bikeporn - acciaio (parte terza)

Cyboraf

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Wilier SLR 0 su Ultegra Elettrico - Vetta Acciao su Campy
Se non badi al peso e se non hai la potenza di Greipel, per me si. Ma il carbonio ha molti vantaggi per l'agonista, e lo dico da amante dell'acciaio. Il problema dei monoscocca è che l'atleta deve adattarvisi, non il contrario come accade per l'acciaio o il carbonio fasciato.
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Non so di preciso per l'acciaio, la mia bici da corsa acciaiosa non è ancora pronta, ma per quanto mi riguarda ho un telaio in titanio che trovo particolarmente nervoso rispetto alla bici in carbonio che avevo prima, sicuramente lavorando su geometrie sezioni dei tubi si riesce ad ottenere telai racing anche con il metallo.
Io però sviluppo la potenza di un criceto, quindi difficilmente riuscirei a far flettere un telaio, di qualsiasi materiale.

Esattamente...
Se parliamo di amatori, l' agonista, seppure evoluto, non ha in genere la possibilità di farsi un carbonio su misura o anche di scegliere le geometrie più adatte al suo tipo di pedalata e alla sua fisicità.
la sfida è coniugare con sapienza le geometrie racing e il comfort oltre che la bellezza dell' acciaio.
Il su misura dovrebbe essere ciò che nel mondo amatoriale fa la differenza.
se poi parliamo di semplici granfondisti, il carbonio ha davvero tutto questo plus in più.( Senza contare che esiste carbonio e carbonio)
Non voglio riaprire un dibattito che non mi interessa, l'eterna diatriba fra carbonio e metallo, ma esemplificando capire se sia possibile fare gf con bici in metallo, magari anche impegnative come la mdl o la 9colli.
Se il fatto che il metallo in queste competizioni in pratica non esiste sia una questione di marketing o sia razionalmente giustificata, soprattutto per coloro che ambizioni di classifica non ne hanno.
In fondo le medie di 30 anni fa non erano inferiori se non di poco a quelle odierne e considerando la preparazione iper scientifica odierna, credo che in fondo l' evoluzione della tecnica del mezzo non abbia stravolto la situazione ( certo rilanci, scatti sono altri per il carbonio ) per loro, figuriamoci per noi..
ripeto è solo una mia curiosità.

@arwen: Titanio bello ma non lo conosco, e avrei paura a pedalarci sopra per quanto costa..
se devo dire la verità la bici più divertente che ho avuto è stato un alluminio/carbonio di Gios.
Reattiva,veloce e anche confortevole
Per quanto riguarda i criceti, beh non sarai Greipel ma se sei andata sullo Stelvio...
 

Ser pecora

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ma capire se sia possibile fare gf con bici in metallo, magari anche impegnative come la mdl o la 9colli.

Questa frase mi ha colpito. Perché mai non si potrebbe fare una GF impegnativa con una bici in acciaio!? O forse intendevi "vincerla"?
In ogni caso mi pare evidente che si...anche perché basta andarci alle GF e qualche bici in acciaio c'è eh...

Detto questo il resto della questione secondo me è di facile soluzione: perché?
Alla fine chi interessato a queste cose? Secondo me solo gli amanti dell'acciaio che in qualche modo vogliono essere "rassicurati" o trovare una giustificazione al proprio gusto.

Il 90% della gente "la fuori" si compra semplicemente quello che gli serve per pedalare, senza curarsi di avere anche un "bell'oggetto", come il 90% della gente guarda l'ora sul display del telefono e non si compra un rolex.
Oggi, con 2000eu circa ti compri una bici montata Ultegra da 7kg. Con cui fai le GF o qualunque altra cosa. La questione del su-misura è altra questione abbondantemente discussa, ma, seriamente, le geometrie attuali vanno benissimo per il 95% della gente. Chi ha bisogno del su-misura è solo perché fa parte di una piccola percentuale di gente con peculiarità fisiche, come altezze smisurate, etc..
Se poi entriamo nel campo delle "caratteristiche di guida", per cui uno vuole caratteristiche molto particolari del telaio, a mio avviso entriamo nel campo quasi del paranormale o dell'audiofilia, come quelli che grazie ad un cavo elettrico sentono "maggior profondità scenica" (ascoltando Justin Bieber magari...).

