Assenza totale di discussione relativa a gare in circuito.

AXA

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11 Settembre 2015
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Emonda SLR
In effetti, penso che dal punto di vista formativo per un ciclista sportivo/amatoriale le gare Criterium siano piu' formative delle GF in quanto insegnano a "navigare" nel gruppo, a farsi largo all'entrata in curva ed ad uscirne con i rilanci. Ovvero per fare bene le GF occorrerebbe prima farsi le ossa nelle gare in circuito. Poi se uno ha la stoffa da scalatore o passista tanto meglio , potra' usufruirne nelle varie GF.

Si ma al momento di "formativo" i circuiti non hanno nulla da dare a chi si avvicina alle gare se non quello di attaccare un numero su una maglia.
Anche ieri circuito con fuga andata via subito il primo giro e gara praticamente finita per tutti gli altri, siamo arrivati in una decina chiudendo a quasi 45,5 km/h di media. Va rivisto qualcosa perché le partenze dei giovani sono sempre meno partecipate con una differenza troppo marcata tra freschi ex under23 e restanti del gruppo.
 

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Si ma al momento di "formativo" i circuiti non hanno nulla da dare a chi si avvicina alle gare se non quello di attaccare un numero su una maglia.
Anche ieri circuito con fuga andata via subito il primo giro e gara praticamente finita per tutti gli altri, siamo arrivati in una decina chiudendo a quasi 45,5 km/h di media. Va rivisto qualcosa perché le partenze dei giovani sono sempre meno partecipate con una differenza troppo marcata tra freschi ex under23 e restanti del gruppo.
In effetti il grosso problema potra' essere l'invecchiamento della platea , dove corro io le partenze di over 60 (SGA SGB DONNE) fanno circa una media di 80 partenti , gli over 50 fino a 59 spesso di piu' (oltre i 100) la partenza piu' "giovane" cioe' fino 49 sono di solito appena sufficienti per proporre una corsa. Quando iniziai l'unica divisione era fino a 39 e oltre 39 ( da 40 in poi) e la piu' "trafficata" era la prima. Qualcosa e' andato storto per gli "ingressi" evidentemente
 

jan80

Ammiraglia
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In effetti il grosso problema potra' essere l'invecchiamento della platea , dove corro io le partenze di over 60 (SGA SGB DONNE) fanno circa una media di 80 partenti , gli over 50 fino a 59 spesso di piu' (oltre i 100) la partenza piu' "giovane" cioe' fino 49 sono di solito appena sufficienti per proporre una corsa. Quando iniziai l'unica divisione era fino a 39 e oltre 39 ( da 40 in poi) e la piu' "trafficata" era la prima. Qualcosa e' andato storto per gli "ingressi" evidentemente
credo il motivo sia che tanti fanno Granfondo dei giovani,anche perche' fare gare da 50-60km non c'e' tanto divertimento,soprattutto se ti becchi 10 che vanno come moto che mandano fuori gara il resto del gruppo( in gare un attimo durette) in circuiti troppo piatti o molto corti con tante curve invece magari diventa solo pericoloso.
Il problema che da quando c'e' la categoria under23 ( ultimi 20 anni e piu') i corridori smettono da giovanissimi,per poi magari riprendere qualche anno dopo,ma hanno comunque un motore da dilettante,quindi mentre tanti anni fa' si poteva correre anche a 30 anni,adesso per forza devi fare l'amatore,ma come capita anche nelle GF,questi quando aumentano non c'e' storia,ballano minimo 50watt di differenza ed anche uno strappo di 500mt puoi perdere 10 secondi,che significa che se non mollano davanti la gara finisce subito
 

zanzara

Apprendista Passista
27 Maggio 2010
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una falsa magra...
Si ma al momento di "formativo" i circuiti non hanno nulla da dare a chi si avvicina alle gare se non quello di attaccare un numero su una maglia.
Anche ieri circuito con fuga andata via subito il primo giro e gara praticamente finita per tutti gli altri, siamo arrivati in una decina chiudendo a quasi 45,5 km/h di media. Va rivisto qualcosa perché le partenze dei giovani sono sempre meno partecipate con una differenza troppo marcata tra freschi ex under23 e restanti del gruppo.
Credo che effettivamente siano molto pochi coloro che si avvicinano alle gare in circuito dopo una certà età, la quasi totalità dei partecipanti è gente che ha sempre corso, cominciando da bambino fino a ritrovarsi nei gentlemen. Gente abituata a tenere sempre il coltello tra identi. Chi inizia da adulto sarà in difficoltà, come dici anche tu, perché si trova a competere in un livello che non è il suo. E' chiaro che per l'ACSI è una palla suddividere le categorie in base al livello invece che all'età, perché dovrebbe trovare un sistema gestire i vari punteggi accumulati dai singoli nelle gare, eccetera. Molto meglio suddividere le partenze in base all'età e festa finita, anche se poi non c'è gara se non tra i soliti dieci che si disputano le volate.
 

