Allenamento polarizzato

gioadelu

Novellino
7 Giugno 2010
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Tagliaro
Grazie davvero per la spiegazione. Stasera mi copio/incollo tutti i vari messaggi che sono usciti qua in un file Word che almeno ho tutto ordinato e posso rifletterci con calma.

Ultima domanda (per ora :mrgreen: ), forse la più "complicata": ma a livello di periodizzazione, come imposteresti il discorso (qualche post fa avevo scritto di quello che volevo fare come gare...). Facciamola più semplice, ti dico cosa penserei di fare io così su due piedi:
1. da qua a fine gennaio/inizio febbraio prevalentemente lavori di forza (cose come quelle da te menzionate sopra eventualmente solo su rulli, visto che in strada qui saremo a zero gradi fino a quel periodo e la vedo dura spingere così). Eventualmente un po' di black hole (poca però :mrgreen: ) in uscite di gruppo.
2. da inizio febbraio cominciare con lavori del genere (sia in pianura che in salita) magari cercando l'alta intensità ma con volume qualitativo complessivo inizialmente ridotto (per evitare di cuocersi già a marzo, considerando che il "picco" lo cerco tra metà maggio e metà giugno).

Ho detto sciocchezze? :-x o-o

No non hai detto sciocchezze secondo me, forza dinamica e/o massima, aggiungerei tanto potenziamento del Vo2max nei primi 2 mesocicli ( è risaputo che il vo2max si trascina dietro tutte le altre zone). Il vo2max lo alleni in qualsiasi modo, corsa a piedi sulle scale, corsa in salita, circuit training, sempre tutto con rapporto 1:1 (es. 30/30) e ripartendo quando la fc è scesa almeno di 25-30 bpm rispetto alla fase attiva.
Una volta che hai portato al massimo la tua forza e il vo2max, parti da un livello più elevato per lavorare su tutto il resto.
Non commettere l'errore di lavorare sulla resistenza alla forza, prima di aver portato al massimo la forza. Questo vale in generale...
se vali 5 in una scala da 1 a 10, e ti metti a lavorare sulla resistenza, stai lavorando sul resistere al 5. Non è che diventerai 6, ma solo più resistente al 5.
Devi prima elevare il tuo massimale, e poi lavorare sulla resistenza a quel massimale.
Su una salita secca dai 10', se ti metti a lavorare sulla resistenza, sarai più bravo a rifare la salita più volte in 10', ma il massimale resterà 10'. Quindi prima aumenti il massimale di forza e vo2max in modo da riuscire a fare la salita in 9', 8'. quando sei al massimo puoi iniziare a lavorare di resistenza in modo da poter ripeter quella prrestazione più volte.
Ho semplificato, ma è così..
 
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No non hai detto sciocchezze secondo me, forza dinamica e/o massima, aggiungerei tanto potenziamento del Vo2max nei primi 2 mesocicli ( è risaputo che il vo2max si trascina dietro tutte le altre zone). Il vo2max lo alleni in qualsiasi modo, corsa a piedi sulle scale, corsa in salita, circuit training, sempre tutto con rapporto 1:1 (es. 30/30) e ripartendo quando la fc è scesa almeno di 25-30 bpm rispetto alla fase attiva.
Una volta che hai portato al massimo la tua forza e il vo2max, parti da un livello più elevato per lavorare su tutto il resto.
Non commettere l'errore di lavorare sulla resistenza alla forza, prima di aver portato al massimo la forza. Questo vale in generale...
se vali 5 in una scala da 1 a 10, e ti metti a lavorare sulla resistenza, stai lavorando sul resistere al 5. Non è che diventerai 6, ma solo più resistente al 5.
Devi prima elevare il tuo massimale, e poi lavorare sulla resistenza a quel massimale.
Su una salita secca dai 10', se ti metti a lavorare sulla resistenza, sarai più bravo a rifare la salita più volte in 10', ma il massimale resterà 10'. Quindi prima aumenti il massimale di forza e vo2max in modo da riuscire a fare la salita in 9', 8'. quando sei al massimo puoi iniziare a lavorare di resistenza in modo da poter ripeter quella prrestazione più volte.
Ho semplificato, ma è così..

