Quanto conta la genetica nella prestazione di un amatore?

steu60

via col vento
28 Giugno 2013
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ci saranno anche delle eccezioni ma le selezioni naturali e/o che fanno le squadre dalle giovanili fino a portare una piccolissima percentuale di ragazzini tra i prof. , saranno o no fatte su una base genetica?

penso di sì .. e per conseguenza la genetica conta sempre. poi chiaramente a livello amatoriale il discorso andrebbe ristretto ai primi 100 circa, perché il resto per una ragione o l'altra non è omogeneo o comparabile

quindi giusto il discorso fatto da alcuni , se non ho capito male, che a livello amatoriale si possano raggiungere discreti livelli anche se non si è particolarmente dotati
 
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Braccio

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27 Ottobre 2008
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Rispetto molto la tua esperienza, che certo è molto maggiore della mia, però la mia è un poco diversa. Io ho notato che sempre, regolarmente, chi va forte si allena di più. Chi va più forte di me o è molto più giovane, o si allena di più. Se io mi alleno 12 ore vado più forte di quando mi alleno 8. Idem i tanti miei amici di pedale con i quali mi confronto da anni. Ci sono alcune eccezioni, in questa "regola" esperienziale ma saranno un 5%. Probabilmente quelli veramente dotati geneticamente.
Il fatto è che pochissimi amatori raggiungono il proprio potenziale genetico, intervenendo prima altri fattori limitanti, che anche tu hai citato.
Quello che conta per la maggior parte di noi è la Triade allenamento/riposo/alimentazione e la gestione di una vita quasi sempre molto impegnativa.
Quel 5% di eccezioni, sono proprio l'esempio che la genetica conta molto
Il resto sono tutte cose ovvie, se ti alleni di più è chiaro che vai più forte (ma di quanto?)
Se sei più giovane idem, vai più forte (ma anche qui dipende, da quando hai iniziato a pedalare, perchè se hai iniziato a 30 anni, a 35 andrai più forte) ma a parità di allenamento e genetica
Che poi la stragrande maggioranza dei ciclopedalatoridelladomenica non raggiunga il proprio potenziale, non ci piove, ed è proprio questa circostanza a confondere le idee.

Io frequento gente che pedala da meno di me, si allena lo stesso numero di ore (più o meno) e peggio, non sà cosa significhi alimentarsi correttamente e su salite lunghe (15km 6,5%) mi dà 10', cos'è questa? Ovvio non sono la maggioranza, ma ci sono e secondo me quel 5% che hai indicato tu, è ancora poco.

Secondo me il limite di 4 W/kg rende bene l'idea di dove finisce il massimo potenziale raggiungibile per MOLTI e dove inizia il bacio di madre natura per POCHI.
Limite che è già un gran bel andare, io quando ci sono arrivato vicino (il mio massimo raggiunto), ero riuscito ad incastrare tutto alla perfezione e di gente me ne lasciavo dietro parecchia (erano molti di più quelli dietro che davanti), sia nelle GF in mtb che ho fatto, sia nelle uscite di gruppo per le mie montagne.

Ora senza fare grossi sacrifici, se raggiungo il mio peso forma, non è che ci vada così lontano da quei valori e non faccio più allenamenti specifici, se ho voglia di bermi na birra (anche più di una) me la bevo e faccio anche le ore piccole.
Questo per dire che allenamento, alimentazione e altro, possono fare una piccola differenza (rispetto alla genetica intendo), anzi ti dirò di più, secondo me la specificità degli allenamenti è sopravalutata

Se uno vuole raggiungere il massimo potenziale genetico che può esprimere, basta un minimo di criterio, capire che bisogna menare forte e dare il tempo al organismo di recuperare, cercare di aumentare il volume gradualmente (ovviamente in base alle nostre possibilità di vita), mangiare senza fare troppi pastrocchi (l'alimentazione, un altro aspetto strasopravalutato, a meno che non si facciano c@zzate memorabili) e dormire il più possibile, questo si che conta veramente.