ildoppingnonvincemai

Apprendista Scalatore
5 Ottobre 2015
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nome proprio "Morgana"
Credo che effettivamente siano molto pochi coloro che si avvicinano alle gare in circuito dopo una certà età, la quasi totalità dei partecipanti è gente che ha sempre corso, cominciando da bambino fino a ritrovarsi nei gentlemen. Gente abituata a tenere sempre il coltello tra identi. Chi inizia da adulto sarà in difficoltà, come dici anche tu, perché si trova a competere in un livello che non è il suo. E' chiaro che per l'ACSI è una palla suddividere le categorie in base al livello invece che all'età, perché dovrebbe trovare un sistema gestire i vari punteggi accumulati dai singoli nelle gare, eccetera. Molto meglio suddividere le partenze in base all'età e festa finita, anche se poi non c'è gara se non tra i soliti dieci che si disputano le volate.
Non la vedo una cosa così complicata, di fatto avrebbero tutti un notevole vantaggio: gli atleti che anzichè morire per tenere le ruote potrebbero essere protagonisti e fare risultato e gli organizzatori, ACSI inclusa, che con più persone che si divertono avrebbero una maggiore partecipazione.
Dalle mie parti gli Junior non arrivano a 10 negli ordini di arrivo e quanto si è in tantissimi dai 20 ai 39 si parte in 60
 

AXA

Passista
11 Settembre 2015
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Emonda SLR
Basterebbe iniziare a guardare e prendere spunto dai campionati esteri. Certo che non sarebbe facile e ci sarebbe del lavoro da fare ma l'alternativa è continuare in questo modo finché tra qualche anno saranno più i volontari/vigili/ambulanze sul percorso che i corridori (e ci siamo già vicini). Con tutti gli enti che abbiamo in Italia dovrebbe partire dalla FCI che però non mi sembra si sia interessata mai più di tanto al settore amatoriale, nonostante numeri non indifferenti.
 

RamboGuerrazzi

via col vento
28 Marzo 2007
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corsa+gravel
Esatto qualche caduta c'è ma molte meno di quello che si crede, nelle categorie dei giovani sono veramente rare.
Spesso amici ciclisti mi danno del matto quando vedono le medie di alcuni circuiti ma io situazioni pericolose ne ricordo poche, nulla a che vedere ad esempio con le fasi iniziali delle granfondo dove il livello dei partecipanti è eterogeneo e ci si ritrova ai 50 km/h e più tra gente fuori forma con bici a noleggio e corridori che risalgono da dietro in ogni modo possibile.

Con una suddivisione per ranking aumenterebbero anche le presenze di tutti quelli che non hanno la voglia o possibilità di allenarsi in un certo modo e negli attuali circuiti sarebbe costretta ad abbandonare dopo qualche giro.


Vero, le partenze delle GF sono spesso ostiche. Ma di GF se ne corrono mediamente di meno, a livello individuale. Ovvero, l'amatore medio non fa 150km di gara ogni domenica. Per la sicurezza si sta sta guardando con interesse al modello "salita cronometrata", ovvero un tipo di gara molto diverso. Correre una GF con la stessa formula di un circuito non ha molto senso, la Novecolli e la maratona hanno già inserito il real time da qualche anno infatti.

Nei circuiti è bella l'adrenalina e sicuramente si impara davvero a stare in gruppo, ma è un modello che rimarrà con numeri limitati o addirittura diminuirà. Se metto insieme i costi di benzina e iscrizioni di due mesi di circuiti, ci tiro fuori una trasferta per una GF alpina: difficile reggere il confronto.
 
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Passista
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Vero, le partenze delle GF sono spesso ostiche. Ma di GF se ne corrono mediamente di meno, a livello individuale. Ovvero, l'amatore medio non fa 150km di gara ogni domenica. Per la sicurezza si sta sta guardando con interesse al modello "salita cronometrata", ovvero un tipo di gara molto diverso. Correre una GF con la stessa formula di un circuito non ha molto senso, la Novecolli e la maratona hanno già inserito il real time da qualche anno infatti.

