Aiutatemi a diventare un randonneur

cricri.87

Gregario
24 Luglio 2010
556
7
Poggio San Lorenzo (Rieti)
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Bici
telaio con ruote,cambio e freni :-)
Salve a tutti. Scrivo forse per la prima volta in questa sezione del forum, ma vi seguo in molte delle vostre discussioni.
Sono da sempre affascinato dalle vostre imprese, i vostri racconti e ho sempre avuto il desiderio di cimentarmi nel mondo delle rando, il vostro mondo. Io amo il ciclismo a 360° e cerco di praticarlo, per quanto mi è possibile, in tutti i suoi aspetti: GF, cicloraduni, MTB...e quest'anno ho partecipato per la prima volta ad una rando. Certo è poca cosa per voi abituati alle grandi distanze, ma per me il 200 Km percorsi in occasione della Roma-San Benedetto Del Tronto sono stati veramente una piacevole sorpresa. Questa esperienza ha fatto si che il desiderio di partecipare ad una rando aumenti ancora di più. Quest'estate infatti c'è stata occasione altre volte, di toccare il limite dei 200 km (Ho visto che questa distanza è quella più bassa tra le rando).

Dopo questa fase introduttiva (forse anche lunga) vengo al dunque. Nel 2014 ho visto che c'è la Sicilia No stop..una manifestazione che mi ha affascinato negli anni passati in una terra che amo. Vorrei fosse il mio obiettivo per la prossima stagione. Secondo voi è fattibile da uno che non ha mai raggiunto i 300 km? insomma 1000 km in 3 giorni non sono uno scherzo, soprattutto per chi è privo di esperienza pratica come me. Che tipo di preparazione mi consigliate di affrontare? credo dovrò impegnarmi già da ora...o è già troppo tardi? che manifestazioni mi consigliate per prepararla?
insomma come avrete capito sono una miniera di domande da fare.. :mrgreen: se avrete piacere di aiutarmi a diventare uno di voi ve ne sarei davvero grato..e magari potrò ringraziarvi di persona in occasione di una rando!! o-o
 

labrador

Gregario
13 Settembre 2009
571
12
Cogollo del Cengio (Vicenza)
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De Rosa Corum acciaio-Trek oclv 110- Crisp titanio
Salve a tutti. Scrivo forse per la prima volta in questa sezione del forum, ma vi seguo in molte delle vostre discussioni.
Sono da sempre affascinato dalle vostre imprese, i vostri racconti e ho sempre avuto il desiderio di cimentarmi nel mondo delle rando, il vostro mondo. Io amo il ciclismo a 360° e cerco di praticarlo, per quanto mi è possibile, in tutti i suoi aspetti: GF, cicloraduni, MTB...e quest'anno ho partecipato per la prima volta ad una rando. Certo è poca cosa per voi abituati alle grandi distanze, ma per me il 200 Km percorsi in occasione della Roma-San Benedetto Del Tronto sono stati veramente una piacevole sorpresa. Questa esperienza ha fatto si che il desiderio di partecipare ad una rando aumenti ancora di più. Quest'estate infatti c'è stata occasione altre volte, di toccare il limite dei 200 km (Ho visto che questa distanza è quella più bassa tra le rando).

Dopo questa fase introduttiva (forse anche lunga) vengo al dunque. Nel 2014 ho visto che c'è la Sicilia No stop..una manifestazione che mi ha affascinato negli anni passati in una terra che amo. Vorrei fosse il mio obiettivo per la prossima stagione. Secondo voi è fattibile da uno che non ha mai raggiunto i 300 km? insomma 1000 km in 3 giorni non sono uno scherzo, soprattutto per chi è privo di esperienza pratica come me. Che tipo di preparazione mi consigliate di affrontare? credo dovrò impegnarmi già da ora...o è già troppo tardi? che manifestazioni mi consigliate per prepararla?
insomma come avrete capito sono una miniera di domande da fare.. :mrgreen: se avrete piacere di aiutarmi a diventare uno di voi ve ne sarei davvero grato..e magari potrò ringraziarvi di persona in occasione di una rando!! o-o