Grazie del contributo. Scendiamo ancora più al lato pratico. In ambito esclusivamente ciclistico come "porti al massimo forza e vo2max"? Intendo: fammi qualche esempio di lavoro che ci si capisce meglio! o-o
 

gioadelu

Novellino
7 Giugno 2010
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Tagliaro
Grazie del contributo. Scendiamo ancora più al lato pratico. In ambito esclusivamente ciclistico come "porti al massimo forza e vo2max"? Intendo: fammi qualche esempio di lavoro che ci si capisce meglio! o-o
Grazie del contributo. Scendiamo ancora più al lato pratico. In ambito esclusivamente ciclistico come "porti al massimo forza e vo2max"? Intendo: fammi qualche esempio di lavoro che ci si capisce meglio! o-o

per il vo2max, ne dico una delle tante, 10x30/30 in z5 anche 2 volte a settimana è così via..
Per la forza,io adoro lo squat col massimale perché ti porta la testa in territori inesplorati, ma esistono in bici protocolli di forza dinamica molto efficaci. La cosa piuimportante è non fossizzarsi e diversificare le metodologie per avevrr più risultato.
Non dimenticare che la forza o strenght è uno schema da acquisire, la forza è gia in noi, vanno solo ricostruite situazioni che ti "obbligano" a tirarla fuori, come la mamma che per salvare il suo bimbo solleva un'automobile. lo squat al massimale è un esempio se si ha una buona tecnica.

Tanti diranno: ma se in bici usi solo 1/3 della forza massimale che hai,perché sprecare energia a migliorate il massimale?
Perché 1/3 di 90kg è 30, 1/3 di 120 è 40! Buttali via
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Grazie del contributo. Scendiamo ancora più al lato pratico. In ambito esclusivamente ciclistico come "porti al massimo forza e vo2max"? Intendo: fammi qualche esempio di lavoro che ci si capisce meglio! o-o
se googli allenare vo2max trovi una marea di spunti, più che altro per la corsa, ma applicabili facilmente e opportunamente anche al ciclismo. Trovi anche un articolo postato da massa sul magazine del forum (stranamente) molto chiaro ed esaustivo.

Piuttosto
la domanda, rivolta a tutti
leggendo qua e la sul vo2max salta fuori che i primi 60-90 secondi, ma talvolta anche 4 minuti (dal sito di albanesi) possono essere soprattutto a carico del sistema anaerobico. Se io volessi ridurre al minimo "l'interferenza" della componente anaerobica, soprattutto quando, a inizio stagione, si fanno ripetute relativamente brevi (sui 3 minuti) come posso fare?
1 - partire fortissimo per i primi 15-30 secondi per poi stabilizzare il passo sull'intensità desiderata
2 - fare 2-3 minuti intorno alla soglia e poi alzare il ritmo a intensità intorno al vo2max

La 1 mi sembra, soprattutto per il periodo, un po' eccessiva, la 2 ipotesi mi sembra più plausibile. Ma non so se partendo forte, ma al di sotto del vo2max la componente anaerobica venga comunque (e quanto) stimolata.
Non so questa cosa sul vo2max non mi è molto chiara.

Forse esercizi tipo over/under o soglia+allunghi sarebbero più indicati allo scopo
 
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Gregario
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se googli allenare vo2max trovi una marea di spunti, più che altro per la corsa, ma applicabili facilmente e opportunamente anche al ciclismo. Trovi anche un articolo postato da massa sul magazine del forum (stranamente) molto chiaro ed esaustivo.

