ritorno sulle montagne

Luke86

Gregario
23 Settembre 2010
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ciao a tutti ormai da anni non scrivevo in questa sezione. Faccio un breve riepilogo: l'inizio della mia passione per la bici da corsa avviene nel 2011. Per un paio di anni ho continuato e fatto parecchi km in lungo e in largo fino al 2013 anno in cui decisi di smettere sia per essermi buttato su altri sport sia per la pericolosità delle strade. Nemmeno ricordo di preciso. Però ricordo una cosa in particolare: in uno dei miei ultimi giri quell'anno, fui fermato sul lungomare di Senigallia da un signore che mi disse se ero Luke del forum bici da corsa. Io ovviamente ero rimasto colpito dalla cosa, poi mi aveva spiegato di essere un cicloturista ed aver letto i racconti che scrivevo qua quegli anni trovandoli molto belli e coinvolgenti.
Nonostante questo decisi comunque di smettere e lasciare la bici in camera come soprammobile. Fino all'anno scorso in cui in cui conobbi una ragazza alla quale decisi un giorno di far leggere qualcuna di quelle storie al punto che lei si appassionò tantissimo al ciclismo e inizio ogni giorno a pedalare sulle bellissime colline di questa regione.
Fino a che pensai: perchè non rispolverare la vecchietta, la mia Daccordi, e andare con lei?
Da quel momento scoppiò di nuovo la passione. Le regalai una bici più sportiva della pesantissima city bike con cui girava e io rimontai i pedali con gli agganci per ricominciare a fare sul serio (dato che avevo montato per pò pedali normali per girarci in città, blasfemia!).

Era l'estate del 2018 e dopo numerosi e divertenti giri nelle vicinanze della città, fra mare e colline, decidemmo di cominciare ad andare verso le montagne, dalle quali scaturivano molti dei miei racconti viste le sensazioni pure che vivevo ogni volta che le scalavo. Andammo prima verso il Catria, una bellissima giornata di metà Settembre, fino alla sorgente del Mandrale poco prima della terrificante salita del monte con quei 3 km a pendenza micidiale che ho fatto soltanto una volta, sofferti fino all'ultimo per avere al massimo un 39-26 come rapporto più leggero e tornammo indietro fino al castello di Frontone per poi tornare verso casa.

Era l'alba di una passione tramontata ma mai completamente spenta a quanto pare
WP_20180922_06_50_08_Pro.jpg

Tempo dopo andammo a fare la salita di Elcito, sotto il San Vicino. Portando a termine, entrambe le volte due bellissimi giri da oltre 120-140km.
Poi l'inverno passato io mi fermai e lei continuò, tenace e indomita anche sotto la pioggia, di nuovo con la sua vecchia city bike per non rischiare con la bdc mentre io decisi di fare una sosta, terminata a Febbraio quando ricominciammo ad andare insieme in bicicletta.

Da lì altri giri, risate, chilometri fino di nuovo a decidere di andare sulle montagne ma questa volta per davvero. Due domeniche fa rimasi da solo visto che lei aveva un impegno importante e provai a rivivere le vecchie emozioni di qualcosa che sembrava vissuto in un'altra vita addirittura. La scalata al monte Petrano, la mia prima vera montagna. Fu qualcosa di molto impegnativo, una salita durissima per le mie gambe forse non ancora pronte, ma un'emozione incredibile.
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160km e un bel dislivello portati a casa e finalmente, la settimana dopo, partivo di nuovo con lei.

Volevo farle assaporare queste sensazioni e decisi di optare per una scalata al Nerone dal versante più facile ma anche il più lungo, quello da Serravalle di Carda (per chi è della zona). Un giro molto impegnativo visto il freddo nella prima parte (partenza alle 7 di mattina), le salite di Pergola/Cagli e l'ascesa al mostro che non facevo ormai da tempo. Anzi a partire da casa mai l'avevo fatto da lì, perchè i miei primi giri sul trittico marchigiano li facevo caricando la bici in macchina e scaricandola a Pergola.

