Assenza totale di discussione relativa a gare in circuito.

zanzara

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27 Maggio 2010
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una falsa magra...
Anche qui in Friuli l'ACSI organizza il giro a tappe (3 giornate), ma il livello si è molto alzato rispetto a quando ho iniziato a fare gare in circuito (fine anni '80), ci sono molti ciclisti da fuori e in più i numeri sono bassi e sono costretti a fare la partenza unica anziché le partenze per fascia, con ovvie difficoltà per noi anziani nel tenere le ruote. Il costo dell'iscrizione è piuttosto impegnativo (quest'anno un centone), poi ci sono le consuete difficoltà per la logistica, gli spostamenti, ecc, e sono tutti elementi che tendono a disincentivare la partecipazione.
 

EZIO61

Gregario
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Nessuno dice questo. Semplicemente, si parlava di come le discussioni in un forum di amatori siano più centrate sulle granfondo che sui circuiti.
Non dico qui sul forum , ma in giro spesso si sente da parte di granfondisti questa affermazione ( abito in un paese dove tale virus e' stranamente diffuso per essere il "buco" che e') . Sul fatto che sia un ciclismo "diverso" sono d'accordo anch'io , ma la possibilita' di fare quel ciclismo ce l'hanno in pochi vuoi per capacita' vuoi per logistica della vita. A volte l'atteggiamento di chiusura nei confronti dei circuiti mi sembra il discorso della volpe e dell'uva.
 
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EZIO61

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Anche qui in Friuli l'ACSI organizza il giro a tappe (3 giornate), ma il livello si è molto alzato rispetto a quando ho iniziato a fare gare in circuito (fine anni '80), ci sono molti ciclisti da fuori e in più i numeri sono bassi e sono costretti a fare la partenza unica anziché le partenze per fascia, con ovvie difficoltà per noi anziani nel tenere le ruote. Il costo dell'iscrizione è piuttosto impegnativo (quest'anno un centone), poi ci sono le consuete difficoltà per la logistica, gli spostamenti, ecc, e sono tutti elementi che tendono a disincentivare la partecipazione.
Questo puo' essere uno dei problemi che limitano la diffusione ( o almeno il mantenimento) dei numeri relativi ai circuiti. Il tentativo di scimmiottare i prof. Un giro a tappe ( a tempo) risulta troppo impegnativo per molti motivi anche se estremamente affascinante. Feci 2 edizioni del " Giro del Pinerolese" con grande piacere , ma c'e' da dire che abitavo poco lontano e la logistica era favorevole. Molto meglio un "giro" ( che poi giro non e') a punti con gare distanziate ( vedi Giro delle provincia di Alessandria) senza il vincolo di partecipare a tutte le tappe. Il livello alto poi si ricollega alla divisione in fasce d'eta' e non ad un ranking. Ovviamente le varie "classi" dell'eventuale ranking dovrebbero differenziarsi almeno un po' per il "valore" delle premiazioni , per incentivare chi veramente "pedala" ad essere "promosso" e chi non va avere la possibilita' di essere "retrocesso"
 

RamboGuerrazzi

via col vento
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corsa+gravel
A volte l'atteggiamento di chiusura nei confronti dei circuiti mi sembra il discorso della volpe e dell'uva.

Per me è solo una questione di bassa attrattività. Chi pratica ciclismo fin dalle giovanili è abituato a quel tipo di gara e quel tipo di stimolo: non conta la strada, il panorama, la sfida, ma conta la tattica, l'evoluzione della gara e le dinamiche connesse. Chi comincia in tarda età, come la maggior parte dei cicloamatori, trova meno stimolante la gara in circuito. Poi nel momento in cui le GF riescono a diventare di tendenza, parte tutto il can can di semi prof-influencer etc che le vincono, turismo connesso, etc etc
 

zanzara

Apprendista Passista
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una falsa magra...
così, per curiosità, sono andato a rivedere quanti eravamo iscritti al giro del FVG dell'UDACE nel 1996: DEB/CAD/JUN 68, SEN 25, VET 31, GEN/S.GEN/DO 37, in totale 161 (quest'anno non arrivavano a settanta), erano quattro tappe in tre giorni, la prima una breve crono, i costi restavano gli stessi delle normali corse, se ricordo bene diecimila lire ciascuna e anche questo era un incentivo a essere presenti.
 