Ciao, benvenuto nel mondo delle rando.
Visto che la Sicilia no stop, si disputerà nel giugno 2014, di tempo per prepararti non ne hai certamente molto, pensando che l'inverno è abbastanza vicino.
Ormai la stagione delle rando è al termine, puoi partecipare a qualche 200 km, tanto per entrare in sintonia col movimento e per capire bene come tutto funziona, ma all'atto pratico della preparazione non serve a molto.
Un suggerimento che posso darti, è quello di cominciare già da subito, almeno fino a che la stagione lo permette, a farti delle distanze importanti in solitaria attrezzandoti come i randagi con borse e fari.
Se hai tempo e voglia, 300-400 km o anche più si possono fare anche adesso e se li fai in solitaria, ti costruirai una bella base di fiducia e autostima molto importante per il futuro.
Pedalando da solo impari a gestirti al meglio, capisci come e quando alimentarti e soprattutto impari a tenere un ritmo di pedalata costante cosa questa fondamentale nelle lunghe rando.
Poi vista la tua giovane età ( ti faccio i complimenti perchè con la tua gioventù, beato te, pochissimi pensano alle rando), bisogna vedere con che spirito vuoi affrontarle queste distanze, ovvero se vuoi solo finirle entro il tempo massimo, oppure se vuoi fare il tempo tralasciando magari le grandi e stupende diversità che le randonnèe offrono, e se come dici, leggi le nostre discussioni, avrai capito che la scuola di pensiero anche da noi non è un comandamento.:rosik:
Comunque, intanto comincia a macinare km e ad accumulare ore di sella, il prossimo anno almeno un 400 e un 600 km prima della Sicilia sono d'obbligo e se il calendario non te lo permette, te li fai da solo e buona notte al secchio, vedrai che se la passione ti sorreggerà, andrà tutto a gonfie vele, perchè noi randonneurs, siamo come il vento, liberi di volare!!
Ciao e um arrivederci per il 2014o-oo-oo-o
 

sandman

Cronoman
28 Agosto 2006
761
80
36
Marina di Patti (ME)
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Canyon
ciao e benvenuto,fa piacere vedere qualche coetaneo o-o
io quando ho concluso la prima sicilia no stop (che all'epoca si faceva a settembre) di allenamenti specifici li ho fatti solo l'ultimo mese dopo che avevo fatto un intera stagione (marzo-luglio) di gare sia mtb che strada,ovviamente granfondo ma anche gare a circuito e una volta che le finivo continuavo ad allenarmi qualche altra ora...
poi l'ultimo mese cercavo di uscire tutti i giorni,3-4 ore giornaliere su percorsi ondulati,e una volta a settimana facevo un lunghissimo da 8-10 ore,soprattutto cercavo di riprodurre le condizioni della Sicilia No Stop ovvero facevo uscite spezzate (2 ore,pausa pranzo,altre 2 ore),uscite serale,la mattina presto magari essendo andato a dormire tardi,ovviamente tutti gli allenamenti li facevo con la bici nelle condizioni in cui sarebbe stata il giorno della partenza (borselli e zavorra)....
ovviamente più ti alleni meglio sarà soprattutto se hai la possibilità di partecipare a rando da 300 e 400...
la cosa importante più della condizione fisica è una buona conoscenza di se e delle proprie capacità;posizione biomeccanica praticamente perfetta (se hai dei fastidi dopo una granfondo immagina quanto verranno amplificati su 1000km);ed infine la cosa più importante è la determinazione mentale ch ti spinge ad arrivare alla fine anche se arriveranno momenti duri o-o
 

fast1

Apprendista Cronoman
15 Marzo 2007
3.029
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ogni persona ha il proprio fisico. C'è chi fa 300 km al primo giorno di bici dopo un anno di stop e chi non arriva a farli pur allenandosi.
 

Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Pianeta Terra
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Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Fino ai 300 km si riesce ad arrivare abbastanza facilmente, oltre occorre che testa e gambe siano entrambe allenate. Occorre poi una conoscenza del proprio fisico e delle sue potenzialità e limiti che si acquisisce col tempo.
Non pensare che sia impossibile percorrere 1000 km in meno di 75 ore, ma fai attenzione a non fare l'errore opposto sottovalutando l'impegno occorrente.

Mi permetto un solo consiglio: comincia per gradi, la prossima primavera, iscrivendoti alla classica serie 200-300-400-600 km e vedrai che percorrere 1000 km è meno difficile di quanto ora ti possa sembrare.

