Le ciclabili?Mi hanno scocciato!

frejus82

Maglia Gialla
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Il fatto è che il codice parla genericamente di "piste riservate". Si può discutere sul significato del termine, se per riservate si intende esclusive o se sono riservate anche le promiscue, in questo senso l'unica cosa che ho trovato è la ormai famosa lettera di risposta di un ufficio del ministero, ma non la considererei legge.

Per il codice della strada non esiste la figura del ciclista sportivo, che tu abbia una bici del supermercato o una Dogma F10 resti sempre un conduttore di velocipede e, come tale, soggetto alle sue regole.

Ci sarebbe da discutere sull'eventuale divieto di utilizzo delle ciclabili per alcune categorie di velocipede (comma 9), certo non ho mai trovato da nessuna parte indicazioni a riguardo.

Personalmente uso le ciclopedonali in base alle occasioni, per il resto cerco di evitare strade con ciclabile o ciclopedonale a lato così da bypassare qualunque tipo di questione, compresa quella, ormai relativamente frequente, degli improvvisati "sceriffi della strada".
Esatto. esatto. Finalmente un intervento competente. qui molti confondono la loro opinione\convinzioni con la legge. cosa molto pericolosa.
 
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frejus82

Maglia Gialla
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frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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come ho già scritto, pareri e circolari non hanno "valore di legge" ma hanno il loro peso in caso si finisca per via legali.
Nel caso specifico la formulazione del CdS mi pare lasciare pochi spiragli ad una diversa interpretazione.

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Hanno il loro peso molto relativo. poi dipende sempre dalle conseguenze. se (faccio un esempio) investi un "signor nessuno" è una cosa, se investi il "niky hiden" della situazione un'altra.
 

pistola

Novellino
9 Novembre 2017
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ridley noah
Io le ciclabili le evito proprio, preferisco prendermi gli insulti e i clacson degli automobilisti lungo la strada! Le piste ciclabili nella mia zona sono strette e ai lati ci sono marciapiedi per delimitarla, sono pericolose!
 

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Passista
21 Settembre 2008
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Il cds dice altro.
Prima di tutto se non c'è un cartello che lo indica i 25 di velocità massima sono fantasie. in secondo luogo se la ciclabile affianca una strada sei obbligato ad usarla se sei in sella ad un velocipede.
Le regole sono regole, non sono opinioni.

Prima di tutto , dove abito io non ci sono ciclabili , e meno male. Le regole sono regole , io non sono d'accordo su queste regole , visto che sulla carta si obbligano gli utenti della strada , in questo caso i ciclisti a rispettarle , ma non si garantisce comunque un loro diritto , visto che nella maggiorparte dei casi , si tratta di opere stradali fatte tanto per farle. Non so poi come viene applicata la regola , ma vedo casi di cieca applicazione e casi dove si comprende.
 
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sembola

Velocista
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verde
Hanno il loro peso molto relativo.
La prassi non è legge, su questo ci sono pochi dubbi; del resto neppure le sentenze sono legge. Prassi e giurisprudenza non sono vincolanti, ma sono uno degli elementi che vengono presi in considerazione in giudizio, di certo con un peso maggiore delle argomentazioni delle parti.


...poi dipende sempre dalle conseguenze. se (faccio un esempio) investi un "signor nessuno" è una cosa, se investi il "niky hiden" della situazione un'altra.
E' inevitabile che la capacità e l'interesse economico abbiano un ruolo: se non hai i soldi per gli avvocati o se non ci puoi guadagnare un granchè è difficile che ci si imbarchi in una battaglia legale a colpi di avvocati e ricorsi al fine di influenzare l'esito civile ed amministrativo.
Come appunto nel caso di Hayden, dove passare anche "solo" dal 100 o al massimo il 75% di responsabilità al 50% comporta con tutta probabilità di incassare diverse centinaia di euro in più dall' assicurazione.

Quanto alle conseguenze penali dubito invece che le cose possano cambiare, l'esistenza del reato è indipendente dalla percentuale di colpa determinata civilisticamente, e l'omicidio stradale si applica esplicitamente solo ai conducenti di veicoli a motore.
 

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary

Che ti piaccia o meno le cose stanno così. Le leggi sono erga omnes e sarebbero incostituzionali se non fossero applicate a tutti e ci fossero dei commi che determinassero una diversa pena in relazione all'età della vittima. E allora perché non fare anche una distinzione per il censo?
Secondo il tuo ragionamento allora potremmo arrivare al caso in cui se un ricco uccide un morto di fame si becca meno anni di galera perché la vittima era di impiccio alla società.
 
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Ciclocancello

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Prima di tutto , dove abito io non ci sono ciclabili , e meno male. Le regole sono regole , io non sono d'accordo su queste regole , visto che sulla carta si obbligano gli utenti della strada , in questo caso i ciclisti a rispettarle , ma non si garantisce comunque un loro diritto , visto che nella maggiorparte dei casi , si tratta di opere stradali fatte tanto per farle. Non so poi come viene applicata la regola , ma vedo casi di cieca applicazione e casi dove si comprende.

