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Bryton Rider 310
Testo
<blockquote data-quote="podilato" data-source="post: 6019342" data-attributes="member: 80442"><p>Mi permetto un suggerimento che probabilmente dissiperà i tuoi dubbi: ripetibilità (grossolana, ma meglio di niente) di una misurazione. Mettiti su un bel rettilineo di qualche centinaio di metri (relativamente) in piano. Effettua una calibrazione <em>statica</em> (ovvero ove il PM dice al 310 &#8220;ehi, il mio <em>zero</em> è questo&#8221<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/wink.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Wink ;)" data-shortname=";)" /> e percorrilo un paio di volte con la stessa enfasi che metteresti quando vai ad acquistare il giornale all&#8217;edicola in sella ad una Graziella. Ora, ripeti l&#8217;<em>esperimento</em> calibrando <em>dinamicamente</em> a metà rettilineo. Rimarrai sorpreso del risultato! <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/beer.gif" class="smilie" loading="lazy" alt="o-o" title="Beer o-o" data-shortname="o-o" /></p><p></p><p></p><p>Non so cosa hai bevuto&#8230; ma lo voglio anche io! <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/party.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":-x" title="Party :-x" data-shortname=":-x" /></p><p>Per la misurazione di un qualsiasi evento, (quanto segue è approssimativo ma quanto mai efficace) è sempre necessario basarsi su un modello di riferimento e/o un (o più d&#8217;uno, per male che vada atto ad operare una sorta di &#8220;calibrazione&#8221<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/wink.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Wink ;)" data-shortname=";)" /> punto di riferimento e di comparazione&#8230; quello è il vero (magari non lo è, ma ci assomiglia parecchio e lo percepiamo come tale: ulteriori considerazioni sconfinano nella metafisica, campo a me oscuro al pari dell&#8217;uncinetto), per quanto ci riguarda. Per il resto, si consideri &#8211; magari di &#8220;striscio&#8221; &#8211; la relatività (si, proprio quella di Einstein): se sono in treno (che viaggia a 100 km/h) e decido di percorrere il vagone in bici in direzione del locomotore, viaggio a 10 km/h agli occhi dell&#8217;esterrefatto controllore, a 110 agli occhi del casellante che vede il treno passare, a x + 110 agli occhi (o quello che sia) dell&#8217;alieno che dalla sua astronave (o quello che sia) ci osserva (bidimensionalmente, mi raccomando!) dal centro della nostra galassia e via discorrendo: da questa considerazione realizziamo senz&#8217;altro che l&#8217;universo è un gran giramento di palle (e, sempre per la relativita' di cui sopra, l'universo e' solo una palla in mezzo agli altri... ora mi si passi quel vino!)&#8230; ma sto trascendendo <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /></p><p></p><p>Hai idea della complessità (se non addirittura della fattibilità) del nesting di operazioni condizionali necessario ad implementare un metodo funzionale (considera altresì le implicazioni che impatterebbero il tempo richiesto dal calcolo: ad esempio, tu vuoi la velocità in tempo &#8211; quasi - reale sul display&#8230; la velocità con 18 secondi di ritardo ti servirebbe a poco)? Per fortuna è molto più semplice: i dati arrivano direttamente dal chipset del GPS (e correlate dall&#8217;altimetro, dai riferimenti dell&#8217;elevazione &#8211; pensa ai DEM &#8211; e via discorrendo, qualora presenti) in forma di coordinate (ed altre cose) tridimensionali già pronte e &#8220;bonificate&#8221; (nei limiti del possibile): tutto il resto è media (di solito) o interpolazione lineare (meno spesso). Termino qui, altrimenti non ne esco più&#8230; già sono prolisso e logorroico di mio <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /></p><p></p><p>Veniamo ai crucci del nostro amico:</p><p></p><p>Due cose: </p><ul> <li data-xf-list-type="ul">Hai il PowerSave del 310 attivato? Nel caso, disattivalo.</li> <li data-xf-list-type="ul">Hai provato a comparare le tue uscite con dislivelli surreali ad una verosimile mappa di elevazione? Ad esempio estraendo il GPX della tua uscita e dandolo in pasto (ad esempio) <a href="http://www.gpsvisualizer.com/elevation" target="_blank">qui</a> (<em>Solution #1: DEM database</em>, mi raccomando)?</li> </ul></blockquote><p></p>
