Principiante in un Gruppo Tosto, bene o male?

abatta68

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7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
allora innanzi tutto vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicato, ricapitolando il tutto, la maggior parte di voi mi consiglia il gruppo tosto con scarico durante la settimana, zero palestra e zero allenamenti specifici, curare meglio anche l'alimentazione durante l'uscita.


devo verificare meglio la soglia anaerobica facendo il test in salita (conto di farlo Giovedì prossimo sperando che la gamba destra torni ok), mi ricalcolo le zone e successivamente vi posto il prossimo giro che farò con il gruppo tosto con le nuove zone.
o-o

allora franc3esco... la questione è questa, te la metto giù facile facile:
quando si inizia una qualsiasi attività sportiva (a maggior ragione quando lo si fà in età adulta o avanzata) la cosa più importante è avere il giusto approccio, ovvero iniziare con calma, rispettando i propri ritmi del momento, senza stare a fare confronti ne con se stesso (visto che non sarebbe ancora possibile), ne tantomeno con altri, che hanno una "storia sportiva" alle spalle.
Questo vuol dire che se nella tua prima uscita dopo 50km sei arrivato a casa stanco ma non esausto, quella è la tua distanza e quelle sono le tue capacità del momento. L'errore che spesso si commette quando si è agli inizi è quello di pensare che in 6 mesi/1 anno tutto possa cambiare... non è cosi!
Il primo anno invece, è molto utile per prendere dimestichezza con il mezzo, con la posizione che impone e per capire se il gesto atletico è corretto, oltre ad imparare come vanno gestite le proprie energie, che non sono affatto infinite (quindi controllare la cadenza, l'uso corretto dei rapporti nelle varie fasi di una uscita, la frequenza cardiaca,ecc). Facendo un esempio, se nelle tue prime uscite vedi che fai 50km in 2ore, vuol dire che quello è il ritmo che riesci a sostenere. Perchè allora volerlo alterare ad ogni costo? il tuo obiettivo piuttosto dovrebbe essere quello di farne 3 di ore e 75km, tanto per dire, senza fissarsi a star dietro a gente che ha ben altri ritmi. Fare "volume" vuol dire riuscire nel tempo (da qui... all'infinito!) a incrementare le tue ore di sella e le relative distanze, non fare uscite al limite del fuori soglia.
Non avere fretta e non pensare "al punto di arrivo", perchè questo punto non esiste... esiste invece la capacità di allenarsi con buon senso e una volta imparato quello, hai veramente solo da pedalare e basta, con i tuoi ritmi, i tuoi orari preferiti, mangiando e bevendo a seconda delle tue abitudini e facendo esperienza su queste cose che sono tue e non di altri. Vedrai che cosi migliorerai senza avere la fretta di dover necessariamente migliorare, che è l'errore più grande che molti commettono quando si approcciano alla bici.
La cosa più importante che ti insegna il ciclismo è l'equilibrio, in ogni suo significato, non solo perchè si stà su due ruote!o-o
 

_GR_Sergio_

Pignone
2 Agosto 2017
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allora franc3esco... la questione è questa, te la metto giù facile facile:
quando si inizia una qualsiasi attività sportiva (a maggior ragione quando lo si fà in età adulta o avanzata) la cosa più importante è avere il giusto approccio, ovvero iniziare con calma, rispettando i propri ritmi del momento, senza stare a fare confronti ne con se stesso (visto che non sarebbe ancora possibile), ne tantomeno con altri, che hanno una "storia sportiva" alle spalle.
Questo vuol dire che se nella tua prima uscita dopo 50km sei arrivato a casa stanco ma non esausto, quella è la tua distanza e quelle sono le tue capacità del momento. L'errore che spesso si commette quando si è agli inizi è quello di pensare che in 6 mesi/1 anno tutto possa cambiare... non è cosi!
Il primo anno invece, è molto utile per prendere dimestichezza con il mezzo, con la posizione che impone e per capire se il gesto atletico è corretto, oltre ad imparare come vanno gestite le proprie energie, che non sono affatto infinite (quindi controllare la cadenza, l'uso corretto dei rapporti nelle varie fasi di una uscita, la frequenza cardiaca,ecc). Facendo un esempio, se nelle tue prime uscite vedi che fai 50km in 2ore, vuol dire che quello è il ritmo che riesci a sostenere. Perchè allora volerlo alterare ad ogni costo? il tuo obiettivo piuttosto dovrebbe essere quello di farne 3 di ore e 75km, tanto per dire, senza fissarsi a star dietro a gente che ha ben altri ritmi. Fare "volume" vuol dire riuscire nel tempo (da qui... all'infinito!) a incrementare le tue ore di sella e le relative distanze, non fare uscite al limite del fuori soglia.
Non avere fretta e non pensare "al punto di arrivo", perchè questo punto non esiste... esiste invece la capacità di allenarsi con buon senso e una volta imparato quello, hai veramente solo da pedalare e basta, con i tuoi ritmi, i tuoi orari preferiti, mangiando e bevendo a seconda delle tue abitudini e facendo esperienza su queste cose che sono tue e non di altri. Vedrai che cosi migliorerai senza avere la fretta di dover necessariamente migliorare, che è l'errore più grande che molti commettono quando si approcciano alla bici.
La cosa più importante che ti insegna il ciclismo è l'equilibrio, in ogni suo significato, non solo perchè si stà su due ruote!o-o