Puoi comprati 8 misuratori di potenza, farti seguire dal più bravo preparatore dell'universo, mangiare facendoti seguire da un team di esperti nutrizionisti e chiuderti in un convento di clausura, ma quelli più dotati di te geneticamente, prenderanno la bici in mano un paio di settimane dopo il letargo invernale e li vedrai all'inizio della salite e alla fine!

Sostanzialmente mi vedo molto in sintonia con questo
La misura del primo sul secondo è 70-30, 30 solamente perchè il 20-22% lo fa il sonno legato per l'appunto a questioni lavorative e familiari.

Evidentemente chi scrive in questa discussione, ha esperienze diverse, ma visto che siamo un pò tutti d'accordo che cercare la risposta in uno studio sia alquanto complicato, ognuno scrive per quello che vive o ha vissuto sulla propria pelle, quindi vale tutto, anche che la genetica sia una scusa di chi và piano, per giustificare la scarsa voglia di fare quei sacrifici immemorabili, che fà chi và forte :mrgreen:
 

Marietto64

Apprendista Velocista
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Quel 5% di eccezioni, sono proprio l'esempio che la genetica conta molto
Il resto sono tutte cose ovvie, se ti alleni di più è chiaro che vai più forte (ma di quanto?)
Se sei più giovane idem, vai più forte (ma anche qui dipende, da quando hai iniziato a pedalare, perchè se hai iniziato a 30 anni, a 35 andrai più forte) ma a parità di allenamento e genetica
Che poi la stragrande maggioranza dei ciclopedalatoridelladomenica non raggiunga il proprio potenziale, non ci piove, ed è proprio questa circostanza a confondere le idee.

Io frequento gente che pedala da meno di me, si allena lo stesso numero di ore (più o meno) e peggio, non sà cosa significhi alimentarsi correttamente e su salite lunghe (15km 6,5%) mi dà 10', cos'è questa? Ovvio non sono la maggioranza, ma ci sono e secondo me quel 5% che hai indicato tu, è ancora poco.

Secondo me il limite di 4 W/kg rende bene l'idea di dove finisce il massimo potenziale raggiungibile per MOLTI e dove inizia il bacio di madre natura per POCHI.
Limite che è già un gran bel andare, io quando ci sono arrivato vicino (il mio massimo raggiunto), ero riuscito ad incastrare tutto alla perfezione e di gente me ne lasciavo dietro parecchia (erano molti di più quelli dietro che davanti), sia nelle GF in mtb che ho fatto, sia nelle uscite di gruppo per le mie montagne.

Ora senza fare grossi sacrifici, se raggiungo il mio peso forma, non è che ci vada così lontano da quei valori e non faccio più allenamenti specifici, se ho voglia di bermi na birra (anche più di una) me la bevo e faccio anche le ore piccole.
Questo per dire che allenamento, alimentazione e altro, possono fare una piccola differenza (rispetto alla genetica intendo), anzi ti dirò di più, secondo me la specificità degli allenamenti è sopravalutata

Se uno vuole raggiungere il massimo potenziale genetico che può esprimere, basta un minimo di criterio, capire che bisogna menare forte e dare il tempo al organismo di recuperare, cercare di aumentare il volume gradualmente (ovviamente in base alle nostre possibilità di vita), mangiare senza fare troppi pastrocchi (l'alimentazione, un altro aspetto strasopravalutato, a meno che non si facciano c@zzate memorabili) e dormire il più possibile, questo si che conta veramente.


Puoi comprati 8 misuratori di potenza, farti seguire dal più bravo preparatore dell'universo, mangiare facendoti seguire da un team di esperti nutrizionisti e chiuderti in un convento di clausura, ma quelli più dotati di te geneticamente, prenderanno la bici in mano un paio di settimane dopo il letargo invernale e li vedrai all'inizio della salite e alla fine!