Io più che parlare di su-misura parlerei di personalizzazione. Il cliente tipo dell'acciaio vuole quello. Vuole un oggetto che lo distingua dalla massa. E magari non solo per la verniciatura (lo si può fare anche col carbonio), ma con qualche dettaglio, qualche particolarità che renda "mia" la bici. E non sia il solito cancello nero-matt che hanno tutti.

Io in questo non ci vedo niente di male, anzi, non serve alcuna giustificazione "prestazionale" a supporto. E' una questione di gusto.
 

Mardot

Velocista
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Ma quello che mi domando è se una bici in acciaio con le dovute geometrie e accorgimenti possa essere realmente racing oltre che stupendamente bella

dipende:
- dal tipo di telaio
- dal tipo di competizione
- dal montaggio

uno Spirit o un XCr per via delle sezioni generose sono adatti a telai molto racing, ma sono lontanissimi dalle prestazioni che può dare un carbonio di buona gamma, soprattutto nella zona movimento

ragion per cui potrebbero essere adatti alle GF con tracciato misto o di alta montagna, ma di certo non a gare in circuito o GF veloci, questo non significa che non li puoi usare, la differenza c'è e oltre certi livelli si sente

Se non badi al peso e se non hai la potenza di Greipel, per me si. Ma il carbonio ha molti vantaggi per l'agonista, e lo dico da amante dell'acciaio. Il problema dei monoscocca è che l'atleta deve adattarvisi, non il contrario come accade per l'acciaio o il carbonio fasciato.

Ormai di monoscocca veri non se ne vedono più, la maggioranza hanno un triangolo fondamentale monoscocca a cui incollano il carro. Questo permette una costruzione più economica e al tempo stesso più modulare in relazione al sizing dei telai. Dire che un atleta deve "adattarsi" ad un telaio, ormai nel panorama attuale è quasi una bestemmia. Se hai un fisico "normolineo" e rientri nei range dove tra l'orizzontale e il verticale hai uno scarto di 2cm di telaio, trovi sicuramente e senza compromessi il tuo telaio top, da montare con gli opportuni componenti che ti permetteranno il tuning ottimo della taglia.

Se non sei normolineo, altezza alta/bassa ma comunque fuori standard, cavallo cortissimo, braccia lunghe/corte, ecc... allora non hai alternative, ti serve il su misura, a prescindere dal materiale. Occhio però perché più i telai sono grandi più l'acciaio flette, mentre il carbonio flette anche lui ma molto meno. Per le taglie piccole invece il paragone è molto più sensato.

Esattamente...
Il su misura dovrebbe essere ciò che nel mondo amatoriale fa la differenza.

Ma proprio no, nel mondo amatoriale i margini di miglioramento sono talmente ampi che un su misura non fa alcuna differenza.

Nel mondo amatoriale un telaio standard opportunamente configurato (arretramento sella, seatpost, handbar drop/reach, lung. stem, lungh. pedivelle) conferisce identiche prestazioni rispetto a un su misura (resta valido il discorso sopra per fisici non "normolinei")

se poi parliamo di semplici granfondisti, il carbonio ha davvero tutto questo plus in più.( Senza contare che esiste carbonio e carbonio)
Non voglio riaprire un dibattito che non mi interessa, l'eterna diatriba fra carbonio e metallo, ma esemplificando capire se sia possibile fare gf con bici in metallo, magari anche impegnative come la mdl o la 9colli.
Se il fatto che il metallo in queste competizioni in pratica non esiste sia una questione di marketing o sia razionalmente giustificata, soprattutto per coloro che ambizioni di classifica non ne hanno.
In fondo le medie di 30 anni fa non erano inferiori se non di poco a quelle odierne e considerando la preparazione iper scientifica odierna, credo che in fondo l' evoluzione della tecnica del mezzo non abbia stravolto la situazione ( certo rilanci, scatti sono altri per il carbonio ) per loro, figuriamoci per noi..
ripeto è solo una mia curiosità.

