Freni a disco: pregi e difetti (Parte 3)

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pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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Descrizione perfettao-oio quando faccio lo' spurgo(nelle mtb)tolgo sempre le pastiglie e inserisco il distanziatore/separatore(giallo per shimano e magura e rosso per sram), non ho ancora però spurgato un impianto stradale :cry

nella mtb lo faccio davvero di rado, nella bdc disc dopo precisamente 11.901,70 km i freni funzionano perfettamente senza alcuno sfregamento e bisogno di alcuno spurgo, cambiate pasticche solo una volta, da organiche ad organiche (ancora perfette), il tutto funziona come un orologio svizzero (alla faccia della manutenzione), naturalmente tutto JAP.
 

THE CLIMBER72

Passista
27 Aprile 2009
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Sul vulcano della maremma!!!!
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Giant Tcr Advanced SL
nella mtb lo faccio davvero di rado, nella bdc disc dopo precisamente 11.901,70 km i freni funzionano perfettamente senza alcuno sfregamento e bisogno di alcuno spurgo, cambiate pasticche solo una volta, da organiche ad organiche (ancora perfette), il tutto funziona come un orologio svizzero (alla faccia della manutenzione), naturalmente tutto JAP.
Io nelle mtb sopratutto lo' faccio ad amici che fanno enduro,in un utilizzo xc quasi nullo(naturalmente se succede un imprevisto tipo un urto e viene danneggiato qualcosa nel impianto).Si credo che in uso stradale sia ancora minimo come da te riportato!o-o

ps e comunque ne fai troppi di km:cool::-x
 
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Ciociaro
13 Agosto 2012
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Trek (alcune)
In questo thread, andato piuttosto a ramengo, si odono rimostranze da parte di chi, giustamente, vorrebbe cercare di capire quali sono i pregi ed i difetti dei dischi ed invece regolarmente si va a finire in bagarre più o meno accese tra favorevoli e contrari.

Secondo me per capire quali sono pregi e difetti basta andarsi a leggere i primi post del lontano 2014 e ci sono le risposte.
Il resto è la solita fuffa che viene a galla quando ci sono fazioni pro e contro qualcosa.


Il mio primo intervento, nell'Aprile 2016, fu questo che segue (in corsivo).
Da allora, a parte essere affettati dai dischi che all'epoca era lo spauracchio maggiore e che come prevedibile si è rivelato essere un falso allarme il resto è per me attuale ancora oggi.
Va detto anche che gli standard da allora si sono abbastanza allineati verso i perni da 12, da 100 anteriore e 142 posteriore.
Le pastiglie della Boone le cambiai a 10.000Km circa, ora non ce l'ho più.
Le pastiglie dell'attuale hanno 4.100Km e non sono da cambiare.
P.S.: Io la biciletta rim da strada ora non ce l'ho più.

18 Aprile 2016
Dunque, ho da poco a disposizione due biciclette, una con i caliper (Trek M9) ed una con i dischi (Trek Boone).
Sto uscendo alternativamente un poco con l'una ed un poco con l'altra.
In discesa vado forte, parecchio, sugli altri terreni sono un ciocco, quindi diciamo che i freni mi interessano abbastanza :mrgreen:.


Sgombererei subito il campo da equivoci di base:
- Se sai frenare freni adeguatamente sia con gli uni sia con gli altri, ma con i dischi è più facile.
- Se sai andare in discesa vai forte sia con gli uni che con gli altri.
- Se non sai andare in discesa non vai né con gli uni né con gli altri.


Poi:
Peso maggiore dei dischi: E' una questione psicologica, per quelli che pensano che con due etti in più vanno di meno può essere un problema.
In realtà (ovviamente) con i due etti le prestazioni cambiano di zero.
Mi rendo conto però che la psiche va per conto suo e quindi l'argomento ha una sua valenza nel concreto, perché per adesso per pesare pesano di più.


Torsioni forcella causa disco da un solo lato: Niente di avvertibile, alle velocità ridicole in gioco non si rileva un tubo in tal senso.