Se frequenti il forum immagino che avrai già letto le discussioni sui principali temi: abbigliamento, alimentazione, illuminazione, allenamento e quindi saprai che ci sono mille soluzioni valide, ma non esistono ricette preconfezionate. Occorre sperimentare sulla propria pelle le soluzioni che con altri hanno funzionato, ma non è certo che con te funzioneranno.
Benvenuto! o-o
 

cod

Apprendista Scalatore
14 Agosto 2012
1.821
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brianza
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Merida HFS Road Pro 2
Vorrei porre una domanda perché anche io vorrei avvicinarmi al mondo delle randonneur..
Avrei voluto partecipare alla rando del Giro Lombardia ma il tempo non mi è sembrato dei migliori e il percorso nella sua lunghezza presentava infinite strade e stradine con tanti incroci e temevo di perdermi in posti che non conoscevo per cui mi ha continuamente assillato un dubbio.
Il percorso proposto èobbligatorio o è soltantoobbligatorio presentarsi ai punti di controllo entro gli orari indicati? ovvero basta per chi non ha familiarità con certi posti il roadbook e una cartina per farsi un'idea della direzione da prendere o è consigliabile dotarsi di strumenti per la navigazione?

Una cosa che ho nitato nel programma del Giro di Lombardia rispetto al prossimo che si terrà domenica prossima a Corsico (MI) è che nel primo sul programma non c'era riferimento sul percorso se non la traccia gpx per garmin mentre nel secondo si fa riferimento al fatto che il percorso avrà delle opportune indicazioni lungo la via... quindi che faccio? parto e seguo le frecce o mi porto una cartina dove mi faccio una croce dai posti in cui devo passare e giungo ai vari punti di controllo nella totale autonomia?

il mio più grande desiderio sarebbe un giorno prendere la bici e tornare nella mia città natale scendendo la penisola..
 

femfem

Apprendista Scalatore
11 Marzo 2005
2.262
40
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Bici
..
Vorrei porre una domanda perché anche io vorrei avvicinarmi al mondo delle randonneur..
Avrei voluto partecipare alla rando del Giro Lombardia ma il tempo non mi è sembrato dei migliori e il percorso nella sua lunghezza presentava infinite strade e stradine con tanti incroci e temevo di perdermi in posti che non conoscevo per cui mi ha continuamente assillato un dubbio.
Il percorso proposto èobbligatorio o è soltantoobbligatorio presentarsi ai punti di controllo entro gli orari indicati? ovvero basta per chi non ha familiarità con certi posti il roadbook e una cartina per farsi un'idea della direzione da prendere o è consigliabile dotarsi di strumenti per la navigazione?

Una cosa che ho nitato nel programma del Giro di Lombardia rispetto al prossimo che si terrà domenica prossima a Corsico (MI) è che nel primo sul programma non c'era riferimento sul percorso se non la traccia gpx per garmin mentre nel secondo si fa riferimento al fatto che il percorso avrà delle opportune indicazioni lungo la via... quindi che faccio? parto e seguo le frecce o mi porto una cartina dove mi faccio una croce dai posti in cui devo passare e giungo ai vari punti di controllo nella totale autonomia?

il mio più grande desiderio sarebbe un giorno prendere la bici e tornare nella mia città natale scendendo la penisola..

Ciao ,
Il percorso è “disegnato” sulla base di elementi significativi, per la sue caratteristiche ambientali , architettoniche o anche di convenienza, per evitare per esempio tratti piuttosto pericolosi alla pratica ciclistica. Non c’è un obbligo severo di seguirlo ma di sicuro è il modo migliore per godere tutte le “bellezze” e le caratteristiche del tracciato. Tieni in considerazione una cosa però: che laddove il tracciato presenta una divagazione alla logica che consiglierebbe una via più breve per congiungere un punti all’altro, dietro ciò si può nascondere un controllo segreto che in ogni randonnèe è possibile trovare, per cui c’è sempre questa incognita che consiglia di seguire fedelmente il tracciato presentato alla partenza. Oggi va molto in voga l’uso dei navigatori satellitari, rimane il fatto che non sono sufficienti ad evitare l’errore, anche perché molto dipende da chi l’ha creato (alcuni lo “disegnano” con i tools di navigazione e non vanno a verificare di persona la reale strada e tutte le sue varianti) sempre meglio avere con se il road book, che se letto regolarmente evita questo. Ultimamente c’era parecchia confusione tra gli organizzatori nello stilare un buon road-book : chi lo faceva troppo scarno ed al contrario chi lo faceva talmente dettagliato da confondere addirittura le idee. Ultimamente si è cercato di ristabilire un po di ordine, ed è in atto una sorta di linea guida che chi organizza deve seguire per stilare un buon roadbook e soprattutto con una grafica standard in modo da farne acquisire una certa domestichezza a mano a mano che se ne fa uso.
Alcune randonnèe effettuano una tracciatura stradale, con segni di vernice sull’asfalto in prossimità degli incroci ma NON è la regola, anzi solitamente ciò non viene fatto e fai molta attenzione in quanto spesso gli incroci sono pieni di segnature , magari di altri percorsi, che negli anni sono rimaste, e possono creare confusione. Quindi leggere bene sempre il roadbook e non andare a testa bassa. Questa cosa è fin troppo facile viverla in randonnèe “corte”, come le 200Km ed anche alcune 300Km.
Hai parlato di Corsico, quella è una randonnèe che per la gran parte dei partecipanti sarà velocissima, ma nessuno è obbligato a fare altrettanto. In fin dei conti le 200Km poco si discostano dalle GF, non troverai troppe differenze se non che devi stare molto ligio al codice stradale in quanto noi siamo dei semplici cicloturisti e gli altri utenti di certo non sanno cosa stiamo facendo: non vi sono di certo indicazioni che segnalano il nostro passaggio.
Se la passione ti travolge, vedrai che a mano a mano che aumenterai il Kmtraggio troverai il vero modo di fare randonnèe, ma anche questo è un discorso molto soggettivo .
Buona strada . ciaoo
 