Piuttosto
la domanda, rivolta a tutti
leggendo qua e la sul vo2max salta fuori che i primi 60-90 secondi, ma talvolta anche 4 minuti (dal sito di albanesi) possono essere soprattutto a carico del sistema anaerobico. Se io volessi ridurre al minimo "l'interferenza" della componente aerobica, soprattutto quando, a inizio stagione, si fanno ripetute relativamente brevi (sui 3 minuti) come posso fare?
1 - partire fortissimo per i primi 15-30 secondi per poi stabilizzare il passo sull'intensità desiderata
2 - fare 2-3 minuti intorno alla soglia e poi alzare il ritmo a intensità intorno al vo2max

La 1 mi sembra, soprattutto per il periodo, un po' eccessiva, la 2 ipotesi mi sembra più plausibile. Ma non so se partendo forte, ma al di sotto del vo2max la componente anaerobica venga comunque (e quanto) stimolata.
Non so questa cosa sul vo2max non mi è molto chiara.

Forse esercizi tipo over/under o soglia+allunghi sarebbero più indicati allo scopo
Uhm... ti puoi spiegare meglio? Non mi è proprio chiaro il tuo discorso. Tieni presente che il sistema aerobico lavora sempre e comunque, poi a seconda degli sforzi si accendono (in ordine) anaerobico lattacido e anaerobico alattacido, ma quando sei (per dire) in una condizione anaerobica alattacida, gli altri due sistemi energitici non è che sono spenti, anzi, vanno a tutta (per quanto piccolo il loro contributo possa essere rispetto al meccanismo più potente).

Poi in parallelo hai l'attivazione "nervosa" delle fibre muscolari, che in questo caso è un "continuum", teoricamente al 100% dell'attivazione nervosa hai il 100% dell'attivazione delle fibre muscolari interessate (in pratica non si arriva mai al 100% per vari motivi, fatica dell'SNC, e sistema nervoso non allenato ad attivarsi propriamente in quel dato sforzo)
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Uhm... ti puoi spiegare meglio? Non mi è proprio chiaro il tuo discorso. Tieni presente che il sistema aerobico lavora sempre e comunque, poi a seconda degli sforzi si accendono (in ordine) anaerobico lattacido e anaerobico alattacido, ma quando sei (per dire) in una condizione anaerobica alattacida, gli altri due sistemi energitici non è che sono spenti, anzi, vanno a tutta (per quanto piccolo il loro contributo possa essere rispetto al meccanismo più potente).


appunto, voglio solo minimizzare il contributo del sistema anaerobico in un range di intensità che rientra comunque nel massimo sforzo aerobico.
E' un discorso teorico ma poco chiaro praticamente, almeno per me.
ad esempio ipotizzando di fare ripetute al vo2max (o poco meno) sui 3 minuti è lecito pensare che il lavoro a carico del sistema anaerobico sia quasi preponderante? Il sistema anaerobico (alatt. elatt.) entra in gioco ad ogni ripetuta nello stesso modo o già dalla seconda si può osservare una diminuzione del suo contributo?
 

Denteavvelenato

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per il vo2max, ne dico una delle tante, 10x30/30 in z5 anche 2 volte a settimana è così via..
Per la forza,io adoro lo squat col massimale perché ti porta la testa in territori inesplorati, ma esistono in bici protocolli di forza dinamica molto efficaci. La cosa piuimportante è non fossizzarsi e diversificare le metodologie per avevrr più risultato.
Non dimenticare che la forza o strenght è uno schema da acquisire, la forza è gia in noi, vanno solo ricostruite situazioni che ti "obbligano" a tirarla fuori, come la mamma che per salvare il suo bimbo solleva un'automobile. lo squat al massimale è un esempio se si ha una buona tecnica.

Tanti diranno: ma se in bici usi solo 1/3 della forza massimale che hai,perché sprecare energia a migliorate il massimale?
Perché 1/3 di 90kg è 30, 1/3 di 120 è 40! Buttali via

Puoi fare esempi di forza dinamica applicata in bici?


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Il Trattore

Maglia Rosa
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se googli allenare vo2max trovi una marea di spunti, più che altro per la corsa, ma applicabili facilmente e opportunamente anche al ciclismo. Trovi anche un articolo postato da massa sul magazine del forum (stranamente) molto chiaro ed esaustivo.