Per le GF, come dicevo, l'acciaio è senz'altro una valida soluzione, ma la reputo una soluzione come le altre, né maggiore né minore. Anche sul discorso prezzi è da vedere, perché un ottimo telaio in acciaio racing viene a costare tra i 1300 e i 2000, poi ti serve la forca, ecc..... e con quei prezzi trovi telai in carbonio mooooolto validi forcella inclusa.

Alla fine per una GF con un po' di montagne contano soprattutto le ruote, ma anche per una Sanremo da 300km, di sicuro se la fai con delle 32 raggi incrociati in terza oppure con delle alto profilo da 50mm la differenza la senti (sempre che da Voltri in avanti non tiri vento di mare, specialmente libeccio, altrimenti sei fottuto).

In generale molti pensano che avere un acciaio (Spirit, XCr, Reynolds) ti faccia volare in montagna e non ti faccia venire mal di schiena, molti altri pensano che sia fichissimo, io penso che i secondi abbiano sicuramente ragione :cool:, mentre i primi vadano solo troppo piano :==
 
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Sampoo87

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Il vecchio bolide e la nuova Wilier.
Anche perché voglio dire, senza andare troppo indietro nel tempo mio padre faceva il prestigio con la bdc in acciaio, perché aveva solo quella... :-x

Questi discorsi mi lasciano sempre perplesso. Qualche mese fa mi sono sentito dire da un compagno di squadra “Eh ma con un telaio in acciaio non le vinci le GF”. Per la cronaca sia io che il compagno in questione finiamo sempre a metà classifica, a una o due ore dal primo. Lui con Pina F10 Sram Etap Zipp modificate con mozzo ceramici, azzi e mazzi, io con il mio carbonio entry leve e ruote da 2 kg.

Per cui certo che puoi fare qualsiasi cosa con qualsiasi bici, in qualsiasi materiale. Basta salirci su e pedalare.

Se poi perdi lo sprint in una gara a circuito ok, forse il materiale in cui è costruito il telaio incide per un 10%.
 

Cyboraf

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Questa frase mi ha colpito. Perché mai non si potrebbe fare una GF impegnativa con una bici in acciaio!? O forse intendevi "vincerla"?
In ogni caso mi pare evidente che si...anche perché basta andarci alle GF e qualche bici in acciaio c'è eh...
mazza che botte!
In effetti la mia frase era mal posta!
Certo che si può fare, ma quanto e se mi costerebbe di più in termini di sforzo e di tempi..
e la curiosità, ripeto trattasi di curiosità, di capire se accorciare il carro a piacere o scegliere certi angoli possa rendere la bici in acciaio racing tanto quanto quella in carbonio...
Non per autogiustificare l' acquisto...

@Mardot : Si, con 2000 euro compri un bici con cui fai tutto, non è solo una questione economica ma estetica e di esclusività.
Diciamo che le cromature e l' eleganza delle tubazioni non oversize sono un' altra costa per i miei canoni estetici, impagabili. e
Infatti ho sia un carbonio (wilier 101 sr) sia un acciaio con congiunzioni (gios super record) e ti dirò le mie medie di "mezzas..." sui giri sono identiche.. ma le sensazioni sono diverse e i miei pr su segmenti strava in realtà sono stati tutti migliorati (di poco con la Wilier che peserà sicuramente un kg e mezzo se non due in meno avendo anche la forca e la pipa in acciaio)...
Mentre prima di sistemarmi bene in sella (visita bio) con la wilier i miei pr erano tutti ad appannaggio della SR.
In definitiva... non trovo tutta questa differenza di resa fra le due ma forse perché sono una mezzas..
 
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Mardot

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Questi discorsi mi lasciano sempre perplesso. Qualche mese fa mi sono sentito dire da un compagno di squadra “Eh ma con un telaio in acciaio non le vinci le GF”. Per la cronaca sia io che il compagno in questione finiamo sempre a metà classifica, a una o due ore dal primo. Lui con Pina F10 Sram Etap Zipp modificate con mozzo ceramici, azzi e mazzi, io con il mio carbonio entry leve e ruote da 2 kg.
Per cui certo che puoi fare qualsiasi cosa con qualsiasi bici, in qualsiasi materiale. Basta salirci su e pedalare.

