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La ruota sta dove sta, ma tenete conto ch'è una bici senza pretese, volevo una 'singola da meditazione', e soprattutto io non sono minimamente un Antonio Maspes..

Ehm.. sicuramente non porn che l'ho rifinita con pezzi in avanzo ma se ci fosse un sezione Licenziose e sfacciate a girare senza cambi e verniciata di questo colorino...

Non resisto e mi sbilancio anch'io con una personale lista dei desideri: Una WR Compositi, lavorano il carbonio dalla notte dei tempi, per il gusto di avere una bici dal peso "illegale".. Una Bixxis in acciaio, la Prima XL, tinta unita lucida scura, per me una campionessa d'eleganza.. Una Alex...

Bella! E tutta italiana che fascino! E un po' di malincuore anche nel leggere il de prufundis per Campagnolo sull'altra pagina del forum.....

..Ecco, io pensavo più o meno così! G.

Per essere meno canonico: io terrei per il momento la sua forcella, verniciatura tinta unita, adesivi ma non gli originali, un carattere minimale come certi telai artigianali (ma evitando scopiazzature!), magari Francesco Moser per esteso ma del tutto inedito. E montata il più contemporaneo...

In ogni caso qui ci sono numeri da stratosfera! Massima e meticolosa dedizione: complimenti! Avrei una domanda: c'è un motivo particolare per le bici "doppie" o solo uno sfizio? Grazie! PS intervista interessantissima, continuate così! Giacomo

Interessantissimo! Complimenti, straordinario! Complimenti anche a tutti i forumendoli partecipanti!

Scritto emozionante, grazie! Concordo con quanto detto sopra sulle testimonianze ricercate, le parole di Sachs sicuramente partigiane ma lucide e realistiche e ricche di spunti. Leggendo ho anche pensato che mentre oggi si parla (pure a ragion veduta direi) di settimane che finiscono il giovedì...

Le bici artigianali non per forza in acciaio sono le mie preferite e le Bixxis hanno un equilibrio nelle geometrie che mi fanno pensare all'uomo Vitruviano leonardesco, ma scrivo ora perché questa ultima XL mi ha fatto saltare dalla sedia, modernissima nelle proporzioni dei tubi, elegantissima...

Io ahimè ho l'età per ricordare il buon vecchio Tom Ritchey: mentre tutti si dotavano di o Manitou o RockShox lui "sospendeva" i suoi atleti che vincevano coppe del mondo e mondiale con quegli attacchi manubrio molleggiati...... ..Ma quel reggisella della Canyon in due pezzi non fa lo stesso...

Oltre naturalmente alla folgorante Lotus da pista io sono sempre stato attirato dalle sue reclinate da corsa.. Una mente aperta a più discipline insieme compresa quella sportiva: un genio alla maniera di Leonardo. Segnalo che ho letto la notizia martedì e ho cercato qualche informazione in più...

Intervengo che a me l'idea di un mezzo alta gamma così equipaggiato piace ma concordo pure con l'ultimo commento riguardo alla semplicità della bicicletta, poi volendo evitare una qualsiasi batteria che senza dubbio impatta parecchio qui forse ci stava bene una dinamo, no? PS sono certo siano...

Bellissimissimo articolo! Personalmente sono affascinato sia dalle sobrie e ben fatte bici italiane, senza far nomi per non escludere nessuno, sia da prodotti ancora più rari e particolari: grazie ad un viaggio di lavoro ho potuto ammirare dal vivo le Alex Singer e sono rimasto stupefatto...

Per me l'Adobati ha scritto nel nostro bel dialetto e il gugol transléit ha fatto il resto.. Giacomo

Vorrei spezzare una lancia sulla qualità e trasparenza dei test pubblicati su questo sito; credo siano in molti come me ad apprezzare e godersi "silenziosamente" i vostri articoli. In merito alla bici secondo me su una taglia del genere gli etti in più ci stanno, mi scalderei piuttosto perché...

45enne in crisi a chi?! :-) Buona Pasqua e grazie della compagnia in questo pessimo periodo! G

Per chi apprezza le storie in bianco e nero di ciclismo eroico segnalo di Benito Mazzi "Coppi Bartali Carollo e Malabrocca - le avvenrture della maglia nera" Ediciclo, circa 150 pagine, più una bella sez.fotografica, è la roncambolesca biografia di Luigi Malabrocca. Una lettura piacevole e...