passare all'acciaio su misura senza spendere troppo

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
5.566
1.692
Visita sito
Bici
Mia
scusate, ma perché tutto deve diventare una faida?
pro disc/no disc, acciaio vs carbonio, adesso pure all'interno dell'acciaio si devono creare fazioni?

ma infatti secondo me non c'è motivo per essere talebani in nulla, figuriamoci sul materiale di una bici….

questo non significa che ognuno di noi non possa esprimere le proprie opinioni e i propri gusti personali, sia sulle biciclette sia sui trend di mercato, anche perché da sempre il Forum vive di queste cose, però ritengo che il bello sia proprio mescolare, usare l'acciaio (in questo forum, altrove il titanio o l'alu) per fare biciclette montate con quanto la tecnologia ti mette a disposizione, altrimenti prima o poi le foto delle bici di Baronchelli e Beccia finiscono :-x:-x:-x
 

arwen

Passista
23 Settembre 2013
4.645
3.412
Lodi/Pavia
Visita sito
Bici
troppe
ma infatti secondo me non c'è motivo per essere talebani in nulla, figuriamoci sul materiale di una bici….

questo non significa che ognuno di noi non possa esprimere le proprie opinioni e i propri gusti personali, sia sulle biciclette sia sui trend di mercato, anche perché da sempre il Forum vive di queste cose, però ritengo che il bello sia proprio mescolare, usare l'acciaio (in questo forum, altrove il titanio o l'alu) per fare biciclette montate con quanto la tecnologia ti mette a disposizione, altrimenti prima o poi le foto delle bici di Baronchelli e Beccia finiscono :-x:-x:-x

Su questo io sono pienamente d'accordo, infatti io mi sono fatta fare una bici in acciaio con sterzo conico e dischi idraulici, verniciata come volevo io rompendo pure le scatole al telaista per la grafica e il colore che volevo, scegliendo ogni componente fino al collarino reggisella, con un occhio quindi non solo alle soluzioni tecniche (non ho voluto i cavi interni perché non mi piacciono proprio) ma anche all'estetica, senza per quello ritenermi "radical chic" ad esempio, ma non mi sento di biasimare né chi vuole una bici in acciaio solo per poterla customizzare né chi invece apprezza bici "old style" tipo ad esempio una Pegoretti che più classica di così non si può, visto che Dario è sempre stato un telaista che non ha mai voluto "convertirsi" a dischi e passaggi interni ad esempio. Io credo che soprattutto nell'acciaio ci sia spazio per tutti senza che un tipo di clientela sia meglio dell'altra. Nell'acciaio artigianale ognuno può trovare l'artigiano in grado di realizzare le proprie aspettative, da quello che salda a congiunzioni a quello che salda a tig, da un Vetta o un Simoncini che realizzano ANCHE telai di bassa/media gamma ad altri che invece realizzano solo telai di media/alta gamma.
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
5.566
1.692
Visita sito
Bici
Mia
Su questo io sono pienamente d'accordo, infatti io mi sono fatta fare una bici in acciaio con sterzo conico e dischi idraulici, verniciata come volevo io rompendo pure le scatole al telaista per la grafica e il colore che volevo, scegliendo ogni componente fino al collarino reggisella, con un occhio quindi non solo alle soluzioni tecniche (non ho voluto i cavi interni perché non mi piacciono proprio) ma anche all'estetica, senza per quello ritenermi "radical chic" ad esempio,

secondo me, ciò che tu e tanti altri compreso me facciamo, è proprio grazie al buon caro acciaio che lo facciamo

con un telaio in carbonio probabilmente non saresti riuscita ad avere tutte le customizzazioni che hai ottenuto con l'acciaio

così come la mia Barco non sarei riuscito a convertirla dallo sterzo tradizionale a quello integrato, per non dire il passaggio da un carro originale che alloggiava solo il 21mm di larghezza a quello attuale che accoglie il 28mm

tutta fantascienza con il carbonio, ma anche con l'alluminio

ma non mi sento di biasimare né chi vuole una bici in acciaio solo per poterla customizzare né chi invece apprezza bici "old style" tipo ad esempio una Pegoretti che più classica di così non si può, visto che Dario è sempre stato un telaista che non ha mai voluto "convertirsi" a dischi e passaggi interni ad esempio.