Esatto o-o, ed è il discorso che facevo nel post sopra, in ambito amatoriale i margini di miglioramento sono talmente ampi che la differenza non puoi farla con il mezzo.

Se poi perdi lo sprint in una gara a circuito ok, forse il materiale in cui è costruito il telaio incide per un 10%.

Il problema di uno Spirit (ad es.) è che nel movimento centrale è proprio debole, uno sprinter forte rischia (e non sto scherzando) di rompere il telaio in zona carro/movimento. Oltre a ciò è proprio una questione di elasticità, se provi a sprintare con un acciaio o con un carbonio, e hai potenza sufficiente, l'acciaio lo percepisci come una biscia sotto al sedere.

Se metti ruote rigide, da circuito, la situazione ovviamente (fisica e meccanica ci sono amiche.....) peggiora per l'acciaio, ciò che non pieghi da una parte, lo pieghi/spezzi dall'altra. :-x
 

Mardot

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@Mardot : Si con 2000 euro compri un bici con cui fai tutto, non è solo una questione economica ma estetica e di esclusività.
Diciamo che le cromature e l' eleganza delle tubazioni non oversize sono un' altra costa, per i miei canoni estetica, sono impagabili e infatti ho sia un carbonio ( wilier 101 sr) e sia un acciaio con congiunzioni ( gios super record). e dirò le mie medie di "mezza..." sui giri sono identiche.. ma le sensazioni sono diverse e i miei pr su segmenti strava in realtà sono stati tutti migliorati (di poco con La Wilier che peserà sicuramente un kg e mezzo se non due in meno)...
Mentre prima di sistemarmi bene in sella ( visita bio) con la wilier i miei pr erano tutti ad appannaggio della SR.
In definitiva... non trovo tutta questa differenza di resa fra le due ma forse perché sono una mezzas..

Non sei solo tu una mezzas... ma lo siamo tutti noi, quel che dicevo è esattamente questo, a certi livelli (bassi, o comunque molto distanti dai limiti personali) la differenza non la fa il mezzo e nemmeno si riesce a percepire granché.

Se con una preparazione adeguata arrivi ai tuoi limiti, quindi sto parlando di almeno 15mila km (fatti bene, non alla caxxo come faccio io con gli amici), allora inizi a vedere la differenza, sia nelle grandi salite da oltre un'ora di spinta, sia nei percorsi veloci. Occhio che un PR di Strava non significa essere ai limiti... ma sono certo che lo sai già o-o
 
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Ser pecora

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Certo che si può fare, ma quanto e se mi costerebbe di più in termini di sforzo di fatica..

Secondo me le questioni sono da porre in base alla situazione:

-Tanti km e tanto dislivello: conta il peso. 1-2kg su una salita secca di 6-7km sono secondi persi. Ovvero nessuna differenza a livello amatoriale. Su, che ne so, 3000mt di dislivello o più invece cominciano ad essere minuti, e più vai piano e più sono. O in caso contrario più energie sprechi. Quindi, se vuoi fare il KOM sulla salitella solita va bene tutto, ma se vuoi fare la Oetztaler scegli la cosa più leggera che hai. Il carbonio, a parità di montaggio, pesa meno, vien da se. Alla fine, dopo tanta salita, l'idea di faticare di più, ma con stile, non mi attrae.

-Sprint: L'acciaio mediamente flette e tanto. Se uno fa gare in circuito e non vuole il carbonio si compri alluminio. Poi non so con bici particolari in acciaio con carri mostruosi, tipo la BLE di Pegoretti, come funzioni, ma chiaramente il peso sale. Io a 1200W circa ci arrivo su uno sprint e le bici in acciaio che ho flettono palesemente più di quelle in carbonio. In alcuni casi in modo imbarazzante. Figuriamoci per uno forte.

