Approvata la nuova normativa amatoriale: rivoluzione etica e tutela della salute

Stato
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angelo francini

Gregario
27 Ottobre 2014
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Ti rendi conto di cosa hai scritto affermando che si é andati a colpo sicuro?
Forse no, e neppure capisci il gravissimo significato di quello che hai scritto.
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Ti rendi conto di cosa hai scritto affermando che si é andati a colpo sicuro?
Forse no, e neppure capisci il gravissimo significato di quello che hai scritto.

forse non lo capisci tu...

vuol dire fare controlli su soggetti già interessati da procedimenti di indagini della giustizia ordinaria...

per farti capire meglio giustizia sportiva ed ordinaria hanno lavorato insieme per colpire quei soggetti (non solo tesserati) che fanno solo del male al NOSTRO sport!

e di questo ne dovremmo essere felicissimi tutti perchè (è bene ricordarlo) viene combattuta l'illegalità.
e permettimi di dire che finalmente vengono fatte le cose ovvie.
se con i soldi e le risorse di cui si dispone si riescono a fare solo 10 controlli, non è forse il caso di migliorare il target dei controlli?

poi se uno è pulito, cosa avrà da temere mai da un controllo?

vuoi scommettere che le percentuali di positivi rispetto ai controlli per il 2014 saranno ben più alti del 2013?
e non sarà perche nel 2014 c'erano più dopati che nel 2013...

il fatto che tu ti ponga sempre a difesa degli ex dopati, o dei dopati o di chi pratica l'illegale (sportivo e civile/penale) non depone certamente a favore della tua persona... per quanto ti ostini a dichiarare di combattere per i diritti delle persone.

mi scuso ovviamente per la risposta che nulla ha che vedere col topic.
 

angelo francini

Gregario
27 Ottobre 2014
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Vede in passato ho fatto molte segnalazioni alla Federazione su vari argomenti, molti finiti all'attenzione dell'allora PF avv. Santilli: non si é mai entrati nella valutazione nel merito delle cose che segnalavo, ma si sono estrapolate solo "alcune particolari parti" e con altri scopi.

Lei oggi viene a propormi un tavolo di confronto con il presidente della SAN: non capisco però perché questo invito, non sia arrivato direttamente da chi ha la responsabilità di questo settore, considerato che il problema non é nato oggi?

Se confronto deve e può esserci questo deve partire da un punto fermo: valutazione di QUELLO CHE SI PUO' FARE e non di QUELLO CHE VOGLIO FARE.

Semplicemente perché i DIRITTI degli altri (riconosciuti allo Statuto e dalle norme vigenti) vanno rispettati, e per poter introdurre le "norme" Santilli queste debbono passare prima per l'approvazione dell'UCI.
Questo l'avv. Santilli lo sa, avendololo affermato nel Convegno dell'Aimec di Solbiate Olona sabato scorso, ove ha anche riconosciuto che l'Italia é l'unico (?) paese ad aver introdotto questa normativa.
Ha poi fatto un'affermazione che verte proprio sulla materia del contendere, ove ha dichiarato che in Italia può fare quello che vuole, mentre ciò non corrisponde a verità, stante l'appartenenza della FCI all'UCI.

Sul confrontarsi non vi è mai stata alcuna preclusione da parte mia: tanto é che il giorno 22 novembre eravamo stati invitati come relatori ad un convegno organizzato a Roma, ove Lui ha rifiutato.
 

gymartino

Apprendista Velocista
8 Luglio 2010
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Pinarello FP 4:13
Ah, ecco. L'illegittimità non è sempre uguale, dipende da chi la propone. Se la sancisse l'UCI allora si può essere favorevoli, se la propone il nemico allora no, è un gravissimo vulnus alle regole.
Beh, se la sancisse l'UCI è chiaro che l'illegittimità non è che sarebbe diversa. Sarebbe inesistente.
A me, come credo a te, la norma etica piace e, tutto sommato anche quella ex-agonisti e mi auguro vengano legittimate e che restino.
Però in questo caso è innegabile che il passaggio logico sia errato.
 

bach7

Passista
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Pinifarina
Ti rendi conto di cosa hai scritto affermando che si é andati a colpo sicuro?
Forse no, e neppure capisci il gravissimo significato di quello che hai scritto.

e scusami, ma di tutto quello che ho scritto possibile che ti sia saltato all'occhio solo il controllo fatto ad hoc???