Ebbene fu qualcosa di molto duro ma riusciammo a portarlo a termine, con una soddisfazione alle stelle, 195 km e quasi 3mila metri di dislivello. Lascio qualche foto delle numerose che abbiamo fatto
IMG_20190406_144612.jpg IMG_20190406_151834.jpg IMG_20190406_164430.jpg IMG_20190406_164631.jpg IMG-20190406-WA0023.jpg

La magia di quelle montagne in bicicletta è qualcosa di incredibile. Nel vederle avvicinarsi, con quelle cime innevate, prima sullo sfondo dei campi coltivati e poi sopra la testa...scalarle con il respiro e il cuore all'impazzata mentre lo scenario si apre sulla vallata e sentirle quasi parlare, in quel silenzio surreale.
Tutto qualcosa che mi ha sempre stregato e che continua a farlo. Ma un ringraziamento speciale a lei che mi segue in queste pazzie e che mi ha riportato sulla via del ciclismo.
Un saluto a tutti e buone pedalate
 

Zugnajima#11

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ciao a tutti ormai da anni non scrivevo in questa sezione. Faccio un breve riepilogo: l'inizio della mia passione per la bici da corsa avviene nel 2011. Per un paio di anni ho continuato e fatto parecchi km in lungo e in largo fino al 2013 anno in cui decisi di smettere sia per essermi buttato su altri sport sia per la pericolosità delle strade. Nemmeno ricordo di preciso. Però ricordo una cosa in particolare: in uno dei miei ultimi giri quell'anno, fui fermato sul lungomare di Senigallia da un signore che mi disse se ero Luke del forum bici da corsa. Io ovviamente ero rimasto colpito dalla cosa, poi mi aveva spiegato di essere un cicloturista ed aver letto i racconti che scrivevo qua quegli anni trovandoli molto belli e coinvolgenti.
Nonostante questo decisi comunque di smettere e lasciare la bici in camera come soprammobile. Fino all'anno scorso in cui in cui conobbi una ragazza alla quale decisi un giorno di far leggere qualcuna di quelle storie al punto che lei si appassionò tantissimo al ciclismo e inizio ogni giorno a pedalare sulle bellissime colline di questa regione.
Fino a che pensai: perchè non rispolverare la vecchietta, la mia Daccordi, e andare con lei?
Da quel momento scoppiò di nuovo la passione. Le regalai una bici più sportiva della pesantissima city bike con cui girava e io rimontai i pedali con gli agganci per ricominciare a fare sul serio (dato che avevo montato per pò pedali normali per girarci in città, blasfemia!).

Era l'estate del 2018 e dopo numerosi e divertenti giri nelle vicinanze della città, fra mare e colline, decidemmo di cominciare ad andare verso le montagne, dalle quali scaturivano molti dei miei racconti viste le sensazioni pure che vivevo ogni volta che le scalavo. Andammo prima verso il Catria, una bellissima giornata di metà Settembre, fino alla sorgente del Mandrale poco prima della terrificante salita del monte con quei 3 km a pendenza micidiale che ho fatto soltanto una volta, sofferti fino all'ultimo per avere al massimo un 39-26 come rapporto più leggero e tornammo indietro fino al castello di Frontone per poi tornare verso casa.

Era l'alba di una passione tramontata ma mai completamente spenta a quanto pare
Vedi l'allegato 178406

Tempo dopo andammo a fare la salita di Elcito, sotto il San Vicino. Portando a termine, entrambe le volte due bellissimi giri da oltre 120-140km.
Poi l'inverno passato io mi fermai e lei continuò, tenace e indomita anche sotto la pioggia, di nuovo con la sua vecchia city bike per non rischiare con la bdc mentre io decisi di fare una sosta, terminata a Febbraio quando ricominciammo ad andare insieme in bicicletta.