-In discesa: vale il contrario della salita. L'acciaio a parità di peso flette di più, in particolare su taglie grandi, e lo so per esperienza. Quindi o peni di più in salita con un telaio pesante o in discesa avrai una bici che flette, o peggio che va in shimmy. Mettere ruote molto leggere peggiora la cosa come dice Mardot. Io ho un XCR moderno, ma alla fine in discesa non va bene come bici in carbonio che magari pesano anche 1kg in meno.
Una prova casereccia che faccio sempre è andare in piano o leggera discesa e scuotere il manubrio in presa alta, la differenza di flessibilità la si nota subito. Ho delle bici in acciaio che sembrano fatte di burro rispetto quelle in carbonio. L'orizzontale lo vedi quasi flettere a vista. Forse la peggiore che ho la Scapin Dyesis.
 

flavio-san

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in discesa avrai una bici che flette, o peggio che va in shimmy

per gli amici rinominato Shitty....in the pants, se lo provi non lo dimentichi.... 'taaaaccci sua...

comunque qui parlata parlate ma una bella foto mai? siamo su bikeporn o no?
iu


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Ser pecora

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per gli amici rinominato Shitty....in the pants, se lo provi non lo dimentichi.... 'taaaaccci sua...

Io l'ho provato l'ultima volta alla Oetzy 2010, in fondo al primo rettilineo, credo ad almeno 90kmh con una Cinelli Aliante. Sono riuscito a stare in piedi serrando l'orizzontale con le ginocchia e frenando un poco.
Mi ricordo ancora la faccia del pompiere che presidiava lo spartitraffico in fondo che vedendomi vibrare si è messo le mani nei capelli...
Mi viene la pelle d'oca ancora adesso a ripensarci.
 

flavio-san

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l'ultima mia? Stelvio verso Bormio settembre 2015 sotto una pioggia infame, columbus SL, mi sono giocato l'ultima delle nove vite, al ragazzo a cui ho venduto quella bici ho fatto firmare un contratto nel quale si impegnava a non usare mai la bici in discesa.... anche io tecnica di stringere la bici...tra le chiappe.... ma non è stata una scelta, viene naturale stringerle! :-)
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arwen

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Non voglio riaprire un dibattito che non mi interessa, l'eterna diatriba fra carbonio e metallo, ma esemplificando capire se sia possibile fare gf con bici in metallo, magari anche impegnative come la mdl o la 9colli.
Se il fatto che il metallo in queste competizioni in pratica non esiste sia una questione di marketing o sia razionalmente giustificata, soprattutto per coloro che ambizioni di classifica non ne hanno.

Io ho fatto due novecolli con la bici in carbonio, l'anno scorso con quella in titanio e non ho trovato nessuna differenza di prestazioni, i tempi quelli sono... quest'anno sono indecisa tra farla con la Bice in acciaio o ancora con la Dedacciai... vedremo.
 

Mardot

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per gli amici rinominato Shitty....in the pants, se lo provi non lo dimentichi.... 'taaaaccci sua...

Io l'ho provato l'ultima volta alla Oetzy 2010, in fondo al primo rettilineo, credo ad almeno 90kmh con una Cinelli Aliante. Sono riuscito a stare in piedi serrando l'orizzontale con le ginocchia e frenando un poco.
Mi ricordo ancora la faccia del pompiere che presidiava lo spartitraffico in fondo che vedendomi vibrare si è messo le mani nei capelli...
Mi viene la pelle d'oca ancora adesso a ripensarci.

Una volta sola, in tutta la mia vita, mi è bastata.

Discesa del Moncenisio, su Susa.