Hai ragione, molte piste ciclabili sono fatiscenti o proprio concepite male, purtroppo ci si può solo appellare alla ragionevolezza del tutore dell'ordine di turno (nella mia zona c'è una ciclabile il cui tracciato è fatto con ghiaia e terra, impercorribile con una bdc).

Sull'applicazione, in realtà mi sembra molto random. A volte si sentono episodi di multe multiple, altre volte nessuno interviene.

Potrebbe anche dipendere dall'atteggiamento dei ciclisti: il singolo ciclista (o il piccolo gruppo) che procede sulla destra su una strada sufficientemente ampia con la ciclabile a lato recando meno disturbo possibile avrà un altro impatto sul tutore della legge rispetto al gruppone che intasa la corsia impedendo qualunque sorpasso e magari rispondendo a gestacci ai colpi di clacson.

Però bisogna sempre ricordare che, nel caso si venga fermati per questo motivo, si è nel torto ed è inutile arrabbiarsi.
 
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bet1922

Gregario
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gilardi
È un "si dice". in caso di incidente "tanti auguri".
guarda che lo dice il codice della strada,
Rinviando ad altro articolo per fornire la classificazione compiuta di tutti i tipi di ciclabile esistenti, per ora ci limitiamo a segnalare che in un particolare caso, i ciclisti sono esonerati dall’obbligo di percorrere la ciclabile: è il caso della pista ad uso promiscuo bici/pedoni.

Quando gli spazi siano condivisi indistintamente da ciclisti e pedoni, infatti: “Tale fattispecie non può considerarsi quale pista riservata alla circolazione dei velocipedi, secondo la definizione di cui all’art. 3, comma 1, n. 39 del Nuovo codice della Strada (DLs n. 285/1992), proprio perché ammette la circolazione promiscua di velocipedi e di pedoni. Pertanto, per essa, non sussiste l’obbligo di cui all’art. 182 comma 9 del Codice
 
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Passista
21 Settembre 2008
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Hai ragione, molte piste ciclabili sono fatiscenti o proprio concepite male, purtroppo ci si può solo appellare alla ragionevolezza del tutore dell'ordine di turno (nella mia zona c'è una ciclabile il cui tracciato è fatto con ghiaia e terra, impercorribile con una bdc).

....e magari rispondendo a gestacci ai colpi di clacson.

Veramente , quando sento i colpi di clacson mi viene voglia di intasare ancora di più la strada.
Non è che voglio essere maleducato , ma di gente in auto che intasa le strade senza consentire sorpassi ne vedo tutti i giorni , ma colpi di clacson non ne sento.
 
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frejus82

Maglia Gialla
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Che ti piaccia o meno le cose stanno così. Le leggi sono erga omnes e sarebbero incostituzionali se non fossero applicate a tutti e ci fossero dei commi che determinassero una diversa pena in relazione all'età della vittima. E allora perché non fare anche una distinzione per il censo?
Secondo il tuo ragionamento allora potremmo arrivare al caso in cui se un ricco uccide un morto di fame si becca meno anni di galera perché la vittima era di impiccio alla società.
È quello che accade nella vita reale. senza arrivare a esagerazioni chi può permettersi gli avvocati e i periti migliori non dico che si salva sempre, ma ha conseguenze molto inferiori di chi non "può".
 
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frejus82

Maglia Gialla
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guarda che lo dice il codice della strada,
Rinviando ad altro articolo per fornire la classificazione compiuta di tutti i tipi di ciclabile esistenti, per ora ci limitiamo a segnalare che in un particolare caso, i ciclisti sono esonerati dall’obbligo di percorrere la ciclabile: è il caso della pista ad uso promiscuo bici/pedoni.

Quando gli spazi siano condivisi indistintamente da ciclisti e pedoni, infatti: “Tale fattispecie non può considerarsi quale pista riservata alla circolazione dei velocipedi, secondo la definizione di cui all’art. 3, comma 1, n. 39 del Nuovo codice della Strada (DLs n. 285/1992), proprio perché ammette la circolazione promiscua di velocipedi e di pedoni. Pertanto, per essa, non sussiste l’obbligo di cui all’art. 182 comma 9 del Codice
Questa è un'interpretazione del codice. da non confondere con "il codice". il giudice potrebbe benissimo interpretare diversamente. bello illudersi che l'interpretazione che ci piace di più sia legge, ma così non è.
 

Ciclocancello

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Veramente , quando sento i colpi di clacson mi viene voglia di intasare ancora di più la strada.
Non è che voglio essere maleducato , ma di gente in auto che intasa le strade senza consentire sorpassi ne vedo tutti i giorni , ma colpi di clacson non ne sento.