Poi non è detto che sia portato per gli sport di resistenza. Deve puntare a divertirsi, al miglioramento dello stato di salute e al controllo del peso corporeo.
Se poi pedalando vede che migliora, può pensare al fare allenamenti specifici.
 

fabrylama

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22 Marzo 2012
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allora franc3esco... la questione è questa, te la metto giù facile facile:
quando si inizia una qualsiasi attività sportiva (a maggior ragione quando lo si fà in età adulta o avanzata) la cosa più importante è avere il giusto approccio, ovvero iniziare con calma, rispettando i propri ritmi del momento, senza stare a fare confronti ne con se stesso (visto che non sarebbe ancora possibile), ne tantomeno con altri, che hanno una "storia sportiva" alle spalle.
Questo vuol dire che se nella tua prima uscita dopo 50km sei arrivato a casa stanco ma non esausto, quella è la tua distanza e quelle sono le tue capacità del momento. L'errore che spesso si commette quando si è agli inizi è quello di pensare che in 6 mesi/1 anno tutto possa cambiare... non è cosi!
Il primo anno invece, è molto utile per prendere dimestichezza con il mezzo, con la posizione che impone e per capire se il gesto atletico è corretto, oltre ad imparare come vanno gestite le proprie energie, che non sono affatto infinite (quindi controllare la cadenza, l'uso corretto dei rapporti nelle varie fasi di una uscita, la frequenza cardiaca,ecc). Facendo un esempio, se nelle tue prime uscite vedi che fai 50km in 2ore, vuol dire che quello è il ritmo che riesci a sostenere. Perchè allora volerlo alterare ad ogni costo? il tuo obiettivo piuttosto dovrebbe essere quello di farne 3 di ore e 75km, tanto per dire, senza fissarsi a star dietro a gente che ha ben altri ritmi. Fare "volume" vuol dire riuscire nel tempo (da qui... all'infinito!) a incrementare le tue ore di sella e le relative distanze, non fare uscite al limite del fuori soglia.
Non avere fretta e non pensare "al punto di arrivo", perchè questo punto non esiste... esiste invece la capacità di allenarsi con buon senso e una volta imparato quello, hai veramente solo da pedalare e basta, con i tuoi ritmi, i tuoi orari preferiti, mangiando e bevendo a seconda delle tue abitudini e facendo esperienza su queste cose che sono tue e non di altri. Vedrai che cosi migliorerai senza avere la fretta di dover necessariamente migliorare, che è l'errore più grande che molti commettono quando si approcciano alla bici.
La cosa più importante che ti insegna il ciclismo è l'equilibrio, in ogni suo significato, non solo perchè si stà su due ruote!o-o

Va bene, ma se lui ce la fa a stare con sto gruppo, a patto poi di dover recuperare bene in settimana, perchè non continuare?
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Va bene, ma se lui ce la fa a stare con sto gruppo, a patto poi di dover recuperare bene in settimana, perchè non continuare?
certo, ma credo che lui avesse dei dubbi e non poi cosi campati per aria, visto che dice di trovarsi impiccato. Mi pare che la domanda sua fosse "ma faccio bene o no?". Se gli venisse tutto semplice, dubito che si sarebbe posto la questione...;nonzo%
 

fabrylama

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certo, ma credo che lui avesse dei dubbi e non poi cosi campati per aria, visto che dice di trovarsi impiccato. Mi pare che la domanda sua fosse "ma faccio bene o no?". Se gli venisse tutto semplice, dubito che si sarebbe posto la questione...;nonzo%

