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Acciaio
bikeporn - acciaio (parte terza)
Testo
<blockquote data-quote="Mardot" data-source="post: 6113489" data-attributes="member: 8422"><p>arwen da quanto hai scritto non credo di aver frainteso il tuo discorso.</p><p></p><p>Capisco ed approvo che uno possa desiderare un contatto diretto con il telaista, io per primo oggi lo desidero, nel caso di un nuovo telaio. Ad esempio, però, anni fa presi in negozio l'R8 Spirit così come avrei potuto acquistare un copertone da 25, e tuttora la uso reputandola la miglior bici in acciaio mai provata in vita mia (e ne ho usate decine). Quindi entrambi i due approcci sono validi.</p><p></p><p>Quello che capisco meno sono considerazioni che si vogliono far passare per soggettive, appellandole con "per me" o "personalmente", ma che soggettive non possono essere.</p><p></p><p>Se tu parli di artigianato, la possibilità di scelta che ti da' un telaista non rende il prodotto più artigianale, e questo è oggettivo non soggettivo. Un prodotto è più o meno artigianale in base al suo ciclo di fabbricazione, non in base al numero di personalizzazioni che ti garantisce il marchio/venditore.</p><p></p><p>L'altro esempio del telaio da competizione è un altro caso di considerazione oggettiva, non si può rendere soggettiva: che tu possa più o meno apprezzarlo ci sta, ma è oggettivo che un telaio progettato e realizzato per correre sia sicuramente migliore (come telaio da corsa) rispetto a un telaio non progettato con quel fine, oppure rispetto a un telaio usato per fare una bici più "tranquilla". Torno all'esempio dell'R8, che fu il telaio realizzato da Scapin per la Roubaix di Baldato. Sfido chiunque abbia corso a livello agonistico a non accorgersi che sta usando una bici di quel tipo. Mentre questo "feeling" con un telaio non realizzato per quel fine non ce l'hai.</p><p></p><p>Così come l'esempio delle gravel, vale lo stesso. E' evidente, e oggettivo, il fatto che se stai pedalando su sterrato, traballando sullo sterro a velocità inferiori rispetto all'asfalto, su copertoni maggiorati, con una postura meno racing (non parliamo poi della MTB o del CX), il sistema bici+ciclista si possa accontentare di tolleranze maggiori di assetto/geometria, rispetto allo stesso sistema bici+ciclista che sta pedalando su asfalto per 7 ore a velocità maggiori, in salita/discesa/pianura. E' un po' la differenza che c'è tra una F1 e un'auto da Rally, anche l'auto da Rally è al top delle prestazioni, ma la prova speciale la chiudi anche con tre ruote e il cofano sfasciato, mentre un GP di F1 no.</p><p></p><p>Per concludere, se tu avessi detto solo che ti fa schifo, non avrei commentato ritenendo lecito un qualunque giudizio.</p><p>Per inciso, nemmeno a me piace molto quel telaio, una volta che ho visto meglio la zona sterzo.</p><p>Ma questi sono appunto giudizi soggettivi.</p><p>Invece le tue argomentazioni aggiuntive, che hanno aperto il discorso ad altre tematiche, ritenevo fossero meritevoli delle mie contro argomentazioni.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mardot, post: 6113489, member: 8422"] arwen da quanto hai scritto non credo di aver frainteso il tuo discorso. Capisco ed approvo che uno possa desiderare un contatto diretto con il telaista, io per primo oggi lo desidero, nel caso di un nuovo telaio. Ad esempio, però, anni fa presi in negozio l'R8 Spirit così come avrei potuto acquistare un copertone da 25, e tuttora la uso reputandola la miglior bici in acciaio mai provata in vita mia (e ne ho usate decine). Quindi entrambi i due approcci sono validi. Quello che capisco meno sono considerazioni che si vogliono far passare per soggettive, appellandole con "per me" o "personalmente", ma che soggettive non possono essere. Se tu parli di artigianato, la possibilità di scelta che ti da' un telaista non rende il prodotto più artigianale, e questo è oggettivo non soggettivo. Un prodotto è più o meno artigianale in base al suo ciclo di fabbricazione, non in base al numero di personalizzazioni che ti garantisce il marchio/venditore. L'altro esempio del telaio da competizione è un altro caso di considerazione oggettiva, non si può rendere soggettiva: che tu possa più o meno apprezzarlo ci sta, ma è oggettivo che un telaio progettato e realizzato per correre sia sicuramente migliore (come telaio da corsa) rispetto a un telaio non progettato con quel fine, oppure rispetto a un telaio usato per fare una bici più "tranquilla". Torno all'esempio dell'R8, che fu il telaio realizzato da Scapin per la Roubaix di Baldato. Sfido chiunque abbia corso a livello agonistico a non accorgersi che sta usando una bici di quel tipo. Mentre questo "feeling" con un telaio non realizzato per quel fine non ce l'hai. Così come l'esempio delle gravel, vale lo stesso. E' evidente, e oggettivo, il fatto che se stai pedalando su sterrato, traballando sullo sterro a velocità inferiori rispetto all'asfalto, su copertoni maggiorati, con una postura meno racing (non parliamo poi della MTB o del CX), il sistema bici+ciclista si possa accontentare di tolleranze maggiori di assetto/geometria, rispetto allo stesso sistema bici+ciclista che sta pedalando su asfalto per 7 ore a velocità maggiori, in salita/discesa/pianura. E' un po' la differenza che c'è tra una F1 e un'auto da Rally, anche l'auto da Rally è al top delle prestazioni, ma la prova speciale la chiudi anche con tre ruote e il cofano sfasciato, mentre un GP di F1 no. Per concludere, se tu avessi detto solo che ti fa schifo, non avrei commentato ritenendo lecito un qualunque giudizio. Per inciso, nemmeno a me piace molto quel telaio, una volta che ho visto meglio la zona sterzo. Ma questi sono appunto giudizi soggettivi. Invece le tue argomentazioni aggiuntive, che hanno aperto il discorso ad altre tematiche, ritenevo fossero meritevoli delle mie contro argomentazioni. [/QUOTE]
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