Bici Olmo TeknoKT in carbonio, ha iniziato a muoversi davanti fino a diventare incontrollabile, non so ancora adesso come ho fatto a fermarmi, ero ben sopra gli 80 anche io.
 

carmysco

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Esattamente...
Se parliamo di amatori, l' agonista, seppure evoluto, non ha in genere la possibilità di farsi un carbonio su misura o anche di scegliere le geometrie più adatte al suo tipo di pedalata e alla sua fisicità.
la sfida è coniugare con sapienza le geometrie racing e il comfort oltre che la bellezza dell' acciaio.
Il su misura dovrebbe essere ciò che nel mondo amatoriale fa la differenza.
se poi parliamo di semplici granfondisti, il carbonio ha davvero tutto questo plus in più.( Senza contare che esiste carbonio e carbonio)
Non voglio riaprire un dibattito che non mi interessa, l'eterna diatriba fra carbonio e metallo, ma esemplificando capire se sia possibile fare gf con bici in metallo, magari anche impegnative come la mdl o la 9colli.
Se il fatto che il metallo in queste competizioni in pratica non esiste sia una questione di marketing o sia razionalmente giustificata, soprattutto per coloro che ambizioni di classifica non ne hanno.
In fondo le medie di 30 anni fa non erano inferiori se non di poco a quelle odierne e considerando la preparazione iper scientifica odierna, credo che in fondo l' evoluzione della tecnica del mezzo non abbia stravolto la situazione ( certo rilanci, scatti sono altri per il carbonio ) per loro, figuriamoci per noi..
ripeto è solo una mia curiosità.

@arwen: Titanio bello ma non lo conosco, e avrei paura a pedalarci sopra per quanto costa..
se devo dire la verità la bici più divertente che ho avuto è stato un alluminio/carbonio di Gios.
Reattiva,veloce e anche confortevole
Per quanto riguarda i criceti, beh non sarai Greipel ma se sei andata sullo Stelvio...
Parlando di professionisti, fino al 1995/1996 almeno 2/3 del gruppo correva Giro, Tour e grandi classiche su bici in acciaio, il resto su bici in alluminio, titanio e carbonio. Non vedo quindi perché noi oggi non potremmo fare le GF e ottenere buoni risultati su bici in acciaio moderne.
Devo dire che guardo con nostalgia le corse di metà anni '90: è il periodo in cui si può riscontrare, a mio modo di vedere, la più elevata differenziazione (di materiali) e personalizzazione di bici nel gruppo.
 

flavio-san

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Parlando di professionisti, fino al 1995/1996 almeno 2/3 del gruppo correva Giro, Tour e grandi classiche su bici in acciaio,

E lo facevano con medie che tutti quelli che arrivano oltre al decimo posto nelle varie GF non fanno manco in discesa.... poche chiacchere.

a me sti colorini fanno sempre sbavare
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Spartano

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Mardot

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Parlando di professionisti, fino al 1995/1996 almeno 2/3 del gruppo correva Giro, Tour e grandi classiche su bici in acciaio, il resto su bici in alluminio, titanio e carbonio.

Lo ha spiegato bene e facilmente Ser poco sopra, una differenza di peso consistente, in salita fa una differenza consistente. Si tratta solo di capire se la differenza la vuoi fare nel tempo che ci metti a salire, oppure nei Watt che usi in più per fare lo stesso tempo.

Detto questo, a parità di peso acciaio/carbonio [ndr: non scordiamoci mai che noi pedaliamo su una bici e non su un telaio] le differenze si riducono a eventuali comportamenti diversi del mezzo nelle varie situazioni, comportamenti che sono imposti dal telaio, dalle ruote e dalla forca (e anche un po' la piega). Va da se che se ti giochi 500g di peso per il telaio in acciaio, avrai 500g in meno di libertà per allestire la tua bici da gara......

Va da se che se la tecnologia al momento offre telai in carbonio molto rigidi e leggeri, ruote performanti e componenti iperleggeri e sicuri, un professionista non potrà che usare quelli, sempre tenendo conto che i professionisti sono sponsorizzati e corrono con quello che lo sponsor tecnico propone, ma c'è sempre un confronto tecnico di base mirato a sviluppare il prodotto e a renderlo adatto ai propri corridori.
Non vedo quindi perché noi oggi non potremmo fare le GF e ottenere buoni risultati su bici in acciaio moderne.