Ha poi chiarito, o almeno così mi pare, che nel gruppo ci sta relativamente bene, solo che poi in settimana non riesce a fare carico. O comunque non riesce a gestirlo bene. Cosa che secondo me ci sta e con l'esperienza migliora.
 

franc3sco

Gregario
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Trek
Si ragazzi in pratica il dubbio era:
Meglio fare 3 uscite regolari in solitaria seguendo le istruzioni di qualche libro (ne ho acquistati due) oppure uscire la domenica con un gruppo che "cammina" ma che stringendo i denti, con un po' di scaltrezza nello sfruttare la scia, nel recuperare quando magari cala il ritmo, evitando poi di fare uscite un po' spinte in solitaria o esercizi in palestra il venerdì ed il sabato ecc... riesco a sopportare per 100/120km?
Vi chiedevo quale è secondo voi la scelta migliore per raggiungere l'obiettivo finale: migliorare senza farsi male.
Non devo vincere nessuna Gf sia chiaro forse neanche le farò mai, solo che uscendo con loro provo una sana invidia tutto qui, vorrei raggiungere il loro stato di forma sempre senza farmi male.
Il dubbio nasce proprio perché leggendo il libro di Friel c'è scritto a chiare lettere che un gruppo troppo veloce può portare ad un overtraining ed addirittura ad un peggioramento della condizione ma parlando con voi e con i membri del mio gruppo sto capendo che un po' tutti si sono buttati nella mischia proprio come sto facendo io.
 

cosa.giusta.64

Pignone
8 Agosto 2017
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[MENTION=2291]Francesco[/MENTION], scusami cosa vuol dire migliorarsi senza farsi male?
Un obiettivo, provo a dire la mia , potrebbe essere, tu che hai appena iniziato, gareggiare o finire 60/80/100km in bdc, in salita, in discesa, in piano in un tempo accettabile, decente, ottimo, o superbo, definendo quante volte ti devi allenare alla settimana, a che ritmo, a che velocità, a quale fq.
Fare dei test per vedere a che punto dal punto di vista fisico/prestazionale.
Strutturi gli allenamenti con lunghi, sprint, medi, aerobici, anaerobici e soprattutto recupero, avendo dei parametri per controllare ciò che stai facendo, come lo stai facendo, magari allenandoti da solo o in un gruppo pari livello e dopo un po di tempo ci infili uno spezza fiato per distanze non troppo lunghe in un gruppo più forte.
Poi torni a tuoi allenamenti modulati fino al giorno dell'impresa.
Detto questo non puoi pensare di giocare a calcio in categoria solo perché sai tirare dei calci ad un pallone, non puoi finire una maratona solo facendo corse veloci anaerobiche, non puoi fare una GF se non dai un'occhiata alle altimetrie del percorso...e tanto altro.. Ma forse sbaglio anche io
 

fabrylama

Scalatore
22 Marzo 2012
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Il dubbio nasce proprio perché leggendo il libro di Friel c'è scritto a chiare lettere che un gruppo troppo veloce può portare ad un overtraining ed addirittura ad un peggioramento della condizione ma parlando con voi e con i membri del mio gruppo sto capendo che un po' tutti si sono buttati nella mischia proprio come sto facendo io.

Se fai 3h a settimana "violente" e poi 6 giorni di scarico (anche uscendo tutti i giorni), non puoi andare in overtraining in alcun modo possibile.
Friel intende frequentare un gruppo troppo veloce, tu ci giri 1 volta a settimana, non giorno sì e giorno no.

Se tu hai tot ore a settimana libere, puoi uscire per tutte e tot le ore, basta che se devi recuperare vai piano, ma veramente veramente piano: a 20km/h, al 70% della fc di soglia, roba simile.

Poi vedrai tu se riuscirai pian piano ad aggiungere un po' di qualità dal mercoledì al venerdì, per esempio qualche ripetuta fuori soglia.
 

GiaMatteoImpera

Apprendista Scalatore
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Trek èmonda slr8
Secondo me una volta alla settimana un giro tirato che metta alla frusta gambe e fiato male non fa è divertente ed è allenante. Ieri siamo usciti in 15, ciclisti vari, dal signore attempato che pratica cicloturismo moderato a quelli che non si perdono una GF in tutta la stagione.
È stato un trionfo di cicaline dei ciclocomputer che indicavano il fuori soglia e in ogni strappo qualcuno saltava come un birillo. Oggi ho le gambe indolenzite, non mi alleno mangio e recupero.