Sostanzialmente mi vedo molto in sintonia con questo


Evidentemente chi scrive in questa discussione, ha esperienze diverse, ma visto che siamo un pò tutti d'accordo che cercare la risposta in uno studio sia alquanto complicato, ognuno scrive per quello che vive o ha vissuto sulla propria pelle, quindi vale tutto, anche che la genetica sia una scusa di chi và piano, per giustificare la scarsa voglia di fare quei sacrifici immemorabili, che fà chi và forte :mrgreen:
Mi piace il post perché mette in evidenza che alcuni possano essere dei cd "responder" e quindi rispondano vigorosamente allo stimolo allenante. E in effetti in certi studi è sorprendente la differenza di risposta individuale, certi guadagnano 50 w mentre altri 10 o zero. Però gli stessi studi mettono in guardia: essere un responder vale per quel determinato tipo di sperimentazione, e non è detto che in altri protocolli con altre modalità le parti non si invertano. Ad esempio io e te ci alleniamo 8 ore e tu mi rifili 3' a salita. Le altre variabili le accantoniamo anche se non è corretto. Concludiamo dunque che tu sei geneticamente più dotato Poniamo che impazzendo ci alleniamo 20 ore, come gli amatori top. Non è detto affatto che mi rifili 6'! Magari il mio potenziale genetico aveva semplicemente bisogno di uno stimolo allenante diverso o più lungo e sono io che scollino per primo! Questo per dire che le differenze genetiche per gli amatori sono importanti nei limiti di essere un responder o meno visto che ci alleniamo in media poco, ma non in assoluto. Uno che si allena 20 ore non lo batte il fenomeno di turno che si allena 6 ore.
http://www.endurancecorner.com/2016/01/12/what-type-of-athlete-are-you/
o-o


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Salvo@ing

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Occorrerebbe definire l’amatore, che non può essere quello che fa 22h a settimana di allenamento (ma nemmeno io che ne faccio 15). Dovremmo inserire una nuova qualifica ed accanto ad amatore e professionista ci metterei il “professionale”
A parità di dote il professionale va più forte dell’amatore, non solo perché normalmente si allena di più ma anche perché si allena meglio, appunto in modo professionale.
Tuttavia ci stanno persone che a parità di NON allenamento vanno più forte di altri, sarà forse per genetica? Dote naturale? Come la chiamiamo?
Io alle gare arrivo nel primo 3% assoluto, ed a 40 anni non è male, ma ci sono 40enni che si allenano (bene?) come me, che sono ad un livello imbarazzante per me, oltre 5 W/kg (e non parlo di ex Pro ma di persone che hanno iniziato da 2, 3, 5 anni).
Quindi non è solo allenamento, anche mamma e papà ci avranno messo del loro...



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Uno che si allena 20 ore non lo batte il fenomeno di turno che si allena 6 ore.
Non sai quanto mi piacerebbe credere a questa tua affermazione, ma sono sicuro che anche se mi allenassi 20h a settimana, certi soggetti che conosco io, pur allenandosi 6h mi svernicerebbero sempre e comunque.
Só di avere dei limiti, che ormai ho imparato ad accettare, da quando l’ho fatto vivo questo meraviglioso sport decisamente meglio o-o
Questo sicuramente era anche un mio grande limite mentale, un eccessivo accanimento nella ricerca della performance, per sopperire a dei limiti genetici, che non volevo e riuscivo ad accettare
Ecco perché scrivo ciò che scrivo, sono certo che ci siano altri a viverla così e si perdono il bello del pedalare, proprio come è successo a me
 

Luca69

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Non sai quanto mi piacerebbe credere a questa tua affermazione, ma sono sicuro che anche se mi allenassi 20h a settimana, certi soggetti che conosco io, pur allenandosi 6h mi svernicerebbero sempre e comunque.
Só di avere dei limiti, che ormai ho imparato ad accettare, da quando l’ho fatto vivo questo meraviglioso sport decisamente meglio o-o
Questo sicuramente era anche un mio grande limite mentale, un eccessivo accanimento nella ricerca della performance, per sopperire a dei limiti genetici, che non volevo e riuscivo ad accettare
Ecco perché scrivo ciò che scrivo, sono certo che ci siano altri a viverla così e si perdono il bello del pedalare, proprio come è successo a me
Sempre bello leggerti;solo leggerti sia chiaro!Ho sottolineato il tuo pensiero che oramai dopo il 29 Maggio 2013 fa parte del mio essere e credere!
 
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Non sai quanto mi piacerebbe credere a questa tua affermazione, ma sono sicuro che anche se mi allenassi 20h a settimana, certi soggetti che conosco io, pur allenandosi 6h mi svernicerebbero sempre e comunque.