brucorando

Apprendista Passista
6 Maggio 2012
961
9
Alto Adige
www.voglioessererandonneur.wordpress.com
Bici
Stevens Xenon Velvet Black in randonneuse! - Atala Olympic (1984?) in fissa - Agordina acciaio eroic
Ciao ,
Il percorso è “disegnato” sulla base di elementi significativi, per la sue caratteristiche ambientali , architettoniche o anche di convenienza, per evitare per esempio tratti piuttosto pericolosi alla pratica ciclistica. Non c’è un obbligo severo di seguirlo ma di sicuro è il modo migliore per godere tutte le “bellezze” e le caratteristiche del tracciato. Tieni in considerazione una cosa però: che laddove il tracciato presenta una divagazione alla logica che consiglierebbe una via più breve per congiungere un punti all’altro, dietro ciò si può nascondere un controllo segreto che in ogni randonnèe è possibile trovare, per cui c’è sempre questa incognita che consiglia di seguire fedelmente il tracciato presentato alla partenza. Oggi va molto in voga l’uso dei navigatori satellitari, rimane il fatto che non sono sufficienti ad evitare l’errore, anche perché molto dipende da chi l’ha creato (alcuni lo “disegnano” con i tools di navigazione e non vanno a verificare di persona la reale strada e tutte le sue varianti) sempre meglio avere con se il road book, che se letto regolarmente evita questo. Ultimamente c’era parecchia confusione tra gli organizzatori nello stilare un buon road-book : chi lo faceva troppo scarno ed al contrario chi lo faceva talmente dettagliato da confondere addirittura le idee. Ultimamente si è cercato di ristabilire un po di ordine, ed è in atto una sorta di linea guida che chi organizza deve seguire per stilare un buon roadbook e soprattutto con una grafica standard in modo da farne acquisire una certa domestichezza a mano a mano che se ne fa uso.
Alcune randonnèe effettuano una tracciatura stradale, con segni di vernice sull’asfalto in prossimità degli incroci ma NON è la regola, anzi solitamente ciò non viene fatto e fai molta attenzione in quanto spesso gli incroci sono pieni di segnature , magari di altri percorsi, che negli anni sono rimaste, e possono creare confusione. Quindi leggere bene sempre il roadbook e non andare a testa bassa. Questa cosa è fin troppo facile viverla in randonnèe “corte”, come le 200Km ed anche alcune 300Km.
Hai parlato di Corsico, quella è una randonnèe che per la gran parte dei partecipanti sarà velocissima, ma nessuno è obbligato a fare altrettanto. In fin dei conti le 200Km poco si discostano dalle GF, non troverai troppe differenze se non che devi stare molto ligio al codice stradale in quanto noi siamo dei semplici cicloturisti e gli altri utenti di certo non sanno cosa stiamo facendo: non vi sono di certo indicazioni che segnalano il nostro passaggio.
Se la passione ti travolge, vedrai che a mano a mano che aumenterai il Kmtraggio troverai il vero modo di fare randonnèe, ma anche questo è un discorso molto soggettivo .
Buona strada . ciaoo

