Mantenere ritmi gruppo

Ipercool

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A me è capitato diverse volte che essendo il più "forte" tra quelli che facevano un certo giro oltre a farmi stare davanti (quando c'era da fare l'andatura in piano) mi chiedevano di non andare oltre una certa velocità (35, max 38) e mi sono adeguato
Azzarola se a freni tirati in piano vai a 35-38 sei veramente forte, soprattutto con 2.924km da gennaio.

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nanomalefico

via col vento
15 Giugno 2014
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Azzarola se a freni tirati in piano vai a 35-38 sei veramente forte, soprattutto con 2.924km da gennaio.

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Ne ho fatti pochi quest'anno per problemi che ho avuto con mia madre (operazione allo stomaco, tolto del tutto), per giunta un paio di mesi sono stato quasi fermo (mi ha salvato un pò la corsa).
Ho recuperato con un pò di sofferenza tra lezioni di spinning ed uscite diciamo di qualità.
Ora ho meno tempo per lavoro e per via di mia madre ed esco quasi ogni giorno facendo + o - una 20ina di km alcuni fatti "bene", altri fatti + tranquilli ed in + un'uscita domenicale + lunga e preferibilmente col gruppo
 

skybiker

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Io invece ho sempre evitato i gruppi in questi anni di bdc.
Un pó perché mi piace decidere quanto e come impegnarmi durante l'uscita un pó per motivi di sicurezza. Già in solitaria o in coppia si rischia di essere travolti, un gruppo il rischio si moltiplica N volte.
Onestamente per un cicloamatore senza velleità agonistiche non ne vedo l'utilità di uscire in gruppi numerosi, non fosse altro per le continue strombazzate degli automobilisti che chiedono strada.
Imho ovviamente.

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faberfortunae

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sempre una in meno...
Io invece ho sempre evitato i gruppi in questi anni di bdc.
Un pó perché mi piace decidere quanto e come impegnarmi durante l'uscita un pó per motivi di sicurezza. Già in solitaria o in coppia si rischia di essere travolti, un gruppo il rischio si moltiplica N volte.
Onestamente per un cicloamatore senza velleità agonistiche non ne vedo l'utilità di uscire in gruppi numerosi, non fosse altro per le continue strombazzate degli automobilisti che chiedono strada.
Imho ovviamente.

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E' il contrario. Piu' é numeroso il gruppo, più l'automobilista deve prestare attenzione e moderare la velocita'. Senza contare la visibilità, praticamente certa per un gruppo di ciclisti, aleatoria nel caso di una singola bicicletta.
Pensa a quanti incidenti avvengono che riguardano gruppi e quanti invece coinvolgono ciclisti singoli: non c'è paragone.
Poi sul fatto che pedalare in gruppo sia attività che richiede un minimo di esperienza per esser fatta in sicurezza ti do ragione
 
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skybiker

Apprendista Scalatore
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E' il contrario. Piu' é numeroso il gruppo, più l'automobilista deve prestare attenzione e moderare la velocita'. Senza contare la visibilità, praticamente certa per un gruppo di ciclisti, aleatoria nel caso di una singola bicicletta.
Pensa a quanti incidenti avvengono che riguardano gruppi e quanti invece coinvolgono ciclisti singoli: non c'è paragone.
Poi sul fatto che pedalare in gruppo sia attività che richiede un minimo di esperienza per esser fatta in sicurezza ti do ragione
Permettimi di dissentire sulla sicurezza.. Se da un lato forse guadagni in visibilità dall'altra secondo me aumenti i rischi con maggior ingombro della carreggiata, rischio di ruotarsi e andare in terra oppure finirci per aver travolto chi ti prevedeva perché ha fatto una cappella. E poi troppo presi a guardare la ruota di chi ti sta davanti invece di guardare avanti e intorno.
Insomma per me che vivo la bici come evasione e mi godo i panorami e che mi fermo a fare la foto il gruppo non c'entra nulla. Se ho voglia di spingere per poi vedere se Strava mi ha premiato spingo, altrimenti no. E poi la scelta del percorso in base a come mi sento e come sta il mio compagno o compagna, cosa che in gruppo non puoi fare. Autonomia decisionale per orario di partenza e orario di ritorno.
Ma tutto questo vale per me non voglio dare addosso a chi esce in gruppo per carita di Dio ognuno vive questo bello sport come meglio crede ci mancherebbe.
;-)