Mi viene in mente quella frase di Henry Ford: "Whether you think you can, or you think you can't... you're right"
 
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il mondo amatoriale è troppo eterogeneo per poter minimamente pensare di poter studiare dal punto di vista prestazionale l'incidenza della genetica.

già farlo sui professionisti non sarebbe nemmeno semplice viste le diverse caratteristiche richieste ad uno scalatore da grandi giri o a un velocista...

sicuramente la genetica varrà qualcosa, ma limitatamente al mondo amatoriale credo che incida davvero poco visto che tra l'uomo biologicamente perfetto per il ciclismo che si allena 8 ore a settimana e un coetaneo che vive da prof con almeno 18 ore a settimana di allenamento comunque non ci sarebbe storia in termini di prestazioni...
 
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Super Ciuk

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il mondo amatoriale è troppo eterogeneo per poter minimamente pensare di poter studiare dal punto di vista prestazionale l'incidenza della genetica.

già farlo sui professionisti non sarebbe nemmeno semplice viste le diverse caratteristiche richieste ad uno scalatore da grandi giri o a un velocista...

sicuramente la genetica varrà qualcosa, ma limitatamente al mondo amatoriale credo che incida davvero poco visto che tra l'uomo biologicamente perfetto per il ciclismo che si allena 8 ore a settimana e un coetaneo che vive da prof con almeno 18 ore a settimana di allenamento comunque non ci sarebbe storia in termini di prestazioni...


nel senso che andrebbe più forte quello geneticamente perfetto, a meno che l'altro non sia uno con una buona/ottima genetica.
perche uno non dotato con 18 ore di allenamento a settimana ci lascia le penne,
 

bach7

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nel senso che andrebbe più forte quello geneticamente perfetto, a meno che l'altro non sia uno con una buona/ottima genetica.
perche uno non dotato con 18 ore di allenamento a settimana ci lascia le penne,

8 ore a settimana le fa il cicloamatore che vuole divertirsi senza alcuna velleità agonistica: 4 ore la domenica e 2 il sabato... 2 orette nella settimana...

18 ore invece sono 6 ore la domenica martedi mercoledi giovedi e sabato 3 ore... aggiungici che ho specificato vita da prof (con alimentazione ed integrazione controllata)...

scommettiamo che su 1000 casi, 999 sono a favore del secondo su una gf?
 

Super Ciuk

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8 ore a settimana le fa il cicloamatore che vuole divertirsi senza alcuna velleità agonistica: 4 ore la domenica e 2 il sabato... 2 orette nella settimana...

18 ore invece sono 6 ore la domenica martedi mercoledi giovedi e sabato 3 ore... aggiungici che ho specificato vita da prof (con alimentazione ed integrazione controllata)...

scommettiamo che su 1000 casi, 999 sono a favore del secondo su una gf?

forse non ho spiegato bene cosa intendo dire, una persona "normale" quindi senza le caratteristiche genetiche idonee non può allenarsi 18 ore a settimane, non reggerebbe in breve tempo sarebbe ko.
 

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forse non ho spiegato bene cosa intendo dire, una persona "normale" quindi senza le caratteristiche genetiche idonee non può allenarsi 18 ore a settimane, non reggerebbe in breve tempo sarebbe ko.
Una persona "normale" a 18 ore e più ci arriva...certo non passando da 5000km all anno a 25000. Ma arrivandoci per gradi. Al netto del tempo libero chiaramente.
Viste tante persone passare da enne ore fatte a caxxo a enneperdue ore con tabelle del preparatore (e qualcuno pure dieta ipocalorica da nutrizionista) e scoppiare dopo anche solo un mese...e grazie arca, ma la colpa non è della mancanza della genetica.