Nei circuiti è bella l'adrenalina e sicuramente si impara davvero a stare in gruppo, ma è un modello che rimarrà con numeri limitati o addirittura diminuirà. Se metto insieme i costi di benzina e iscrizioni di due mesi di circuiti, ci tiro fuori una trasferta per una GF alpina: difficile reggere il confronto.

Ognuno libero di fare quello che preferisce, la maggior parte dei ciclisti che corrono in circuito non farebbero una GF alpina neanche se fosse gratis.
 

zanzara

Apprendista Passista
27 Maggio 2010
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una falsa magra...
Ognuno libero di fare quello che preferisce, la maggior parte dei ciclisti che corrono in circuito non farebbero una GF alpina neanche se fosse gratis.
Questo è vero, perché il malato circuitaro corre per vincere, se appena intuisce che la fuga buona è già partita o che è stato ripreso dopo un'azione è capace anche di ritirarsi, figuriamoci quindi se deve partecipare a una GF con mille o passa concorrenti. Se aggiungiamo a ciò il fatto che è quasi tutta gente pesante e potente ecco che si mantengono a debita distanza dalle gran fondo.
 
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Questo è vero, perché il malato circuitaro corre per vincere, se appena intuisce che la fuga buona è già partita o che è stato ripreso dopo un'azione è capace anche di ritirarsi, figuriamoci quindi se deve partecipare a una GF con mille o passa concorrenti. Se aggiungiamo a ciò il fatto che è quasi tutta gente pesante e potente ecco che si mantengono a debita distanza dalle gran fondo.

No questi sono i classici stereotipi di chi non partecipa ai circuiti e ci sarebbero molte cose da aggiungere ma siamo già ampiamente offtopic. Per parlare di Granfondo, RealTime e quant'altro ci sono altre discussioni.
 

charlietrotter

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8 Febbraio 2011
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vbr066 + og evkin cf025 disc + wcb r 085
Da noi (Romagna) sapevo che l' organizzazione (Uisp credo) non si assume la responsabilita' civile in caso di incidente.
Ovvero se cadi ti fai male o fai male a qualcuno se la vedono le assicurazioni dei singoli coinvolti.
Loro (organizzatori) se ne lavano le mani e non accettano responsabilita' sul percorso messo a disposizione.
E' cosi ovunque?
 
Ultima modifica:

jan80

Ammiraglia
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Vero, le partenze delle GF sono spesso ostiche. Ma di GF se ne corrono mediamente di meno, a livello individuale. Ovvero, l'amatore medio non fa 150km di gara ogni domenica. Per la sicurezza si sta sta guardando con interesse al modello "salita cronometrata", ovvero un tipo di gara molto diverso. Correre una GF con la stessa formula di un circuito non ha molto senso, la Novecolli e la maratona hanno già inserito il real time da qualche anno infatti.

Nei circuiti è bella l'adrenalina e sicuramente si impara davvero a stare in gruppo, ma è un modello che rimarrà con numeri limitati o addirittura diminuirà. Se metto insieme i costi di benzina e iscrizioni di due mesi di circuiti, ci tiro fuori una trasferta per una GF alpina: difficile reggere il confronto.
fanno real time solo perche' in queste 2 gare tra partire con i primi o con ultimi ballano almeno 30 minuti......sarebbe assurdo altrimenti fare una classifica solo con il tempo arrivo,non lo si fa' certo per la sicurezza,perche' se si cercasse la sicurezza non si metterebbero davanti nella maggior parte delle gare gente che non pedala......
 

RamboGuerrazzi

via col vento
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fanno real time solo perche' in queste 2 gare tra partire con i primi o con ultimi ballano almeno 30 minuti......sarebbe assurdo altrimenti fare una classifica solo con il tempo arrivo,non lo si fa' certo per la sicurezza,perche' se si cercasse la sicurezza non si metterebbero davanti nella maggior parte delle gare gente che non pedala......