Vorrei solo aggiungere che fare una rando con un roadbook rispetto ad un gps aiuta a tenere ritmi "umani". Per leggere il roadbook infatti bisogna fermarsi, leggere, pensare, controllare, magari qualche volta chiedere. COn un gps tiri dritto. Avere anche dietro una cartina della zona da percorrere può essere molto comodo. In certi momenti, "grazie" anche al modo di mettere a volte i cartelli e le distanze indicate, complice la stanchezza, si possono fare ragionamenti strani oppure si può avere la sensazione di essersi persi. Poi magari dopo pochi chilometri tutto rientra e ti ritrovi sul roadbook. Ma se hai una cartina puoi evitare i dubbi perché anche se ad un incrocio non riesci ad orientarti perfettamente capisci comunque che stai andando dalla parte giusta.
 

due pedali

Pedivella
19 Giugno 2012
464
72
Milano
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Bici
giant
..non so se ti serve, quello che ti posso raccontare è la mia esperienza da perfetto neofita visto che mi sono innamorato delle rando solamente dall'anno scorso. Ho ripreso la bici circa 4 anni fa ho fatto un paio di stagioni senza velleità giusto per prendere confidenza con il mezzo (tieni presente che uso regolarmente la bici per muovermi in città e che da 5/6 anni faccio un'ora di nuoto al giorno). nel 2012 mi sono iscritto ad una società sportiva ed ho iniziato l'approcio ai randagi, non mi sono spinto oltre i 300 km in quell'anno, che è stato di allenamento. quest'anno ho iniziato già a gennaio ad uscire con regolarità e costanza ogni domenica, mi completato i 400 i 600 e la 1000. Credo che oltre ad una forte spinta motivazionale, la passione e la costanza siano gli ingredienti giusti per riuscire ad ingranare e raggiunger ei traguardi che ti sei prefissato. Però per quello che è la mia esperienza potrai sentire decine di storie personali ma nessuna si potrà adattare a te, sei tu che, sperimentando, provando soluzioni e perchè no, anche sbagliando alla fine troverai il sistema più adatto alal tua persona sia per quello che riguarda la metodologia di allenamento sia per quello che riguarda il materiale della bici ed i suoi accessori..
 

cricri.87

Gregario
24 Luglio 2010
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7
Poggio San Lorenzo (Rieti)
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Bici
telaio con ruote,cambio e freni :-)
Prima di tutto ringrazio tutti voi per l'accoglienza e i consigli che mi avete dato. Leggendo anche altre discussioni mi sono fatto un'idea di come approcciarmi alle rando..ma si sa, la pratica spesso non è come la teoria. :mrgreen:
Prima cosa che mi pare di capire tutti mi consigliate è quella di pedalare con le stesse condizioni di una rando..quindi zavorra, luci e quant'altro.
Purtroppo al momento sono sprovvisto di tutto ciò...ma girovagando qua e la spero di trovare quello che fa per me da qui alla prossima stagione. Il mio dubbio è quello di portare troppo o troppo poco...con la pratica su distanze minori senza dubbio mi farò un'idea!
altra paura-limite che sento di avere è quello di viaggiare di notte...alla sicilia no stop da ciò che ho potuto capire è inevitabile (?)...che consigli mi date in merito? soprattutto, viaggiando solo, mi sentirei particolarmente esposto ai pericoli della strada!

al momento sto cercando di programmare la prossima stagione in funzione della Sicilia No Stop, magari inserendo come avete detto voi le varie distanze dai 200 in poi...magari con rando qui nei paraggi (ho già visto capistrello e nettuno) e Gf percorsi lunghi, oltre ovviamente a giri autonomi.

faccio una domanda (l'ennesima :mrgreen:): quando è prevista la Sicilia No Stop il prossimo anno?

un saluto a tutti e buone pedalate! o-o
 

labrador

Gregario
13 Settembre 2009
571
12
Cogollo del Cengio (Vicenza)
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De Rosa Corum acciaio-Trek oclv 110- Crisp titanio
Prima di tutto ringrazio tutti voi per l'accoglienza e i consigli che mi avete dato. Leggendo anche altre discussioni mi sono fatto un'idea di come approcciarmi alle rando..ma si sa, la pratica spesso non è come la teoria. :mrgreen:
Prima cosa che mi pare di capire tutti mi consigliate è quella di pedalare con le stesse condizioni di una rando..quindi zavorra, luci e quant'altro.
Purtroppo al momento sono sprovvisto di tutto ciò...ma girovagando qua e la spero di trovare quello che fa per me da qui alla prossima stagione. Il mio dubbio è quello di portare troppo o troppo poco...con la pratica su distanze minori senza dubbio mi farò un'idea!
altra paura-limite che sento di avere è quello di viaggiare di notte...alla sicilia no stop da ciò che ho potuto capire è inevitabile (?)...che consigli mi date in merito? soprattutto, viaggiando solo, mi sentirei particolarmente esposto ai pericoli della strada!

