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È arrivata l'ora del freno a disco? ( abbiamo bisogno di frenare di più?)
Testo
<blockquote data-quote="albertissimo" data-source="post: 6491730" data-attributes="member: 11010"><p>E se poi tra un po' di anni scoprissero un nuovo materiale rivoluzionario per i cerchi ed una nuova mescola dalle caratteristiche impensabili per i pattini freno, tali per cui i benefici del freno a disco (che nel frattempo avremo acquistato tutti non tanto per convinzione ma piuttosto per assenza di alternative) sarebbero annullate?</p><p>La tecnologia progredisce ed il mercato ciclistico deve pur esistere (senza polemica in quanto tutti devono poter lavorare per mangiare).</p><p>Quindi alla fine, via che si cambiano di nuovo tutte le bici per tornare ai rim (compresi ciclisti da 2.000 km all'anno in pianura di età avanzata e con una forma fisica non esattamente strepitosa).</p><p>Questo per dire che sicuramente i benefici esistono (ci mancherebbe) ma esistono anche delle ragioni commerciali altrettanto forti che muovono il mercato e non possiamo far finta che non esistano.</p><p>Poi come in tutte le cose ci sono quelli che vogliono l'ultima novità e quelli a cui interessa il giusto o persino nulla.</p><p>Auspico solo che la voglia di pedalare sia la medesima per entrambe le categorie di ciclisti.</p><p>Amen.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="albertissimo, post: 6491730, member: 11010"] E se poi tra un po' di anni scoprissero un nuovo materiale rivoluzionario per i cerchi ed una nuova mescola dalle caratteristiche impensabili per i pattini freno, tali per cui i benefici del freno a disco (che nel frattempo avremo acquistato tutti non tanto per convinzione ma piuttosto per assenza di alternative) sarebbero annullate? La tecnologia progredisce ed il mercato ciclistico deve pur esistere (senza polemica in quanto tutti devono poter lavorare per mangiare). Quindi alla fine, via che si cambiano di nuovo tutte le bici per tornare ai rim (compresi ciclisti da 2.000 km all'anno in pianura di età avanzata e con una forma fisica non esattamente strepitosa). Questo per dire che sicuramente i benefici esistono (ci mancherebbe) ma esistono anche delle ragioni commerciali altrettanto forti che muovono il mercato e non possiamo far finta che non esistano. Poi come in tutte le cose ci sono quelli che vogliono l'ultima novità e quelli a cui interessa il giusto o persino nulla. Auspico solo che la voglia di pedalare sia la medesima per entrambe le categorie di ciclisti. Amen. [/QUOTE]
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