4 anni di squalifica ad IM age group

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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Il "forte" triatleta danese Thomas Lawaetz (34 anni) è stato squalificato per 48 mesi dopo essere risultato positivo all'EPO all'IM di Copenaghen 2015, dove aveva preso la slot per Kona. A Kona non aveva preso il via, ufficialmente perché era malato, ma probabilmente perché gli era già stata comunicata la ormai certa squalifica.

http://www.slowtwitch.com/News/AG_athlete_banned_for_doping_5530.html

Lawaetz era salito alla ribalta nel 2013 quando insieme ai suoi 3 fratelli si era qualificato per Kona (sempre all'IM Denmark), tutti con tempi da Pro, o quasi.
Dopo la loro strabiliante performance, si sono affrettati ad affermare che il loro segreto erano gli allenamenti di qualità, il recupero, niente "km spazzatura" ed altre "amenità".

http://eu.ironman.com/triathlon/news/articles/2013/10/lawaetz-brothers-do-kona.aspx#axzz2h0L8iYD7

I Lawaetz lavorano tutti e 4 in ambito medico, la loro famiglia possiede infatti un importante centro per il trattamento delle malattie cardiovascolare; quindi non deve essere particolarmente difficile per loro procurarsi i PED.

Dopo la squalifica di Thomas adesso siamo curiosi di vedere se e come cambieranno le prestazioni degli altri 3 fratelloni...
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
21 Ottobre 2005
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9
www.lostigres.it
Il "forte" triatleta danese Thomas Lawaetz (34 anni) è stato squalificato per 48 mesi dopo essere risultato positivo all'EPO all'IM di Copenaghen 2015, dove aveva preso la slot per Kona. A Kona non aveva preso il via, ufficialmente perché era malato, ma probabilmente perché gli era già stata comunicata la ormai certa squalifica.

http://www.slowtwitch.com/News/AG_athlete_banned_for_doping_5530.html

Lawaetz era salito alla ribalta nel 2013 quando insieme ai suoi 3 fratelli si era qualificato per Kona (sempre all'IM Denmark), tutti con tempi da Pro, o quasi.
Dopo la loro strabiliante performance, si sono affrettati ad affermare che il loro segreto erano gli allenamenti di qualità, il recupero, niente "km spazzatura" ed altre "amenità".

http://eu.ironman.com/triathlon/news/articles/2013/10/lawaetz-brothers-do-kona.aspx#axzz2h0L8iYD7

I Lawaetz lavorano tutti e 4 in ambito medico, la loro famiglia possiede infatti un importante centro per il trattamento delle malattie cardiovascolare; quindi non deve essere particolarmente difficile per loro procurarsi i PED.

Dopo la squalifica di Thomas adesso siamo curiosi di vedere se e come cambieranno le prestazioni degli altri 3 fratelloni...
Non mi meraviglia, se facessero controlli seri tra pro e age group farebbero una vera e propria strage. Ogni tanto ne beccano qualcuno di secondo piano per non farla troppo "sporca": RIDICOLI
 

FabioLocarno

Pignone
9 Settembre 2015
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Castano Primo
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Bici
Pinarello Pf4
Concordo con [MENTION=3125]marconovelli[/MENTION], il doping non risparmia certo il triathlon...anzi, certe prestazioni fanno nascere molti dubbi, ci sono medie in bici che fanno invidia ai pro del tdf....tutti bravi e belli finchè innocenti, ma qualcosa che non quadra c'è.
Auspico il passaporto biologico per tutti i Pro di tutti gli sport, per gli "amatori" diventa più difficile, controlli random alle gare van bene, ma i più sgamati saprebbero nascondersi....poi...meglio evitare di rompere il giocattolo (tutti non solo IM).

Piaga difficile da combattere...certo che se un amatore si bomba, per me è un --------.