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20ª Etapa 2017: Corvera de Asturias/Alto de l'Angliru 117.5km
Testo
<blockquote data-quote="john.player" data-source="post: 5975542" data-attributes="member: 60166"><p>Due discorsi che tra di loro c'entrano come i cavoli a merenda. Esprimere un'opinione è diventato proibito? Gli stessi inglesi quest'inverno han cercato di fare il terzo grado alla Sky a seguito delle medicine per l'asma di Wiggins... Il ciclismo anglosassone era not existent fino al 2000. Poi all'UCI sono arrivati degli inglesi e... in un paio di decenni produttori di bici, campioni, team di vertice. Come se le grandi nazioni storiche del ciclismo non fossero più in grado di colpo di esprimere vivaio, campioni e squadre.</p><p>Per me è molto più "strano" questo che non le menate sulla cultura ciclistica del pubblico e delle squadre, che di sicuro in Italia NON manca. Abbiamo ottimi giovani ed un grande vivaio. Peccato che dove si comanda, in federazione e nei team, siamo assenti e quindi con nessun peso specifico per dare chances ai nostri corridori.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="john.player, post: 5975542, member: 60166"] Due discorsi che tra di loro c'entrano come i cavoli a merenda. Esprimere un'opinione è diventato proibito? Gli stessi inglesi quest'inverno han cercato di fare il terzo grado alla Sky a seguito delle medicine per l'asma di Wiggins... Il ciclismo anglosassone era not existent fino al 2000. Poi all'UCI sono arrivati degli inglesi e... in un paio di decenni produttori di bici, campioni, team di vertice. Come se le grandi nazioni storiche del ciclismo non fossero più in grado di colpo di esprimere vivaio, campioni e squadre. Per me è molto più "strano" questo che non le menate sulla cultura ciclistica del pubblico e delle squadre, che di sicuro in Italia NON manca. Abbiamo ottimi giovani ed un grande vivaio. Peccato che dove si comanda, in federazione e nei team, siamo assenti e quindi con nessun peso specifico per dare chances ai nostri corridori. [/QUOTE]
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