al momento sto cercando di programmare la prossima stagione in funzione della Sicilia No Stop, magari inserendo come avete detto voi le varie distanze dai 200 in poi...magari con rando qui nei paraggi (ho già visto capistrello e nettuno) e Gf percorsi lunghi, oltre ovviamente a giri autonomi.

faccio una domanda (l'ennesima :mrgreen:): quando è prevista la Sicilia No Stop il prossimo anno?

un saluto a tutti e buone pedalate! o-o
Ciao, da quello che sò, la SNS dovrebbe svolgersi verso la metà di giugno, però di ufficiale non c'è niente, bisogna aspettare la stesura dei calendari.
I principali pericoli che puoi trovare in Sicilia, sono i branchi di cani selvaggi specialmente lungo la costa sud dell'isola e il traffico caotico e senza rispetto verso il ciclista nell'attraversamento delle grandi città, in modo particolare di Catania.
Sono comunque problemi risolvibili viaggiando con prudenza mantenendo una certa vigilanza durante il lungo viaggio:cassius:. o-o
 

Librino

Pignone
21 Ottobre 2012
180
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Losanna
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Cervélo R3
Ciao, da quello che sò, la SNS dovrebbe svolgersi verso la metà di giugno, però di ufficiale non c'è niente, bisogna aspettare la stesura dei calendari.
I principali pericoli che puoi trovare in Sicilia, sono i branchi di cani selvaggi specialmente lungo la costa sud dell'isola e il traffico caotico e senza rispetto verso il ciclista nell'attraversamento delle grandi città, in modo particolare di Catania.
Sono comunque problemi risolvibili viaggiando con prudenza mantenendo una certa vigilanza durante il lungo viaggio:cassius:. o-o
Infatti si chiama Sicilia non-stop proprio riferito agli automobilisti di Catania che spesso non si fermano allo STOP. :mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

labrador

Gregario
13 Settembre 2009
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Infatti si chiama Sicilia non-stop proprio riferito agli automobilisti di Catania che spesso non si fermano allo STOP. :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Bè, adesso non esageriamo, mai detto che a Catania nessuno si ferma allo stop, non andiamo a generare inutili illazioni che potrebbero essere scambiate per il solito razzismo fatto solo di luoghi comuni.:cry:
Siccome nel 2012 la SNS l'ho fatta ho dato solo dei consigli su quello che ho vissuto io in diretta, ma non è detto che ciò sia la verità assoluta, ho solo riscontrato una tendenza non sportiva verso i ciclisti e basta, che comunque esiste anche nella maggior parte del suolo nazionale.
Poi, anche noi ciclisti non siamo indenni da comportamenti irrazionali e pericolosi, non dobbiamo credere che le strade siano vie dedicate solo alle bici e al nostro ego di ciclista competitivo incurante dei diritti altrui, basta comportarsi educatamente per essere rispettati, magari non sempre ma quasi.o-o
 

Librino

Pignone
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Bè, adesso non esageriamo, mai detto che a Catania nessuno si ferma allo stop, non andiamo a generare inutili illazioni che potrebbero essere scambiate per il solito razzismo fatto solo di luoghi comuni.:cry:
Siccome nel 2012 la SNS l'ho fatta ho dato solo dei consigli su quello che ho vissuto io in diretta, ma non è detto che ciò sia la verità assoluta, ho solo riscontrato una tendenza non sportiva verso i ciclisti e basta, che comunque esiste anche nella maggior parte del suolo nazionale.
Poi, anche noi ciclisti non siamo indenni da comportamenti irrazionali e pericolosi, non dobbiamo credere che le strade siano vie dedicate solo alle bici e al nostro ego di ciclista competitivo incurante dei diritti altrui, basta comportarsi educatamente per essere rispettati, magari non sempre ma quasi.o-o
Sono di Catania ,ma vivo in Svizzera.o-o
 

Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Prima di tutto ringrazio tutti voi per l'accoglienza e i consigli che mi avete dato. Leggendo anche altre discussioni mi sono fatto un'idea di come approcciarmi alle rando..ma si sa, la pratica spesso non è come la teoria. :mrgreen:

E' vero, immaginare come si fa una cosa è diverso dal farla davvero, ma partire con delle basi teoriche corrette consente di evitare gli errori più grossolani.