NoveColli ha davanti tutta gente che pedala, eccome. La MDD ha le donne che fanno un po' da tappo.
 

golance

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cannnnnondale
Avoglia, penso solo che i circuiti diminuiranno e le GF con real time e ammenicoli vari aumenteranno
le granfondo hanno da sempre più platea perchè non succede che passati 5 minuti dal gruppo di testa la giuria ti affianca e ti dice di consegnare il numero. però di fatto solo i primi stanno facendo una corsa, gli altri non stanno nemmeno competendo, quindi non ha senso paragonare i due tipi di corsa. ogni tanto provano a variare il menù chiamando mediofondo dei circuiti allungati o più mossi ma è ancora peggio perchè poi (da quelli che ho visto quest'anno) non ci sono i mezzi per garantire chiusure stradali e cronometraggio a tutti e finisce che più di metà vanno fuori corsa. e mentre in una medio/granfondo essere di fatto fuori corsa vuol dire comunque andare all'arrivo e fare il proprio. in queste gare invece chi si stacca torna al ritrovo e consegna il numero. e allora va a finire che per gli organizzatori è più facile fare il piattone da 45 di media senza rotture di palle. sul numero delle corse e dei partecipanti non mi sembra siano in calo. perlomeno da quando ho iniziato a farle, 2014/15. semmai vedo parecchie problematiche organizzative, non parlo solo dei mesi dei divieti covid, ma delle autorizzazioni comunali. ho visto parecchie gare che si erano sempre fatte saltare all'ultimo. mi sembra che gli organizzatori di queste corse abbiano troppe difficoltà per il poco che raccolgono. e quando vengono a mancare appassionati che ci mettono buona volontà finisce che non si corre più in alcune province.
 

RamboGuerrazzi

via col vento
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sul numero delle corse e dei partecipanti non mi sembra siano in calo. perlomeno da quando ho iniziato a farle, 2014/15.

Io ho iniziato nel 2004-2005 con i circuiti, il calo lo vedo rispetto a quegli anni. Ultimamente sono morte anche alcune GF, di quelle che facevano numeri minori. La tendenza mi sembra quella di fare, in un anno, poche GF con grandi numeri.
 

EZIO61

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Il ciclismo agonistico (su strada) a qualsiasi livello presuppone che chi si mette un numero sulla schiena lo faccia perché ha la possibilita' di vincere. Al di la' che alla fine ( giustamente perché sono piu' forti) vincono sempre gli stessi , alla partenza di un circuito ci sono (poniamo) 100 partecipanti che aspirano a questo. Perché effettivamente ne hanno la possibilita' , perché una gara di 60 km la puo' preparare anche uno che lavora 10 ore al giorno , perché ci sono evoluzioni tattiche che magari Ti permettono di prendere la fuga buona e se sei veloce li fai secchi anche se vai meno , perché con un colpo di mano mentre tutti si guardano aspettando la volata puoi andar via all'ultimo km dopo aver "ciucciato" per 1 ora e mezza ecc ecc in sostanza puoi vincere. In una GF partono in tanti di cui buona parte NON sarebbe in grado di tenere le ruote in un circuito e quelli che si giocano la corsa volente o nolente possono far vita da professionisti perché preparare i 150 200 e piu' km con altimetria severa ecc non e' diverso che fare il prof (questi probabilmente avevano meno "talenti" o talenti non messi a frutto). Se poi mi si dice che il vero ciclismo e' quello dove sei costretto a mangiare , a bere ad andare forte in discesa ed in salita ecc Vi dico di andare a vedere uno scratch in pista. Sono solo 40 km ma vedi che ciclismo.
 
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RamboGuerrazzi

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Se poi mi si dice che il vero ciclismo e' quello dove sei costretto a mangiare , a bere ad andare forte in discesa ed in salita ecc Vi dico di andare a vedere uno scratch in pista. Sono solo 40 km ma vedi che ciclismo.

Nessuno dice questo. Semplicemente, si parlava di come le discussioni in un forum di amatori siano più centrate sulle granfondo che sui circuiti.
 
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Apprendista Scalatore
23 Ottobre 2020
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Specialiezed
Io faccio sia granfondo che circuiti, trovandoli sempre divertenti e mai scontati.
Purtroppo in Trentino non ne vengono organizzati più e devo spostarmi nelle regioni limitrofe ma apprezzo la praticità di iscrizione e la possibilità di scegliere in giornata se partecipare o meno ad una gara.
Secondo me andrebbero abolite le categorie in base all'età e suddivise le gare in base ad un ranking dei vari corridori, così come adottato all'estero. Con gare più equilibrate si aumenterebbe il divertimento per tutti ed anche la sicurezza.
Una volta organizzavate il Giro del Trentino, una gara a tappe molto bella e anche ben organizzata.
Più' una gara di semiprofessionisti che una gara amatoriale.

Per quanto riguarda le gare in circuito, quando facevo granfondo partecipavo anche ad alcune gare in circuito o anche in linea, vedi qui da noi Solesiono Calaone.
A dire il vero non mi è mai piaciuta la compagnia di quelle Gare... Diciamo che non era compagnia per me...