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GiaMatteoImpera

Apprendista Scalatore
22 Febbraio 2016
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Trek èmonda slr8
L'unico consiglio sensato. Se stare nella pancia del gruppo ti costringe a stare fuori soglia, significa che per la tua condizione attuale di allenamento vanno "troppo forte".

Importante per migliorare durante gli allenamenti è guardare il cardio e non il contachilometri.
Sottoscrivo il tuo post. Aggiungo che è importante dare un occhiata al cardio e un'altra al sensore di cadenza. Perché se a fine giro hai 65 rpm medie vuol dire che per rimanere al gancio hai dovuto fare tutta la strada solo di forza. Il giorno dopo avrai le gambe di legno.
Però ripeto un giro alla settimana tirato aiuta ad arrivare al proprio limite e a cercare di superarlo. Parlo per me: trovo molto più facile cercare di stare direi dietro a uno più forte di me che rispettare in solitaria una scheda che mi porti allo stesso risultato. Ci vuole molta più forza di volontà e abnegazione.

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Cancello del Roero

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Secondo me una volta alla settimana un giro tirato che metta alla frusta gambe e fiato male non fa è divertente ed è allenante. Ieri siamo usciti in 15, ciclisti vari, dal signore attempato che pratica cicloturismo moderato a quelli che non si perdono una GF in tutta la stagione.
È stato un trionfo di cicaline dei ciclocomputer che indicavano il fuori soglia e in ogni strappo qualcuno saltava come un birillo. Oggi ho le gambe indolenzite, non mi alleno mangio e recupero.

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Dipende dalla stagione e da come uno imposta la settimana di allenamento, un giro tirato comporta tempi di recupero più lunghi. Poi diventa allenante quando hai quel ritmo, se non ce l'hai non solo non è allenante ma è pure deleterio sia fisicamente che mentalmente
 

fabiorox

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Nevi Grimsel Mega
allora franc3esco... la questione è questa, te la metto giù facile facile:
quando si inizia una qualsiasi attività sportiva (a maggior ragione quando lo si fà in età adulta o avanzata) la cosa più importante è avere il giusto approccio, ovvero iniziare con calma, rispettando i propri ritmi del momento, senza stare a fare confronti ne con se stesso (visto che non sarebbe ancora possibile), ne tantomeno con altri, che hanno una "storia sportiva" alle spalle.
Questo vuol dire che se nella tua prima uscita dopo 50km sei arrivato a casa stanco ma non esausto, quella è la tua distanza e quelle sono le tue capacità del momento. L'errore che spesso si commette quando si è agli inizi è quello di pensare che in 6 mesi/1 anno tutto possa cambiare... non è cosi!
Il primo anno invece, è molto utile per prendere dimestichezza con il mezzo, con la posizione che impone e per capire se il gesto atletico è corretto, oltre ad imparare come vanno gestite le proprie energie, che non sono affatto infinite (quindi controllare la cadenza, l'uso corretto dei rapporti nelle varie fasi di una uscita, la frequenza cardiaca,ecc). Facendo un esempio, se nelle tue prime uscite vedi che fai 50km in 2ore, vuol dire che quello è il ritmo che riesci a sostenere. Perchè allora volerlo alterare ad ogni costo? il tuo obiettivo piuttosto dovrebbe essere quello di farne 3 di ore e 75km, tanto per dire, senza fissarsi a star dietro a gente che ha ben altri ritmi. Fare "volume" vuol dire riuscire nel tempo (da qui... all'infinito!) a incrementare le tue ore di sella e le relative distanze, non fare uscite al limite del fuori soglia.
Non avere fretta e non pensare "al punto di arrivo", perchè questo punto non esiste... esiste invece la capacità di allenarsi con buon senso e una volta imparato quello, hai veramente solo da pedalare e basta, con i tuoi ritmi, i tuoi orari preferiti, mangiando e bevendo a seconda delle tue abitudini e facendo esperienza su queste cose che sono tue e non di altri. Vedrai che cosi migliorerai senza avere la fretta di dover necessariamente migliorare, che è l'errore più grande che molti commettono quando si approcciano alla bici.
La cosa più importante che ti insegna il ciclismo è l'equilibrio, in ogni suo significato, non solo perchè si stà su due ruote!o-o
..sacrosante parole....
 