[QUOTE="podilato, post: 6019342, member: 80442"] Mi permetto un suggerimento che probabilmente dissiperà i tuoi dubbi: ripetibilità (grossolana, ma meglio di niente) di una misurazione. Mettiti su un bel rettilineo di qualche centinaio di metri (relativamente) in piano. Effettua una calibrazione [i]statica[/i] (ovvero ove il PM dice al 310 “ehi, il mio [i]zero[/i] è questo”) e percorrilo un paio di volte con la stessa enfasi che metteresti quando vai ad acquistare il giornale all’edicola in sella ad una Graziella. Ora, ripeti l’[i]esperimento[/i] calibrando [i]dinamicamente[/i] a metà rettilineo. Rimarrai sorpreso del risultato! o-o Non so cosa hai bevuto… ma lo voglio anche io! :-x Per la misurazione di un qualsiasi evento, (quanto segue è approssimativo ma quanto mai efficace) è sempre necessario basarsi su un modello di riferimento e/o un (o più d’uno, per male che vada atto ad operare una sorta di “calibrazione”) punto di riferimento e di comparazione… quello è il vero (magari non lo è, ma ci assomiglia parecchio e lo percepiamo come tale: ulteriori considerazioni sconfinano nella metafisica, campo a me oscuro al pari dell’uncinetto), per quanto ci riguarda. Per il resto, si consideri – magari di “striscio” – la relatività (si, proprio quella di Einstein): se sono in treno (che viaggia a 100 km/h) e decido di percorrere il vagone in bici in direzione del locomotore, viaggio a 10 km/h agli occhi dell’esterrefatto controllore, a 110 agli occhi del casellante che vede il treno passare, a x + 110 agli occhi (o quello che sia) dell’alieno che dalla sua astronave (o quello che sia) ci osserva (bidimensionalmente, mi raccomando!) dal centro della nostra galassia e via discorrendo: da questa considerazione realizziamo senz’altro che l’universo è un gran giramento di palle (e, sempre per la relativita' di cui sopra, l'universo e' solo una palla in mezzo agli altri... ora mi si passi quel vino!)… ma sto trascendendo :mrgreen: Hai idea della complessità (se non addirittura della fattibilità) del nesting di operazioni condizionali necessario ad implementare un metodo funzionale (considera altresì le implicazioni che impatterebbero il tempo richiesto dal calcolo: ad esempio, tu vuoi la velocità in tempo – quasi - reale sul display… la velocità con 18 secondi di ritardo ti servirebbe a poco)? Per fortuna è molto più semplice: i dati arrivano direttamente dal chipset del GPS (e correlate dall’altimetro, dai riferimenti dell’elevazione – pensa ai DEM – e via discorrendo, qualora presenti) in forma di coordinate (ed altre cose) tridimensionali già pronte e “bonificate” (nei limiti del possibile): tutto il resto è media (di solito) o interpolazione lineare (meno spesso). Termino qui, altrimenti non ne esco più… già sono prolisso e logorroico di mio :mrgreen: Veniamo ai crucci del nostro amico: Due cose: [list] [*]Hai il PowerSave del 310 attivato? Nel caso, disattivalo. [*]Hai provato a comparare le tue uscite con dislivelli surreali ad una verosimile mappa di elevazione? Ad esempio estraendo il GPX della tua uscita e dandolo in pasto (ad esempio) [url= http://www.gpsvisualizer.com/elevation]qui[/url] ([i]Solution #1: DEM database[/i], mi raccomando)? [/list] [/QUOTE]
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