Prima cosa che mi pare di capire tutti mi consigliate è quella di pedalare con le stesse condizioni di una rando..quindi zavorra, luci e quant'altro.
Purtroppo al momento sono sprovvisto di tutto ciò...ma girovagando qua e la spero di trovare quello che fa per me da qui alla prossima stagione. Il mio dubbio è quello di portare troppo o troppo poco...con la pratica su distanze minori senza dubbio mi farò un'idea!

E' proprio così, partecipando a randonnée con lunghezza via via crescente avrai il tempo per sperimentare le soluzioni e correggere gli eventuali errori.

La mia (personalissima) esperienza mi fa dire che per i 200-300 km quanto mi occorre sta nelle tasche della maglia e al massimo in un borsino anteriore da alcuni litri.
Quando affronto i 400-600-1200 km devo invece aggiungere una borsa posteriore, per riporre l'abbigliamento "notturno" (gambali, manicotti, gilet/giacca invernale, giacca in gore-tex, guanti pesanti, sotto casco ecc.) e per trasportare quelle cibarie che mi servono per ridurre le soste "alimentari".
Ovviamente il tutto dipende dalle quote alle quali si transita e dai servizi che è possibile utilizzare durante la randonnée.

altra paura-limite che sento di avere è quello di viaggiare di notte...alla sicilia no stop da ciò che ho potuto capire è inevitabile (?)...che consigli mi date in merito? soprattutto, viaggiando solo, mi sentirei particolarmente esposto ai pericoli della strada!

Purtroppo, viaggiando da soli, di notte, non ci si sente esposti ai pericoli della strada, si è esposti ai pericoli della strada!
Per fortuna, nello scegliere il percorso della randonnée, gli organizzatori prediligono le strade tranquille. E in ogni caso è abbastanza facile fare amicizia e trovare qualcuno con il quale accompagnarsi.

Precisato che, di notte, viaggiare in compagnia è più sicuro, occorre anche dire che viaggiare di notte, da soli, su strade tranquille, consente di apprezzare in pieno la magia del pedalare nella notte. E' una cosa che è difficile da capire, ma se la proverai, capirai cosa intendo dire.

A presto! o-o
 

alemim

Apprendista Velocista
20 Giugno 2012
1.428
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Bolzano
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Rewel
Ciao ragazzi,

vorrei qualche informazione sul mondo delle rando, che a giudicare da qualche racconto che ho letto sembra molto appassionante e particolare.

Io pedalo diciamo seriamente da un paio di anni e per il momento non ho tempo di fare più di 5.000 km all'anno.
Al momento le mie massime "prestazioni" (raggiunte verso metà dell'ultima estate) sono state circa 7 ore in sella per 150 km; potete vedere i tracciati sul link in calce al post (14 luglio e 15 agosto).
Non ho uno spirito particolarmente competitivo e quindi il mondo delle GF non mi ispira molto. Invece la rando ha delle caratteristiche che sento più mie: le minor competitività con gli altri partecipanti, d'altra parte la sfida principalmente con se stessi, la solitudine (pedalo quasi sempre da solo), il non essere troppo legato ai tempi, il pensiero di viaggiare in notturna.

Mi piacerebbe provare, ma non sono sicuro di poter riuscire ad allenarmi a sufficienza. Vorrei capire da voi esperti se ci posso provare, almeno con qualche "piccola" prova (intanto max 200 km senza dislivelli impegnativi) per vedere come reggo.
La preparazione deve essere particolarmente intensa anche tenendo conto che per me già sarebbe un grande risultato arrivare entro tempo massimo?

Attendo vostre considerazioni...

Grazie

Michele

o-o
 

cod

Apprendista Scalatore
14 Agosto 2012
1.821
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brianza
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La preparazione deve essere particolarmente intensa anche tenendo conto che per me già sarebbe un grande risultato arrivare entro tempo massimo?

ciao, io ho fatto la mia prima rando nonche' per la prima volta una prima uscita da 200km a settembre.. dopodiche' vuoi che di rando nei dintorni non ce ne sono state, vuoi che il tempo non fosse dei migliori e complice un'infiammazione al ginocchio non ho trovato piu' il tempo di riprovare su uscite lunghe.

avevo come massima uscita prima della rando credo un 160/170km .. con un dislivello per me impegnativo (le salite le soffro, sono in sovrappeso) ma il fondoschiena durante la rando non mi ha dato alcun genere di sofferenza.