EZIO61

Gregario
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Per me è solo una questione di bassa attrattività. Chi pratica ciclismo fin dalle giovanili è abituato a quel tipo di gara e quel tipo di stimolo: non conta la strada, il panorama, la sfida, ma conta la tattica, l'evoluzione della gara e le dinamiche connesse. Chi comincia in tarda età, come la maggior parte dei cicloamatori, trova meno stimolante la gara in circuito. Poi nel momento in cui le GF riescono a diventare di tendenza, parte tutto il can can di semi prof-influencer etc che le vincono, turismo connesso, etc etc
Probabilmente hai ragione sul "battage" pubblicitario GF che prefigura la partecipazione e l'arrivo ad una GF come "impresa". Non per nulla e' stato coniato per questo tipo di manifestazioni (non necessariamente ciclistiche) il termine ( con accezione positiva) di " finisher". Come se correre a 60 anni una maratona in 5 ore o piu' avesse piu' valore di fare un 1500 alla stessa eta' in meno di 5'. Solo che se in ufficio racconti di essere andato a correre una maratona ….urka l'ego….mentre se racconti di aver fatto un 1500 ( arrivando ultimo perché hai corso con i senior) ti guardano con compatimento. La stessa cosa se dici che sei arrivato 45° in 60 km di gara ...vuoi mettere arrivare invece in fondo ad una GF che riscontro ? Penso che molto faccia l'ego. Cmq hai ragione sul fatto che per chi corre in circuito conta la corsa , non il resto. Il turismo se voglio me lo faccio senza la scusa della bici
 

golance

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Io ho iniziato nel 2004-2005 con i circuiti, il calo lo vedo rispetto a quegli anni. Ultimamente sono morte anche alcune GF, di quelle che facevano numeri minori. La tendenza mi sembra quella di fare, in un anno, poche GF con grandi numeri.
ah ok pensavo parlassi degli ultimi anni. di gare con troppo pochi partecipanti comunque ne ho viste, ma anche qualcuna con troppi(troppi per una corsa dei buoi in piattone, con rischi e cadute conseguenti). come peraltro nelle granfondo. alcune, me ne vengono in mente nella padana o al sud sono praticamente corse di paese allungate. nulla a che vedere con quelle da x-mila partecipanti. quelle hanno l'appeal del grande evento e non moriranno mai
 

FDG

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Io non ci vado più per le cadute...ogni volta era un terno al lotto, anche se le gare in se erano abbastanza divertenti soprattutto se c'era qualche salitella (me ne ricordo un paio in provincia di Belluno, una mi pare con partenza da Sedico)

Non che riuscissi a vincere eh
 
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Io non ci vado più per le cadute...ogni volta era un terno al lotto, anche se le gare in se erano abbastanza divertenti soprattutto se c'era qualche salitella (me ne ricordo un paio in provincia di Belluno, una mi pare con partenza da Sedico)

Non che riuscissi a vincere eh
Bah … sinceramente quest'anno avro' fatto 20 gare in circuito ed ho visto ( sentito) "solo" 2 cadute. Da quello che leggo non e' che nelle GF si cada molto meno oltretutto si parla di sicurezza…….. vedi Carcare ieri , e non era certamente un circuito.
 

LG1979

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.
Probabilmente hai ragione sul "battage" pubblicitario GF che prefigura la partecipazione e l'arrivo ad una GF come "impresa". Non per nulla e' stato coniato per questo tipo di manifestazioni (non necessariamente ciclistiche) il termine ( con accezione positiva) di " finisher". Come se correre a 60 anni una maratona in 5 ore o piu' avesse piu' valore di fare un 1500 alla stessa eta' in meno di 5'. Solo che se in ufficio racconti di essere andato a correre una maratona ….urka l'ego….mentre se racconti di aver fatto un 1500 ( arrivando ultimo perché hai corso con i senior) ti guardano con compatimento. La stessa cosa se dici che sei arrivato 45° in 60 km di gara ...vuoi mettere arrivare invece in fondo ad una GF che riscontro ? Penso che molto faccia l'ego. Cmq hai ragione sul fatto che per chi corre in circuito conta la corsa , non il resto. Il turismo se voglio me lo faccio senza la scusa della bici

ho notato che ormai, gli amici, fanno solo giri lunghi, stile GF o anche Rando (150/200km), per loro conta fare i km (come è secondario).
immagino che le gare a circuito alla fine ti mettono davanti alla realtà delle proprie prestazioni.
sarà che odio quelle scarrozzate che durano 6/7h con soste al bar infinite, e fotine social, ma l'andamento generale mi pare quello.
 