Da lì altri giri, risate, chilometri fino di nuovo a decidere di andare sulle montagne ma questa volta per davvero. Due domeniche fa rimasi da solo visto che lei aveva un impegno importante e provai a rivivere le vecchie emozioni di qualcosa che sembrava vissuto in un'altra vita addirittura. La scalata al monte Petrano, la mia prima vera montagna. Fu qualcosa di molto impegnativo, una salita durissima per le mie gambe forse non ancora pronte, ma un'emozione incredibile.
Vedi l'allegato 178407 Vedi l'allegato 178408 Vedi l'allegato 178409
160km e un bel dislivello portati a casa e finalmente, la settimana dopo, partivo di nuovo con lei.

Volevo farle assaporare queste sensazioni e decisi di optare per una scalata al Nerone dal versante più facile ma anche il più lungo, quello da Serravalle di Carda (per chi è della zona). Un giro molto impegnativo visto il freddo nella prima parte (partenza alle 7 di mattina), le salite di Pergola/Cagli e l'ascesa al mostro che non facevo ormai da tempo. Anzi a partire da casa mai l'avevo fatto da lì, perchè i miei primi giri sul trittico marchigiano li facevo caricando la bici in macchina e scaricandola a Pergola.

Ebbene fu qualcosa di molto duro ma riusciammo a portarlo a termine, con una soddisfazione alle stelle, 195 km e quasi 3mila metri di dislivello. Lascio qualche foto delle numerose che abbiamo fatto
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La magia di quelle montagne in bicicletta è qualcosa di incredibile. Nel vederle avvicinarsi, con quelle cime innevate, prima sullo sfondo dei campi coltivati e poi sopra la testa...scalarle con il respiro e il cuore all'impazzata mentre lo scenario si apre sulla vallata e sentirle quasi parlare, in quel silenzio surreale.
Tutto qualcosa che mi ha sempre stregato e che continua a farlo. Ma un ringraziamento speciale a lei che mi segue in queste pazzie e che mi ha riportato sulla via del ciclismo.
Un saluto a tutti e buone pedalate

Luke che dire... Tutto quanto spettacolare!
La tua storia, i luoghi, le foto...
In piccolo, sto vivendo le tue stesse emozioni, non ho però la fortuna di condividerle con una ragazza...
Anche io pedalavo, discretamente credo, e scrivevo pure, su un blog dove raccontavo le piccole imprese (personali ovviamente, non assolute) che facevo.
Ora ho cambiato vita, ho realizzato un sogno e si, sono tornato in sella.
L'anno scorso timidamente, quasi con rispetto e timore, verso uno sport che mi aveva dato tanto ed a cui forse, avevo voltato le spalle senza manco ringraziare.
Ora, i km sono comunque ancora pochi ma, la voglia e la testa sono le stesse di prima, le gambe, si rifaranno pure loro.
Ti auguro buon divertimento, tanti saluti dalla Baviera, Davide.

P. S. La bicicletta è splendida!!!
 

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Luke che dire... Tutto quanto spettacolare!
La tua storia, i luoghi, le foto...
In piccolo, sto vivendo le tue stesse emozioni, non ho però la fortuna di condividerle con una ragazza...
Anche io pedalavo, discretamente credo, e scrivevo pure, su un blog dove raccontavo le piccole imprese (personali ovviamente, non assolute) che facevo.
Ora ho cambiato vita, ho realizzato un sogno e si, sono tornato in sella.
L'anno scorso timidamente, quasi con rispetto e timore, verso uno sport che mi aveva dato tanto ed a cui forse avevo voltato le spalle, senza manco ringraziare.
Ora, i km sono comunque ancora pochi ma, la voglia e la testa sono le stesse di prima, le gambe, si rifaranno pure loro.
Ti auguro buon divertimento, tanti saluti dalla Baviera, Davide.