Piuttosto
la domanda, rivolta a tutti
leggendo qua e la sul vo2max salta fuori che i primi 60-90 secondi, ma talvolta anche 4 minuti (dal sito di albanesi) possono essere soprattutto a carico del sistema anaerobico. Se io volessi ridurre al minimo "l'interferenza" della componente aerobica, soprattutto quando, a inizio stagione, si fanno ripetute relativamente brevi (sui 3 minuti) come posso fare?
1 - partire fortissimo per i primi 15-30 secondi per poi stabilizzare il passo sull'intensità desiderata
2 - fare 2-3 minuti intorno alla soglia e poi alzare il ritmo a intensità intorno al vo2max

La 1 mi sembra, soprattutto per il periodo, un po' eccessiva, la 2 ipotesi mi sembra più plausibile. Ma non so se partendo forte, ma al di sotto del vo2max la componente anaerobica venga comunque (e quanto) stimolata.
Non so questa cosa sul vo2max non mi è molto chiara.

Forse esercizi tipo over/under o soglia+allunghi sarebbero più indicati allo scopo

Grazie! La mia domanda sulla tipologia di lavori era riferita soprattutto a quelli di forza (dinamica e non solo) in realtà. Su quelli della Vo2max ho ben presente cosa fare.

Per le risposte alla tua domanda mi viene da pensare a quando correvo e in pista guardavo allenarsi gli 800isti (quindi parliamo di sforzi tra i 2' e i 3'). Loro facevano un sacco di lavori massimali tipo 300/400 partendo "a canna" e cercando di limitare il più possibile il "declino", con ampissimo recupero (robe tipo 5x300 rec. 4' da fermo) quindi molto simile al tuo punto "1". Anche se riconosco che a inizio stagione sia poco consigliabile. Boh, mi "rimetto nell'angolino" e aspetto di leggere spunti interessanti :mrgreen:
 

gx2

via col vento
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Anche se riconosco che a inizio stagione sia poco consigliabile.

proprio quello è il motivo della mia curiosità (leggasi pippone :mrgreen:) lavorare al vo2max è di per sè uno stress, limitare al minimo l'intervento del sistema anaerobico in questo periodo ( per ricercarlo in sedute apposite) mi sembra sensato.
 

gioadelu

Novellino
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se googli allenare vo2max trovi una marea di spunti, più che altro per la corsa, ma applicabili facilmente e opportunamente anche al ciclismo. Trovi anche un articolo postato da massa sul magazine del forum (stranamente) molto chiaro ed esaustivo.

Piuttosto
la domanda, rivolta a tutti
leggendo qua e la sul vo2max salta fuori che i primi 60-90 secondi, ma talvolta anche 4 minuti (dal sito di albanesi) possono essere soprattutto a carico del sistema anaerobico. Se io volessi ridurre al minimo "l'interferenza" della componente aerobica, soprattutto quando, a inizio stagione, si fanno ripetute relativamente brevi (sui 3 minuti) come posso fare?
1 - partire fortissimo per i primi 15-30 secondi per poi stabilizzare il passo sull'intensità desiderata
2 - fare 2-3 minuti intorno alla soglia e poi alzare il ritmo a intensità intorno al vo2max

La 1 mi sembra, soprattutto per il periodo, un po' eccessiva, la 2 ipotesi mi sembra più plausibile. Ma non so se partendo forte, ma al di sotto del vo2max la componente anaerobica venga comunque (e quanto) stimolata.
Non so questa cosa sul vo2max non mi è molto chiara.