Beh si, sulla strada la maleducazione abbonda un po' da tutte le categorie che la utilizzano, comunque di colpi di clacson per gente che va a passo d'uomo in macchina non mi pare si faccia economia, almeno dalle mie parti.:?
 

raccone

Apprendista Velocista
9 Maggio 2007
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Che ti piaccia o meno le cose stanno così. Le leggi sono erga omnes e sarebbero incostituzionali se non fossero applicate a tutti e ci fossero dei commi che determinassero una diversa pena in relazione all'età della vittima. E allora perché non fare anche una distinzione per il censo?
Secondo il tuo ragionamento allora potremmo arrivare al caso in cui se un ricco uccide un morto di fame si becca meno anni di galera perché la vittima era di impiccio alla società.

Veramente credi che in Italia, ma anche all'estero, la propria ricchezza non influisca sul giudizio finale in un processo, che una persona con mezzi economici ha le stesse possibilita' di un poveraccio? Nella realta', non in teoria.
 
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sembola

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Che ti piaccia o meno le cose stanno così. Le leggi sono erga omnes e sarebbero incostituzionali se non fossero applicate a tutti e ci fossero dei commi che determinassero una diversa pena in relazione all'età della vittima. E allora perché non fare anche una distinzione per il censo?
Secondo il tuo ragionamento allora potremmo arrivare al caso in cui se un ricco uccide un morto di fame si becca meno anni di galera perché la vittima era di impiccio alla società.
Il ricco può permettersi un avvocato migliore, più bravo, più conosciuto e capace, nonchè tutte le indagini e le perizie di parte che possano essere ritenute utili: ed ha per questo maggiori possibilità di vedere ridotte o escluse le proprie responsabilità o
Ed anche dal punto di vista puramente civilistico il risarcimento dovuto per danno patrimoniale non è lo stesso per un disoccupato o un manager.
Insomma, una distinzione per censo esiste già, inutile negarlo.
 
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Il ricco può permettersi un avvocato migliore, più bravo, più conosciuto e capace, nonchè tutte le indagini e le perizie di parte che possano essere ritenute utili: ed ha per questo maggiori possibilità di vedere ridotte o escluse le proprie responsabilità o

È vero, ma non solo. Mia opinione personale: ritengo che la corte di fronte ad un avvocato di grido ascolti con maggiore attenzione le sue argomentazioni a scapito di un avvocato altrettanto bravo ma non così famoso. La sudditanza psicologica, insomma.

Ed anche dal punto di vista puramente civilistico il risarcimento dovuto per danno patrimoniale non è lo stesso per un disoccupato o un manager.
Insomma, una distinzione per censo esiste già, inutile negarlo.

Si parlava di responsabilità penali e quelle sono uguali per tutti, fatto salvo il diritto ad avere la difesa migliore e i ricchi - come hai sottolineato tu - possono permettersene una più accurata rispetto a chi ha meno possibilità.

I risarcimenti, invece, spettano per danno biologico e mancato guadagno. E qui entrano in gioco fattori come l'età, il lavoro.
Se in un incidente tutte le vittime hanno subito lo stesso danno biologico e gli stessi giorni di assenza dal lavoro i risarcimenti saranno differenti. Ci sono delle tabelle attuariali che fissano i risarcimenti.
Se investo un operaio di 60 anni la mia assicurazione pagherà meno rispetto ad un operaio di 35. Perché il danno del 35enne è maggiore
Se investo un operaio di 35 anni la mia assicurazione pagherà meno rispetto ad un dirigente di 35, ma solo per il fatto che il dirigente guadagna di più.
Se investo un disoccupato di 35 anni prenderà meno di un operaio di 35.
Negli ultimi due casi, a parità di danno biologico, conterà la parte di mancato guadagno delle vittime.
Mi sembra tutto corretto da questo punto di vista.
 
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marmar

Apprendista Scalatore
31 Ottobre 2008
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Wilier 100 Hybrid
Il ministero dei Trasporti è abbastanza chiaro. Evidente che non si tratti di legge, ma di interpretazione autentica si. Voglio vederlo un giudice che, nei vari gradi dl giudizio, smentisca chi la norma l'ha scritta e la interpreta nel senso dichiarato nella lettera. Ricordiamo che queste norme sono fatte per tutelare l'utente debole, non per punirlo.
 

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Panchorello

Apprendista Velocista
1 Ottobre 2009
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corsa mtb scattofisso citybike
Ragazzi scusate l'ignoranza , ma quindi se la strada è affiancata da una ciclopedonale siamo obbligati ad usarla se no volendo saremo multabili?!? ;nonzo%

durante un'uscita in solitaria mi si avvicinò una pattuglia di polizia municipale che mi gridò letteralmente di andare sulla ciclabile perchè su strada extraurbana, non ricordo se secondaria o principale, in pratica era una complanare, se c'è la pista i ciclisti devono usarla. io dissi si e mi spostai per accontentarli ma subito dopo la abbandonai semplicemente perchè la vegetazione non curata aveva occupato tutta la ciclabile.