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nanomalefico

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Permettimi di dissentire sulla sicurezza.. Se da un lato forse guadagni in visibilità dall'altra secondo me aumenti i rischi con maggior ingombro della carreggiata, rischio di ruotarsi e andare in terra oppure finirci per aver travolto chi ti prevedeva perché ha fatto una cappella. E poi troppo presi a guardare la ruota di chi ti sta davanti invece di guardare avanti e intorno.
Insomma per me che vivo la bici come evasione e mi godo i panorami e che mi fermo a fare la foto il gruppo non c'entra nulla. Se ho voglia di spingere per poi vedere se Strava mi ha premiato spingo, altrimenti no. E poi la scelta del percorso in base a come mi sento e come sta il mio compagno o compagna, cosa che in gruppo non puoi fare. Autonomia decisionale per orario di partenza e orario di ritorno.
Ma tutto questo vale per me non voglio dare addosso a chi esce in gruppo per carita di Dio ognuno vive questo bello sport come meglio crede ci mancherebbe.
;-)

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Per questo bisogna saper stare in gruppo, a me qualche volta è capitato di lasciare andare dei gruppi (o non mi ci aggregavo) perchè troppo per me e le mie capacità.
Dove mi preoccupo è quando mi trovo con persone che non conosco e non so come si muovono e cerco di capire quanto prima come si spostano.
Ovviamente poi una cosa è stare in gruppo che viaggia a 30 e un'altra invece quando si viaggia a 40-45.
Più aumentano le andature più aumenta la concentrazione e, parlo di me, quando mi trovo in gruppi che viaggiano sui 40-45 oltre a guardare la ruota davanti non dico che mi guardo intorno ma cerco di stare attento intorno a me
 

Lightwave

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Per questo bisogna saper stare in gruppo, a me qualche volta è capitato di lasciare andare dei gruppi (o non mi ci aggregavo) perchè troppo per me e le mie capacità.
Dove mi preoccupo è quando mi trovo con persone che non conosco e non so come si muovono e cerco di capire quanto prima come si spostano.
Ovviamente poi una cosa è stare in gruppo che viaggia a 30 e un'altra invece quando si viaggia a 40-45.
Più aumentano le andature più aumenta la concentrazione e, parlo di me, quando mi trovo in gruppi che viaggiano sui 40-45 oltre a guardare la ruota davanti non dico che mi guardo intorno ma cerco di stare attento intorno a me
Non è solo questione di saper stare in gruppo, è che i gruppi tendono spesso a dimenticare regole del CdS e pure quelle del buon senso...

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Mini4wdking

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Io ogni tanto mi "incollo" a qualche minigruppo d 5-6 ciclisti per fargli fare la "lepre",tengo una 20 di metri di distanza di sicurezza e finchè riesco,considerando il percorso che devo ancora fare e la tendenza o meno a porre in atto eventuali manovre poco ortodosse e pericolose del suddetto gruppo,cerco di segurli per più km possibili.

Se tieni 20 metri di distanza non sei per nulla incollato, e non stai per nulla andando in gruppo, nel senso che non impari nulla dello stare in gruppo, come si sta a ruota senza rischiare e mettere a rischio gli altri, sul reagire ad accelerazioni, sul segnalare e vedere le segnalazioni di ostacoli e buche, ecc...
Per tanto così puoi anche continuare ad andare da solo.
 

Mini4wdking

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Onestamente per un cicloamatore senza velleità agonistiche non ne vedo l'utilità di uscire in gruppi numerosi, non fosse altro per le continue strombazzate degli automobilisti che chiedono strada.
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Evita solamente i gruppi di indisciplinati che vanno appaiati.
I gruppi di persone sagge che vanno in fila indiana non sono affatto pericolosi.
Io ho una chat con cui mi organizzo sempre con i miei amici, e siamo da 5 a 15, dipende dalle volte, ognuno viene quando può.
Uscire in gruppo ha enormi vantaggi per l'allenamento (permette di fare giri più lunghi, spingere di più visto che anche se ci si stanca un poco di più in salita poi in qualche modo con la scia si torna a casa), per il miglioramento delle capacità di guida, che sono fondamentali se si vogliono fare granfondo o gare, che secondo me sono DEL TUTTO da evitare per chi non è abituato ad uscire in gruppo, per poter imparare da chi è più esperto di noi (come fare le discese, ad esempio), per lo stimolo psicologico di voler provare a stare con chi si conosce e si sa essere un poco più forte di noi stessi, per il divertimento di fare qualche chiacchiera nelle fasi tranquille, per la sicurezza in caso di traffico, vista la visibilità e la "massa critica" che obbliga le auto a superare solo quando c'è effettivamente spazio, ma anche in caso di incidente meccanico o (si spera mai) di caduta, essere con amici è un gran vantaggio, no?
 