Zin zin: Nel mio caso (leve e pinze Shimano R785 e dischi carbonTi) niente. (NDR Neanche con i successivi Dura Ace)

L'effettivo vantaggio dei dischi, oltre al bagnato di cui si è detto e stradetto, sta nella modulabilità e nella forza da applicare alla leva.
Se scendi da una bicicletta a dischi e sali su una a caliper nelle prime frenate ti pare che qualcosa non vada perché devi tirare le leve come un dannato.
Poi nel concreto, come già detto, si frena pure con quella.
Significa che frenando con poca forza ed impegno puoi concentrarti ancora di più sulla guida vera e propria.
Come succede con i cambi elettrici, non è che con gli altri non si cambi, ma con questi lo si fa con una naturalezza molto maggiore e ci si può concentrare su altri aspetti della guida.


Pericolosità: Certo questi due alla Roubaix sono stati proprio scarognati (se è vero - ma non sono io che devo accertarlo - sarebbe però opportuno che venisse accertato sul serio), pare strano che in 20 anni di MTB non vi sia mai stato il minimo problema, in vent'anni anche lì non è che di ammucchiate non ve ne siano mai state, inoltre spesso nelle MTB i dischi sono molto più grandi di quelli delle bdc e nelle ennemila cadute rovinose a velocità molto elevate di downhiller accartocciati su biciclette con dischi da 20cm mai nessuno ci sia andato a sbattere ;nonzo%.
Un disco da 140 si distanzia dal cerchio di pochi cm, bò. Comunque lo spagnolo a questo punto se finiva dall'altro lato della ruota, sul pacco pignoni, non è che si faceva molto meno male...
In ogni caso se il problema fosse veramente questo basterebbe avvitarci una protezione in carbonio (o di plastica a quelle del Deca), quindi non capisco tutto questo allarmismo.
Mi pare tanto il solito gioco delle tre carte.


Estetica: I dischi mi piacciono molto di più, se non altro perché svecchiano questi telai che da cent'anni sono sempre gli stessi e non se ne può più.

Nel complesso, nell'economia generale del mezzo, consiglierei le biciclette a disco.
Aspetterei solo l'unificazione degli standard di montaggio per evitare di trovarsi tra qualche anno con componenti "strani" e quindi dal valore molto penalizzato.


Certo che se un componente che può essere valido dovesse essere prepensionato per motivazioni di malapolitica sarebbe un peccato.

Ovviamente sono solo personali considerazioni.
 
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Masao1

Apprendista Velocista
10 Luglio 2018
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Castle of the river
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Specialized tarmac
Paragoni bici nuova con altra nuova assemblata con usato, quindi non sono minimamente paragonabili.

Sul fidarsi di un trittico in carbonio? No. Troppo delicati e visti rompere più facilmente dell'alluminio.
La guarnitura non ho detto che è pericolosa. E' usata e nel breve volgere di neanche un anno dovresti aggiungere alla spesa delle nuove corone. Poi che tu riesca a trovarla a 100 euro in condizioni decenti è da vedere.

Quindi ciò che hai fatto vedere non è attinente al discorso che facevamo. Anche il mio muletto col tempo non è più rimasto lo stesso, ho comprato anch'io pezzi usati mirati, ma se devi fare dei paragoni è corretto farli tra due cose simili (nuovo con nuovo, usato con usato)
io ho espresso la mia opinione sulla motivazione se ha senso o meno comprare una bici disc nuova sotto i 2000 e a 8.5kg, non ho fatto nessun paragone. E ho descritto un percorso che mi sono prefissato per avere una bici disc in carbonio sui 7 kg senza spendere una pazzia. Si un difetto dei dischi è il prezzo, l'abbiamo ripetuto più volte.
Converrai anche che ormai il 90% dei manubri sono in carbonio, quindi penso che non ci sia da fasciarsi troppo la testa prendendo nulla di esoterico sotto i 200g. La guarnitura era in ottimo stato, semlicemente le corone ho smontato le mie nuove che sono compatibili.
Tutti i componenti strutturali sono nuovi.
Con quello che smonto potrei benissimo venderlo per recuperare 2 soldi, ma preferisco assemblarmi un muletto gravel con un vecchio telaio mtb che già posseggo.
Potrei benissimo dire la stessa cosa dei rim, cosa comprate a fare una rim da 7.5, che è un bidone, che ne può pesare un kg in meno!
P.S.: A differenza di tanti altri non mi permetto di ridere delle affermazioni altrui, ne di prendere in giro.

difatti il quote non era sul tuo commento.
 

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Atina (Fr)
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Trek (alcune)
esistono dei dischi, tipo carbo-ceramici, che ovviano a questi possibili problemi?

