricorda anche che, per farla breve, pedalando agile si stimola maggiormente il sistema cardiocircolatorio facendo meno sforzo muscolare, mentre pedalando duro si agisce di più sul sistema muscolare della gamba (che dopo poco si ingolfa). Questa è una semplificazione ma è per rendere l'idea. Ovviamente va da se che il troppo stroppia. pedalare agile inoltre comporta un maggior consumo di o2 e personalmente è anche un mio indicatore di 'forma': se non riesco a stare nella mia abituale confort zone e tendo ad indurire perché non ce la faccio, è segnale di qualcosa che non va.
spero, avendo semplificato di bruttissimo, di aver reso l'idea e di non aver confuso ancora di più le cose. E di non aver scritto cazzate. Il succo è: vai agile senza eccedere cercando anche l'efficienza del gesto tecnico.
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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Non vorrei guastarvi la festa, ma sono anni che pedalo a cadenze considerate per gli altri basse, credo che ognuno debba usare le proprie caratteristiche. La mia media di pedalata in una uscita è di 67-70 tra pianura/vallonato e salita. A livello muscolare per me è la cadenza ideale, che mi consente di tenere un certo ritmo ed una certa intensità. Ovvio che riesco ad andare anche ad 80-90-100, ma a parità di velocità non riesco ad usare una cadenza così agile molto a lungo, perché l'impegno cardiaco è ovviamente maggiore. Ma non ho problemi a portare questa cadenza per molte ore, ci faccio e ho fatto giri da 170-200 km, e anche oltre. Chiaramente con un po' più di affaticamento a livello muscolare, ma neanche tanto, perché lo recupero bene ed il giorno dopo se prendo la bici riesco a pedalare ancora discretamente.

Il mio termine di paragone è quello della miglior resa: sono 20 anni che vado in bici, ho fatto atletica a livello agonistico da giovane e ormai mi conosco molto bene, e ho potuto negli anni sperimentare che la cadenza ideale per me è in quel range. Sarà perché non sono un passista e non uno veloce in pianura, e che abitando in pianura e trovandomi le prime volte in gruppo ho dovuto adeguare la mia pedalata scoprendo che l'unico modo per minimizzare i danni e riuscire a dare qualche cambio era appunto riuscire a mantenere un certo tipo di cadenza. In salita invece non ho mai avuto problemi, peso 60 kg. x 1,78 ed in effetti mi trovavo meglio sulle salite con pendenze a strappi, alcuni ripidi, altri con tratti per recuperare, che facevo rilanciando spesso utilizzando un rapporto lungo. Difficile per me piantarmi se gestivo bene la cadenza ed il cuore, mentre mi capitava di andare fuori giri alleggerendo il rapporto e cercando di alzare la cadenza (alla stessa velocità).

Chiaro che spingere un rapporto più lungo aumentando la cadenza porta più velocità, più performance, ma questo è un altro discorso, vuol dire avere watt e credo che sarebbe l'auspicio di ogni ciclista amatoriale. Nel mio caso non è una crociata pro rapportone, è solo per far capire che ho cercato di assecondare ciò che mi riesce più congeniale. Per dire, mio fratello che è 1,80 per 78 kg., se spinge i rapporti che faccio girare io in pianura si pianta, l'ultimo test FTP che ha fatto all'aperto in pianura ha avuto come risultato 325 W a 95 rpm. E mi ha detto di aver avuto la sensazione di poter andar meglio alzando la cadenza.