Forse esercizi tipo over/under o soglia+allunghi sarebbero più indicati allo scopo
.... Isolare è una utopia e non sarebbe neanche l'ideale,visto che in nessun ambito siamo a compartimenti stagni.
Comunque in linea di massima basta correre col passo giusto per avere prevalentemente l'attivazione enzimatica del vo2max.
Un semplice test sui 6' o 8' dice gia molto sul passo da tenere, e piu sono brevi le ripetute,minore è il contributo energetico aerobico, i primi secondi saranno anaerobici alattacidi,i successivi 60 circa saranno lattacidi. Cmq alla fine il vo2max aumenta se stimoli potentemente il ventricolo sx,che pompa il sangue nel corpo, e secondariamente per il miglioramento dell'economia energetica lattacida. Quindi fondamentale è lanciare il cuore all'insù repentinamente e recuperare quel Po che basta per poter ripetere l'esercizio. La fase passiva di questi allenamenti non dovrebbe essere svolta a livello inferiore del 50% del vo2max
 
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gioadelu

Novellino
7 Giugno 2010
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proprio quello è il motivo della mia curiosità (leggasi pippone :mrgreen:) lavorare al vo2max è di per sè uno stress, limitare al minimo l'intervento del sistema anaerobico in questo periodo ( per ricercarlo in sedute apposite) mi sembra sensato.
Perché scusa,che periodo sarebbe questo? Vuoi allenarti duramente sotto gare??
Lo stress ossidativo,quello che ci uccide,non dipende dallintensita ma dal volume degli allenamenti.
Quindi è esattamente il contrario di ciò che dici ..
 
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gioadelu

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appunto, voglio solo minimizzare il contributo del sistema anaerobico in un range di intensità che rientra comunque nel massimo sforzo aerobico.
E' un discorso teorico ma poco chiaro praticamente, almeno per me.
ad esempio ipotizzando di fare ripetute al vo2max (o poco meno) sui 3 minuti è lecito pensare che il lavoro a carico del sistema anaerobico sia quasi preponderante? Il sistema anaerobico (alatt. elatt.) entra in gioco ad ogni ripetuta nello stesso modo o già dalla seconda si può osservare una diminuzione del suo contributo?
se ti alleni al passo del vo2max il contributo dei sistemi è il meglio che il tuo corpo può dare per quel regime.
Per essere certi di lavorare con la giusta attivazione, la prima ripetuta deve essere più lunga in modo da dare il tempo agli enzimi di attivare pienamente il sistema abaerobico lattacido. Il sistema alattacido non deve preoccuparti,quello si spegne dopo 5secondi al massimo ;)
 

gx2

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.... Isolare è una utopia e non sarebbe neanche l'ideale,visto che in nessun ambito siamo a compartimenti stagni.

non ho mai parlato di isolare nè di lavorare a compartimenti stagni, ti riporto quanto da me scritto

Se io volessi ridurre al minimo "l'interferenza" della componente anaerobica, soprattutto quando, a inizio stagione, si fanno ripetute relativamente brevi (sui 3 minuti) come posso fare?


Comunque in linea di massima basta correre col passo giusto per avere prevalentemente l'attivazione enzimatica del vo2max.
Un semplice test sui 6' o 8' dice gia molto sul passo da tenere, e piu sono brevi le ripetute,minore è il contributo energetico aerobico, i primi secondi saranno anaerobici alattacidi,i successivi 60 circa saranno lattacidi. Cmq alla fine il vo2max aumenta se stimoli potentemente il ventricolo sx,che pompa il sangue nel corpo, e secondariamente per il miglioramento dell'economia energetica lattacida. Quindi fondamentale è lanciare il cuore all'insù repentinamente e recuperare quel Po che basta per poter ripetere l'esercizio. La fase passiva di questi allenamenti non dovrebbe essere svolta a livello inferiore del 50% del vo2max

grazie ma so abbastanza bene come fare i classici esercizi, sono anni che faccio qualità o-o

Perché scusa,che periodo sarebbe questo? Vuoi allenarti duramente sotto gare??
Lo stress ossidativo,quello che ci uccide,non dipende dallintensita ma dal volume degli allenamenti.
Quindi è esattamente il contrario di ciò che dici ..

permettimi, io ho corso da febbraio a ottobre, non è momento ora di spingere troppo sull'acceleratore sforando troppo in zone che vorrei trattare in sedute specifiche e comunque in maniera pù consistente più avanti (da qui la domanda iniziale). Questa è la mia programmazione che ha una sua logica e comunque non è oggetto di discussione.

se ti alleni al passo del vo2max il contributo dei sistemi è il meglio che il tuo corpo può dare per quel regime.
Per essere certi di lavorare con la giusta attivazione, la prima ripetuta deve essere più lunga in modo da dare il tempo agli enzimi di attivare pienamente il sistema abaerobico lattacido. Il sistema alattacido non deve preoccuparti,quello si spegne dopo 5secondi al massimo ;)

ma leggi quello che scrivo?