Come scriveva @pietro1973 ho usato dei Carbon Ti misti, spider in carbonio e dischi in acciaio, ottimi.

Non ho mai usato dischi interamente in carbonio, anche se anni fa sono comparsi sul mercato proposti da piccole case, @eliflap aveva usato i Kettle (mi pare) trovandosi bene, ci sono però state diverse difficoltà di costruzione soprattutto per la planarità dei dischi, inoltre si sono rivelati fragili in caso di urti con il terreno o con corpi "volanti", tipo sassi. Per funzionare decentemente necessitano inoltre di pastiglie speciali dedicate.

In realtà però i dischi in carbonio sono un vezzo sulle bicilette, le temperature e le altre sollecitazioni che si raggiungono su questo mezzo sono poco significative, non è come sulle F1.

In ogni caso i problemi di dilatazione non sono imputabili al disco in quanto tale, ma piuttosto all'olio che scaldandosi può aumentare di volume quel tanto da impedire il totale rientro del pistone il quale può provocare il momentaneo contatto delle pastiglie con il disco.
 
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pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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In questo thread, andato piuttosto a ramengo, si odono rimostranze da parte di chi, giustamente, vorrebbe cercare di capire quali sono i pregi ed i difetti dei dischi ed invece regolarmente si va a finire in bagarre più o meno accese tra favorevoli e contrari.

Secondo per capire quali sono pregi e difetti basta andarsi a leggere i primi post del lontano 2014 e ci sono le risposte.
Il resto è la solita fuffa che viene a galla quando ci sono fazioni pro e contro qualcosa.


Il mio primo intervento, nell'Aprile 2016, fu questo che segue (in corsivo).
Da allora, a parte essere affettati dai dischi che all'epoca era lo spauracchio maggiore e che come prevedibile si è rivelato essere un falso allarme il resto è per me attuale ancora oggi.
Va detto anche che gli standard da allora si sono abbastanza allineati verso i perni da 12, da 100 anteriore e 142 posteriore.
Le pastiglie della Boone le cambiai 10.000Km circa, ora non ce l'ho più.
Le pastiglie dell'attuale hanno 4.100Km e non sono da cambiare.
P.S.: Io la biciletta rim da strada ora non ce l'ho più.

18 Aprile 2016
Dunque, ho da poco a disposizione due biciclette, una con i caliper (Trek M9) ed una con i dischi (Trek Boone).
Sto uscendo alternativamente un poco con l'una ed un poco con l'altra.
In discesa vado forte, parecchio, sugli altri terreni sono un ciocco, quindi diciamo che i freni mi interessano abbastanza :mrgreen:.


Sgombererei subito il campo da equivoci di base:
- Se sai frenare freni adeguatamente sia con gli uni sia con gli altri, ma con i dischi è più facile.
- Se sai andare in discesa vai forte sia con gli uni che con gli altri.
- Se non sai andare in discesa non vai né con gli uni né con gli altri.


Poi:
Peso maggiore dei dischi: E' una questione psicologica, per quelli che pensano che con due etti in più vanno di meno può essere un problema.
In realtà (ovviamente) con i due etti le prestazioni cambiano di zero.
Mi rendo conto però che la psiche va per conto suo e quindi l'argomento ha una sua valenza nel concreto, perché per adesso per pesare pesano di più.


Torsioni forcella causa disco da un solo lato: Niente di avvertibile, alle velocità ridicole in gioco non si rileva un tubo in tal senso.

Zin zin: Nel mio caso (leve e pinze Shimano R785 e dischi carbonTi) niente. (NDR Neanche con i successivi Dura Ace)

L'effettivo vantaggio dei dischi, oltre al bagnato di cui si è detto e stradetto, sta nella modulabilità e nella forza da applicare alla leva.
Se scendi da una bicicletta a dischi e sali su una a caliper nelle prime frenate ti pare che qualcosa non vada perché devi tirare le leve come un dannato.
Poi nel concreto, come già detto, si frena pure con quella.
Significa che frenando con poca forza ed impegno puoi concentrarti ancora di più sulla guida vera e propria.
Come succede con i cambi elettrici, non è che con gli altri non si cambi, ma con questi lo si fa con una naturalezza molto maggiore e ci si può concentrare su altri aspetti della guida.