io la rando l'ho presa con moooolta calma, non ho mai viaggiato con medie che non fossero nelle mie capacita', mi sono fermato, mangiato, riposato, e alla fine sono tornato indietro nel tempo che mi ero prefissato (se avessi eliminato qualche sosta magari rientravo prima.. ma chi se ne frega!).

ancora non ho provato a pedalare di notte, che e' una caratteristica presente in tutte le rando che vanno oltre i 300km.. difficilmente le giornate di luce mi permetterebbero di percorrere piu' di 300km senza sosta.. e quindi c'e' poco da fare. bisogna arrangiarsi.

ho trovato vicino casa un circuito di diversi kilometri che mi permetterebbe di fare qualche prova notturna, e appena posso faro' qualche test (mia moglie mi dara' del matto.. ma gia' lo fa tutti i giorni).
 
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Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Ciao ragazzi,

vorrei qualche informazione sul mondo delle rando, che a giudicare da qualche racconto che ho letto sembra molto appassionante e particolare.

Io pedalo diciamo seriamente da un paio di anni e per il momento non ho tempo di fare più di 5.000 km all'anno.
Al momento le mie massime "prestazioni" (raggiunte verso metà dell'ultima estate) sono state circa 7 ore in sella per 150 km; potete vedere i tracciati sul link in calce al post (14 luglio e 15 agosto).
Non ho uno spirito particolarmente competitivo e quindi il mondo delle GF non mi ispira molto. Invece la rando ha delle caratteristiche che sento più mie: le minor competitività con gli altri partecipanti, d'altra parte la sfida principalmente con se stessi, la solitudine (pedalo quasi sempre da solo), il non essere troppo legato ai tempi, il pensiero di viaggiare in notturna.

Mi piacerebbe provare, ma non sono sicuro di poter riuscire ad allenarmi a sufficienza. Vorrei capire da voi esperti se ci posso provare, almeno con qualche "piccola" prova (intanto max 200 km senza dislivelli impegnativi) per vedere come reggo.
La preparazione deve essere particolarmente intensa anche tenendo conto che per me già sarebbe un grande risultato arrivare entro tempo massimo?

Attendo vostre considerazioni...

Grazie

Michele

o-o

Certo che ci puoi riuscire, se hai già fatto delle uscite di oltre 100 km, raggiungere i 200 km (con calma e senza ansie da prestazione) è alla tua portata.
Non occorrono allenamenti particolari per percorrere 200 km, naturalmente occorre essere mediamente dotati ed allenati, ma non serve essere un super eroe (anche se esserlo aiuta! :) ).
Le sensazioni che proverai durante e dopo un 200 km saranno importantissime per capire se le distanze superiori sono alla tua portata e per valutare eventualmente che allenamenti ti occorrono per riuscirci.

Benvenuto! o-o
 
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brucorando

Apprendista Passista
6 Maggio 2012
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Alto Adige
www.voglioessererandonneur.wordpress.com
Bici
Stevens Xenon Velvet Black in randonneuse! - Atala Olympic (1984?) in fissa - Agordina acciaio eroic
... ho trovato vicino casa un circuito di diversi kilometri che mi permetterebbe di fare qualche prova notturna, e appena posso faro' qualche test (mia moglie mi dara' del matto.. ma gia' lo fa tutti i giorni).

Per la notte, io ho trovato ottimo il fatto di fare inizialmente dei giri tipo dalle 20 alle 24. Poi arrivare alle 01.00. E poi la notte. Fino alle 24.00/01.00 tutto fila liscio. Il "vero" feeling con la notte, almeno per me, incomincia dopo la mezzanotte. La crisi di sonno mi arriva verso e tra le 2 e 30 fino alle 4.00 ca. Poi inizia lentamente ad albeggiare e si rinasce...
Per la moglie e gli altri che ti daranno del matto, non ti preoccupare; dopo la prima volta la cosa sarà archiviata e farà parte della "normalità":mrgreen::asd:
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
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Bici
si grazie
riuppo questo topic, tra 15 giorni ho la mia prima rando

una distanza ridicola per i randonnè puri però io non ho mai fatto 180km x 1000m d+

massima distanza km sto sui 140 km

vorrei qualche consiglio su come alimentarsi per passare se tutto va bene almeno 7 ore in sella

sono circa 150 km di pianura e 30 vallonati

meglio mangiare barrette e integrotori , e ovviamente fermarsi ai ristori o visto la lunghezza meglio mangiarsi qualcosa di più naturale tipo panini dolci e salati

grazie a tutti