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Vintage
Anni '40, gli anni del CambioCorsa e del Simplex TourdeFrance
Testo
<blockquote data-quote="Cancelliere" data-source="post: 6627401" data-attributes="member: 40630"><p><strong>Il restauro – il Simplex TourdeFrance - la molla di torsione </strong></p><p></p><p>I pezzi del mio Simplex che presentano danni più o meno gravi sono:</p><p></p><p>-molla di torsione, intaccata</p><p>-ranella ad intagli in lega leggera, deformata ed incisa</p><p>-ranella in ottone cromato, deformata</p><p>-braccio in acciaio, sfogliature della cromatura</p><p>-un po' su tutti i pezzi, graffi vari e piccole ammaccature</p><p>[ATTACH]199220[/ATTACH]</p><p></p><p><strong>La molla a spirale</strong></p><p></p><p>Nel Simplex TdF la tensionatura del bilanciere tendicatena e il ritorno sul pignone grande, si ottiene tramite un sistema di due molle coassiali (ressort de va-et-vien): la molla di torsione + la molla a bovolo</p><p>Le estremità della molla a bovolo si devono appoggiare lateralmente sui codoli della molla di torsione, in modo che nella rotazione la molla a bovolo segua la molla a torsione.</p><p></p><p>Nel mio cambio una estremità interna della molla a bovolo era collassata in dentro.</p><p></p><p>In questo modo, invece di ruotare insieme al codolo della molla di torsione ci strusciava sopra, e con lo sfregamento ha intaccato profondamente il filo della molla.</p><p></p><p>Il filo è diam 1,7 , l’incisione è profonda oltre i 3/4 del diametro: il filo era sul punto di tranciarsi definitivamente.</p><p>[ATTACH]199221[/ATTACH][ATTACH]199222[/ATTACH][ATTACH]199223[/ATTACH]</p><p></p><p>Finora non mi ero mai posto il problema della riparazione di una molla.</p><p></p><p>Infatti, nella prassi della meccanica, le molle rotte non si riparano, ma vengono sostituite (si rifanno). Questo perché in genere le molle lavorano con sollecitazioni elevate, e una riparazione mediante saldatura non può ripristinare le caratteristiche di resistenza originali.</p><p></p><p>Anche nel caso di un restauro, la sostituzione sarebbe la cosa più logica, trovando una molla originale o rifacendola a campione.</p><p></p><p>Ma nel mio caso però il danno non è una rottura per stress meccanico, ma è conseguenza dalla usura per sfregamento, ed il codolo dove c’è l’intaccatura non è particolarmente sollecitato.</p><p></p><p>Ho optato per la riparazione.</p><p></p><p>Per non surriscaldare la molla, facendogli perdere la tempra, ho escluso di riempire la tacca con saldatura elettrica, o con una brasatura forte, ed ho optato per la brasatura a stagno, che, rimanendo sotto i 300°, non modifica le caratteristiche meccaniche dell’acciaio temprato.</p><p></p><p>Spaccando la lama del cutter mi sono preparato una placchetta di acciaio duro di spessore 0,5 e larga 1,6 , poco meno del diametro del filo della molla.</p><p>Con un dischetto abrasivo ho fatto una pre-rottura sulla placchetta, e ho irruvidito una delle facce.</p><p>[ATTACH]199224[/ATTACH][ATTACH]199225[/ATTACH]</p><p></p><p>Con abbondante uso di disossidante al cloruro di zinco, ho stagnato la faccia irruvidita, ed ho riempito di stagno la tacca sul filo della molla.</p><p>Ho quindi applicato sopra la placchetta.</p><p>Per finire ho troncato la preincisione, lasciando sulla molla la placchetta brasata.</p><p>[ATTACH]199226[/ATTACH]</p><p></p><p>La placchetta protegge il filo della molla dal contatto accidentale col bordo tagliente della molla a bovolo, e nei limiti della resistenza della saldatura a stagno, contribuisce ad irrobustire il codolo danneggiato.