franc3sco

Gregario
12 Ottobre 2017
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Rieccomi, dopo 3 mesi di uscite domenicali con il gruppo soft e lavori infrasettimanali (2 uscite in settimana+palestra) ho provato nuovamente una uscita con il gruppo tosto, volevo regalarmi una uscita estrema per il mio primo anno in bici. A differenza della prima volta dove sono morto da subito, questa volta per metà uscita, quindi 50km vallonati e 600mt di dislivello, sono stato con loro, ero anche abbastanza fresco e stupito. Di colpo è iniziata la flessione ed è coincisa con un falsopiano al 3% con vento frontale/laterale, non riuscivo a mettermi a ventaglio per via della strada stretta e di colpo piombo nelle gambe. Ho stretto i denti per 10km ma ormai avevo speso troppo. Poi sono riuscito a stare in scia solo nei tratti pianeggianti fino al rientro anche con punte sopra i 35km/h ma sulle salite anche dolci se ne andavano via facilmente, per darvi una idea su una salita più impegnativa al 7% di 6km, mi hanno dato 3'30''. Non mi sentivo tanto il fiato corto, anche se stavo in zona 4 alta o 5, o fame (mi ero nutrito bene) era proprio stanchezza muscolare. Comunque fine uscita 100km e 1300mt di dislivello (non facevo salite così da ottobre) media 27km/h. Credo che loro senza di me avrebbero chiuso sui 28 e qualcosa di media.
Dove potrei focalizzare il mio allenamento? Ovvio che sono già felice così ma visto che 2 volte a settimana esco solo potrei soffermarmi su alcuni aspetti specifici.
 

Ciclocancello

Scalatore
16 Gennaio 2018
6.027
3.097
Milano
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Olmo Veloce Zerotre 10V
Rieccomi, dopo 3 mesi di uscite domenicali con il gruppo soft e lavori infrasettimanali (2 uscite in settimana+palestra) ho provato nuovamente una uscita con il gruppo tosto, volevo regalarmi una uscita estrema per il mio primo anno in bici. A differenza della prima volta dove sono morto da subito, questa volta per metà uscita, quindi 50km vallonati e 600mt di dislivello, sono stato con loro, ero anche abbastanza fresco e stupito. Di colpo è iniziata la flessione ed è coincisa con un falsopiano al 3% con vento frontale/laterale, non riuscivo a mettermi a ventaglio per via della strada stretta e di colpo piombo nelle gambe. Ho stretto i denti per 10km ma ormai avevo speso troppo. Poi sono riuscito a stare in scia solo nei tratti pianeggianti fino al rientro anche con punte sopra i 35km/h ma sulle salite anche dolci se ne andavano via facilmente, per darvi una idea su una salita più impegnativa al 7% di 6km, mi hanno dato 3'30''. Non mi sentivo tanto il fiato corto, anche se stavo in zona 4 alta o 5, o fame (mi ero nutrito bene) era proprio stanchezza muscolare. Comunque fine uscita 100km e 1300mt di dislivello (non facevo salite così da ottobre) media 27km/h. Credo che loro senza di me avrebbero chiuso sui 28 e qualcosa di media.
Dove potrei focalizzare il mio allenamento? Ovvio che sono già felice così ma visto che 2 volte a settimana esco solo potrei soffermarmi su alcuni aspetti specifici.

Possi chiederti se, durante quei 50 km hai mangiato qualcosa?
 

Ciclocancello

Scalatore
16 Gennaio 2018
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Olmo Veloce Zerotre 10V
Ok, era solo perché nei mie primi giri in gruppo avevo il viziaccio di non mangiare nulla, e così finivo piatto regolarmente intorno al sessantesimo km.

Ma direi che non è il tuo caso.
 

bimoto

Apprendista Velocista
26 Luglio 2012
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Massacarrara
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TARMAC 2015 SW.....in uscita..
solo x capire.......
in altri post qualcuno scrive che per giri di 2/3 ore basta quello che si e' mangiato a cena ( carboidrati ) ed a colazione ( carboidrati ).
Qui invece dite di mangiare ogni ora, addirittura qualche pagina dietro ho letto 1 paninetto ogni 40' ...

bohhh???

io esco in bici per tenermi in forma: se mangio 4 panini....altro che forma, divento un baule?

non credo sia OT, visto che le gambe di piombo potrebbero essere causate da errata alimentazione.
Ma se il garmin e tutte le sue approssimazioni indica che in un giro ho consumato 1.500 calorie......quante cappero di Kcal devo assumere durante il giro?
A barrette...costa piu della benzina bella cumpa