Inviato dal pascolo
 
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bach7

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forse non ho spiegato bene cosa intendo dire, una persona "normale" quindi senza le caratteristiche genetiche idonee non può allenarsi 18 ore a settimane, non reggerebbe in breve tempo sarebbe ko.

se si segue un programma con criterio non si scoppia e anche in breve tempo (si parla di mesi, non certo di giorni...) si ottengono buoni risultati, al netto di più o meno predisposizioni per questo sport.

ci vuole ovviamente una forte determinazione, che non tutti hanno (questo si che fa la differenza!).

esempi potrei fartene tanti di amici che in poco tempo sono passati da problemi di obesità ad essere degli ottimi amatori.

ovviamente in questi casi non si può certo parlare di genetica superiore, ma solo di tanta tanta tanta forza di volontà (e tempo a disposizione).

tanto per dare dei numeri arriviamo ad amatori vicini ai 4.8 4.9 W/kg...

sicuramente non di primissima fascia ma già un livello per me di tutto rispetto.
 
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Gamba_tri

via col vento
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se si segue un programma con criterio non si scoppia e anche in breve tempo (si parla di mesi, non certo di giorni...) si ottengono buoni risultati, al netto di più o meno predisposizioni per questo sport.

ci vuole ovviamente una forte determinazione, che non tutti hanno (questo si che fa la differenza!).

esempi potrei fartene tanti di amici che in poco tempo sono passati da problemi di obesità ad essere degli ottimi amatori.

ovviamente in questi casi non si può certo parlare di genetica superiore, ma solo di tanta tanta tanta forza di volontà (e tempo a disposizione).

tanto per dare dei numeri arriviamo ad amatori vicini ai 4.8 4.9 W/kg...

sicuramente non di primissima fascia ma già un livello per me di tutto rispetto.
E si giocano la vittoria? Perché quelli con una buona genetica con quel volume di allenamento sono nei primi dieci a livello nazionale. Essere quasi obesi e poi ottimamente allenati non significa non essere geneticamente dotati, ma solo sfruttare o meno il proprio patrimonio genetico. Vi sono professionisti che una volta smesso con la bici hanno messo su parecchi chili. Amatori che si allenavano scrupolosamente con ottimi risultati si sono ridimensionati una volta passati professionisti, vedi Fertonani. Altri hanno avuto una carriera straordinaria nonostante la vocazione tardiva, vedi Rominger, questa è la genetica. Ognuno tra le proprie soddisfazioni dallo sport come vuole, a livello regionale una persona mediamente dotata che si alleni con scrupolo e faccia vita da atleta può primeggiare, a livello nazionale è molto più difficile, a livello mondiale può scordarselo, servono genetica e allenamento ben programmato, più vita da atleta. Questo può non essere direttamente comprensibile per il ciclismo, ma chiedete ad un triatleta che voglia qualificarsi per le Hawaii, anni fa si poteva fare semplicemente allenandosi bene, adesso servono anche doti fuori dal comune. Questo deve essere ben chiaro, altrimenti nascono frustrazioni, accuse di doping
verso i vincenti, etc da chi fa vita da atleta e non ottiene i risultati sperati.

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steu60

via col vento
28 Giugno 2013
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rose
volendo estremizzare le parole del titolo " Quanto conta la genetica nella prestazione di un amatore?" la risposta dovrebbe essere : nulla, se no non sarebbero amatori. :?.

ps. ieri mentre salivamo e' passata una fionda in bici, non era uno geneticamente predisposto ma piuttosto un OGM per quanto andasse. poi sono andato su strava per vedere chi fosse , sperando fosse collegato. ebbe era Richie Porte. davvero impressionante come vadano in salita questi atleti , non si puo' non pensare che non ci siano differenze genetiche oltre al duro lavoro, la testa, l'ottimizzazione di tutti i parametri .
 

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max_good
9 Gennaio 2010
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Continuate a spostare il discorso sui prof...c'entra nulla...
@steu60
Vedi in un altro 3d è uscito il discorso dell'allenamento strutturato...
Tu hai detto che non lo fai perché pensi che non ti serva, per via dell'età, perché tanto i risultati saranno quello che saranno ...ecc..

Vedi, a mio modo di vedere, ti sei dato dei limiti...

Se un altro della tua stessa età (o più anziano) , che si allena "bene" , fa tutto "bene", ti arriva davanti, hai due strade, puoi decidere che non ci puoi far nulla perché la genetica ti è contro, oppure provare a fare tutto il possibile e cercare ancora di migliorare...

Poi cmq è lecito e corretto vivere la bici come meglio si crede...