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È arrivata l'ora del freno a disco? ( abbiamo bisogno di frenare di più?)
Testo
<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 6496805" data-attributes="member: 1850"><p>Il sondaggio fatto qui ovviamente non prende un campione significativo rispetto al mercato globale.</p><p>In primis perché si rivolge alla clientela italiana, che ha le sue specificità. A cominciare dal clima.</p><p>In Uk o in Belgio pare tanto stupido comprare una bici coi dischi? </p><p>Le prime bici disc di Colnago le avevano vendute in maggioranza in Austria ad es: paese montagnoso e piovoso. Chiaro che in Puglia non se ne senta "la necessità"...</p><p></p><p>A questo aggiungiamoci l'attaccamento culturale italiano al ciclismo professionistico, con la conseguente emulazione (che non si limita certo ai dischi). In Italia si vendono anche un sacco di Gabba, ma non certo per "necessità" come può essere nei paesi nord-europei menzionati sopra.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 6496805, member: 1850"] Il sondaggio fatto qui ovviamente non prende un campione significativo rispetto al mercato globale. In primis perché si rivolge alla clientela italiana, che ha le sue specificità. A cominciare dal clima. In Uk o in Belgio pare tanto stupido comprare una bici coi dischi? Le prime bici disc di Colnago le avevano vendute in maggioranza in Austria ad es: paese montagnoso e piovoso. Chiaro che in Puglia non se ne senta "la necessità"... A questo aggiungiamoci l'attaccamento culturale italiano al ciclismo professionistico, con la conseguente emulazione (che non si limita certo ai dischi). In Italia si vendono anche un sacco di Gabba, ma non certo per "necessità" come può essere nei paesi nord-europei menzionati sopra. [/QUOTE]
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