Fantastico, adesso per un altro mese mi dovrò sorbire gli sfottò dei miei amici "pallonari" su quanto mi piaccia uno sport pieno di dopati! Inutile dirgli che almeno il ciclismo è controllato e i dopati vengono inesorabilmente scoperti...
A parte gli scherzi, mi dispiace che per l'ennesima volta dobbiamo assistere a uno schiaffo per il ciclismo mondiale, a livello di credibilità non si fa in tempo a rialzare la china che SBAM!, viene fuori lo scoop (che poi scoop non è, sono anni e anni che se ne parla e ci si mangia sopra!!!)...
Non so voi, ma per gli appassionati della mia generazione (quantomeno io e i miei amici che seguono come me il ciclismo) Pantani era il Maradona della situazione, passionale e sanguigno, ma Armstrong era l'alieno, IL campione inarrivabile, un pò come è stato Schumacher dei tempi d'oro (sottolineo "dei tempi d'oro, ora nun se pò guardà).
Adesso che sta crollando anche questo mito, che ha dominato per un decennio e lasciato un segno così profondo nel ciclismo, comincio sempre più a credere alle parole di un calciatore tedesco che un pò sintetizzano il pensiero della "confessione" di Hincapie che si legge nell'articolo del post di cui sopra: "Siamo professionisti, non sportivi."