con il compianto Dario ho avuto diversi scambi su vari argomenti in questi anni, non ho mai apprezzato la sua "talebanità" e gliel'ho sempre detto, così come ho sempre apprezzato la sua maestria esecutoria, e gliel'ho sempre detto, tanto è vero che mentre molti suoi seguaci (e già il termine rende l'idea…) non mi hanno mai sopportato, con lui ho sempre avuto scambi cordiali e pieni di contenuti, Dario qui ha lasciato il segno su tutti noi e ci ha insegnato tanto

Io credo che soprattutto nell'acciaio ci sia spazio per tutti senza che un tipo di clientela sia meglio dell'altra. Nell'acciaio artigianale ognuno può trovare l'artigiano in grado di realizzare le proprie aspettative, da quello che salda a congiunzioni a quello che salda a tig, da un Vetta o un Simoncini che realizzano ANCHE telai di bassa/media gamma ad altri che invece realizzano solo telai di media/alta gamma.

Sicuro. Così come è sicuro che non ci sia una clientela meglio dell'altra in generale.
Io faccio dei distinguo solamente nell'ottica di capire quali possono essere i clienti che più stimolano la ricerca e lo sviluppo dei prodotti, quindi quelli che più stimolano l'offerta, mentre ce ne sono altri che più lasciano spazio ai telaisti di crogiolarsi su quanto di buono sanno già fare.
Ma non c'è nulla di personalmente negativo (in generale) in tutto ciò, come in tutte le cose sono aspetti diversi della stessa realtà.
 

alberto

Pignone
17 Settembre 2006
245
34
Brescia - Caldonazzo
Visita sito
Bici
molti suoi seguaci (e già il termine rende l'idea…)

Amici, non seguaci. In molti casi si andava a conoscerlo e fare quattro chiacchiere, poi si finiva per chiedergli un telaio. Ci si incontrava a chiacchierare di milioni di cose, bere vino rosso, ascoltare roba fina, bere altro vino rosso, carpire aneddoti. Non è fanatismo, né religione, è la fiducia che scaturisce dall'essersi messi nelle mani di chi sa piuttosto bene quel che fa e forse sa anche meglio di me cosa serva a pedalare come dio comanda. Perchè non siamo tutti ingegneri, esperti di metallurgia e biomeccanici. Si pedala, sgarruppati e speranzosi, con la segreta convinzione che quella manona che ha saldato ti stia dando una spinta su quella salita. Adesso cosa siamo, nostalgici?
 
  • Mi piace
Reactions: arwen

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
5.566
1.692
Visita sito
Bici
Mia
Amici, non seguaci.

Nel contesto dell'officina sicuramente amici, qui sul Forum e altrove sicuramente seguaci, a giudicare dai post (ancora presenti). Mi sto però riferendo specificatamente a qualcuno.

In molti casi si andava a conoscerlo e fare quattro chiacchiere, poi si finiva per chiedergli un telaio. Ci si incontrava a chiacchierare di milioni di cose, bere vino rosso, ascoltare roba fina, bere altro vino rosso, carpire aneddoti. Non è fanatismo, né religione, è la fiducia che scaturisce dall'essersi messi nelle mani di chi sa piuttosto bene quel che fa e forse sa anche meglio di me cosa serva a pedalare come dio comanda. Perché non siamo tutti ingegneri, esperti di metallurgia e biomeccanici. Si pedala, sgarruppati e speranzosi, con la segreta convinzione che quella manona che ha saldato ti stia dando una spinta su quella salita. Adesso cosa siamo, nostalgici?

Ma ci sta tutto, ci stanno anche i raduni ecc.... ognuno è libero di trascorrere il proprio tempo come meglio crede. Per quanto mi riguarda, a parte il dispiacere personale, mi dispiace non aver avuto l'occasione di farmi fare un telaio da lui, anche se probabilmente questo mi sarebbe costato almeno un mese di ferie con la tenda piazzata davanti alla sua officina, però il vino glielo portavo io, producendolo, così potevamo trovare un argomento alternativo su cui randellarci. Magari in un'altra vita.
 

arwen

Passista
23 Settembre 2013
4.645
3.412
Lodi/Pavia
Visita sito
Bici
troppe
https://www.cyclinside.it/web/tred-...geometria-e-nello-studio-dei-tubi-in-acciaio/

Questo mi pare uno dei pochi che ha portato un pò di innovazione. Per il resto vedo solo prodotti poco diversi da quelli di Baronchelli e Beccia o-o

piuttosto che una Tred preferisco la Legnano di Bartali!
l'unica bici in titanio e in acciaio che non avrò mai e poi mai.
stra sopravvalutata a mio avviso!! ma quella saldatura che si vede tra tubo sterzo e obiquo?? mmmm ... merdavigliosa!! e l'hanno pure portata in fiera una bici saldata così?
 