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ho notato che ormai, gli amici, fanno solo giri lunghi, stile GF o anche Rando (150/200km), per loro conta fare i km (come è secondario).
immagino che le gare a circuito alla fine ti mettono davanti alla realtà delle proprie prestazioni.
sarà che odio quelle scarrozzate che durano 6/7h con soste al bar infinite, e fotine social, ma l'andamento generale mi pare quello.
Hai del tutto ragione. I ( CHIAMIAMOLI COSI') criterium , se li fai e' perché ne hai per farli , in caso contrario vai solo a pagare l'iscrizione perché dopo 1 km sei gia' dietro al fine corsa. Cio' non significa che io ritenga che altri tipi di gara siano meno "pregiati". E' giusto che in una GF si possa divertire chi non ha quei picchi di prestazione ( soprattutto in pianura) per cui anche un cicloturista puo' mettersi un numero sulla schiena e divertirsi trovando un gruppetto adeguato alle sue capacita' , inoltre , subito dietro ai "fenomeni" che arrivano davanti ci sono fior di corridori che nei criterium potrebbero dire la loro , ma hanno piacere di un altro ciclismo. Tuttavia personalmente ho aperto questo argomento perché sembrava non esistesse interesse per quelle gare che tutte le settimane ci permettono di divertirci e di finalizzare un minimo gli allenamenti che altrimenti sarebbero esclusivamente "salutistici".
E' evidente che non si possono correre una o due GF a settimana…….
Vedo che un minimo di interesse invece c'e' e vedo che le partenze ( almeno dove corro io) , oltre a sottolineare l'invecchiamento della platea , al momento NON perdono numeri. Il problema verra' tra qualche anno una volta "passati" gli attuali G2 SGA SGB
 
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FDG

Apprendista Cronoman
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Bianchi Nirone
Io non ci vado più per le cadute...ogni volta era un terno al lotto, anche se le gare in se erano abbastanza divertenti soprattutto se c'era qualche salitella (me ne ricordo un paio in provincia di Belluno, una mi pare con partenza da Sedico)

Non che riuscissi a vincere eh

Bah … sinceramente quest'anno avro' fatto 20 gare in circuito ed ho visto ( sentito) "solo" 2 cadute. Da quello che leggo non e' che nelle GF si cada molto meno oltretutto si parla di sicurezza…….. vedi Carcare ieri , e non era certamente un circuito.

Mi è capitato diverse volte consecutive e mi è passata la voglia...magari riprovo.

Le gare secondo me più belle in assoluto sono le mediofondo perché sono un misto tra circuito e Granfondo, ma in generale sono molto dure bisogna avere gamba.
 

ildoppingnonvincemai

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nome proprio "Morgana"
Mi è capitato diverse volte consecutive e mi è passata la voglia...magari riprovo.

Le gare secondo me più belle in assoluto sono le mediofondo perché sono un misto tra circuito e Granfondo, ma in generale sono molto dure bisogna avere gamba.
Unica cosa brutta delle mediofondo la griglia di partenza. Spesso chi potrebbe essere davanti a battagliare arriva ai piedi della prima salita alla canna del gas per dover recuperare posizioni da freddo. Non chi le corre per vincere, ovviamente, quelli ne hanno abbastanza per sgasare ogni volta sia necessario.
 

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Gregario
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Granfondo nella mia vita ciclistica ne ho corso solo una ( mentre da podista , l'equivalente delle GF , maratone ed ultra , le frequentavo di piu') ed e' stata l'ultima Fausto Coppi aperta agli Elite , ne ho un bel ricordo per i paesaggi ed un pessimo ricordo atletico. Per gestire 207 km con quel dislivello e "fare la corsa" almeno un minimo , e' necessaria una preparazione professionale ed una eta' altrettanto adeguata. Il resto e' turismo (faticoso ma turismo) Le mediofondo non so , ho corso gare in circuito di lunghezza da mediofondo ( 100 km) e mi piacciono , soprattutto a fine stagione , ma sono ancora gestibili con una preparazione e dei tempi da poter dedicare al ciclismo "amatoriali" , questo perché non hanno salite serie , in caso contrario ricadiamo quasi nel discorso GF. Oltretutto ,se in un circuito sei a piu' di 3 minuti dall'inizio corsa ti trovi dietro al fine corsa e ti fermi ( e quel minimo di sicurezza e' salvaguardato) in una medio / granfondo ( non parlo di MDD o 9Colli ) dove qualcuno e' a ore di ritardo ? In ogni caso , vincere ( quasi mai nella vita) o non vincere , al lunedi' si lavora (ancora per un po') .
 