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Alessiuccio

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Tutto bello, solo che in un topic che si intitola "mantenere ritmi gruppo" non vedo cosa c'entri la diatriba "gruppo sì/gruppo no".
 

Mini4wdking

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Per questo bisogna saper stare in gruppo, a me qualche volta è capitato di lasciare andare dei gruppi (o non mi ci aggregavo) perchè troppo per me e le mie capacità.
Dove mi preoccupo è quando mi trovo con persone che non conosco e non so come si muovono e cerco di capire quanto prima come si spostano.
Ovviamente poi una cosa è stare in gruppo che viaggia a 30 e un'altra invece quando si viaggia a 40-45.
Più aumentano le andature più aumenta la concentrazione e, parlo di me, quando mi trovo in gruppi che viaggiano sui 40-45 oltre a guardare la ruota davanti non dico che mi guardo intorno ma cerco di stare attento intorno a me

Cito te perché mi hai dato lo spunto, ma non è riferito in particolare a te.
Ricordiamoci sempre e diciamolo chiaramente, che in gruppo NON SI DEVE guardare la ruota di quello davanti, perché altrimenti si cade sicuramente al primo intoppo o rallentamento.
Bisogna guardare sopra la spalla di quello davanti, ossia in genere "in avanti", come quando si guida un'auto, per intenderci. La distanza giusta da quello davanti (mezzo metro dalla sua ruota) la si mantiene senza problemi anche senza guardare la ruota.
Questa, appunto, è una delle primissime cose che mi hanno spiegato ed ho imparato andando nel mio primo gruppo di amici/squadra.
Altre cose utili ad un principiante:
  • mai, dico MAI, stare a mezza ruota, ossia parzialmente affiancato a quello davanti, perché se si sposta e la sua posteriore urta la nostra anteriore cadiamo solo noi dietro
  • segnalare a quelli dietro grosse buche e solchi LONGITUDINALI mediante un cenno con la mano sul lato dove si trovano, RIPETENDO il gesto fatto da quello davanti, che a sua volta origina dal gesto fatto dal primo della fila che ha visuale libera
  • se non si ha la forza di tirare a quel ritmo, saltare il cambio da dietro, ossia quando rientra quello che ha appena tirato, lasciarli il posto rimanendo sempre in ultima posizione. Non saltare mai il cambio quando ormai risaliti in seconda posizione, quello davanti a noi si sposta. Rallentare di colpo l'andatura può essere pericoloso, piuttosto spingere anche solo per 100m e poi spostarsi subito, verificando che quello che ha appena tirato prima di noi sia già indietreggiato
  • segnalare sempre rallentamenti improvvisi per auto in coda, auto che si immettono, semafori, ecc... eventualmente anche con il classico "op op op" per attirare l'attenzione
  • non tenere mai le mani nella parte centrale del manubrio, ma o sulle manopole del cambio, o nella parte bassa del manubrio, ossia con i freni sempre a portata di dita
 