alberto

Pignone
17 Settembre 2006
245
34
Brescia - Caldonazzo
Visita sito
Bici
  • Mi piace
Reactions: arwen

Nimpe_fury

Pedivella
3 Gennaio 2015
407
207
Visita sito
Bici
carrera acciaio anni 90, boeris acciaio anni 70/80, look675 pezzo di carbone 2014, graziella gerbi
premessa, se vuoi polemizzare con me solo per il gusto di acquisire consenso popolare sbagli indirizzo, almeno così mi pare dal tuo piglio che mi pare abbastanza polemico, se ti ho interpretato male ti chiedo scusa in partenza

passo ora brevemente gli argomenti:

il peso, te lo ripeto, non è più un problema, quando è stato abbandonato l'acciaio poteva anche esserlo, ora con i componenti attuali non lo è più; oggi fai una bici in acciaio comodamente da 7kg, la mia attuale ne pesa 7,5 e non è certo montata con l'ottica grammomaniaca, basti dire che potrei scendere sotto i 7 solamente cambiando ruote

per quanto riguarda i miei progetti (qui ti rispondo ma ho letto nelle tue parole un po' di polemica):
- la mia attuale Barco non è più nemmeno lontana parente di quella iniziale, in dieci anni l'ho migliorata sempre con soluzioni pensate da me e realizzate dal costruttore (e con gli altri materiali col cavolo che lo puoi fare)
- stesso dicasi per la MTB 29' che ho progettato assieme al costruttore nel 2014, quindi 5 anni fa, quando sul mercato delle 29 pollici con quel tipo di geometria (120mm di escursione, forca tapered dischi da 180) non è che ce ne fossero tantissimissime)

quanto sopra da totale neofita telaistica, visto che sono ingegnere ma non telaista e nemmeno aerodinamico e/o strutturista (benché sappia fare le relazioni di calcolo, che non ho fatto in questo caso)

tenere in vita un mercato (leggi quelli che comprano bici unicamente mirate all'aspetto estetico-lussuoso senza ricercare soluzioni tecniche innovative) non significa sviluppare, anzi significa restare ancorati alle solite soluzioni, tanto è vero che la maggior parte degli utenti dell'acciaio vedono malissimo l'installazione di componenti di nuova generazione in carbonio, freni a disco, ecc.… e tutto ciò al mercato fa male, malissimo

chi cerca l'acciaio oggi è spesso un utente che vuole una bici diversa dal normale, il che ci può anche stare, visto che al 99% arriva da un materiale diverso

il problema è che oggi nell'acciaio hai quasi unicamente due tipi di proposta, quella di basso livello per chi vuole spendere poco e quella di altissimo livello per chi vuole una bellissima bici (sto escludendo quei pochi che scriviamo qui perché siamo un'utenza un po' particolare, qui ci sono molte bici del segmento medio semplicemente bellissime); sul mercato però manca il segmento medio, che è quello che riempie le strade, il motivo è proprio che l'acciaio è sparito dalle corse, se vuoi riempire le strade di bici in acciaio devi farle correre, a quel punto la massa inizierà a richiedere quello che usano i corridori, l'industria inizierà a conseguire i proventi necessari per tornare a produrre bici di quel tipo

è verissimo che il carbonio, dal punto di vista puramente prestazionale, sia superiore all'acciaio, ma il ciclismo non è la F1, ci sono tanti altri fattori

nell'era carbonio, non c'è una sola corsa della storia del ciclismo che avrebbe cambiato l'albo d'oro, se il vincitore avesse avuto una bici in acciaio (ovviamente una bici al passo coi tempi, non quella di Coppi)

non cerco la polemica, anche se fosse più "motivata" la ricerca e sviluppo dell'acciaio non credo riuscirebbe a mettersi alla pari col carbonio
ma da come avevi impostato il discorso davi l'impressione (a quanto pare sbagliata) che si potessero fare chissa quali meraviglie in uno schiocco di dita e che questo fosse bloccato da emeriti pirla alla ricerca di pura estetica

il ritorno dell'acciaio lo vedo molto difficile, ma non vedendoci tanto bene da un occhio spero di sbagliarmi (ti parla uno che ha fattto fuori la full carbon per un full titanio per la paranoia di sbriciolare la carbonella alla prima buca, era solo una sensazione, ma non mi piaceva affatto)
 

arwen

Passista
23 Settembre 2013
4.645
3.412
Lodi/Pavia
Visita sito
Bici
troppe
Ma T-Red produce lui o solamente rimarchia telai saldati da altri?