Pericolosità: Certo questi due alla Roubaix sono stati proprio scarognati (se è vero - ma non sono io che devo accertarlo - sarebbe però opportuno che venisse accertato sul serio), pare strano che in 20 anni di MTB non vi sia mai stato il minimo problema, in vent'anni anche lì non è che di ammucchiate non ve ne siano mai state, inoltre spesso nelle MTB i dischi sono molto più grandi di quelli delle bdc e nelle ennemila cadute rovinose a velocità molto elevate di downhiller accartocciati su biciclette con dischi da 20cm mai nessuno ci sia andato a sbattere ;nonzo%.
Un disco da 140 si distanzia dal cerchio di pochi cm, bò. Comunque lo spagnolo a questo punto se finiva dall'altro lato della ruota, sul pacco pignoni, non è che si faceva molto meno male...
In ogni caso se il problema fosse veramente questo basterebbe avvitarci una protezione in carbonio (o di plastica a quelle del Deca), quindi non capisco tutto questo allarmismo.
Mi pare tanto il solito gioco delle tre carte.


Estetica: I dischi mi piacciono molto di più, se non altro perché svecchiano questi telai che da cent'anni sono sempre gli stessi e non se ne può più.

Nel complesso, nell'economia generale del mezzo, consiglierei le biciclette a disco.
Aspetterei solo l'unificazione degli standard di montaggio per evitare di trovarsi tra qualche anno con componenti "strani" e quindi dal valore molto penalizzato.


Certo che se un componente che può essere valido dovesse essere prepensionato per motivazioni di malapolitica sarebbe un peccato.

Ovviamente sono solo personali considerazioni.

Condivido cio' che dici e riporto qui di seguito le mie considerazioni fatte ieri simulando quanto accadutomi il giorno precedente, questo x dire che e' vero che si frena con entrambi i sistemi ma la "sicurezza" che ti danno i dischi e' oggettivamente maggiore rispetto ai rim.

Ps si vede che un post del 2016, si parlava ancora delle leggere torsioni a sx (ovviata coi PP) e di ventoso che si era tagliato con la cassetta :bua: (ora i dischi in gruppo li hanno in diversi, anzi direi meta' e meta' e non si sente piu' di ustioni tagli o scarpe danneggiate).

allora eccomi, oggi sono uscito con la rim, memore della discussione ho voluto simulare quanto accadutomi ieri, premetto che non sarei morto o altro con i caliper come detto da qualcuno, ma vi e' una differente "modalita'" di frenata, ovvero oggi in presa alta con 2 dita e' vero che ho frenato ma c'ho messo piu' tempo e piu' "fatica", coi dischi e' tutto piu' immediato e pronto, e' vero che sono attimi ma una frazione di secondo a 35 km/h o piu' sono cm/m risparmiati, questo era quello che intendevo x maggiore sicurezza.

ps bici racing montata con freni direct mount, DA 9000, ruote alluminio Fulcrum 4 LG 2018, nuove.
 