2 - fare 2-3 minuti intorno alla soglia e poi alzare il ritmo a intensità intorno al vo2max

Di fatto hai scritto 3 messaggi senza centrare il punto della domanda e l'unica mezza risposta che hai dato ricalca un'ipotesi che avevo già fatto nel messaggio iniziale. ;nonzo%
 

gioadelu

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non ho mai parlato di isolare nè di lavorare a compartimenti stagni, ti riporto quanto da me scritto






grazie ma so abbastanza bene come fare i classici esercizi, sono anni che faccio qualità o-o



permettimi, io ho corso da febbraio a ottobre, non è momento ora di spingere troppo sull'acceleratore sforando troppo in zone che vorrei trattare in sedute specifiche e comunque in maniera pù consistente più avanti (da qui la domanda iniziale). Questa è la mia programmazione che ha una sua logica e comunque non è oggetto di discussione.



ma leggi quello che scrivo?



Di fatto hai scritto 3 messaggi senza centrare il punto della domanda e l'unica mezza risposta che hai dato ricalca un'ipotesi che avevo già fatto nel messaggio iniziale. ;nonzo%
tranquillo, non ho capito niente io, buon allenamento!
 
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Snickers

Gregario
4 Marzo 2016
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appunto, voglio solo minimizzare il contributo del sistema anaerobico in un range di intensità che rientra comunque nel massimo sforzo aerobico.
E' un discorso teorico ma poco chiaro praticamente, almeno per me.
ad esempio ipotizzando di fare ripetute al vo2max (o poco meno) sui 3 minuti è lecito pensare che il lavoro a carico del sistema anaerobico sia quasi preponderante? Il sistema anaerobico (alatt. elatt.) entra in gioco ad ogni ripetuta nello stesso modo o già dalla seconda si può osservare una diminuzione del suo contributo?
Ahhhh, eh, prima dell'edit avevi scritto "aerobico"... comunque no, di base è semplicemente stare sotto la soglia, perché appena il corpo richiede uno sforzo maggiore, la caldaia si accende, e non dipende dalla frequenza cardiaca questo.
Con un misuratore di potenza, o conoscendo bene le strade (e te stesso) puoi lavorare praticamente puramente aerobico.

proprio quello è il motivo della mia curiosità (leggasi pippone :mrgreen:) lavorare al vo2max è di per sè uno stress, limitare al minimo l'intervento del sistema anaerobico in questo periodo ( per ricercarlo in sedute apposite) mi sembra sensato.
Cito un vecchio classico della comicità italiana "A me, me pare na strunzata".

E argomento meglio... un conto è (ed è comprensibile) evitare di spingere come i pazzi in sto periodo viste le implicazioni e complicazioni (allenandosi con questo tempo e spingendo tanto si va ad indebolire le difese immunitarie in un periodo dell'anno non proprio bello, col rischio di ammalarsi), ma in ogni caso non "limiterei al minimo" queste sedute, è come se parlassi del bianco panna (visto che il bianco-bianco è proprio non farne) e del nero (solo sedute ad alta intensità), in mezzo hai una serie di sfumature sicuramente migliori.

Adesso non so come sei messo te ad allenamenti, ma se nella bella stagione ne fai 3 ad alta intensità a settimana, qua ne potresti mettere 2 e basta e magari una settimana ogni 4 solo di pedalata in stile "andare a comprare il pane". Non ti affatichi di certo, ma "al disgelo" sarai sicuramente messo meglio.
 