Quella saldatura è veramente inguardabile.

che io sappia loro progettano e basta, da chi facciano saldare non te lo so dire, ma mi interessa poco.
Basta vedere come si presentano e già mi sale l'orticaria:
T°RED BIKES è la prima azienda di prodotti al mondo nata da un laboratorio di ricerca e sviluppo sui materiali e la progettazione di oggetti e componenti a forte contenuto di innovazione. L’esperienza maturata in campi come quello bio-medicale, aerospaziale, automotive o industrial design ha permesso di trasferire, sviluppare e ottimizzare materiali e tecnologie innovative intorno a una passione.
Quella delle biciclette e del piacere del ciclismo a 360°.
Scusate ma l'assonanza con Bollani è forte :sborone:
Bollani Biciclette nasce il 29 settembre 2013, specializzandosi fin da subito in produzioni speciali, realizzate ad hoc o a tiratura limitata. La produzione è totalmente italiana e specifica, per quanto concerne telai e accessori, alcuni dei quali divenuti autentici must, come il freno Joystick.

Peccato che nessuno dei due produca niente di niente.

Quando apparire conta più della sostanza e dei contenuti, ma va bene così
 
  • Mi piace
Reactions: bradipus

Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
7.325
4.880
Foligno
Visita sito
Bici
Caad 12 + MTB full 29"
che io sappia loro progettano e basta, da chi facciano saldare non te lo so dire, ma mi interessa poco.
Basta vedere come si presentano e già mi sale l'orticaria:
RED BIKES è la prima azienda di prodotti al mondo nata da un laboratorio di ricerca e sviluppo sui materiali e la progettazione di oggetti e componenti a forte contenuto di innovazione. L’esperienza maturata in campi come quello bio-medicale, aerospaziale, automotive o industrial design ha permesso di trasferire, sviluppare e ottimizzare materiali e tecnologie innovative intorno a una passione.
Quella delle biciclette e del piacere del ciclismo a 360°.
Scusate ma l'assonanza con Bollani è forte :sborone:
Bollani Biciclette nasce il 29 settembre 2013, specializzandosi fin da subito in produzioni speciali, realizzate ad hoc o a tiratura limitata. La produzione è totalmente italiana e specifica, per quanto concerne telai e accessori, alcuni dei quali divenuti autentici must, come il freno Joystick.

Peccato che nessuno dei due produca niente di niente.

Quando apparire conta più della sostanza e dei contenuti, ma va bene così

Il fatto che un'azienda progetti e faccia produrre a gente specializzata su sue specifiche non mi pare una discriminante, anzi.
Se poi si vuole restare a parlare di tre tubi preistorici chiudendo gli occhi di fronte alle novità, allora è inutile discutere.
Personalmente non spenderei soldi per una T-red al pari di una Crisp o una Pegoretti ma questo è un'altro discorso.
Quì si era iniziato a parlare dell'innovazione che nell'acciaio non c'è più stata ma vedendo i vostri discorsi capisco che il motivo della non evoluzione potrebbe essere data dal fatto che la clientela di questo segmanto non vuole evolversi ma preferisce rimanere ancorata alla tradizione. o-o
 
  • Mi piace
Reactions: ManniWaldner

arwen

Passista
23 Settembre 2013
4.645
3.412
Lodi/Pavia
Visita sito
Bici
troppe
Il fatto che un'azienda progetti e faccia produrre a gente specializzata su sue specifiche non mi pare una discriminante, anzi.
Se poi si vuole restare a parlare di tre tubi preistorici chiudendo gli occhi di fronte alle novità, allora è inutile discutere.
Personalmente non spenderei soldi per una T-red al pari di una Crisp o una Pegoretti ma questo è un'altro discorso.
Quì si era iniziato a parlare dell'innovazione che nell'acciaio non c'è più stata ma vedendo i vostri discorsi capisco che il motivo della non evoluzione potrebbe essere data dal fatto che la clientela di questo segmanto non vuole evolversi ma preferisce rimanere ancorata alla tradizione. o-o

Mi spiace ma non hai capito una cippa di quello che ho scritto.
La mia avversione verso tred non è dovuta al fatto che non producano ma per come si pongano. L'ho già scritto diverse volte sul forum. Comunque tu che ne sai sicuramente più di me spiegami in cosa sono stati innovativi quelli di Tred e cosa hanno fatto di tanto innovativo, perchè io nei telai da loro progettati non vedo nulla che non sia già stato fatto da altri.
Il fatto di usare tubi proprietari (fatti da chi?) non è una loro esclusiva, tantissimi telaisti si fanno trafilare tubi su proprie specifiche
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
5.566
1.692
Visita sito
Bici
Mia
Il fatto che un'azienda progetti e faccia produrre a gente specializzata su sue specifiche non mi pare una discriminante, anzi.