Sakvo

Pignone
6 Agosto 2018
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Acireale
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Ancora nessuna :(
Cito te perché mi hai dato lo spunto, ma non è riferito in particolare a te.
Ricordiamoci sempre e diciamolo chiaramente, che in gruppo NON SI DEVE guardare la ruota di quello davanti, perché altrimenti si cade sicuramente al primo intoppo o rallentamento.
Bisogna guardare sopra la spalla di quello davanti, ossia in genere "in avanti", come quando si guida un'auto, per intenderci. La distanza giusta da quello davanti (mezzo metro dalla sua ruota) la si mantiene senza problemi anche senza guardare la ruota.
Questa, appunto, è una delle primissime cose che mi hanno spiegato ed ho imparato andando nel mio primo gruppo di amici/squadra.
Altre cose utili ad un principiante:
  • mai, dico MAI, stare a mezza ruota, ossia parzialmente affiancato a quello davanti, perché se si sposta e la sua posteriore urta la nostra anteriore cadiamo solo noi dietro
  • segnalare a quelli dietro grosse buche e solchi LONGITUDINALI mediante un cenno con la mano sul lato dove si trovano, RIPETENDO il gesto fatto da quello davanti, che a sua volta origina dal gesto fatto dal primo della fila che ha visuale libera
  • se non si ha la forza di tirare a quel ritmo, saltare il cambio da dietro, ossia quando rientra quello che ha appena tirato, lasciarli il posto rimanendo sempre in ultima posizione. Non saltare mai il cambio quando ormai risaliti in seconda posizione, quello davanti a noi si sposta. Rallentare di colpo l'andatura può essere pericoloso, piuttosto spingere anche solo per 100m e poi spostarsi subito, verificando che quello che ha appena tirato prima di noi sia già indietreggiato
  • segnalare sempre rallentamenti improvvisi per auto in coda, auto che si immettono, semafori, ecc... eventualmente anche con il classico "op op op" per attirare l'attenzione
  • non tenere mai le mani nella parte centrale del manubrio, ma o sulle manopole del cambio, o nella parte bassa del manubrio, ossia con i freni sempre a portata di dita
Tranne che in salita, direi! :P
Ps grazie per tutti i consigli, utilissimi o-o
 

Bradipotamodimontallina

Apprendista Passista
21 Giugno 2018
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Se tieni 20 metri di distanza non sei per nulla incollato, e non stai per nulla andando in gruppo, nel senso che non impari nulla dello stare in gruppo, come si sta a ruota senza rischiare e mettere a rischio gli altri, sul reagire ad accelerazioni, sul segnalare e vedere le segnalazioni di ostacoli e buche, ecc...
Per tanto così puoi anche continuare ad andare da solo.

Difatti mai voluto andare in gruppo,ho avuto 2 brevi esperienze fatte per curiosità e mi sono bastate.Ho solo scritto che tento per un pò di km di tenere la velocità di qualche gruppo che non tira eccessivamente(e composto da persone non troppo esaltate che ne fanno di ogni)per migliorare la velocità in pianura.
 
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blues boy

Fausto Coppi re del blues
5 Giugno 2014
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non tutte alla moda
Cito te perché mi hai dato lo spunto, ma non è riferito in particolare a te.
Ricordiamoci sempre e diciamolo chiaramente, che in gruppo NON SI DEVE guardare la ruota di quello davanti, perché altrimenti si cade sicuramente al primo intoppo o rallentamento.
Bisogna guardare sopra la spalla di quello davanti, ossia in genere "in avanti", come quando si guida un'auto, per intenderci. La distanza giusta da quello davanti (mezzo metro dalla sua ruota) la si mantiene senza problemi anche senza guardare la ruota.
Questa, appunto, è una delle primissime cose che mi hanno spiegato ed ho imparato andando nel mio primo gruppo di amici/squadra.
Altre cose utili ad un principiante:
  • mai, dico MAI, stare a mezza ruota, ossia parzialmente affiancato a quello davanti, perché se si sposta e la sua posteriore urta la nostra anteriore cadiamo solo noi dietro
  • segnalare a quelli dietro grosse buche e solchi LONGITUDINALI mediante un cenno con la mano sul lato dove si trovano, RIPETENDO il gesto fatto da quello davanti, che a sua volta origina dal gesto fatto dal primo della fila che ha visuale libera
  • se non si ha la forza di tirare a quel ritmo, saltare il cambio da dietro, ossia quando rientra quello che ha appena tirato, lasciarli il posto rimanendo sempre in ultima posizione. Non saltare mai il cambio quando ormai risaliti in seconda posizione, quello davanti a noi si sposta. Rallentare di colpo l'andatura può essere pericoloso, piuttosto spingere anche solo per 100m e poi spostarsi subito, verificando che quello che ha appena tirato prima di noi sia già indietreggiato
  • segnalare sempre rallentamenti improvvisi per auto in coda, auto che si immettono, semafori, ecc... eventualmente anche con il classico "op op op" per attirare l'attenzione
  • non tenere mai le mani nella parte centrale del manubrio, ma o sulle manopole del cambio, o nella parte bassa del manubrio, ossia con i freni sempre a portata di dita
I primi insegnamenti ricevuti da mio zio vecchio ciclista quando ho iniziato . Una fortuna cominciare così . All'occorrenza mi cazziava pure . Bei tempi , tanta energia . Vabbe' o-o .