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La Vuelta
20ª Etapa 2017: Corvera de Asturias/Alto de l'Angliru 117.5km
Testo
<blockquote data-quote="uber" data-source="post: 5975724" data-attributes="member: 70642"><p>Che bella questa vuelta!</p><p>Froome ci ha messo tutti nel sacco... Dopo il tour, sinceramente, non avrei pensato di vederlo così forte anche a settembre... Certo che ha potuto tenersi un paio di super gregari belli freschi per la Spagna, ma tant'è il suo l'ha fatto alla grande. Vittoria strameritata e impresa compiuta: non sarà nobile come l'accopiata giro-tour, ma una doppietta tour-vuelta ha sempre il suo fascino, oltre a nascondere difficoltà enormi. E in questo caso si può parlare veramente di impresa (più di tante altre volte in cui la parola è usata in maniera impropria) in quanto da quando la vuelta si corre in questo periodo nessuno aveva mai centrato la doppietta.</p><p>Personalmente sono pure contento che abbia portato a casa una Vuelta oltre al "solito" Tour, così magari una volta cercato l'assalto alla cinquina in Francia gli verrà la voglia di provare a vincere un Giro per completare la tripla corona.</p><p>Per il resto salutiamo un Contador spettacoloso che ha onorato la corsa e che ha ricevuto il giusto tributo vincendo sulla salita più dura.</p><p>Nibali. Per me qui ha fatto il massimo: davanti gli è arrivato solo Froome che complessivamente è più forte, inutile girarci intorno, e che dalla sua aveva pure una squadra migliore. Inoltre se al Giro poteva avere qualche rimpianto (senza quei fuori giri evitabilissimi al Blockaus e ad Oropa probabilmente avrebbe anche vinto) qui si è gestito in maniera eccellente guadagnando quando poteva e perdendo (gestendosi) quando non ne aveva. Di più, oggettivamente, non poteva fare. Non ha più la brillantezza di qualche anno fa, in alcuni frangenti di corsa paga troppo dai suoi avversari. Pur con questi problemi resta uno da podio e vittorie parziali: certo, da dietro i giovani spingono forte però la stagione per me resta positiva. Dopo il giro 2016 (vinto in maniera rocambolesca, dopo aver accumulato quasi 5 minuti da Spalloni) non avrei mai più pensato di rivederlo ai livelli visti quest'anno. Invece tutto sommato resiste...</p><p>Personalmente, contentissimo per Zakarin. Mi è simpaticissimo, forse anche perché sembra abbia imparato ad andare in bici ieri, però è un generoso, non si risparmia e obiettivamente va forte. Non capisco bene quanto margine di crescita abbia, però magari con un po' di fortuna un giro o una vuelta in futuro se lo può pure vincere.</p><p>Su Aru: per me fa benissimo a cambiare aria. Deve stare però molto attento a dove andrà. Va forte, il tempo è dalla sua ma deve costruirsi attorno un ambiente che lo supporti e gli dia fiducia.</p><p>Infine Italiani benissimo in queste tre settimane: Trentin, Villella, Moscon, Nibali, ma anche De Marchi sempre in fuga, Pellizzotti meglio che al Giro. Speriamo sia un bel viatico per il Mondiale.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uber, post: 5975724, member: 70642"] Che bella questa vuelta! Froome ci ha messo tutti nel sacco... Dopo il tour, sinceramente, non avrei pensato di vederlo così forte anche a settembre... Certo che ha potuto tenersi un paio di super gregari belli freschi per la Spagna, ma tant'è il suo l'ha fatto alla grande. Vittoria strameritata e impresa compiuta: non sarà nobile come l'accopiata giro-tour, ma una doppietta tour-vuelta ha sempre il suo fascino, oltre a nascondere difficoltà enormi. E in questo caso si può parlare veramente di impresa (più di tante altre volte in cui la parola è usata in maniera impropria) in quanto da quando la vuelta si corre in questo periodo nessuno aveva mai centrato la doppietta. Personalmente sono pure contento che abbia portato a casa una Vuelta oltre al "solito" Tour, così magari una volta cercato l'assalto alla cinquina in Francia gli verrà la voglia di provare a vincere un Giro per completare la tripla corona. Per il resto salutiamo un Contador spettacoloso che ha onorato la corsa e che ha ricevuto il giusto tributo vincendo sulla salita più dura. Nibali. Per me qui ha fatto il massimo: davanti gli è arrivato solo Froome che complessivamente è più forte, inutile girarci intorno, e che dalla sua aveva pure una squadra migliore. Inoltre se al Giro poteva avere qualche rimpianto (senza quei fuori giri evitabilissimi al Blockaus e ad Oropa probabilmente avrebbe anche vinto) qui si è gestito in maniera eccellente guadagnando quando poteva e perdendo (gestendosi) quando non ne aveva. Di più, oggettivamente, non poteva fare. Non ha più la brillantezza di qualche anno fa, in alcuni frangenti di corsa paga troppo dai suoi avversari. Pur con questi problemi resta uno da podio e vittorie parziali: certo, da dietro i giovani spingono forte però la stagione per me resta positiva. Dopo il giro 2016 (vinto in maniera rocambolesca, dopo aver accumulato quasi 5 minuti da Spalloni) non avrei mai più pensato di rivederlo ai livelli visti quest'anno. Invece tutto sommato resiste... Personalmente, contentissimo per Zakarin. Mi è simpaticissimo, forse anche perché sembra abbia imparato ad andare in bici ieri, però è un generoso, non si risparmia e obiettivamente va forte. Non capisco bene quanto margine di crescita abbia, però magari con un po' di fortuna un giro o una vuelta in futuro se lo può pure vincere. Su Aru: per me fa benissimo a cambiare aria. Deve stare però molto attento a dove andrà. Va forte, il tempo è dalla sua ma deve costruirsi attorno un ambiente che lo supporti e gli dia fiducia. Infine Italiani benissimo in queste tre settimane: Trentin, Villella, Moscon, Nibali, ma anche De Marchi sempre in fuga, Pellizzotti meglio che al Giro. Speriamo sia un bel viatico per il Mondiale. [/QUOTE]
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