Quindi come ha detto qualcuno "mettere un rapporto lungo e andare a 70-80 di cadenza non significa spingere un rapportone, significa che non si è abbastanza allenati per tirarlo con una cadenza adeguata superando la resistenza dell'aria" è una analogia che non ha fondamento, perché nel mio caso sono abbastanza allenato (10.000-15.000 km l'anno da anni) che mi pare di superare lo stesso la resistenza dell'aria :-)
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
un certo signore ora coi capelli bianchi, vincitore tra l'altro di un giro d'italia, una milano sanremo, 3 parigi roubaix, 2 giri di lombardia, campione del mondo su strada e pista, e recordman dell'ora (poi annullato per questioni tecniche) ha detto: per andare forte bisogna pedalare agili azionando rapporti lunghi.
a mio avviso spingere rapportoni a basse rpm è una sorta di cel'hodurismo in voga specialmente, almeno nella mia zona, tra ciclisti di una certa età o gente inesperta. frase tipo è: a ma quella salita fatta col 28 (numero a caso) non vale, sono capaci tutti, vuoi mettere farla col 21 (altro numero a caso)? fa niente poi se il macho col 21 arriva su mezz'ora dopo e con gambe e schiena distrutte rispetto al pappamolla col 28.
ora in giro vedo, da dopo dell'avvento della sky, gente che tende a fare l'opposto: frullare scompostamente a tutti i costi in qualsiasi condizione.
quello che ho notato io è che alla fine la cadenza va sì allenata ma senza stravolgere troppo le cose. mi spiego. Dopo anni di bici ho notato che in piano la mia cadenza ottimale con la bici da corsa è tra i 103 ed i 108 rpm. di più o di meno vado fuori giri. mentre invece con la bici da cronometro la mia pedalata si abbassa e sto circa 10 rpm più basso. se cerco di aumentare a oltre 100 rpm mi scompongo e perdo efficienza. così come se scendo sotto le 93 pedalate (all'incirca ovviamente, non è che c'è un muro). quindi ho accettato come mia 'confort zone' i 103-108 rpm su bici da corsa e 93-98 rpm su bici da TT. le cadenze sono riferite ovviamente allo stesso giro (o stesso tipo di percorso) in condizioni simili e cercando di rimanere nella stessa zona di allenamento (z1 z2 z3 etc etc, non zona geografica ). se cmq cerchi il numero magico di rpm a ciu stare, beh non esiste, o meglio non è uguale per tutti. Io ci sono arrivato con l'esperienza.
ah quel signore che citavo prima era un tale Francesco Moser
Parlare di cadenza e basta non vuol dire niente, occorre aggiungere anche un riferimento per quanto riguarda sforzo/prestazione.
In pianura puoi tenere i 35 km/h (numero a caso) col 50/11 a 70 rpm, come col 50/19 a 110 (sempre numeri a caso), ma molto probabilmente il rapporto giusto è quello che ti fa girare le gambe a 95-105 rpm, diciamo il 50/14.
Ora se qualcun altro dice che lui in pianura va a 90 rpm col 50/11, sicuramente fa una velocità maggiore di uno che frulla a 110 un 50/19.
Quello del 50/11 tira il rapportone, l’altro fa solo girare le gambe.
 

pippofastidio

Novellino
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a cadenze elevate, non snaturando il gesto tecnico ed atletico. se devi autocostringerti a pedalare saltellando sulla sella tutto scomposto perché BISOGNA PEDALARE AGILI perché i prof fanno così, beh è inutile. come ti dicevo, se dovessi io pedalare alle stesse rpm con la bici da TT e con la bici da corsa non sarei ugualmente efficace.
quindi il consiglio a spanne è di provare a stare sopra le 90-95 e vedere poi dove posizionarsi. Io parlo di bici da corsa, di gravel non conosco nulla. Ricorda anche che, per farla breve, pedalando agile si stimola maggiormente il sistema cardiocircolatorio facendo meno sforzo muscolare, mentre pedalando duro si agisce di più sul sistema muscolare della gamba (che dopo poco si ingolfa). Questa è una semplificazione ma è per rendere l'idea. Ovviamente va da se che il troppo stroppia. pedalare agile inoltre comporta un maggior consumo di o2 e personalmente è anche un mio indicatore di 'forma': se non riesco a stare nella mia abituale confort zone e tendo ad indurire perché non ce la faccio, è segnale di qualcosa che non va.
spero, avendo semplificato di bruttissimo, di aver reso l'idea e di non aver confuso ancora di più le cose. E di non aver scritto cazzate. Il succo è: vai agile senza eccedere cercando anche l'efficienza del gesto tecnico.
Si, sei stato chiarissimo.. sulla gravel riesco a stare sui 90rpm. Quando salgo di cadenza, sopra ai 100, allora mi accorgo che inizio a saltellare sulla sella.
Mi sono anche accorto pero' che se vado sempre agile, i muscoli delle gambe non si stancano ma il cuore si.. nel senso che devo mettere un rapporto piu duro e scendere di cadenza, cosi da far scendere i battiti. E' normale tutto cio'?
 

pippofastidio

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Parlare di cadenza e basta non vuol dire niente, occorre aggiungere anche un riferimento per quanto riguarda sforzo/prestazione.
In pianura puoi tenere i 35 km/h (numero a caso) col 50/11 a 70 rpm, come col 50/19 a 110 (sempre numeri a caso), ma molto probabilmente il rapporto giusto è quello che ti fa girare le gambe a 95-105 rpm, diciamo il 50/14.
Ora se qualcun altro dice che lui in pianura va a 90 rpm col 50/11, sicuramente fa una velocità maggiore di uno che frulla a 110 un 50/19.
Quello del 50/11 tira il rapportone, l’altro fa solo girare le gambe.
Io ho un monocorona da 42 con 11-36 11v
 

Choufi

Novellino
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[QUOTE="pippofastidio, post: 6339691, member: 112848"
Cosa vuol dire quando si dice che qualcuno ha buona gamba perchè in pianura riesce a spingere rapportoni (quindi penso duri)? [/QUOTE]
A mio avviso quando si dice che uno ha buona gamba è perchè riesce ad esprimere wattaggi consistenti in tempi altrettanto consistenti, vale per il piano così come per la salita, quanto alle rpm o rapporti ognuno adotta i propri anche se la regola generale ultima dice che agili sia meglio e Froome ne è un esempio, ma ci sono esempi anche contrari tipo Ullrich.
 