sull'ultimo periodo, che credo sia il tema più pertinente della discussione, non hai proprio nulla da dire a parte invocare la squalifica a vita?
 

angelo francini

Gregario
27 Ottobre 2014
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Anche per [MENTION=1912]sembola[/MENTION]

L'illegittimità della norma italiana deriva proprio dal fatto che non é prevista nei regolamenti dell'UCI.
Ovvio che se quella regola fosse prevista in quei regolamenti che, rammento la FCI SI E' IMPEGNATA A RISPETTARE, la norma non sarebbe più illegittima perché diventerebbe INESISTENTE.
 

gymartino

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Scritta così sembra che sia la norma a diventare inesistente.
Ma invece è la sua illegittimità a farlo.
 

bach7

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10 Gennaio 2011
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Pinifarina

non è così scontato che la procedura utilizzata per la nomativa etica sia sbagliata.

possibile che dopo un anno se ne siano accorti solo ora?

e non sono i soli che si interessano della questione.
vedi la wada con la nuova legge tedesca sul doping.

poi ci sono sicuramente persone a cui non piace la normativa etica (io per esempio nutro forti dubbi sugli ex agonisti) ma credo che in generale sia stata una mossa apprezzata dai più.
 

sembola

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[MENTION=25419]gymartino[/MENTION]: se la radiazione fosse sancita dall'UCI non vorrebbe dire nulla, sarebbe una sanzione ugualmente impugnabile (e quindi inapplicabile) praticamente in tutto il mondo civile...

[MENTION=75330]angelo francini[/MENTION]: resto dell' idea che dichiararsi favorevoli (anche ipoteticamente) a qualcosa che le norme non consentono non è coerente con la battaglia per il rispetto delle stesse.
 

gymartino

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Non è quel che ho detto.
Non ho detto che la procedura sia sbagliata.
Ho detto che se la norma fosse contenuta nei regolamenti UCI, perchè da questa organizzazuione sancita, sarebbe certamente corretta. In particolare anzi, ho detto che il passaggio logico di francini al riguardo era un passaggio da illegittimità e legittimità mentre il passaggio logico di sembola da illegittimità inammissibile a illegittimità ammissibile, era errato.
Nonostante io sia favorevole alla norma.
 

angelo francini

Gregario
27 Ottobre 2014
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Giustizia ordinaria e sportiva hanno lavorato insieme?
No anche qui solo illegalità: perché solo l'UPA del CONI può richiedere alla Giustizia ordinaria copia dei procedimenti di rinvio a giudizio a carico di tesserati alle FSN, alle DSA o agli EPS.
Nessun altro ha questo potere: quindi tutte le cavolate segnalate alla casella etica della Consulta dalle quali sono nati procedimenti sportivi (come SONO NATI) sono gravissime violazioni.
Tanto più che quella casella é controllato non da un organo della Giustizia sportiva (che già di per se sarebbe illegittimo) ma da un soggetto che non ha alcun titolo per raccoglierle.

Entro nella seconda che ho sopra evidenziato:
Per la cronaca le mie collaborazioni sono sempre e solo nel campo degli organi della giustizia sportiva: per non farmi attribuire cose che non ho mai fatto.
AFFERMI che coloro che si pongono a difesa di DIRITTI negati ad un soggetto sono BRUTTE PERSONE?
Se aiutare uno a far valere le proprie ragioni di fronte ad sopruso o ad un arbitrio vuol dire essere una brutta persona sono felice di esserlo.
Quindi il tuo riferimento in primis é per gli AVVOCATI, perché il loro lavoro si basa su quello: ed io non le ritengo brutte persone nemmeno quando difendono un pluriomicida.
Io posso contestare quello che fanno nel mondo sportivo, che conosco sotto l'aspetto normativo meglio di molti di loro, ma non ho mai detto o scritto o pensato che quello che professionalmente fanno "non depone a favore della loro persona", perché difendono in maggioranza dei "colpevoli".
Al tuo posto la riscriverei ......