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ulau75

Apprendista Cronoman
11 Settembre 2008
3.075
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Provincia Veronese
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Bianchi OltreXr4
E' il rumore di quando il disco tocca appena una pastiglia. Detto che è un fatto puramente acustico e non c'è la minima frenatura reale, mentre in mtb, in mezzo allo sfasciume passa inosservato e/o ignorato, (anche per indole biker mediamente più ruspante) su strada può essere mentalmente fastidioso. In concreto si manifesta solo quando in fondo a lunghe discese l'impianto si è surriscaldato e il liquido freni caldo è dunque espanso e uno dei pistoncini rientra quel decimm in meno che può sfregare. Di solito dopo qualche istante si danno un paio di lievissime pinzate quel minimo che serve da far muovere il pistoncino che a quel punto una volta raffreddato l'impianto, rientra in sede regolarmente e il zin zin sparisce.
Poi il zin zin può esserci se il disco si è storto in seguito ad un urto. In quel caso, a casa, basta individuare facendo girare piano piano la ruota, in quale punto flette verso la pastiglia e far leva, anche con la mano, in quel punto, nel senso opposto per raddrizzarlo quel pò che serve. Ovviamente una volta individuato il punto si continua a far girare la ruota fino a che la parte storta è dalla parte opposta della pinza, così è più facile far leva per raddrizzare il disco. A disco molto caldo viene meglio....ma io non ci metterei le mani:mrgreen:.
Il zin può esserci se uno dei pistoncini è più pigro e fa più fatica a rientrare perchè magari sporco, in quel caso basta farlo fuoriscire un pò di più (non troppo) pinzando senza ruota e pulirlo. Ma è roba più da mtb un evento del genere.
Il zin può esserci anche se la pinza è storta....ma una volta che è centrata, non va più fuori centro, quindi è un evento limite...a meno che non cambi ruota mettendone una diversa per marca e modello che ha quel minimo di centraggio diverso che tiene il disco o più a dx o più a sx della ruota sostituita. In quel caso si centra la pinza.
Infine il zin a volte c'è quando in piedi sui pedali, si fa forza sulla forcella, questa flette, spostando con sè il disco verso le pastiglie....vuol dire che stiamo pedalando male, in piedi sui pedali si fa forza sui pedali non sul manubrio.
Tutte queste sono cause naturali, tutte quante inifluenti e per lo più facilmente risolvibili.
Può succedere poi che l'impianto sia rotto e non funzioni bene qualche cosa e dunque i pistoni restano fuori e più che zin zin la ruota è frenata. Evento limite, ma in quel caso ci deve mettere mano un mecca competente in materia (pochi tra quelli delle bdc). Ovviamente quando qualcosa è rotta è normale che non funzioni.
Infine può succedere che si sia fatto uno spurgo a pastiglie consumate e quando se ne mettono di nuove, risulta esservi quel minimo di troppo olio che non permette alla pastiglia nuova di rientrare il giusto. Basta togliere quella goccia di olio in più (io sui miei lo so fare, però è cosa che va vista fare una volta da qualcuno). Di base lo spurgo, se e quando necessario è bene farlo con pastiglie nuove, magari metterne di nuove per lo spurgo e poi rimettere quelle in uso fino alla fine...tanto è sempre bene avere pastiglie nuove di scorta a casa.

Come vedi la lista delle possibili cause di zin zin è lunga, nella realtà è un fenomeno che si presenta con una certa frequenza solo in fondo a discese lunghe e che sparisce facendo come ti ho detto in pochi secondi. Le altre sono tutte cause marginali e più o meno desuete.
Nulla di grave, quindi.

Poi io sono abituato con le mie Bora che fischiano che è un piacere in discesa.
Però frenano e quindi del fischio non me ne può fregare meno.
Personalmente per quel che ho visto (io ho la bdc rim), l'unico difettuccio è che alcuni sistemi li devi svitare con la chiave a brugola, però ho notato che certe case hanno introdotto dei sistemi con delle leve tipo focus con il r.a.t. e cannondale.
Personalmente per motivi pratici preferirei questi sistemi.
Concordo con voi dischisti che ad oggi, se uno deve investire in un prodotto nuovo è meglio passare al disc.
La tecnologia va avanti ed giusto così.
Poi se vogliamo guardare il pelo nell'uovo, 11v, cambio elettronico e telai in carbonio non sono necessari alla pratica del ciclismo.
Le bici a rim si svaluteranno enormemente ? può essere, comunque un prodotto nuovo minimo perde l'iva (22%) + un'altro 15%
 
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never give up!

max_good
9 Gennaio 2010
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krypton xroad - 0 slr
Se scendi da una bicicletta a dischi e sali su una a caliper nelle prime frenate ti pare che qualcosa non vada perché devi tirare le leve come un dannato.
cacchio, allora i miei sram force sono dannatamente regolati male, come ho già avuto modo di scrivere, hanno la corsa della leva troppo lunga e non riusciamo a sistemarli , già spurgati 2 volte, cambiato le pastiglie almeno 3 volte in 6 mesi di utilizzo. ora sto usando prevalentemente la disk, ma sabato passato, complice la giornata perfettamente asciutta ho usato la legend rim brake (non per il problema di frenata, ma non voglio farle prendere sale ;)), bene, finalmente la frenata come piace a me, corsa brevissima. con la disk sono arrivato spesso al bloccaggio perchè non capisco quando frena...all'inizio nulla, poi improvvisamente frena...
chi mi aiuta a risolvere l'arcano? aggiungo olio?
mi devo procurare il kit, perchè il meccanico contina a registrarmeli così...
 
