Addio Pietro Mennea

bolivar

Velocista
30 Settembre 2004
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Civitanova Marche
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Un ricordo per Pietro Mennea un grande campione nell'atletica Leggera e nella vita.
Mi ha molto colpito la sua scomparsa, forse perchè ho praticato atletica leggera per molti anni e lui era uno che faceva parte del mio mondo, forse perchè l'ho conosciuto personalmente in un ritiro nel centro federale di Formia.
Un esempio come atleta e come uomo.
 
M

Musiko

Guest
Mi unisco al cordoglio. Un altro mito della mia adolescenza - giovinezza che ci lascia troppo presto.
 

Mulo

Apprendista Velocista
16 Giugno 2008
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Nonantola
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Mi unisco al cordoglio.
Con tristezza se ne va uno dei miei miti, quelli che la fatica premia sempre, quelli che lo sport ti insegna la vita.
Con umiltà è diventato un campione. Tolte le vesti dell'atleta, con altro sacrificio si è preso due lauree, specializzandosi in diritto sportivo.

Un grande uomo, poi un grande atleta.

Addio Pietro.
 

lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
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pavia
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Bici
Pinarello Dogma, Trek Domane
Atleta esemplare e Campione assoluto, poi personaggio scomodo che ha spesso fustigato il potere, specie quello radicato nei meandri delle varie Federazioni Sportive.
Con lui se ne va un "GRANDISSIMO", uno che si è imposto nonostante tutto, uno che non ha mai avuto vita facile, perchè non è mai sceso a compromessi ed ha sempre espresso quello che pensava ed ora inizia la saga della commemorazione, specie da parte degli stessi che l'hanno sempre combattuto...
Ciao "Freccia del Sud"...!!!
 

CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
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Un ricordo per Pietro Mennea un grande campione nell'atletica Leggera e nella vita.
Mi ha molto colpito la sua scomparsa, forse perchè ho praticato atletica leggera per molti anni e lui era uno che faceva parte del mio mondo, forse perchè l'ho conosciuto personalmente in un ritiro nel centro federale di Formia.
Un esempio come atleta e come uomo.


Doping, Donati show alla presentazione del libro di Mennea



Presentazione molto «calda» quella di ieri pomeriggio del libro di Pietro Mennea «Il doping e l' Unione Europea» (Delta 3 Edizioni, il ricavatoin beneficenza). Al circolo Corte dei Conti l' ex primatista mondiale dei 200 metri di atletica leggera (oggi avvocato) ha illustrato alla platea, presenti molti magistrati, la sua opera su un fenomeno drammatico e in espansione come quello del doping nello sport, e sul ruolo che dovrebbe avere l' Ue nel fronteggiarlo e arginarlo. «Mi sono creato tante inimicizie - ha detto Mennea - nella mia lunga carriera per avere sempre messo davanti a tutto il fatto di raggiungere i propri obiettivi con mezzi puliti. Tutto questo, mentre il mondo a cui appartenevo celebrava falsi campioni in odore di doping». Dopo diversi interventi di addetti ai lavori, tra cui quello di un ex magistrato di grande esperienza e grande prestigio come Ferdinando Imposimato, ha preso la parola il professor Sandro Donati, memoria storica del doping italiano, il primo a denunciare il ricorso sistematico alle sostanze proibite nel nostro sport di vertice alla fine degli anni Ottanta (all' epoca c.t. della velocità di atletica). Donati, com' è nel suo stile, è andato dritto al cuore del problema, scaldando immediatamente la platea. Ha ricordato la sua denuncia più clamorosa, quella contro il professor Francesco Conconi, inchiodato alle sue responsabilità morali solo grazie a un' inchiesta della magistratura. E poi è passato a commentare i passi salienti del libro di Mennea: ma, a un certo punto, alcuni tra coloro che lo avevano preceduto hanno cominciato a lamentarsi della natura dell' intervento, invitando quasi Donati a smetterla. L' ex tecnico azzurro, oggi consulente di diverse procure italiane, della Wada (Agenzia mondiale antidoping) e dell' associazione Libera di Don Ciotti, si è quindi fermato e ha chiesto all' assemblea: «Se volete, mi fermo qui». A quel punto, invece, la platea, gli ha chiesto di continuare: «Vada avanti, noi vogliamo sapere!». Donati ha proseguito l' intervento, durato più o meno un quarto d' ora, salutato da un lungo applauso. Soddisfatto Mennea per una presentazione tanto «movimentata».
 

mag

Maglia Rosa
19 Agosto 2012
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Lontano da voi
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Bici
solo 2
Atleta esemplare e Campione assoluto, poi personaggio scomodo che ha spesso fustigato il potere, specie quello radicato nei meandri delle varie Federazioni Sportive.
Con lui se ne va un "GRANDISSIMO", uno che si è imposto nonostante tutto, uno che non ha mai avuto vita facile, perchè non è mai sceso a compromessi ed ha sempre espresso quello che pensava ed ora inizia la saga della commemorazione, specie da parte degli stessi che l'hanno sempre combattuto...
Ciao "Freccia del Sud"...!!!

hai scritto tutto tu, nulla ne da aggiungere ne da togliere
 

Kestrel

Apprendista Velocista
23 Agosto 2004
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Ancona
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Bici
Focus Cayo Evo - Sram Force
Mi unisco al cordoglio.
Con tristezza se ne va uno dei miei miti, quelli che la fatica premia sempre, quelli che lo sport ti insegna la vita.
Con umiltà è diventato un campione. Tolte le vesti dell'atleta, con altro sacrificio si è preso due lauree, specializzandosi in diritto sportivo.

Un grande uomo, poi un grande atleta.

Addio Pietro.

pardon
le lauree sono QUATTRO
scienze politiche, giurisprudenza, scienze motorie e lettere
un vero fenomeno che non poteva stare un attimo fermo
né di gambe né di testa