EZIO61

Gregario
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Forse è questo il punto. L'agonismo va lasciato a chi ha il manico. Di manici ce ne sono pochi però. Le GF ampliano la platea, e spero la apmplino sempre più intervenendo sui punti deboli: i km iniziali, le discese e l'apertura al traffico.
Probabilmente hai ragione anche se sai meglio di me che quando ci sono 4 ruote sull'asfalto che appartengono a due mezzi spinti dalla propulsione umana ( ed ora non solo) e' gia' a suo modo una gara per cui mi sa che , manico o non manico le GF difficilmente potranno risolvere i problemi che esponi in quanto , penso , tutti generati dal "sovraffollamento" e dal fatto che manifestazioni sostanzialmente cicloturistiche ( alla faccia !) in realta' siano delle gare vere e proprie per praticamente il 95% dei partecipanti ( tra l'altro di livello molto diverso fra loro e con situazioni tecniche ben piu' "difficili" rispetto ai criterium , leggi discese ecc ecc)
 

calmorr

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Faro
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Vorrei accostare alle Criterium su strada anche un altro format che permette di abbinare l'aspetto prestazionale/agonistico a quello della durata e del divertimento in sicurezza. Si tratta delle gare tipo Marathon a squadre in circuito chiuso stradale. Ho partecipato quasi per caso (anche un compagno conosciuto in loco ) alla prima edizione nel 2015 della 12H Marathon nel circuito di Monza : partenza ore 18:00 arrivo ore 06:00 da percorrere in staffetta ( un solo corridore per volta in pista) per singoli o squadre di 2/4 o 8 corridori. Poche regole ma chiare per gestire i cambi, bici da corsa (non MTB) e luci a bordo sempre accese (davanti e dietro). Soste e ristori liberi ai box. Anche se c'erano ex Professionals che andavano ( ricordo Chiappucci che si fece umilmente i suoi 2 giri ad una media ragguardevole), gli amatori con i loro trenini sulla dx potevano farsi la loro gara con il proprio passo senza intralciare o essere lasciati indietro. Incidenti : zero o quasi, macchina Direzione Corsa ed assistenza Vittoria e Shimano sempre in pista. Musica a tutta ai box per evitare sonnolenza ed alleviare la fatica. Ovviamente lo sforzo organizzativo e' diverso ( rispetto ad un Criterium ) ma il divertimento e l'impegno paragonabile se non superiore. Ho partecipato anche alle successive edizioni 2016 e 2017 ( preso anche un paio d'ore d' acqua e a 40 km/ in gruppo non e' piacevole) ma sempre con grande divertimento
 
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Vorrei accostare alle Criterium su strada anche un altro format che permette di abbinare l'aspetto prestazionale/agonistico a quello della durata e del divertimento in sicurezza. Si tratta delle gare tipo Marathon a squadre in circuito chiuso stradale. Ho partecipato quasi per caso (anche un compagno conosciuto in loco ) alla prima edizione nel 2015 della 12H Marathon nel circuito di Monza : partenza ore 18:00 arrivo ore 06:00 da percorrere in staffetta ( un solo corridore per volta in pista) per singoli o squadre di 2/4 o 8 corridori. Poche regole ma chiare per gestire i cambi, bici da corsa (non MTB) e luci a bordo sempre accese (davanti e dietro). Soste e ristori liberi ai box. Anche se c'erano ex Professionals che andavano ( ricordo Chiappucci che si fece umilmente i suoi 2 giri ad una media ragguardevole), gli amatori con i loro trenini sulla dx potevano farsi la loro gara con il proprio passo senza intralciare o essere lasciati indietro. Incidenti : zero o quasi, macchina Direzione Corsa ed assistenza Vittoria e Shimano sempre in pista. Musica a tutta ai box per evitare sonnolenza ed alleviare la fatica. Ovviamente lo sforzo organizzativo e' diverso ( rispetto ad un Criterium ) ma il divertimento e l'impegno paragonabile se non superiore. Ho partecipato anche alle successive edizioni 2016 e 2017 ( preso anche un paio d'ore d' acqua e a 40 km/ in gruppo non e' piacevole) ma sempre con grande divertimento
Immagino sia molto divertente / coinvolgente. Necessario risolvere pero' parecchi problemi logistici o essere in grado di farsela da soli quindi diventa ultracycling.
 
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Gregario
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Ieri causa maltempo situazione di partecipazione limitata per cui si e' corso con "partenza unica" con i giovani ( ossia 20enni e nonni over 60 tutti assieme) Nonni arrivati alla fine pochi ( io fra quelli) ma con grande soddisfazione per aver tenuto senza schiattare le "bordate" giovanili. Sempre bello quando la corsa e' una , ti riporta con i piedi per terra :)