Mi sa che sta ancora girando in bici x trovare la strada del rientro
Ciao Sergio,no dai , ho fatto il turno di notte ed ho avuto poco tempo per scrivere, ma rimedio subito .
Dunque , report di Domenica 17/02/2019.
Questa domenica è dunque la giornata del "Coglia!Coglia!Coglia!" , manifestazione
gravel de "la popolare ciclistica" di Bergamo. Dopo i successoni della Asteria, ecco un altro , a mio parere, successo di questi simpatici Ragazzi.
Dubbio numero 1 di giornata: vestiario. Dopo 20' di incertezza e patimento opto per pantaloncino estivo e maglia estiva sotto più maglia primaverile m/c sopra (più pesante) più manicotti e mantellina per i primi km.
Perchè tutto ciò ? La giornata si prevedeva essere calda a mezzogiorno (+15) ma piuttosto fresca al mattino (0/+2). E così è poi stato. Però non potevo vestirmi pesante/invernale come, per dire , oggi che ha fatto +9 di max. Perchè poi avrei patito il caldo nelle ore centrali. Quindi la scelta era obbligata sul primaverile patendo un pochino di freddo dalle 7 alle 10, e poi togliere la mantellina e godersi il sole.
Pfiuu, è stata già dura qui ma parto convinto. Purtroppo capisco subito di avere poche gambe, funzione delle 4 domeniche consecutive senza uscire (solo commuting e poco altro)
. Arrivo al ritrovo da Bike Fellas dove ci sono tantissime facce conosciute ed anche tanti nuovi gravellisti. Sono un po' fuori luogo con la mia mtb, ma non sono l'unico e, comunque, chissenefrega , basta divertirsi.
Foglio firma, ritiro sticker e la partenza è alla francese dalle 8 alle 8:30 anche se poi si sfora un po', ma va bene lo stesso. Alla partenza ritrovo il buon Andrea con cui mi dovevo trovare a Filago per fare la strada assieme ma causa mio ritardo ( ho impiegato il triplo a vestirmi) non ci siamo beccati. Mi dice che gli fa male una spalla e che a Madone è caduto toccando un marciapiede con la ruota anteriore. La sua bici ha anche il forcellino piegato ed il cambio non funziona correttamente. Controllo il cambio e lo "raddrizzo a mano" giusto per riuscire a fare la Gravel, operazione che riesce discretamente
.
Pronti via, ormai siamo tra gli ultimi a partire. Sbaglio subito traccia perchè la bussola del GPS non segna correttamente e perdo le
ruote del gruppone che era con me , per cui resto con un ragazzo con i Rasta di Cremona (è degli ultimi paesi al confine con mantova) che si è sparato quasi 100+100 km per fare questa Gravel. Poco male riusciamo comunque a seguire la traccia. Quindi si fa Bergamo>seriate e si imbocca la ciclabile del serio. Fa ancora freschino ed infatti c'è ghiaccio qua e la ed in alcuni punti il fondo è bagnato/ghiacciato e, quindi, scivoloso e pericoloso. Non per me che ho optato per gomme tassellate, dure da tirare ma grip ottimale.
Comunque le mie gambe non girano bene per niente ed ho una strana sensazione di sella bassa (!?).
Sueperiamo un po' di partecipanti partiti prima di noi ed il nostro ritmo è comunque abbastanza buono. I passaggi sul fiume Serio sono bellissimi ed in un attimo siamo al passaggio per il Castello di Malpaga. Al Km 33 si sottopassa la Brebemi, poi c'è Mozzanica, poi si entra nella provincia di Cremona affrontando tratti un po' più lontani dal fiume e più caratteristici, bellissimi con i filari di Pioppi e la strada bianca dritta come un fuso. Siamo alle porte di Crema e si svolta a destra imboccando la ciclabile del canale Vacchelli. Un naviglio bellissimo della bassa.