Non sarebbe una discriminante se chi progetta avesse l'esperienza di anni e anni di costruzione di biciclette da corsa, se avesse fatto correre con le proprie bici corridori professionisti e, ovviamente, se avesse competenze specifiche di progettazione. A tutto ciò, si deve aggiungere se si avvalesse dell'eccellenza della manifattura.

Siamo davanti a questa realtà?

Da quanto è disponibile in rete sul loro sito, al netto di tanta fuffa e paroloni stile NASA che, marketing a parte non servono ad altro, siamo dinnanzi a una realtà che fino all'altro ieri non sapeva nemmeno se le bici erano a catena o a cardano. Non hanno mai messo nessun professionista in sella, la competenza di progettazione di cui si parla non fa trasparire se è strutturale e, soprattutto, non si capisce se è verticale rispetto al prodotto finale, infine si avvalgono di terzisti che gli producono roba del tutto normale, magari con qualche difetto bestiale come quello in foto precedente.

Ok è una startup, e quindi?
E quindi questo tipo di aziende possono (con fatica) diventare un'eccellenza in settori tipo l'elettronica, l'informatica, il terziario in generale, dove si utilizzano semiprodotti già ultra standardizzati dai grandi OEM, che vengono customizzati e integrati con sapienza. Non è così per una bicicletta, soprattutto se di acciaio, dove la percentuale di attività manuale e la percentuale di feedback dall'utilizzatore è di un'incidenza esagerata.

Se produci in anello aperto, senza aver mai avuto riscontri da chi usa per correre i tuoi prodotti, non puoi essere un'eccellenza. E il feedback non ti basta da uno che prova le bici su strada, ci vogliono dei numeri. Diverso sarebbe se un progetto del genere avesse dietro Pinarello, Scapin, Colnago, e magari sponsorizzasse (tecnicamente) la startup.

Quì si era iniziato a parlare dell'innovazione che nell'acciaio non c'è più stata ma vedendo i vostri discorsi capisco che il motivo della non evoluzione potrebbe essere data dal fatto che la clientela di questo segmanto non vuole evolversi ma preferisce rimanere ancorata alla tradizione. o-o

L'evoluzione non c'è fino a quando le grandi imprese non ricominciano a produrre acciaio. Non esiste realtà tecnologica al mondo dove l'evoluzione la ricerca e lo sviluppo si basano sulle startup o su piccoli produttori artigianali. Basti vedere la qualità di certe app prodotte dalle startup per vedere che razza di cani malati usano come programmatori, ed è solo uno dei tanti esempi.
 

Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
7.325
4.880
Foligno
Visita sito
Bici
Caad 12 + MTB full 29"
Non sarebbe una discriminante se chi progetta avesse l'esperienza di anni e anni di costruzione di biciclette da corsa, se avesse fatto correre con le proprie bici corridori professionisti e, ovviamente, se avesse competenze specifiche di progettazione. A tutto ciò, si deve aggiungere se si avvalesse dell'eccellenza della manifattura

Costruisco telai di biciclette da quando ho cominciato a lavorare nel settore “specialty metals.”. Dopo aver conseguito la laurea in architettura alla Texas A&M University, ho lavorato presso un fabbro/scultore in Mississippi. Il sabato e la domenica sono sempre stati riservati alle corse. Anni dopo sono arrivato in Toscana dove ho cominciato un nuovo lavoro volto alla costruzione di negozi e loro componenti metallici per conto delle grandi case di alta moda in tutto il mondo (mentre passavo ogni momento libero sulla bicicletta). Questo è Darren Crisp un architetto che faceva sculture e costruiva negozi di moda. E mi pare di capire sia uno abbastanza quotato visto che la gente fa la fila per avere una sua bici.
Non mi risulta nemmeno che qualcuno ci corra poi con le sue bici, mentre tempo fa mi sembra di aver letto di qualcosa su pista con le Tred.
Ora io non sono un fan di questo marchio ma mi sembra uno dei pochi che ha portato qualcosa di nuovo e di diverso nel promuovere bici in metallo. o-o