Sei salito troppo forte rispetto alle tue reali possibilità, tutto qui. E quando parlo di "reali possibilità" non mi riferisco a generali condizioni, ma alla condizione specifica che vivevi in quel momento. Per questo si consiglia sempre di salire in soglia, proprio per avere un margine di sicurezza che prescinde da tante altre variabili (condizioni climatiche, corretta digestione, condizione fisica e allenamento, ritmo sonno/veglia,ecc).
Molto spesso, quando capitano questi "vuoti" improvvisi, la cosa peggiore da fare è quella di buttare roba nello stomaco, solida o liquida che sia. Molto meglio aspettare che la respirazione e il cuore abbiano ripreso una condizione di riposo, prima di ingerire qualcosa, anche per favorirne la reale assimilazione. La crisi di fame poi è tutt'altra cosa e non si presenta di certo dopo 2-3 ore di attività e tanto meno dopo una salita di pochi minuti, ma dopo parecchie ore a ritmi non necessariamente elevati, nelle quali non ci si è programmati in maniera adeguata, mangiando regolarmente di ora in ora. Se faccio colazione ed esco dopo due ore, non è che dopo altre due ore di attività vado in crisi di fame perchè sono passate 4 ore... questo è quello che può accadere ad un neonato, non ad un adulto. Nell'ambito di una uscita lunga 5-6 ore invece cambia tutto e la crisi di fame è in agguato, se non inizio ad assimilare alimenti già dopo la prima ora e per le successive 2-3 ore, per poi integrare maggiormente liquidi nella fase finale.
La cosa migliore è cercare di mangiare bene prima e dopo una uscita, evitando di sovraccaricare lo stomaco durante l'uscita, a maggior ragione se sono attività di 2-3 ore, dove non si ha nemmeno il tempo di assimilare nulla.
Poi contano sempre le sensazioni individuali e di questo occorre tener conto.... nel suo caso ha fatto esperienza nelle salite che ha citato e avrà compreso che 173bpm medi per lui sono da considerarsi troppo.... e in questi casi il cardio serve eccome!