Saltiamo il ristoro a Crema ( in realtà non l'abbiamo visto, poi ho controllato a casa e bisognava tornare indietro di 2 km circa rispetto a dove ci eravamo resi conto di averlo saltato) per cui tiriamo dritto e iniziano 20 km dritti come un fuso dove, nonostante la sosta per spogliarsi e nutrirsi, vado in crisi. Sono in estivo con i manicotti abbassati. Alberto, il rasta, mi stacca. Non fa faville ma sono io che in alcuni punti non riesco più nemmeno a tenere i 20 kmh crollando addirittura 15 kmh. Non è il fondo sconnesso ( neanche poi più di tanto) non il vento contrario ( una bava leggerissima) ma le mie gambe che iniziano a perdere colpi. Il paesaggio è proprio stupendo. Sole pieno, +12/+13 strada dritta e qualche diga in mattoni lungo il canale. Fantastico. C'è anche il tempo di attraveresare una ferrovia con bici a Mano e passaggio treno
al km 56.
Si arriva in zona Spino d'Adda dove si esce dalla ciclabile del Vacchelli e si imbocca il sentiero lungo l'Adda. Remiscenze e sì, l'avevo già fatto nel 2017 alla LodiLeccoLodi. Qui mi riprendo sia nel morale che nella gambe e faccio un po' di velocità ed in un attimo si arriva a Rivolta d'Adda. Km 80. Poi Cassano D'Adda con passaggio al castello, salita del filatoio e passaggio con sosta rifornimento acqua a Groppello d'Adda. Qui ormai sono a casa ma sono le gambe a fare fatica. Passaggio sul Grupelmuur in discesa, ponticelli sull'Adda, poi Canonica con passaggio incredibile a raso sul fiume sotto il ponte di Canonica , appunto. Tengo botta fino al ristoro della Bocciofila di Canonica d'Adda dove mi fermo 2 minuti e ritrovo Alberto. Io riparto subito perchè sento che non sarei riuscito a ripartire dopo essermi fermato. Quindi arriviamo a Brembate, passaggio sul vecchio ponte sul Brembo e poi Marne, attraversamento passerella di Filago e poi si prende la Ciclabile per me inedita che porta fino alla Roncola di treviolo lungo il corso del Brembo . Bellissima. Qui ormai le mie gambe sono finite . Affronto la salita sella Roncola in crisi, siamo al km 114 e ne mancano 7 circa. Poi si arriva alle porte di Curno dove si prendono gli sterrati con a fianco le serre che portano direttamente a bg costeggiando Curno, poi l'ospedale fino ad arrivare a Bg città in via Finazzi fino a via Moroni dove il passaggio a livello abbassato ci fa nuovamente attendere. Da qui in pochi minuti siamo all'arrivo a Bike Fellas. Rock on ! Ultimi km in totale riserva/crisi nera, ma va bene così. Siamo arrivati ed adesso ci aspetta un bel pasta party ma, sorpresa, non c'è la pasta ad accompagnare la sempre ottima birra, ma una bella ciotola di minestra calda medioevale a base di fagioli e cereali più formaggio , pane etc. Il giusto per recuperare un pochino senza ammazzarsi di cibo. Il tutto preparato dai gentilissimi ragazzi della popolare. Troppo bravi.
Sull'enorme televisore , tra una chiacchiera e l'altra riguardo la gravel, trasmettevano il Laigueglia vinto dal bravo Velasco. E così, finito tutto , torniamo nuovamente a casa in bici a ritmo di lumaca perchè le gambe sono Ko. Stanchi ma felici per questa splendida Giornata.
Quindi totali 121 km a 20 e qualcosa di media.
tempo netto 5h56', tempo totale 6h16' .
Dislivello 250 m circa
Da annotare il fatto che ho bevuto 2 litri di acqua e sono arrivato disidratato lo stesso. Molti partecipanti erano intabarrati e mi dicevano tutti che avevo azzeccato il vestiario e nonostante questo, vuoi la scarsa forma, vuoi il sole forte ed i +14, ho sudato un casino. Nessuna invidia per quelli vestiti in invernale che stavano impazzendo dal caldo.
10 100 1000 altre di queste giornate.