</p><p>[ATTACH]199227[/ATTACH][ATTACH]199228[/ATTACH]</p><p></p><p></p><p>Si tratterà poi, durante la regolazione del cambio, di controllare che la molla a bovolo resti bene in posizione, con la estremità in appoggio lateralmente al codolo, in modo da non scorrerci più sopra.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Cancelliere, post: 6627401, member: 40630"] [B]Il restauro – il Simplex TourdeFrance - la molla di torsione [/B] I pezzi del mio Simplex che presentano danni più o meno gravi sono: -molla di torsione, intaccata -ranella ad intagli in lega leggera, deformata ed incisa -ranella in ottone cromato, deformata -braccio in acciaio, sfogliature della cromatura -un po' su tutti i pezzi, graffi vari e piccole ammaccature [ATTACH]199220[/ATTACH] [B]La molla a spirale[/B] Nel Simplex TdF la tensionatura del bilanciere tendicatena e il ritorno sul pignone grande, si ottiene tramite un sistema di due molle coassiali (ressort de va-et-vien): la molla di torsione + la molla a bovolo Le estremità della molla a bovolo si devono appoggiare lateralmente sui codoli della molla di torsione, in modo che nella rotazione la molla a bovolo segua la molla a torsione. Nel mio cambio una estremità interna della molla a bovolo era collassata in dentro. In questo modo, invece di ruotare insieme al codolo della molla di torsione ci strusciava sopra, e con lo sfregamento ha intaccato profondamente il filo della molla. Il filo è diam 1,7 , l’incisione è profonda oltre i 3/4 del diametro: il filo era sul punto di tranciarsi definitivamente. [ATTACH]199221[/ATTACH][ATTACH]199222[/ATTACH][ATTACH]199223[/ATTACH] Finora non mi ero mai posto il problema della riparazione di una molla. Infatti, nella prassi della meccanica, le molle rotte non si riparano, ma vengono sostituite (si rifanno). Questo perché in genere le molle lavorano con sollecitazioni elevate, e una riparazione mediante saldatura non può ripristinare le caratteristiche di resistenza originali. Anche nel caso di un restauro, la sostituzione sarebbe la cosa più logica, trovando una molla originale o rifacendola a campione. Ma nel mio caso però il danno non è una rottura per stress meccanico, ma è conseguenza dalla usura per sfregamento, ed il codolo dove c’è l’intaccatura non è particolarmente sollecitato. Ho optato per la riparazione. Per non surriscaldare la molla, facendogli perdere la tempra, ho escluso di riempire la tacca con saldatura elettrica, o con una brasatura forte, ed ho optato per la brasatura a stagno, che, rimanendo sotto i 300°, non modifica le caratteristiche meccaniche dell’acciaio temprato. Spaccando la lama del cutter mi sono preparato una placchetta di acciaio duro di spessore 0,5 e larga 1,6 , poco meno del diametro del filo della molla. Con un dischetto abrasivo ho fatto una pre-rottura sulla placchetta, e ho irruvidito una delle facce. [ATTACH]199224[/ATTACH][ATTACH]199225[/ATTACH] Con abbondante uso di disossidante al cloruro di zinco, ho stagnato la faccia irruvidita, ed ho riempito di stagno la tacca sul filo della molla. Ho quindi applicato sopra la placchetta. Per finire ho troncato la preincisione, lasciando sulla molla la placchetta brasata. [ATTACH]199226[/ATTACH] La placchetta protegge il filo della molla dal contatto accidentale col bordo tagliente della molla a bovolo, e nei limiti della resistenza della saldatura a stagno, contribuisce ad irrobustire il codolo danneggiato. [ATTACH]199227[/ATTACH][ATTACH]199228[/ATTACH] Si tratterà poi, durante la regolazione del cambio, di controllare che la molla a bovolo resti bene in posizione, con la estremità in appoggio lateralmente al codolo, in modo da non scorrerci più sopra. [/QUOTE]
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