P. S. La bicicletta è splendida!!!
Grazie mille! Abbiamo una storia simile allora, il blog c'è ancora? Molto bello anche il tuo ferro, da te c'è un po' più di neve però
 
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Grazie mille! Abbiamo una storia simile allora, il blog c'è ancora? Molto bello anche il tuo ferro, da te c'è un po' più di neve però

Purtroppo quando smisi di pedalare chiusi il Blog, se un giorno avrò buon materiale, magari scriverò di nuovo qualcosa.
La bici non è mia, è noleggiata al lavoro (gratis:mrgreen:).
La foto è dei primi di marzo, ora la neve è rimasta solo in vetta, pensa che per farla mi è bastato pedalare 14km partendo da casa:-x.
Vivevo vicino a Trieste, ora sono da quasi due anni "un bavarese"...
 
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Grazie mille! Abbiamo una storia simile allora, il blog c'è ancora? Molto bello anche il tuo ferro, da te c'è un po' più di neve però

Ciao Luke, scusa che ti disturbo.
In questo video, si vedono spezzoni della "mia" salita, più che altro della prima salita che ho fatto qua (e che mi ha fatto risentire un ciclista) e si, un po' mia la sento perché parte a 3km da casa ed i suoi monti li guardo dal balcone…
Si vede la galleria del tratto duro, il ponte ecc...
All'ottavo km, c'è l'intersezione con il tratto che viene da un altro paese, in pratica il finale è sempre lo stesso ma puoi iniziarla in due modi, non male!
La foto con la neve, dell'altro messaggio, è fatta all'incirca all'11esimo km.
Buona serata e buona bici!!!
 

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Ciao Luke, scusa che ti disturbo.
In questo video, si vedono spezzoni della "mia" salita, più che altro della prima salita che ho fatto qua (e che mi ha fatto risentire un ciclista) e si, un po' mia la sento perché parte a 3km da casa ed i suoi monti li guardo dal balcone…
Si vede la galleria del tratto duro, il ponte ecc...
All'ottavo km, c'è l'intersezione con il tratto che viene da un altro paese, in pratica il finale è sempre lo stesso ma puoi iniziarla in due modi, non male!
La foto con la neve, dell'altro messaggio, è fatta all'incirca all'11esimo km.
Buona serata e buona bici!!!

Il tratto nella galleria deve essere bello...bei posti! Il grafico della pendenza su che sito lo hai preso? Lo usavo anche io ma non ricordo il nome
 
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Si davvero, sono molto felice qua...
Il tratto della galleria, nel grafico, è quello in rosso.

http://www.salite.ch/struttura/default.asp?ultime=10

Spero che il Link funzioni...
Ero al Gpm ieri, non sono in forma ma, una foto meritava farla!!!

spettacolare la foto, a quanto pare a me e te le montagne fanno lo stesso effetto!

sì funziona, ecco "salite d'europa" non mi ricordavoo-o

un kilometro all'11% non è male, anche se il resto della salita è fattibile ma comunque lunga come il Nerone da dove l'ho fatta io.
17-18km di salita non sono mai pochi! Però preferisco così piuttosto che salite corte e ripidissime, non so come sei messo te a rapporti ma col 39x26 io oltre il 12% circa sputo sangue :D infatti prima o poi con l'età che avanza dovrò risolvere in qualche modo la cosa ehehe
 
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spettacolare la foto, a quanto pare a me e te le montagne fanno lo stesso effetto!

sì funziona, ecco "salite d'europa" non mi ricordavoo-o

un kilometro all'11% non è male, anche se il resto della salita è fattibile ma comunque lunga come il Nerone da dove l'ho fatta io.
17-18km di salita non sono mai pochi! Però preferisco così piuttosto che salite corte e ripidissime, non so come sei messo te a rapporti ma col 39x26 io oltre il 12% circa sputo sangue :D infatti prima o poi con l'età che avanza dovrò risolvere in qualche modo la cosa ehehe

Le montagne ci hanno risvegliato, per fortuna!!!
La salita non è difficile (farla forte si, logicamente), ma la amo perché mi ha fatto rinascere...
In realtà, io amo le pendenze in doppia, per dirti, nei sei anni in cui pedalavo in Italia, ho fatto lo Zoncolan 11 volte (praticamente in tutte le maniere possibili).
Ovviamente, con i giusti rapporti...
Tu, li hai un po' duri, sicuramente non potrei pedalarli...
 
