Il Ciucarun, il campanile di Olivetti

ziobill

Novellino
5 Giugno 2009
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10
Rondissone (TO)
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Non so quanti di voi abbiano seguito la fiction su Adriano Olivetti, in onda sulla Rai due settimane fa; con Luca Zingaretti nel ruolo del grande ed indimenticato imprenditore eporediese. Ebbene, una delle location scelte mi aveva particolarmente colpito, trattasi di un campanile romanico, che svetta solitario in mezzo ad un prato, senza chiesa accanto (demolita in passato perché pericolante). In quel luogo, almeno nella fiction, Adriano si soffermava a riflettere e a pensare, una sorta di buen ritiro personale. Evidentemente quel luogo non aveva colpito solo il sottoscritto, il fine settimana successivo alla messa in onda della miniserie, il paese di Bollengo è stato letteralmente preso d'assalto da turisti alla ricerca del campanile solitario. Dopo una ricerca in internet ho scoperto che si trattava del campanile romanico di San Martino, soprannominato in luogo "Ciucarun". Sabato scorso, ho proposto ad un amico di andarci, ed eccolo qui…
 

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ziobill

Novellino
5 Giugno 2009
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Rondissone (TO)
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Raggiungerlo è abbastanza facile, si percorre la Serra per poche centinaia di metri, e poi si svolta a sinistra quando indicato; la strada sale abbastanza, con due puntate al tredici per cento (forse qualcosa di più), Gli ultimi due-trecento metri non sono asfaltati ma comunque percorribili con un minimo d'attenzione, in particolar modo al ritorno. La torre del campanile è visibile solamente quando ci si arriva, è una discreta faticata ma vi assicuro che ne vale la pena. Dalla Serra al Ciucarun saranno poco più di tre chilometri, la zona è molto pittoresca, in particolare in questi giorni, con i colori dell'autunno a farla da padrone. Saluti. ziobill
 

Marcoalfa

Pignone
23 Giugno 2013
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Siena
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Bici
Scott CR1 Comp
No, mi sembra di ricordare che la porta è murata (vedi foto). Comunque il fascino del luogo è notevole, a prescindere dal ricordo di Adriano Olivetti.

Già in foto è molto bello, dal vivo deve essere stupendo. In effetti la porta è murata, ci sta che lo abbiano fatto perchè è pericolante anche il campanile ed è pericoloso salirci?
 

ziobill

Novellino
5 Giugno 2009
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Rondissone (TO)
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Allora, il campanile è ben saldo (almeno così mi è parso), credo che l'abbiano murato per evitare appunto che qualcuno potesse farsi male salendo, quella pericolante era la chiesa che sorgeva accanto, fatta demolire dal vescovo di Ivrea nel 1731. Di seguito allego una descrizione del sito recuperata dal portale del comune di Bollengo. Il Campanile romanico di San Martino si trova in mezzo ad un ampio pianoro con vista sulle montagne della Valle d'Aosta e sta solitario come una sentinella al limite tra il bosco di castagno che lo sovrasta a monte e la distesa di prati che lo circonda, a mezza costa sul fianco sud della Serra quasi a vegliare i paesi sparsi nell'ampia pianura sottostante. Il campanile di San Martino é l' ultimo resto della chiesa omonima nei pressi della quale sorgeva il borgo medievale di Paerno. Per quanto non si abbiano notizie certe sulle origini, le caratteristiche architettoniche dell'edificio inducono a collocarle nell'XI° secolo. Il primo documento che riguarda la chiesa di San Martino risale alla fondazione nel 1250 del borgo fortificato di Bollengo, per volontà della città di Ivrea. In quella circostanza si ingiunse alla popolazione di Paerno e di altri abitati vicini di abbandonare le proprie case e di trasferirsi nel nuovo borgo. In pochi decenni a Paerno non rimase altro che la chiesa in pietra col suo campanile, destinata tuttavia a permanere a lungo come luogo di culto per la popolazione locale, tradizionalmente devota al santo dedicatario. Il progressivo degrado della costruzione è documentato da un testo del 1477, anno in cui essa cessa di essere parrocchia autonoma e continua a funzionare soltanto come oratorio. Nel 1731 un decreto vescovile ordina la demolizione della chiesa, "divenuta quasi spelonca di briganti". Rimane, solitario, il campanile le cui "Ciocaron" da secoli non fanno più sentire i loro rintocchi. Per finire allego una piantina per raggiungerlo in bicicletta, ricordo che gli ultimi 2-300 metri non sono asfaltati, ma comunque percorribili. Saluti
 

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Hawk83

Ammiraglia
19 Aprile 2009
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Bellano (LC)
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Allora, il campanile è ben saldo (almeno così mi è parso), credo che l'abbiano murato per evitare appunto che qualcuno potesse farsi male salendo, quella pericolante era la chiesa che sorgeva accanto, fatta demolire dal vescovo di Ivrea nel 1731. Di seguito allego una descrizione del sito recuperata dal portale del comune di Bollengo. Il Campanile romanico di San Martino si trova in mezzo ad un ampio pianoro con vista sulle montagne della Valle d'Aosta e sta solitario come una sentinella al limite tra il bosco di castagno che lo sovrasta a monte e la distesa di prati che lo circonda, a mezza costa sul fianco sud della Serra quasi a vegliare i paesi sparsi nell'ampia pianura sottostante. Il campanile di San Martino é l' ultimo resto della chiesa omonima nei pressi della quale sorgeva il borgo medievale di Paerno. Per quanto non si abbiano notizie certe sulle origini, le caratteristiche architettoniche dell'edificio inducono a collocarle nell'XI° secolo. Il primo documento che riguarda la chiesa di San Martino risale alla fondazione nel 1250 del borgo fortificato di Bollengo, per volontà della città di Ivrea. In quella circostanza si ingiunse alla popolazione di Paerno e di altri abitati vicini di abbandonare le proprie case e di trasferirsi nel nuovo borgo. In pochi decenni a Paerno non rimase altro che la chiesa in pietra col suo campanile, destinata tuttavia a permanere a lungo come luogo di culto per la popolazione locale, tradizionalmente devota al santo dedicatario. Il progressivo degrado della costruzione è documentato da un testo del 1477, anno in cui essa cessa di essere parrocchia autonoma e continua a funzionare soltanto come oratorio. Nel 1731 un decreto vescovile ordina la demolizione della chiesa, "divenuta quasi spelonca di briganti". Rimane, solitario, il campanile le cui "Ciocaron" da secoli non fanno più sentire i loro rintocchi. Per finire allego una piantina per raggiungerlo in bicicletta, ricordo che gli ultimi 2-300 metri non sono asfaltati, ma comunque percorribili. Saluti
Ok, grazie o-oo-o
 

Abu Yasin

Passista
30 Novembre 2008
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Bici
LOOK 595 Ultra
Ottima segnalazione.... o-o

Credo se ne parli dettagliatamente nel volume specifico della collezione "Italia Romanica", pubblicata da Jaka Book sulla fine degli anni '70 e nel corso del ventennio successivo...

Appena riesco vado a recuperare il volume e vedo di integrare questo interessante 3d...