Dipende da cosa si intende per "buoni risultati". In senso assoluto, quindi primi 10 di una Maratona o di una Faustocoppi per capirci, occorre tener d'occhio ogni dettaglio, quindi anche la bici ha il suo peso tecnico. Questo non significa che il vincitore non avrebbe potuto vincere con una bici d'acciaio, ma di sicuro avere una bici d'acciaio non ti pone in vantaggio rispetto ai concorrenti, al limite il contrario. Se invece il concetto di buon risultato si riduce ad un'ottima prestazione personale, allora qualunque bici permette di raggiungere questo tipo di target e in tal senso l'acciaio diventa una bici molto ragionevole, per mille motivi, non ultimo che è fichissima.

Devo dire che guardo con nostalgia le corse di metà anni '90: è il periodo in cui si può riscontrare, a mio modo di vedere, la più elevata differenziazione (di materiali) e personalizzazione di bici nel gruppo.

Verissimo, per non parlare dell'abbigliamento! :)))::)))::))):
 

palmer

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Lo ha spiegato bene e facilmente Ser poco sopra, una differenza di peso consistente, in salita fa una differenza consistente. Si tratta solo di capire se la differenza la vuoi fare nel tempo che ci metti a salire, oppure nei Watt che usi in più per fare lo stesso tempo.

Detto questo, a parità di peso acciaio/carbonio [ndr: non scordiamoci mai che noi pedaliamo su una bici e non su un telaio] le differenze si riducono a eventuali comportamenti diversi del mezzo nelle varie situazioni, comportamenti che sono imposti dal telaio, dalle ruote e dalla forca (e anche un po' la piega). Va da se che se ti giochi 500g di peso per il telaio in acciaio, avrai 500g in meno di libertà per allestire la tua bici da gara......

Va da se che se la tecnologia al momento offre telai in carbonio molto rigidi e leggeri, ruote performanti e componenti iperleggeri e sicuri, un professionista non potrà che usare quelli, sempre tenendo conto che i professionisti sono sponsorizzati e corrono con quello che lo sponsor tecnico propone, ma c'è sempre un confronto tecnico di base mirato a sviluppare il prodotto e a renderlo adatto ai propri corridori.


Dipende da cosa si intende per "buoni risultati". In senso assoluto, quindi primi 10 di una Maratona o di una Faustocoppi per capirci, occorre tener d'occhio ogni dettaglio, quindi anche la bici ha il suo peso tecnico. Questo non significa che il vincitore non avrebbe potuto vincere con una bici d'acciaio, ma di sicuro avere una bici d'acciaio non ti pone in vantaggio rispetto ai concorrenti, al limite il contrario. Se invece il concetto di buon risultato si riduce ad un'ottima prestazione personale, allora qualunque bici permette di raggiungere questo tipo di target e in tal senso l'acciaio diventa una bici molto ragionevole, per mille motivi, non ultimo che è fichissima.



Verissimo, per non parlare dell'abbigliamento! :)))::)))::))):

Mah, Gianni Bugno vinse la Milano Sanremo del 1990 in 6 ore, 25 minuti e 6 secondi (percorso di 294 km), Kwiatkowski lo scorso anno vinse in 7 ore, 8 minuti e 39 secondi (percorso di 291 km)
Evidentemente non c'è differenza di prestazioni tra l'acciaio e il carbonio!
 
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Mardot

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Mah, Gianni Bugno vinse la Milano Sanremo del 1990 in 6 ore, 25 minuti e 6 secondi (percorso di 294 km), Kwiatkowski lo scorso anno vinse in 7 ore, 8 minuti e 39 secondi (percorso di 291 km)
Evidentemente non c'è differenza di prestazioni tra l'acciaio e il carbonio!

Avendo un giudizio su Bugno pari almeno a 4xKwiatkowski, quello che hai detto significa che Bugno con la bici di Kwiatkowski avrebbe finito la Sanremo in 4 ore e mezza! :sborone:

Dai su, davvero devo rispondere seriamente questo tuo intervento? o-o
Hai presente cosa significa stare nel gruppo giusto per 150km di seguito? Hai presente una corsa di professionisti come può cambiare, specialmente su un percorso come la Sanremo, in base a quanto le squadre tirano nei primi 200km? Magari divisi in tronconi come accadde nel '90. Da quando arrivarono a Voltri ebbero un vento a favore che nemmeno la pala di un elicottero farebbe meglio....
 
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