Ed io non sono un avvocato, semmai sono stato e sarò di supporto ad alcuni, e sempre a titolo gratuito.
[MENTION=19352]boogerd[/MENTION] [MENTION=9205]sindaco[/MENTION] [MENTION=15291]8888[/MENTION]
 
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gymartino

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Ora mi son perso...hai fatto un salto da norma etica in corso a ipotetica proposta di francini che mi risulta un po' ostico ma vabbè, alla fine mi perdo invece su perchè pensi che la radiazione sarebbe inapplicabile.
 

sembola

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...mentre il passaggio logico di sembola da illegittimità inammissibile a illegittimità ammissibile, era errato.
Se una norma è illegittima lo è a prescindere dallo scopo che l'ha prodotta.
Sia chiaro che il fine non giustifica i mezzi, almeno negli stati di diritto, e certo non sarò io a giustificare una norma illegittima perchè persegue scopi che condivido...

...perchè pensi che la radiazione sarebbe inapplicabile.
Perchè credo che in molti paesi sarebbe giudicata una sanzione non in linea con gli ordinamenti nazionali.
Fermo restando che con la nomativa antidoping e sportiva in genere si è creato di fatto un potere sovranazionale, anche se non esattamente formalizzato.
 

angelo francini

Gregario
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Scusa come puoi affermare che con la normativa antidoping e sportiva in genere si é creato un potere sovranazionale, anche se non esattamente formalizzato?

LEGGE 14 dicembre 2000, n° 376 (G.U. 293 del 18 dicembre 2000)
Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping.

art. 2 Classi delle sostanze dopanti
2. I farmaci, le sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e le pratiche mediche, il cui impiego e' considerato doping a norma dell'articolo 1, sono ripartiti, anche nel rispetto delle disposizioni della Convenzione di Strasburgo, ratificata ai sensi della citata legge 29 novembre 1995, n. 522, e delle indicazioni del Comitato internazionale olimpico (CIO) e degli organismi internazionali preposti al settore sportivo.

LEGGE 29 novembre 1995, n. 522 (GU n. 287 Suppl.Ord. del 09/12/1995)
Ratifica ed esecuzione della convenzione contro il doping, con appendice, fatta a Strasburgo il 16 novembre 1989.
Materia: TRATTATI, CONVENZIONI, ATTI INTERNAZIONALI

Chi vuole leggersi il testo della convenzione:
http://conventions.coe.int/Treaty/Commun/QueVoulezVous.asp?CL=ITA&NT=135
*******************
In materia di regolamentazione dello Sport é avvenuta la stessa cosa con il riconoscimento del CIO quale organismo di coordinamento dello sport mondiale, fatta in sede UNESCO da tutti i Governi del mondo, al quale aderiscono tutti i Comitati Olimpici Nazionale e tutte le Federazioni Sportive Internazionali.
 
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gymartino

Apprendista Velocista
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Questo, corrisponde a ciò che ci sta dicendo angelo francini..e che mi si sta facendo strada..fermo restando che, come ho avuto già modo di dire in bici ci vado con chi voglio, si sta facendo strada..

Gli ordinamenti nazionali derivano da quelli internazionali, perciò o i rappresentanti non li votano e non passano o ci si adegua e magari si cerca di farli cambiare in futuro. Non applicarli non penso possa essere una opzione. Anzi, potrebbe, non scordiamoci che siamo nel campo delle ipotesi :)
 

sembola

Velocista
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Scusa come puoi affermare che con la normativa antidoping e sportiva in genere si é creato un potere sovranazionale, anche se non esattamente formalizzato?
Gli ordinamenti nazionali derivano da quelli internazionali...
Il punto è proprio questo. Si è creato un diritto sportivo in cui un'entità privata (la WADA) ha potestà normativa indiretta su paesi sovrani, senza i sistemi di controllo tipici delle sfere pubbliche. Se domani la WADA decidesse di sancire una norma contraria ai principi del diritto italiano non ci sarebbe alcuna scelta se non accettare una limitazione al nostro sistema giuridico o l'esclusione dallo sport internazionale...Ho qualche dubbio sul fatto che il legislatore nazionale fosse consapevole di tale cessione di sovranità.
E' anche per questo che credo non si sia mai arrivati a proporre la radiazione alla prima infrazione, benchè tecnicamente sia possibile.