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Le montagne ci hanno risvegliato, per fortuna!!!
La salita non è difficile (farla forte si, logicamente), ma la amo perché mi ha fatto rinascere...
In realtà, io amo le pendenze in doppia, per dirti, nei sei anni in cui pedalavo in Italia, ho fatto lo Zoncolan 11 volte (praticamente in tutte le maniere possibili).
Ovviamente, con i giusti rapporti...
Tu, li hai un po' duri, sicuramente non potrei pedalarli...

Quel mostro 11 volte wow! Io ne ho solo sentito parlare purtroppo le alpi ancora mai fatte in bici (una parte in moto ma non è la stessa cosa ahah) Quando avrò i rapporti giusti anche io ci proverò sicuramenteo-o
 
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Quel mostro 11 volte wow! Io ne ho solo sentito parlare purtroppo le alpi ancora mai fatte in bici (una parte in moto ma non è la stessa cosa ahah) Quando avrò i rapporti giusti anche io ci proverò sicuramenteo-o

Nel telefono, ho solo un paio di foto, ma se un giorno tornerò a scrivere, di sicuro racconterò le mie piccole imprese personali sul Kaiser (piccole e personali, perché c'è ovviamente gente molto più forte di me!).
Comunque, montavo sempre il 34 davanti e dietro 28/29 a seconda del gruppo (Campagnolo o Sram).
Se mai lo rifarò, spero mi basti il 34/32, altrimenti, semplicemente non è più roba per me...
 

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Cmq sia... complimenti, quella non è una salita.. ma una sorta di penitenza fatta salita :doh:
Chapeau ;-)

A me ha sempre dato qualcosa indietro, emozione, orgoglio...
La potrei descrivere così...
C'è il purgatorio dei primi due km, pendenze già affrontate altrove e poi, la spianata di Liiaris che ti fa pensare: "il diavolo non è poi così brutto come lo dipingono".
Svolti a sinistra e si, comincia l'inferno!
6km interminabili, pochi i tornanti in cui rifiatare, ma un fascino ed un brivido unici (almeno per me!).
Arrivi al bivio della Malga e, incredibilmente, molla un po', si sta avvicinando il Paradiso!
Pedali lungo il "costone", ancora uno strappo duro ed ecco le gallerie, sono quasi piane!
Una, due e tre!
Si apre il cielo, la prima curva è a destra, guardi in alto, vedi il traguardo!
Non è ancora finita, lo "stadio" non è facile ma mai e poi mai puoi mollare arrivato fino lassù...
La serpentina è finita, tornante a sinistra e...
Puoi essere davvero orgoglioso di te stesso!!!
Questo almeno, è quello che io ho provato.
Forse troppo romanzato, forse ridicolo perché il mio Record è comunque un tempo scarso, non lo so...
So solo che amo quella salita, e le emozioni che ho provato nel pedalarla, non le dimenticherò mai...

A voi:)))::)))::))):
 
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Quel mostro 11 volte wow! Io ne ho solo sentito parlare purtroppo le alpi ancora mai fatte in bici (una parte in moto ma non è la stessa cosa ahah) Quando avrò i rapporti giusti anche io ci proverò sicuramenteo-o

Perdonami, ti ho invaso la discussione!!!
 

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ahaha tranquillo, mi piace parlare e sentir parlare di scalate. Ma ora che bici hai? Usi sempre quella a noleggio?

Ora ho una Scott Speedster Ciclocross, sto risparmiando per prender, dato che ci lavoro, una Corratec CCT Team.
Per le feste di Pasqua ho noleggiato di nuovo la bici, color vinaccia, che hai visto in foto.
Purtroppo me la danno solo una settimana...
 
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