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La relazione tra efficienza e cadenza non è un fattore soggettivo ma oggettivo, è stato riscontrato dal punto di vista biomeccanico che per il corpo umano è meglio avere una cadenza di pedalata che non vada sotto i 75-80, meglio se sopra i 90.

Quindi mantenere cadenze elevate con rapporti lunghi, significa in parole povere, andare piu' veloci no?:°°(

Beh si, su questo non ci piove

a cadenze elevate, non snaturando il gesto tecnico ed atletico. se devi autocostringerti a pedalare saltellando sulla sella tutto scomposto perché BISOGNA PEDALARE AGILI perché i prof fanno così, beh è inutile.

Non so quali siano le cadenze che provocano questi saltellamenti ma se a 100-110 di cadenza si saltella sulla sella significa che ci sono grossi errori di posizionamento e regolazione misure sulla bici.
Una cadenza realmente elevata significa sopra i 130.
I ciclisti su pista con le fixed superano addirittura le 200 pedalate al minuto.
 
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Beh si, su questo non ci piove



Non so quali siano le cadenze che provocano questi saltellamenti ma se a 100-110 di cadenza si saltella sulla sella significa che ci sono grossi errori di posizionamento e regolazione misure sulla bici.
Io su gravel (quindi no bdc) in pianura, se vado oltre i 100-105 rpm sento che la pedalata non è più rotonda come a 90rpm, come appunto se saltellassi leggermente sul posto..
Per questo motivo devo scalare un rapporto per tornare a 90-95rpm circa..
Visita biomeccanica fatto un mesetto fà e mi sento posizionato molto bene in sella.
Non sò, magari su bdc si riescono a tenere velecità di cadenze più alte? O non c'entra nulla. Quindi bdc, gravel e mtb si equivalgono sotto questo aspetto?
 

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Io su gravel (quindi no bdc) in pianura, se vado oltre i 100-105 rpm sento che la pedalata non è più rotonda come a 90rpm, come appunto se saltellassi leggermente sul posto..
Per questo motivo devo scalare un rapporto per tornare a 90-95rpm circa..
Visita biomeccanica fatto un mesetto fà e mi sento posizionato molto bene in sella.

Anche per riuscire a pedalare a cadenze elevate bisogna allenarsi e allenare il gesto motorio.
Non è che basta girare le gambe, bisogna capire come "pedalare rotondi" fino a quando non diventa un gesto naturale.

La stessa cosa accade per chi corre a piedi, non è che basta mettersi un paio di scarpe da running e via, bisogna esercitarsi per avere la giusta falcata, il giusto appoggio del piede.

Anche sviluppare la tecnica richiede anni tanto quanto sviluppare il fisico.
 
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La relazione tra efficienza e cadenza non è un fattore soggettivo ma oggettivo, è stato riscontrato dal punto di vista biomeccanico che per il corpo umano è meglio avere una cadenza di pedalata che non vada sotto i 75-80, meglio se sopra i 90.



Beh si, su questo non ci piove



Non so quali siano le cadenze che provocano questi saltellamenti ma se a 100-110 di cadenza si saltella sulla sella significa che ci sono grossi errori di posizionamento e regolazione misure sulla bici.
Una cadenza realmente elevata significa sopra i 130.
I ciclisti su pista con le fixed superano addirittura le 200 pedalate al minuto.
Io nn ho messo nessun numero ho solo detto di stare attenti a nn pedalare troppo agile snaturando il gesto tecnico. Mi pare di essere stato chiaro. Che poi cadenza elevata sia 90, 130, 150, 200 o 2000rpm io nn lo so, io sostengo che nn esista un numero assoluto. Per me in bdc 105rpm è normale, per un utente tipo @green dolphin sarà alta cadenza. E sarebbe cadenza elevata anche per me se usassi la bici da TT, perdendo anche efficacia nel gesto tecnico. Questo ho scritto
Dei pistard nn è il caso di parlarne qui visto che l'utente in questione è uno che fa tutt'altro, ovvero gravel e principiante. Ps i pistard superano le 200rpm su sprint, qui si parla di altro
 
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