Questo, corrisponde a ciò che ci sta dicendo angelo francini..e che mi si sta facendo strada..fermo restando che, come ho avuto già modo di dire in bici ci vado con chi voglio, si sta facendo strada..
Sui principi non credo che sia il caso di transigere, non l'ho mai detto e neppure lo penso.
Quello di cui sono convinto è che non siano i principi la molla principale di questa crociata o perlomeno non quella principale.
 

angelo francini

Gregario
27 Ottobre 2014
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Scusa, ma stai illustrando un fatto in modo non corretto.
La convenzione di Strasburgo sul doping, é stata fatta propria da tutti paesi del mondo: la WADA o AMA è un'Agenzia internazionale riconosciuta. Il codice WADA (World Anti-Doping Agengy) o Codice AMA (Agence Mondial Antidopage) é il Regolamento antidoping che lega tutti i paesi e tutti gli sport che sono all'interno del CIO (se cosi non fosse come si farebbe ad organizzare gare internazionali o olimpiadi?).
Vedi che se una federazione sgarra interviene la WADA o la Federazione internazionale a fare ricorso: caso Kreuziger insegna nel ciclismo, ma se leggessi i comunicati del TAS di Losanna sai in quanti casi interviene quel tribunale.
Non é un'abdicazione dei singoli stati: é una decisione che ha istituito il principio del riconoscimento dell'autonomia dello sport che é contenuto anche nella Carta Europea dello Sport (firmata a Rodi nel 1992) da tutti i Ministri dello sport dei paesi europei. Questi accordi internazionali sono stati firmati dai governi di Stati sovrani e su questi si basa tutto il movimento sportivo che ha il suo culmine nel CIO e nei giochi olimpici (estivi ed invernali).
I singoli paesi hanno la facoltà di normare in base alle loro leggi: ad esempio in Italia abbiamo la Legge 91 del 1981 che regola il professionismo sportivo che é una legge vigente ed osservata da tutti gli sport (tranne che dal ciclismo) che pochi altri paesi hanno! O l'obbligo della tutela sanitaria dell'atleta (che alcuni paesi non hanno)! O la legge penale sul doping (che in Italia é la 376/2000) ed altri paesi non hanno ancora (vedi Germania)!
Tutti leggi che non hanno però influenza sulla regolamentazione dello sport e del sistema sanzionatorio che deve essere ed é UNIVOCO in tutto il mondo (doping incluso).
L'applicazione in Italia, di questi accordi internazionali firmati dal nostro governo, concernenti le deleghe di autonomia dello Stato al mondo sportivo (al CONI per esattezza) sono contenute nel decreto Melandri del 1999 (riordino del Coni).
Ricordiamoci che quando parliamo di queste norme internazionali partono dalla sport olimpico, ma sovente discendono sino ai livelli più bassi!

Qua si inserisce l'incapacità di dirigenti che non sanno fare il loro compito, sarebbe molto semplice: basterebbe dividere il mondo agonistico da quello amatoriale. Ne deriva che bisogna però cambiare quelle regole per rendere applicabile norme diverse dall'agonismo all'amatoriale.
Nessuno vieta all'UCI di normare l'applicazione delle "regole santilliane" per il settore amatoriale del ciclismo: e non verrebbe meno al rispetto delle regole WADA, poiché andrebbe a normare in un campo sportivo che non è propedeutico all'OLIMPISMO, ove tutto evidentemente deve essere identico!

Ma siccome si ritengono i più bravi e non accettano critiche, si deve solo controbatterli sul piano giuridico!
 
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gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
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ma la norma etica si applica già al solo mondo amatoriale, mi sfugge al momento quale sia l'interferenza col mondo agonistico (come lo chiami tu), mica i professionisti firmano la dichiarazione etica
 

angelo francini

Gregario
27 Ottobre 2014
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ma la norma etica si applica già al solo mondo amatoriale, mi sfugge al momento quale sia l'interferenza col mondo agonistico (come lo chiami tu), mica i professionisti firmano la dichiarazione etica

L'interferenza sta nel fatto che l'attuale regolamentazione non fa distinzione fra mondo agonistico, amatoriale o cicloturistico per quanto attiene al doping.
Le regole antidoping sono identiche per tutti i tesserati e stesse sono le sanzioni.
Il requisito etico (non la norma) si pone in contrapposizione con le regole esistenti perché é un'ulteriore sanzione che estende nel tempo una condanna che hai subito per fatti derivanti dal DOPING per la quale hai scontato la sanzione prevista: questo non é consentito dall'attuale regolamentazione sportiva.

Perché nella sostanza il requisito etico equivale alla RADIAZIONE.
 
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