Fino ad ieri era un complotto francese, perchè è ovvio che non si possono recuperare 20 secondi in 15 km di discesa. Oggi c'è un complotto inglese, chissà mai cosa dirà "il contribuente" britannico se vince Bernal. Aveva ragione Samuel Johnson...
Detto questo, il problema è che c'è uno scollamento tra quello che una gran parte degli appassionati vorrebbero o pensano che sia la realtà e ciò che la realtà è effettivamente.
L'appassionato pensa/vorrebbe "solo" una competizione, e ragiona secondo questi parametri. La realtà è invece che lo sport professionistico è prima di tutto un veicolo pubblicitario, una macchina per far soldi.
Per cui non temo di passare per cinico quando dico che anche qualora la Ineos avesse deciso che l'uomo di punta è Thomas e non Bernal non ci troverei nulla di strano. Non più, per dire, di un CEO che affida una responsabilità ad un dirigente piuttosto che ad un altro. Può darsi che la scelta sia sbagliata, e se lo è e non si raggiungono gli obiettivi programmati occorrerà essere convincenti con gli sponsor o con gli azionisti. Tutto sta a vedere se lo sponsor paga per la visibilità o per le vittorie, per cui potresti fare la scelta "sbagliata" e raggiungere lo stesso gli obiettivi prefissati.