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Ahhhh, eh, prima dell'edit avevi scritto "aerobico"... comunque no, di base è semplicemente stare sotto la soglia, perché appena il corpo richiede uno sforzo maggiore, la caldaia si accende, e non dipende dalla frequenza cardiaca questo.
Con un misuratore di potenza, o conoscendo bene le strade (e te stesso) puoi lavorare praticamente puramente aerobico.

:clown::clown: era per depistare :mrgreen:
però non ho capito, il puramente aerobico come lo ottieni se pronti via parti a vo2max o poco meno (watt alla mano, ho il misuratore)

Cito un vecchio classico della comicità italiana "A me, me pare na strunzata".

E argomento meglio... un conto è (ed è comprensibile) evitare di spingere come i pazzi in sto periodo viste le implicazioni e complicazioni (allenandosi con questo tempo e spingendo tanto si va ad indebolire le difese immunitarie in un periodo dell'anno non proprio bello, col rischio di ammalarsi), ma in ogni caso non "limiterei al minimo" queste sedute, è come se parlassi del bianco panna (visto che il bianco-bianco è proprio non farne) e del nero (solo sedute ad alta intensità), in mezzo hai una serie di sfumature sicuramente migliori.

Adesso non so come sei messo te ad allenamenti, ma se nella bella stagione ne fai 3 ad alta intensità a settimana, qua ne potresti mettere 2 e basta e magari una settimana ogni 4 solo di pedalata in stile "andare a comprare il pane". Non ti affatichi di certo, ma "al disgelo" sarai sicuramente messo meglio.

il discorso è che vorrei, se è possibile, "scorporare" il più possibile le sedute a vo2max dalla componente anaerobica per poterla allenare a parte con meno frequenza (che non significa trascurarla dunque) e per poter invece martellare maggiormente col vo2max.
Allenare ora il vo2max con i classici on off ad esempio mi porterebbe ad entrare in condizione troppo velocemente e il motivo, imho, è proprio perchè si va a stimolare maggiormente il sistema anaerobico, come in gara.
Non metto in dubbio che sia fondamentalmente na strunzat :mrgreen:

comunque
oggi ad esempio ho fatto 5 ripetute facendo i primi 2 minuti in z4 e poi i restanti 3 minuti in z5

Considerazione a parte
secondo me il discorso dei primi secondi/minuti a carico del sistema anaerobico vale soprattutto se si parte a canna subito magari alzandosi in piedi sui pedali e comunque vale molto più per la corsa a piedi dove il passaggio di stato da quasi fermo a vo2max è proprio fisicamente più violento (non so se mi sono spiegato). Partendo in progressione, anche breve di pochi secondi, io non credo che si vada a stimolare granchè il sistema aerobico.
Praticamente mi sono risposto da solo, me la canto e me la suono violin
 

all_i_need_is_bike

Apprendista Cronoman
22 Marzo 2007
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human-powered
appunto, voglio solo minimizzare il contributo del sistema anaerobico in un range di intensità che rientra comunque nel massimo sforzo aerobico.
E' un discorso teorico ma poco chiaro praticamente, almeno per me.
ad esempio ipotizzando di fare ripetute al vo2max (o poco meno) sui 3 minuti è lecito pensare che il lavoro a carico del sistema anaerobico sia quasi preponderante? Il sistema anaerobico (alatt. elatt.) entra in gioco ad ogni ripetuta nello stesso modo o già dalla seconda si può osservare una diminuzione del suo contributo?
Chiaramente ripetizione dopo ripetizione aumenta il contributo aerobico, ma non è ovviamente solo una questione metabolica. Occorre ragionare in modo da evidenziare i vari aspetti che definiscono e limitano il massimo consumo di ossigeno ed operare di conseguenza. Ad esempio con esercizi intervallati ad alta intensità sono mantenuti per un periodo abbastanza prolungato (perché la situazione è mantenuta anche durante la fase di "recupero": http://www.jssm.org/mob/researchjssm-13-393.xml) elevati valori della gittata sistolica, uno dei fattori che definiscono VO2max. Qualcosa in proposito avevamo già detto, tempo fa :-)xxxx