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pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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cacchio, allora i miei sram force sono dannatamente regolati male, come ho già avuto modo di scrivere, hanno la corsa della leva troppo lunga e non riusciamo a sistemarli , già spurgati 2 volte, cambiato le pastiglie almeno 3 volte in 6 mesi di utilizzo. ora sto usando prevalentemente la disk, ma sabato passato, complice la giornata perfettamente asciutta ho usato la legend rim brake (non per il problema di frenata, ma non voglio farle prendere sale ;)), bene, finalmente la frenata come piace a me, corsa brevissima. con la disk sono arrivato spesso al bloccaggio perchè non capisco quando frena...all'inizio nulla, poi improvvisamente frena...
chi mi aiuta a risolvere l'arcano? aggiungo olio?
mi devo procurare il kit, perchè il meccanico contina a registrarmeli così...

max gia' te l'ho detto cambia gruppo, passa a shimano e ti senti riavere :ola:
 
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fsol

Apprendista Passista
1 Luglio 2015
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bianchi via nirone
Fra una bici montata 105 rim e una montata Ultegra disc, stessa cassetta (105), stesse ruote (Shimano RS100 ovviamente una con i dischi) stessa taglia, identici componenti.
Differenza di peso: 290g
Giudicate voi.
Si tratta di bici medio basso di gamma e non top, ma in questo caso il peso incide per meno del 5%, e il prezzo per circa 450/500€.

Sent from my Redmi 5 Plus using BDC-Forum mobile app
 

dibcycling

via col vento
24 Novembre 2017
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dt swiss
cacchio, allora i miei sram force sono dannatamente regolati male, come ho già avuto modo di scrivere, hanno la corsa della leva troppo lunga e non riusciamo a sistemarli , già spurgati 2 volte, cambiato le pastiglie almeno 3 volte in 6 mesi di utilizzo. ora sto usando prevalentemente la disk, ma sabato passato, complice la giornata perfettamente asciutta ho usato la legend rim brake (non per il problema di frenata, ma non voglio farle prendere sale ;)), bene, finalmente la frenata come piace a me, corsa brevissima. con la disk sono arrivato spesso al bloccaggio perchè non capisco quando frena...all'inizio nulla, poi improvvisamente frena...
chi mi aiuta a risolvere l'arcano? aggiungo olio?
mi devo procurare il kit, perchè il meccanico contina a registrarmeli così...
certo i freni a disco sram hanno un feeling peggiore rispetto ai concorrenti shimano, ma non per questo e necessario cambiarli per avere una buona frenata. a volte durante lo spurgo bisognerebbe affidarsi un po' piu all'esperienza e un po' meno ai manuali di uso e manutenzione. in fondo tutti i freni hanno lo stesso schema di funzionamento, e per tutti l'obiettivo è che non ci sia aria nell'impianto. se si raggiunge questo scopo, il freno funziona bene (con pastiglie e dischi puliti e in buono stato).
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
43.698
18.763
Bozen
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
questa è la soluzione ultima...
vorrei provare i passi intermedi prima ;)
Non è qui che devi rivolgerti. In mtb tra i freni a disco che vanno per la maggiore ci sono gli Sram. Mi par assurdo che non siano capaci di far buoni freni.
L'idea di mettere appena appena più olio secondo me ci sta. Io così ad occhio ti direi di chiedere direttamente a @marco
......in mp se qui non legge :mrgreen:
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
43.698
18.763
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
........, l'unico difettuccio è che alcuni sistemi li devi svitare con la chiave a brugola, però ho notato che certe case hanno introdotto dei sistemi con delle leve tipo focus con il r.a.t. e cannondale.........
quello non c'entra nulla col disco. Quello è il tipo di perno passante e te lo dà il costruttore col telaio (cannondale, specialized, canyon ecc. ecc.) e puoi cambiarlo in after market se non ti piace.
 

Exexcorridore

Novellino
7 Luglio 2011
32
2
Roma
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Bici
Colnago c64
Scusate tutti se torno sull’argomento, ho ordinato una bici disc, dopo decenni di Rim, mi sono fatto conquistare dalla pulizia dei cavi integrati. Ora dopo aver letto i vs. post non ho ancora capito se posso capovolgere la bici e tenerla così per qualeche gg. Non mi prendere per pazzo, ma io abitando a Roma esco con la macchina e poi metto giù la bici, e la bici la lascio dentro fino alla prox uscita. Questo potrebbe creare problemi all’impianto freni?
 
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