Ma si, ovvio che per il contorno di cui parli una vittoria (possibile) di Aru domani o dopodomani, abbia un significato diverso. Però, secondo me, il suo Giro non lo salverebbe, lo renderebbe solo un pò meno anonimo. Se parti per vincere e sei a mezz'ora, una vittoria di tappa (chiaramente favorita dai più forti che non ti si filano proprio) sarebbe un brodino. Già una vittoria di Pozzovivo, secondo me avrebbe un valore sportivo diverso, essendo che se vince anche solo una tappa significa che quel giorno i migliori non sono riusciti a tenergli testa. Abbi pazienza, ma ragiono nella limitatezza di un osservatore a cui tutti i contorni di cui parli interessano relativamente. In ottica mondiale anche, credo cambierebbe poco. Lui, salvo debacle clamorose di Nibali, è destinato a essere la seconda punta. Se non la terza. Che vinca o meno una tappa domani o dopodomani. Sarà importante, piuttosto il resto della stagione. Una Vuelta da protagonista, fatta magari in crescendo, sarebbe un segnale, anche se non so quanto opportuna ai fini di una buona condizione al mondiale.E' fuori gara, ma una vittoria di tappa farebbe contenti molti. Salverebbe il Giro suo, della squadra e lo rimetterebbe in gioco per tante cose, mondiale in primis.
Questo è il mondo dei Pro, che non è quello degli amatori con l'unico scopo di arrivare il più avanti possibile. Ci sono tante cose da considerare.
Tanto per fare un esempio: Yates è in scadenza di contratto. Ha 25 anni. Ora prende 1,5 milioni a stagione. Se vince il Giro raddoppiano almeno. Pare che lo vogliano Katusha, UAE, Astana e Trek Segafredo. Se per caso lui è già sicuro di dove andrà in caso di vittoria può avere aiuti "inaspettati", o magari "non aiuti" in casa propria a fargli capire l'antifona.
Sembra fantaciclismo, ma non lo è.
Quanto alla questione Yates, penso che sia più o meno come dici. Essendo in scadenza di contratto si sta giocando molto. Vista la composizione della sua squadra, forse gli converrebbe rimanere dov'è...salvo offerte economiche irrinunciabili di altri.